Terzo settore, cooperazione sociale e impresa sociale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL SOCIO E LA COOPERATIVA
Advertisements

ETICA DEL LAVORO Corso: Business analyst Docente: GIOVANDITTI
La nuova normativa per l’Impresa Sociale
L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile
Cooperazione Art – Cooperativa Le cooperative sono società a capitale variabile con scopo mutualistico Riforma delle società Legge n.
Le fondazioni di comunità come intermediario filantropico Bernardino Casadei Segretario Generale Assifero Salzano, 26 novembre /11/2011.
Evoluzione normativa ed individuazione ai fini fiscali
Università degli Studi di Trieste
Volontariato e servizi Lavorare insieme in ambito socio-sanitario
Welfare State “Sistema sociale basato sull’assunzione da parte di uno stato politico di responsabilità primarie per il benessere sociale e individuale.
Relatori: Margherita SPAINI Davide BARBERIS
La Storia Il 13 giugno 2005 si pubblica la legge sull Impresa Sociale n.118.
Dott. Paolo Ferri - Gennaio 2013 DISCIPLINA ENTI NON COMMERCIALI non esiste una definizione giuridica di ente non profit CODICE CIVILE NORMATIVA FISCALE.
CARITAS IN VERITATE . ENCICLICA SOCIALE . BENEDETTO XVI
Il non profit Prof.ssa Gaia Peruzzi. Comunicazione dei diritti e della cittadinanza attiva Pagina 2 IL MONDO NON PROFIT Il non profit è un.
IDEA 2020 società spin-off Agricoltura sostenibile
Il bilancio di sostenibilità della Camera di Commercio di Milano
Percorsi formativi per lautoimpreditorialità giovanile.
Ha come scopo: lo sviluppo del turismo "intelligente" inteso come mezzo di conoscenza e rispetto di Paesi diversi, dell'Ambiente e delle varie tradizioni.
Valori primari fondamentali
VOLONTARIATO LAVORO SOCIALE SERVIZIO CIVILE Bologna, 21 settembre 2012 – Alberto Alberani 1.
Sussidiarietà orizzontale e agevolazioni fiscali
I Modulo: L’Impresa Cooperativa
ARTICOLO 2082 Imprenditore. È imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di.
La cooperazione sociale: agente di sviluppo del welfare locale.
Valide Alternative per l’integrazione
UILS PRESENTAZIONE ROMA, 24/04/2013. CHI SIAMO La U.I.L.S. (Unione Imprenditori e lavoratori socialisti) è un Movimento Politico Sociale e Culturale,
Le aziende di erogazione
Politica e bene comune Fiscalità e cooperazione internazionale
6 febbraio 2004 – Sala Associazioni Via Laderchi
Il modo religioso ed Il Terzo Settore.
L’AZIENDA Appunti a cura di.
Classe I A – SERALE – Polo di Cutro Economia aziendale
LA PERMANENZA DELLE PERSONE FRAGILI NEL PROPRIO AMBIENTE DI VITA: LA FUNZIONE DELLE COOPERATIVE SOCIALI DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA.
NON POTREMMO SEMPLICEMENTE AFFRONTARE LA QUESTIONE DELLEFFICIENZA DELLA GOVERNANCE ?
SETTORE DELLE ARTI, DELLA CULTURA E DELLO SPETTACOLO
1 Corso Formazione in ambito sociale Sistemi e Modelli di WELFARE.
Comune di Capaci Anno 2012 Associazione Codici Sicilia.
Principi normativi. La storia in pillole Per iniziativa di 28 lavoratori nasce, in Inghilterra, la Società dei "Probi Pionieri di Rochdale" 23 ottobre.
U.I.L.S. PRESENTAZIONE ROMA, 02/12/2014. CHI SIAMO La U.I.L.S. (Unione Imprenditori e Lavoratori Socialisti) è un Movimento politico, sociale e culturale,
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
Il Terzo Settore e il no-profit
Organizzazioni collettive formate per perseguire interessi comuni
Gli oneri deducibili e le detrazioni di imposta previste dal TUIR
ECONOMIA OGGETTO DI STUDIO:
16/04/2017 Programmazione 2014 – PON INCLUSIONE 1 1.
IL SISTEMA LOMBARDO TRA COMUNITA’ E MERCATO. SOGGETTI (l.r. 3/2008, art. 3) Soggetti di diritto pubblico Persone, famiglie e gruppi informali di reciproco.
Cap.8 PER UNA POLITICA DEL LAVORO 8.1. Teorie del mercato del lavoro 8.2. Per un nuovo welfare lavoristico 8.3. Osservazioni conclusive.
Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone.
Gruppi consiliari Regione Lombardia1 IDENTITA ’, SERVIZIO E RESPONSABILITA ’ DELL ’ ASSOCIAZIONISMO Progetto di legge nr. 184 Disciplina delle associazioni.
● Negli ultimi decenni si è verificato un forte sviluppo del settore terziario, che comprende le attività economiche che producono servizi rivolti a famiglie,
LEGGE 11 agosto 2014, n La «cooperazione allo sviluppo» è: parte integrante e qualificante della politica estera dell'Italia. Essa si ispira:
L’impresa societaria.
IL MONDO DELLE COOPERATIVE SOCIALI COME SI LAVORA IN COOPERATIVA.
I soggetti del Terzo settore
L’impresa societaria.
Ennepiesse soc.cons. a r.l.1 ennepiesse Assistenza amministrativa, fiscale, legale, gestionale per soggetti No-profit.
Introduzione all’azienda Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale I.
L’economia sociale in Emilia-Romagna Teresa Marzocchi Assessore alle Politiche sociali Regione Emilia-Romagna
Corso di sociologia dell’educazione Ferrara 22 marzo 2016.
Come possiamo definire il TERZO SETTORE ? Mauro Giannelli : Responsabile Formazione forum del Terzo Settore.
Le cooperative per lo sviluppo in Toscana Presentazione documento Strategico Biblioteca delle Oblate Firenze, 13 Maggio 2014.
L’imprenditore è colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi Elementi.
GRUPPO n°2: Molaro Valentina Scotellaro Alessandro Nobile Federica Anzelmo Mariella Francesca Maria Barbaro.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda
5 dicembre 2009 GIORNATA INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIATO ASSOCIAZIONE MOVIMENTO PROGETTO LAVORO.
1 Le Onlus Relazione a cura della Prof.ssa Vincenza Di Liberto.
L’IMPREDITORE E L’IMPRESA
Istituzioni di diritto amministrativo del Modelli organizzativi e rapporti politica - amministrazione.
Transcript della presentazione:

Terzo settore, cooperazione sociale e impresa sociale ECONOMIA CIVILE Terzo settore, cooperazione sociale e impresa sociale

L’ EVOLUZIONE DELL’ECONOMIA Società tradizionale l’economia è attività di sostentamento, il surplus di produzione va al “signore”, il welfare non esiste, la cura è compito della famiglia e della comunità; Società moderna l’economia si stacca dalla comunità e si divide in due ambiti: privata orientata alla produzione e al profitto, pubblica orientata alla re-distribuzione (welfare); Società post-moderna nasce l’economia relazionale, come risposta efficace ed efficiente alla nuova domanda sociale.

LA SFIDA DELL’ECONOMIA CIVILE Far coesistere, all’interno del medesimo sistema sociale, i tre i principi regolativi dell’economia: Lo scambio di equivalenti (contratto): l’efficienza; La re-distribuzione di ricchezza (welfare): l’equità; La reciprocità (fraternità): il dono, la libertà positiva .

L’illuminismo italiano: la scienza del “ben vivere sociale”. UN PO’ DI STORIA S. Francesco e i Francescani: la scelta della povertà che apre la strada all’economia di mercato; L’umanesimo civile: la civiltà cittadina, l’economia di mercato o civile. La figura del mecenate. L’illuminismo italiano: la scienza del “ben vivere sociale”. La tradizione inglese, la nascita dell’economia capitalistica: la mano invisibile, l’interesse personale, il profitto.

I TRE PILASTRI DELL’ECONOMIA DI MERCATO La divisione del lavoro; Lo sviluppo per l’accumulazione; La libertà d’impresa. L’economia capitalistica ne aggiunge un quarto: il profitto

BENE COMUNE E BENE TOTALE L’economia di mercato sul modello umanistico e dell’illuminismo italiano è orientata al Bene Comune; L’economia capitalistica è orientata al profitto personale e al Bene Totale.

UN PO’ DI MATEMATICA La formula del Bene totale è una sommatoria di beni individuali: B1+B2+B3 = BT 5 + 3 + ___=____ La formula del Bene comune è una produttoria di beni individuali: B1XB2XB3 = BC 5 x 3 x ___=____

LA DICOTOMIA CAPITALISTICA La legge della produzione: massimizzare il profitto a beneficio degli azionisti,nessuna pietà nella produzione di ricchezza; La legge della distribuzione: ricordarsi del legame che unisce la società e mettere in pratica la compassione. La figura del filantropo d’impresa e delle Fondazioni capitalistiche.

La nascita e lo sviluppo del Terzo Settore. IL WELFARE La nascita e lo sviluppo nel contesto di una società “fordista”: dall’assistenza alla cultura dei servizi, il welfare state. Il tramonto della società fordista, la globalizzazione dell’economia, il problema demografico, la crisi della politica, del lavoro, della famiglia, nuovi bisogni e nuove povertà... Il nuovo welfare: sussidiario, comunitario e integrato con le altre politiche (sviluppo, casa, sanità,cultura...) La nascita e lo sviluppo del Terzo Settore.

quale termine lo distingue? Privato? Sociale? UN PO’ DI GRAMMATICA Terzo settore: Primo? Secondo?... Quarto? No profit: no = negazione; Privato sociale: quale termine lo distingue? Privato? Sociale?

(civil society organizations) TERZO SETTORE Definizione dell’International Society for Third Sector, Dublino 2000: organizzazioni no profit, terzo settore, ong, fondazioni = organizzazioni della società civile (civil society organizations)

I SETTORI IN CUI OPERANO I SOGGETTI DEL TS Servizi sociali Sanità Ambiente Cultura, sport e ricreazione Istruzione e ricerca Sviluppo economico e coesione sociale Tutela dei diritti e attività politica Filantropia e promozione del volontariato Cooperazione e solidarietà internazionale Attività di promozione e formazione religiosa Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi

LA FORMA GIURIDICA Le associazioni riconosciute Le associazioni non riconosciute Le fondazioni (assistenziali, bancarie, culturali, universitarie, liriche, d’impresa…) I comitati Le ex-IPAB Le organizzazioni di volontariato Le cooperative sociali Le organizzazioni non governative (ong) I circoli aziendali(CRAL) Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) Le associazioni e le società sportive dilettantesche Le associazioni di promozione sociale

L’IDEA CENTRALE DELL’ECONOMIA CIVILE Una visione che guarda e inserisce l’esperienza della socialità umana e della reciprocità all’interno di una normale vita economica, né a lato, né prima, né dopo questa. E’ il momento economico stesso, che in base alla presenza o assenza dei principi del dono e della reciprocità, diventa civile o in-civile.

L’ effetto spiazzamento: “la moneta cattiva scaccia quella buona” Perché non è più sostenibile la concezione che il dono e la reciprocità riguardano altri momenti o sfere della vita civile ? La rottura del nesso tra produzione di ricchezza e territorio (la globalizzazione); L’ effetto spiazzamento: “la moneta cattiva scaccia quella buona”

UN MERCATO PLURALE, IMPRESE E IMPRENDITORI DIVERSI Il fine dell’imprenditorialità non è solo il profitto, non è vero che l’unica forma di impresa è quella capitalistica – art. 2247 Codice Civile; Imprenditore è chi è capace di produrre valore aggiunto, a prescindere dal motivo che lo muove all’azione; La funzione filantropica d’impresa è inadeguata per gli scopi che vorrebbe raggiungere e priva di legittimazione sociale.

Le tre doti dell’imprenditore Adeguata propensione al rischio; Creatività; Capacità di coordinare e valorizzare il lavoro di tanti soggetti (ars combinatoria) La motivazione Il profitto = imprenditore capitalistico Il bene comune = imprenditore sociale

L’ articolo 45 della Costituzione Italiana La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.

La legge sulla cooperazione sociale L. 8 novembre 1991, n. 381 Scopo mutualistico: “l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini” (art. 1, comma 1); Le attività strumentali al raggiungimento dello scopo mutualistico: La gestione di servizi socio-sanitari ed educativi; Lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate

L’impresa sociale Organizzazioni private, ivi compresi gli enti di cui al libro V del codice civile, che esercitano in via stabile e principale un’attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni e servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale (art. 1 D.Lgs. 155/06).

I requisiti dell’impresa sociale Essere costituita con atto pubblico Avere una struttura democratica Destinare gli utili allo svolgimento dell’attività statutaria o a incremento del patrimonio Tenere le scritture contabili Redigere il bilancio Coinvolgere i lavoratori e i destinatari delle attività nella gestione dell’impresa Avere la maggioranza degli amministratori soci

I settori di attività Assistenza sociale, sanitaria e socio sanitaria Educazione e istruzione Tutela ambientale Tutela dei beni culturali Formazione universitaria Formazione extrascolastica Turismo sociale Ogni altra attività d’impresa finalizzata all’inserimento lavorativo delle persone disabili e svantaggiate , quando questi costituiscono almeno il 30% del personale.

BIBLIOGRAFIA Economia: Economia Civile – L. Bruni, S. Zamagni Ed. il Mulino; Verso il Mercato di Qualità Sociale – a cura di G. Ecchia e D. Lanzi, Ed. AICCON Etica ed Economia – A. Sen – Ed. Laterza Terzo Settore/Sociologia: Il privato sociale che emerge: realtà e dilemmi, a cura di P. Donati; Gli enti non profit – A. Propersi, G. Rossi, Ed. Il Sole 24 Ore Storia: Ricchezza francescana – G. Todeschini, Ed- Il Mulino Umanesimo italiano – E. Garin – Ed. Laterza Matematica e grammatica: Qualsiasi manuale delle scuole primarie