D.Lgs. N. 81/08 TESTO UNICO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
D.Lgs. N. 81/08 Art. 17. - Obblighi del datore di lavoro non delegabili a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28 b) la designazione del RSPP dai rischi.
D.Lgs. N. 81/08 Art. 28. - Oggetto della valutazione dei rischi deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, nonche' quelli connessi alle differenze di genere, all'eta', alla provenienza da altri Paesi.
D.Lgs. N. 81/08 Il documento della valutazione dei rischi deve avere data certa e contenere: una relazione sulla valutazione di tutti i rischi i criteri adottati per la valutazione stessa l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei DPI a seguito della valutazione c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza
D.Lgs. N. 81/08 d) l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonche' dei ruoli dell'organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri d) l'indicazione del nominativo del RSPP, del RL,o di quello territoriale e del MC che ha partecipato alla valutazione del rischio f) l'individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacita' professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.
D.Lgs. N. 81/08 Aziende che occupano fino a 10 lavoratori possono autocertificare l'effettuazione della VR max fino al 30 giugno 2012 Aziende che occupano fino a 50 lavoratori
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI La Valutazione dei rischi è uno strumento: Per programmare Prendere i provvedimenti necessari Informare e formare i lavoratori Organizzare i mezzi della prevenzione.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Pertanto deve consentire di portare alla luce i problemi relativi alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, definendo anche con il Servizio di Prevenzione e Protezione proposte e programmi articolati per la risoluzione degli stessi e per il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI il processo di valutazione dei rischi lavorativi è a carico del DL senza possibilità di delega ad altri soggetti interni o esterni all’azienda.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Come si procede: Il datore di lavoro deve valutare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, analizzando: luoghi di lavoro, le attrezzature, le sostanze e i preparati chimici impiegati, ecc.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Come si procede: identificazione dei fattori di rischio identificazione dei lavoratori esposti stima dell'entità dell'esposizione verifica delle disponibilità di misure tecniche, organizzative e procedurali per eliminare o ridurre l'esposizione e/o il numero di esposti
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Come si procede: verifica dell'applicabilità di tali misure definizione di un piano per la messa in atto delle misure adottate verifica dell'idoneità delle misure messe in atto redazione del documento definizione di tempi e modi per la verifica e/o l'aggiornamento della valutazione.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Identificazione dei fattori i rischio Riguarda i rischi derivanti dall'attività lavorativa e che risultino ragionevolmente prevedibili; viene guidata dalle conoscenze disponibili su norme di legge, standard tecnici, informazioni raccolte, ecc. Un aiuto (documentazione) che deve essere presente in azienda
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Dichiarazione di individuazione del datore di lavoro dell’impresa Delega di Funzioni del Datore di Lavoro Organigramma della ditta Numero dipendenti in servizio, mansione relativa Pianta planimetrica dei locali di lavoro Descrizione del ciclo produttivo
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, comprensivo di: (art. 28-29 DLgs81/08) rischio da movimentazione manuale dei carichi (titolo VI) rischio uso apparecchiature con videoterminali (titolo VII) rischio da agenti cancerogeni e mutageni (titolo IX capo II) rischio polveri da legno duro (titolo IX capo II) rischio da agenti chimici (titolo IX) rischio da agenti biologici (titolo X) rischio da atmosfere esplosive (titolo XI) rischio per le lavoratrici madri (DLgs 151/2001) rischio da esposizione al rumore (titolo VIII) rischio dovuto alle vibrazioni (titolo VIII) altro: ____________________________________________________________________
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Relazione sulle misure di prevenzione attuate per la prevenzione del rischio dovuto a (misure tecnico-organizzative, DPI, informazione, formazione, addestramento, ecc.) Valutazione della capacità di captazione degli impianti di aspirazione Nominativo del RSPP e relativi attestati dei corsi di formazione Nominativo del/dei rappresentante/i dei lavoratori per la sicurezza e relativo/i attestato/i del corso/i di formazione Attuazione delle riunioni periodiche. Nominativi degli addetti designati al pronto soccorso, emergenza, antincendio e relativi attestati dei corsi di formazione Attestati di frequenza a corsi formazione dei lavoratori, in materia di sicurezza e salute, Attestati di frequenza a corsi di addestramento per gli addetti che utilizzano DPI di terza categoria Elenco delle ditte che hanno in atto lavori in appalto per l’azienda;Contratto di appalto/subappalto La verifica dell’idoneità tecnico-professionale di imprese appaltatrici e dei lavoratori autonomi (relativo DUVRI) Registro infortuni Libro matricola/Libro Unico del Lavoro
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI IGIENE DEL LAVORO Elenco materie prime, schede informative di sicurezza e schede tecniche. Elenco dei (DPI) forniti ai lavoratori (relativo addestramento) Nominativo del MC Protocollo degli accertamenti sanitari preventivi e periodici redatto dal medico competente Relazione del medico competente sull’andamento della sorveglianza sanitaria Certificati di idoneità alla mansione redatti dal medico competente. Cartelle sanitarie e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria. Copie delle eventuali denuncie di malattie professionali. Certificazioni mediche e INAIL relativamente all’infortunio/malattia professionale Autorizzazione alla detenzione ed uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti. Nominativo dell’esperto qualificato per la sorveglianza radiazioni ionizzanti . Autorizzazione ed uso di gas tossici con copia della relativa patente di abilitazione Se vi è la presenza di materiali contenenti amianto, programma di controllo e manutenzione
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI SICUREZZA SUL LAVORO Dichiarazione di conformità alla regola dell’arte dell’impianto elettrico con allegati obbligatori Denuncia dell’impianto: di messa a terra, di protezione contro le scariche atmosferiche,elettrico in luoghi con pericolo di esplosione Verbali delle verifiche periodiche sugli impianti di cui al punto precedente, effettuate dall’ARPAV o da un organismo notificato Copia del certificato di prevenzione incendi (CPI) o nulla osta provvisorio (NOP) o dichiarazione di esenzione dal controllo dei vigili del fuoco Piano di emergenza antincendio, se il numero dei dipendenti è maggiore di 9 Registro delle verifiche periodiche (per le attività soggette al CPI sono obbligatorie) Libretto della centrale termica, se con potenza superiore a 35 kW e relativa denuncia all’ISPESL Libretti dei recipienti in pressione con relative verifiche o documentazione che ne attesti l’esenzione Apparecchi di sollevamento con portata maggiore di 200 kg: denuncia all’ISPESL di prima installazione, ultimo verbale ARPAV di verifica annuale e annotazioni delle verifiche trimestrali di funi e catene Ponti mobili sviluppabili su carro: denuncia all’ISPESL di prima installazione e ultimo verbale ARPAV di verifica annuale Scale aeree ad inclinazione variabile: denuncia all’ISPESL di prima installazione e ultimo verbale ARPAV di verifica annuale Ponti sospesi muniti di argano: denuncia all’ISPESL di prima installazione e ultimo verbale ARPAV di verifica annuale (art. 71 D.Lgs.81/08) Idroestrattori con diametro esterno del paniere superiore a 50 cm: denuncia all’ISPESL di prima installazione e ultimo verbale ARPAV di verifica annuale Registri relativi alla manutenzione e ai controlli effettuati sugli impianti e dispositivi di sicurezza Per le attrezzature/macchine seguenti: fattura (o altra documentazione contabile da cui si possa risalire alla data di acquisto e al venditore/fornitore) manuale d’uso e manutenzione documentazione di collaudo (se previsto) documentazione sugli interventi di manutenzione e delle eventuali modifiche apportate
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Identificazione dei fattori i rischio Attraverso sopralluogo Controllo delle attrezzature di lavoro Elenco di materiali e di sostanze pericolose Elencazione ed esame dei processi lavorativi Lavorazioni di per sè pericolose, per esempio che espongono a pericoli di intossicazione, di schiacciamento, di amputazione, di ferimento, di caduta dall'alto, ecc.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Identificazione dei fattori i rischio Attraverso sopralluogo Posti di lavoro dove l'attività svolta è pericolosa (alte temperature, pericolo di cesoiamento, ecc.) Posti di lavoro esposti a sostanze pericolose (vapori di solventi, polveri, fumi, nebbie) Posti di lavoro con esposizioni a rumore, a vibrazioni, a radiazioni, ecc.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Identificazione dei fattori i rischio Attraverso sopralluogo Posti di lavoro dove le macchine durante la movimentazione e il trasporto di materiale possono mettere in pericolo le persone Posti di lavoro o di passaggio dove possono essere messe in pericolo persone per caduta o urto di materiale, per accatastamento di materiale non appropriato Posti di lavoro dove lo stress e la monotonia possono indurre ad azioni irrazionali i lavoratori.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI vedere in quali condizioni i rischi identificati precedentemente possono provocare danni (infortuni, danni per la salute, incendi, esplosioni, ecc.)
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI riduzione e/o eliminazione dei rischi interventi radicali su macchine, attrezzature di lavoro, impianti o nell'organizzazione, accorgimenti tecnici (incapsulare o segregare le macchine, predisporre barriere fotoelettriche, ecc.) misure comportamentali
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI riduzione e/o eliminazione dei rischi provvedimenti organizzativi (allontanamento delle persone da certi settori o lavori pericolosi) dispositivi di protezione individuali programmazione degli interventi di prevenzione e protezione.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Identificazione dei lavoratori esposti si evidenzierà il numero dei lavoratori che può essere esposto ai rischi identificati Stima dell'entità delle esposizioni ai pericoli. riguarda una valutazione della frequenza e della durata delle operazioni che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Indice di rischio. La stima dell'entità dell'esposizione o indice di rischio, consiste nella determinazione di una funzione matematica tipo R= f (M,P) R= magnitudo del rischio M=magnitudo delle conseguenze (o danno) espressa ad esempio come una funzione del numero di soggetti coinvolti in quel tipo di rischio e del livello di danni ad essi provocato P= probabilità o frequenza del verificarsi delle conseguenze espressa ad esempio in numero di volte in cui il danno può verificarsi in un dato intervallo di tempo. determinazione della funzione di rischio “f”
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Matrice del rischio Altamente probabile 4 8 12 16 probabile 3 6 9 Poco 2 (P) improbabile 1 Lieve Medio Grave gravissimo Scala del Danno(D)
L'APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Criteri per definire priorita’ e programmazione degli interventi di protezione e di prevenzione da adottare R > 8 Alto rischio Azioni correttive indilazionabili R tra 4 e 8 Medio rischio Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza 2 e 3 Basso rischio Azioni correttive/migliorative da programmare nel breve-medio termine R = 1 Rischio non significativo Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione