UN SOLO PIANO TANTI PROTAGONISTI PER LA SALUTE E IL BENESSERE Strategie a sostegno delle politiche di welfare Barbara Curcio Rubertini UN SOLO PIANO TANTI.

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UN SOLO PIANO TANTI PROTAGONISTI PER LA SALUTE E IL BENESSERE Strategie a sostegno delle politiche di welfare Barbara Curcio Rubertini UN SOLO PIANO TANTI PROTAGONISTI PER LA SALUTE E IL BENESSERE Strategie a sostegno delle politiche di welfare Barbara Curcio Rubertini I Piani per la salute e il benessere sociale I Piani per la salute e il benessere sociale Sasso Marconi – Ca’ Vecchia 15 maggio 2009 Sasso Marconi – Ca’ Vecchia 15 maggio 2009

2 Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008 – 2010 Il Piano per la Salute e il Benessere come strumento come strumento di una strategia sociale per migliorare la qualità della vita delle nostre comunità

3 Un concetto di salute globale Benessere fisico, psichico e sociale, diritto fondamentale della persona

4 Strategie Strategie Un piano intersettoriale per la salute e il benessere sociale Un piano intersettoriale per la salute e il benessere sociale Fortemente orientato alla prevenzione Fortemente orientato alla prevenzione Che privilegia Inclusione e integrazione Che impegna in prima persona tutti gli attori teritoriali Che privilegia Inclusione e integrazione Che contrasta le disuguaglianze e sostiene l’equità di accesso alle cure primarie e ai servizi Con scelte di priorità rappresentative dei territori Che prevede di rendere conto, valutando l’impatto sulla comunità

5 Strategia: QUALI SETTORI un piano intersettoriale

6 Salute e Benessere sociale Salute e Benessere sociale I diversi fattori in gioco BiologiaAbitudini di vita e comportmenti Ambiente fisico Ambiente sociale ed economico Genetica Sesso Età Alimentazione Attività fisica Fumo Alcol Attività sessuale Uso di droghe Aria Acqua Condizioni di lavoro Condizioni abitative Reddito Istruzione Occupazione Abitazione Equità Coesione sociale Accesso ai servizi Sanità Scuola Servizi sociali Trasporti Tempo libero

7 I determinanti della salute I determinanti della salute Contributo di alcune cause

8 forte orientamento alla prevenzione Strategia: LOTTA AI FATTORI DI RISCHIO

9 I determinanti di salute e benessere Contributo dei diversi approcci di intervento I gruppo: disponibile Prevenzione primaria II gruppo: disponibili Diagnosi precoce e terapia III gruppo: disponibili misure di igiene ed assistenza sanitaria

10 Strategia: CONTRIBUTO DIRETTO impegno in prima persona di tutti gli attori attivi nel territorio

11 fortemente orientato a contrastare le diseguaglianze e a sostenere l’equità di accesso alle cure primarie e ai servizi ad esempio progetti di miglioramento della equità di accesso agli screening, alle cure odontoiatriche, alla, riabilitazione, studiando e rimuovendo i fattori che determinano, per gruppi di popolazione, limitazioni nell’accesso Strategia: EQUITA’

12 Strategia: EQUITA’ Nati di basso peso nella provincia di bBologna – residenti. Anni

13 Strategia: EQUITA’ Tasso medio di mortalità infantile per 1000 nati vivi– confronto tra distretti. AUSL di Bologna,Anni

14 Inclusione e integrazione Il PpSB come cornice di piani, programmi, progetti, “tavoli”…. (Piani di Zona, Piani per la salute, Agenda 21, Piani AttiviàTerritoriali, Programmi aziende Sanitarie, Gruppi di Lavoro CTSS, Piani e programmi provinciali e comunali) in particolare i progetti che sostengono e promuovono l’autosufficienza o comunque la permanenza nel contesto familiare e sociale, Strategia: INCLUSIONE

15 Scelte di priorità rappresentative dei territori Profili di comunità Percorsi di partecipazione Valorizzazione del capitale sociale e professionale Strategia: PRIORITA’

16 Strumenti di progettazione: per quali scopi sono stati concepiti  potenziare e sviluppare l’approccio integrato con tutte le politiche a forte impatto sulla salute e sul benessere sociale delle persone, delle famiglie, delle comunità;  valorizzare le competenze e le reti di relazioni con tutti i soggetti deputati alla programmazione;  consolidare il sistema di governo e gestione degli interventi in ambito distrettuale, anche valorizzando il ruolo di coordinamento e raccordo tra gli ambiti territoriali;  costruire un modello di programmazione capace di leggere, interpretare e orientare tutte le politiche che concorrono al benessere a alla salute

17 Strumenti di progettazione: Innovazione degli Ufici di Piano  Si avvia il processo di costituzione delle Unioni di ambito distrettuale o, laddove sono già costituite, si completa la delega delle funzioni in modo che sia integrale rispetto a attività e compiti propri della funzione  Si identificano con chiarezza le due funzioni, e gli attori che le svolgono, di governo e committenza, da un lato, e diproduzione e erogazione dei servizi dall’altro, e si svolgono in modo distinto ed efficace  Si consolida e qualifica il ruolo dell’ufficio di piano comesupporto tecnico alla funzione di governo e committenza

18 Strumenti di progettazione: quali sono L’atto di indirizzo contiene un quadro di riferimento per l’integrazione delle politiche ed identifica le relazioni tra gli strumenti di programmazione di settore di ambito provinciale. E’ accompagnato al Profilo di Comunità. Il Piano di zona per la salute e il benessere sociale specifica, per il territorio di riferimento, le opportunità di integrazioni e relativi percorsi e strumenti con le altre politiche che concorrono a realizzare gli obiettivi di salute e benessere sociale Il Programma attuativo Annuale identifica e approva specifici programmi di integrazione con le politiche educative, della formazione e lavoro, della casa, dell’ambiente, della mobilità e della sicurezza.

19 Strumenti di progettazione: Il Piano di Zona per la salute e il benessere.

20 Strumenti di progettazione: le azioni.

21 Strumenti di progettazione: le politiche da integrare le politiche da integrare.

22 Nel campo delle politiche abitative e per lo sviluppo urbano. Politiche per la casa: accesso all’Erp, interventi di edilizia convenzionata, sostegno economico all’affitto Programmazione dotazione territoriale ERS Qualificazione di quartieri e frazioni: presenza di esercizi e servizi pubblici indispensabili e centri di aggregazione/socializzazione Residenzialità protetta (gruppi appartamento, comunità alloggio, “condomini solidali”, portierato sociale) utilizzando tutte le risorse del territorio: produttive solidaristiche,istituzionali disponibilità di alloggi per giovani coppie, anziani, famiglie con disabili,famiglie mononucleari con minori a carico Agevolazioni per l’acquisto (mutui prima casa) Politiche abitative e sviluppo urbano Strumenti di pianificazione di riferimento: PSC, PRG, Programmi di riqualificazione urbana,POC… Gli attori: tecnici e urbanisti del settore pub. e priv., Acer, EE.LL., Banche, ecc. Asp, Fondazioni.. Il ruolo dell’AUSER?,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,

23 Nel campo delle politiche ambientali e della mobilità. potenziamento delle politiche di risparmio energetico, di smaltimento dei rifiuti, mobilità sostenibile, ecc.; Promuovere accordi locali per la mobilità (anche in relazione ai prossimi accordi di programma tra Rer, Provincie, Comuni e Agenzie per la mobilità locale) per la programmazione di interventi sui servizi minimi di trasporto pubblico locale, orientando il sistema, tra l’altro, ad assicurare risposte ordinarie ai bisogni di mobilità delle diverse fasce di età e di abilità. potenziare il trasporto sociale in collaborazione con le organizzazioni del volontariato, per le esigenze di mobilità delle fasce deboli Politiche ambientali, Mobilità e Trasporti Strumenti di pianificazione di riferimento: PSC, Piano Traffico, Piano Regionale Integrato Trasporti, … Gli attori: Aziende Trasporti del settore pub. e priv., Agenzia per la Mobilità, urbanisti, P.M,.. Il ruolo dell’AUSERAUSER? ….

24 Un esempio (dal territorio dell’Unione di Comuni della Bassa Romagna).