Nobody’s Unpredictable Cosa vediamo? L’ambiente e gli italiani: opinione pubblica e comunicazione Nando Pagnoncelli – Amministratore Delegato Ipsos srl.

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Transcript della presentazione:

Nobody’s Unpredictable Cosa vediamo? L’ambiente e gli italiani: opinione pubblica e comunicazione Nando Pagnoncelli – Amministratore Delegato Ipsos srl Amalfi, 2 aprile 2009 Milano, aprile 2009

L’importanza della questione ambientale in Italia e in Europa

3 L’ambiente e gli italiani Italia ed Europa – le diverse interpretazioni del concetto di ambiente A cosa pensa principalmente se si parla di “ambiente”? Fonte: Eurobarometro – Marzo 2008 Gli italiani associano più facilmente il concetto di “ambiente” all’inquinamento ambientale rispetto agli altri europei. Al contrario sembrano associare meno l’ambiente al cambiamento climatico e allo stato dell’ambiente che i nostri figli erediteranno

4 L’ambiente e gli italiani Fonte: Eurobarometro – Marzo 2008 Italia ed Europa – le diverse interpretazioni del concetto di ambiente Quali sono i problemi ambientali che la preoccupano maggiormente? La principale preoccupazione per i cittadini europei e per gli italiani è il cambiamento climatico (anche se in percentuale minore per gli italiani) seguita dall’inquinamento delle acque e dell’aria. Rispetto alla media europea per gli italiani sembra essere maggiore la preoccupazione nei confronti dell’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti in agricoltura e i problemi di traffico ed inquinamento nelle città.

5 L’ambiente e gli italiani Fonte: Eurobarometro – Marzo 2008 Italia ed Europa – le diverse interpretazioni del concetto di ambiente Sarebbe disposto a comprare prodotti “amici dell’ambiente” anche se costassero di più dei normali prodotti? Secondo lei i problemi ambientali hanno un impatto diretto sulla sua vita quotidiana? Rispetto alla posizione degli altri cittadini europei gli italiani risultano essere leggermente meno disposti a spendere soldi per prodotti ecososentibili, anche se la percentuale di accordo risulta comunque molto elevata (72%) Gli italiani sembrano percepire un impatto più diretto dei problemi ambientali sulla loro vita quotidiana rispetto agli europei. Questo potrebbe essere dovuto all’interpretazione del termine ambiente come inquinamento delle città più che come cambiamento climatico.

La sensibilità ambientale

7 L’ambiente e gli italiani Sensibilità ambientale: grado di importanza della difesa dell'ambiente Fonte: banca dati IPSOS – dati marzo 2009

8 L’ambiente e gli italiani Se fosse a capo del governo, lei si concentrerebbe soprattutto… Fonte: banca dati IPSOS – dati marzo 2009 Sebbene il 72% degli italiani dichiari che la difesa dell’ambiente sia “molto importante”, guardando alle priorità d’azione che gli stessi intervistati darebbero al governo solamente l’8% mette l’ambiente al primo posto.

9 L’ambiente e gli italiani Ambiente Posti di fronte a un’alternativa secca ambiente/sviluppo gli intervistati optano decisamente per il secondo -“Lo sviluppo viene prima di tutto, l’ambiente si può salvare se ci sono i soldi per farlo” -“In certi casi bisogna scegliere: meglio lo sviluppo perché l’ambiente da solo non dà da mangiare” C’è sensibilità per i temi legati alla salute (inquinamento, genuinità dei cibi), mentre sono secondarie le preoccupazioni per la difesa del territorio e del paesaggio -“Mi preoccupo molto per quello che mangiamo... molte malattie dipendono da quello” -“I capannoni non saranno belli ma servono, inutile star lì a rimuginare, non viviamo più in una società contadina” Elettori di centrodestra Sul piano razionale l’importanza della difesa dell’ambiente per il futuro accomuna tutti: i livelli di sensibilità, il coinvolgimento emotivo sono però diversi nei tre segmenti del campione

10 L’ambiente e gli italiani Ambiente Molti sarebbero favorevoli a un ripensamento sul nucleare -“Compriamo l’energia dalle centrali francesi, se succede un disastro là non ci salviamo; però non abbiamo il nucleare. Assurdo!” Favorevoli senza riserve alla Tav e più in generale a tutte le opere che, anche a fronte di un forte impatto ambientale, garantiscono un ritorno in termini di sviluppo -“Se non facciamo la Tav restiamo indietro rispetto all’Europa” Si rimprovera ai Verdi, e soprattutto all’intera sinistra, un atteggiamento di chiusura e di rifiuto indiscriminati -“Sanno solo dire no, mai che propongano qualcosa di sensato e praticabile” -“Napoli è l’esempio di quello che la sinistra sa fare: no ai termovalorizzatori, no a questo e no a quello. Alla fine sono sommersi dai rifiuti. Se questo è difendere l’ambiente...” Elettori di centrodestra

11 L’ambiente e gli italiani Ambiente Sensibili oscillazioni tra le posizioni di centrosinistra e di centrodestra. L’atteggiamento prevalente è però più cauto e prudente del centrodestra: le problematiche ambientali non vanno sottovalutate, ma affrontate con pragmatismo, mettendo in campo tutte le competenze necessarie. -“Il prezzo del progresso va pagato, ma si possono trovare soluzioni che limitano i danni” -“Si fa anche molto terrorismo su questi temi: alla fine non ci si capisce più niente. Io penso che queste cose andrebbero affrontate da chi se ne intende” -“L’ambiente non deve essere né di destra né di sinistra” Elettori di centro

12 L’ambiente e gli italiani Ambiente Salvaguardia dell’ambiente e crescita economica possono convivere grazie alla ricerca scientifica e all’applicazione di nuove tecnologie che consentono di contenere i rischi e di limitare i danni; il problema italiano è che si investe poco nel campo dell’innovazione -“Se parliamo di ambiente non possiamo non parlare di ricerca scientifica. ma da noi se ne fa poca...” -“La ricerca sulle energie alternative è importante per l’ambiente e anche per il risparmio economico” Più volte ribadita la necessità di puntare sulla ricerca e sull’adozione di fonti alternative di energia, “le energie pulite” -peraltro, alcuni non sarebbero contrari a riconsiderare il nucleare, nonostante qualche preoccupazione “per la nostra capacità di prevenire gli incidenti” Elettori di centrosinistra

13 L’ambiente e gli italiani Ambiente Le tematiche ambientali sono in stretta relazione con la qualità della vita per due aspetti  la difesa della salute -“Difendere l’ambiente vuol dire difendere la salute delle persone”  l’uso del territorio, la cura del paesaggio, troppo spesso “devastato in nome dello sviluppo economico” Sulla Tav prevalgono i pareri a favore con qualche perplessità -“In Francia l’hanno fatta senza distruggere le vallate: copiamo da loro e preserviamo la Val di Susa senza rinunciare a stare al passo con i tempi” -“Siamo sicuri che serve davvero? Sicuri che non ci sia qualcosa di più urgente?” Elettori di centrosinistra

14 L’ambiente e gli italiani Ambiente Molto distanti le posizioni di centrosinistra e centrodestra, se nella tutela dell’ambiente non entrano questioni che riguardano la salute. Sintonia maggiore invece tra centro sinistra e una parte del centro, uniti dalla fiducia che, grazie alla tecnologia, a un sano pragmatismo e a qualche soldo in più, sviluppo e ambiente sono quasi sempre conciliabili.

La green economy: lo sviluppo sostenibile per “uscire dalla crisi”

16 L’ambiente e gli italiani Ambiente e crisi economica: la green economy UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO In seguito alla recessione economica ed alla sensazione di fallimento dei modelli di sviluppo economico perseguiti negli anni precedenti, si è tornati a parlare in diversi summit internazionali di sviluppo sostenibile, compatibile con l'equità sociale e operante quindi in regime di equilibrio ambientale. E’ un modello che richiede numerosi piani di investimento da mettere in atto al più presto. Green economy Initiative  programma dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), lanciato nell’ottobre del L’obiettivo è lanciare un “New Deal verde” per uscire dalla crisi mondiale. Si dovrebbe sviluppare un’economia verde “spostando e ricentrando l’economia verso investimenti in tecnologie pulite e infrastrutture naturali, come le foreste e i suoli”.

17 L’ambiente e gli italiani Ambiente e crisi economica: la green economy Piano clima UE – gli obiettivi “ ”  piano approvato nel dicembre del 2008 dall’UE, obbliga l'insieme dell'Unione a raggiungere entro il 2020 un taglio delle emissioni di CO2 del 20%, ad incrementare efficienza energetica ed energia prodotta da fonti rinnovabili di un altro 20% e ad aumentare al 10% la quota di biocarburante utilizzata per l'autotrasporto.  L’UE nel marzo 2009 ha annunciato un investimento da 105 miliardi di euro per la “green economy”, da finanziare con la politica di coesione (pari a oltre il 30% del bilancio della politica regionale per il periodo )  obiettivo è creazione di posti di lavoro e di dare un impulso ai progetti di regioni e città per mantenere la leadership mondiale europea nel campo delle tecnologie verdi. Programma elettorale di Obama “New energy for America“  L’obiettivo è la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili entro 10 anni. Contemporaneamente è previsto un aumento di energie rinnovabili, arrivando a coprire il 10 % del fabbisogno energetico complessivo del paese nel 2012 e del 25% nel Nei prossimi 10 anni inoltre Obama ha dichiarato che investirà 150 miliardi di dollari per lo sviluppo di forme di produzione energetica non inquinanti. In conseguenza al piano è prevista in questo settore la creazione di 5 milioni di posti di lavoro.

18 L’ambiente e gli italiani L’ambiente in tempo di crisi economica: vincolo o opportunità? Fonte: banca dati IPSOS – dati marzo 2009

19 L’ambiente e gli italiani L’ambiente come volano per il rilancio dell’economia: quale idea di ambiente? Fonte: banca dati IPSOS – dati marzo 2009

20 L’ambiente e gli italiani L’Europa chiede a tutte le aziende e anche a quelle italiane di investire in tecnologie che diminuiscano l’impatto sull’ambiente. Lei pensa che questi investimenti, oggi… Fonte: banca dati IPSOS – dati dicembre 2008

I comportamenti ambientali

22 L’ambiente e gli italiani I comportamenti ambientali: su cosa si sta puntando, oggi, per favorire comportamenti più attenti nei confronti dell'ambiente? Fonte: banca dati IPSOS – dati marzo 2009

23 L’ambiente e gli italiani Per favorire comportamenti ambientali più civici si dovrebbe…? Fonte: banca dati IPSOS – dati marzo 2009

Le energie alternative: le opinioni sul nucleare

25 L’ambiente e gli italiani Lei sarebbe favorevole o contrario alla costruzione di centrali nucleari in Italia? - analisi per voto - base: totale campione Fonte: banca dati IPSOS – dati giugno 2008

26 L’ambiente e gli italiani I favorevoli alla costruzione di centrali nucleari in Italia  Il consenso alla costruzione di centrali nucleari in Italia, in prima istanza riconducibile al 51% della popolazione adulta, è costituito da due gruppi di opinione alquanto distinti per motivazione e convincimento.  Il primo gruppo è quello dei nuclearisti convinti (12%), cioè quanti considerano il nucleare come la strategia energetica ideale, complessivamente migliore rispetto a quelle centrate sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili e a quelle basate sugli idrocarburi. Un’energia, quella nucleare, considerata più economica e, grazie ai progressi tecnologici, sicura sia da un punto di vista ambientale sia collettivo.  Il secondo gruppo, quantitativamente prevalente, è quello dei nuclearisti per “induzione” (39%), coloro i quali giudicano la scelta nucleare come inevitabile in un contesto di grave crisi energetica, soprattutto per un paese povero di fonti (energetiche) naturali e quindi più esposto da un punto di vista economico.

27 L’ambiente e gli italiani Il nucleare: i target Fonte: banca dati IPSOS – giugno 2008

28 L’ambiente e gli italiani Il nucleare: i profili dei target Fonte: banca dati IPSOS – dati giugno 2008

29 L’ambiente e gli italiani Fonte: banca dati IPSOS – dati giugno 2008 Il nucleare: i profili dei target

30 L’ambiente e gli italiani Per l’interesse del Paese, lei orienterebbe gli investimenti pubblici, soprattutto verso…? - analisi per target - base: totale campione Fonte: banca dati IPSOS – dati giugno 2008

31 L’ambiente e gli italiani Pensando tra 20 anni, a suo parere quali nazioni avranno più successo? - analisi per voto - base: totale campione Fonte: banca dati IPSOS – dati giugno 2008

32 L’ambiente e gli italiani In sintesi… L’ambiente è un tema fortemente razionalizzato: il 72% degli italiani dichiara di considerare la difesa dell’ambiente un aspetto molto importante nella propria vita, ma se poi valuta le priorità di governo raramente lo indica. Infatti, guardando alle priorità d’azione che gli italiani darebbero al governo solamente l’8% mette l’ambiente al primo posto. Allo stesso modo sebbene non emergano differenze significative in base all’orientamento politico sull’importanza generale attribuita alla difesa dell’ambiente, i livelli di sensibilità e il coinvolgimento emotivo risultano essere diversi. In particolare ciò che cambia è il significato che si dà al concetto di ambiente: nel centrodestra prevale l’interesse rispetto alla salute, mentre per il centrosinistra sembrano essere più importanti la tutela del paesaggio e del territorio e gli aspetti legati alla qualità della vita. La relazione tra ambiente e sviluppo economico è al centro di un ampio dibattito a livello internazionale e nazionale: da un lato l’ambiente è visto come uno degli aspetti principali per la ripresa economica, dall’altro viene percepito come limitazione che può/deve essere momentaneamente accantonata proprio a causa dell’attuale momento di crisi. Due posizioni sostanzialmente non conciliabili che riflettono due idee di sviluppo molto diverse fra loro, indipendentemente dall’attuale crisi economica..Gli italiani al riguardo sembrano orientarsi maggiormente su una visione di ambiente come opportunità per la ripresa economica (63%), piuttosto che come limite (27%). In particolare gli intervistati individuano nell’investimento nelle nuove tecnologie e nelle infrastrutture ambientali l’aspetto più rilevante della relazione tra ambiente e sviluppo economico (66%), mentre meno strategica appare essere la tutela del territorio e del paesaggio per favorire il turismo (28%). Anche in questo caso sono presenti differenze in base dell’orientamento politico: gli elettori di centrosinistra sono più convinti che salvaguardia dell’ambiente e crescita economica possano convivere grazie alla ricerca scientifica, mentre tra gli elettori del centrodestra è presente una quota maggiore di individui che vede la tutela dell’ambiente come vincolo allo sviluppo economico e dunque come un aspetto da non considerare soprattutto in un momento di crisi economica.

33 L’ambiente e gli italiani In sintesi… Nucleare ed energie alternative Poco più la metà degli italiani si dichiara favorevole al nucleare, anche se il fronte dei favorevoli è comporto da due livelli di convincimento differenti: da un lato quanti ritengono il nucleare la strategie energetica ideale (12%), migliore e più conveniente rispetto a tutte altre; dall’altro quanti sebbene favorevoli (39%) considerano il nucleare come una scelta quasi obbligata per un Paese povero di fonti energetiche e storicamente dipendente dai paesi produttori e dunque più esposto da un punto di vista economico, soprattutto in un periodo di elevato costo degli idrocarburi. Non a caso, il principale vantaggio del nucleare per i favorevoli è la possibilità di avere energia a costi più bassi e di raggiungere l’indipendenza energetica. All’opposto i contrari al nucleare, pari al 35% degli intervistati, sostengono che la strategia da adottare per raggiungere l’indipendenza energetica sia l’investimento e lo sviluppo delle energie alternative ed il risparmio energetico e ritengono che per quanto siano stati fatti dei progressi, il nucleare sia ancora troppo pericoloso. Questa posizione sembra essere più condivisa tra gli elettori del PD, mentre gli elettori del PDL si orientano maggiormente verso il nucleare. Aspetto importante quando si parla di nucleare è il rischio di posizioni NIMBY (Not In My Back Yard)  molti di coloro che si dichiarano favorevoli appoggerebbero il nucleare solo se la centrale fosse costruita lontano dalla propria abitazione. Solo il 14% degli italiani si dichiara infatti favorevole alla costruzione di centrali nucleari anche a 10 Km dalla propria abitazione, mentre aumentano i favorevoli più la distanza aumenta (il 29% sarebbe favorevole solo se la centrale fosse costruita a più di 100 Km dalla propria abitazione).