Pisa, 12 dicembre 2008 La “Gestione Integrata” finalizzata alla valutazione dei rischi e delle misure organizzative per la Sicurezza nella P.A. : il caso.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Regolamento per l’attuazione delle norme sulla sicurezza
Advertisements

CORSO DI FORMAZIONE SUL CAMPO ANNO 2010 ASL della Provincia di Varese, con la collaborazione della U.O. Ospedaliera di Medicina del Lavoro 1)Venerdì :
1 Piano Formativo Avviso 2/2008 Centro Servizi Srl, Memory Consult Srl AMICO – Azienda, il Miglioramento Continuo.
“L’ESPERIENZA DELLA AUSL DI RIETI”
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
La qualità come miglioramento continuo:
Economia aziendale Corso di laurea in informatica
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE
VALUTAZIONE DEI RISCHI
INTRODUZIONE E FINALITÀ DEL D.LGS 81/08
FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
I PROTAGONISTI DELLA SICUREZZA E LE SANZIONI
VALUTAZIONE DEI RISCHI
OBIETTIVI GENERALI DELLA FORMAZIONE SPECIFICA Fornire conoscenze e procedure utili allacquisizione delle competenze necessarie allo svolgimento in sicurezza.
Corso di auto-apprendimento guidato per Facilitatori per il Rischio Biologico Richiami sull’organizzazione della Sicurezza in Azienda,
OBIETTIVI DEL CORSO INFORMARE SULLE NUOVE NORMATIVE INFORMARE SULLE NUOVE NORMATIVE FORNIRE ELEMENTI PER FORNIRE ELEMENTI PER:.VALUTARE I CONTENUTI DELLE.
COMUNICAZIONE E NEGOZIAZIONE AZIENDALE IN TEMA DI SICUREZZA
Dipartimento di prevenzione Unità Funzionale P.I.S.L.L.
Comunicazione, Formazione e Consultazione dei Lavoratori
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Incontro con OO.SS. su attività D. Lgs. 626/94 * * * * * Poste Tutela Roma, 29 settembre 2003.
RegioneLombardia Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile LA GOVERNANCE DEL SOTTOSUOLO IL PROGETTO LABORATORIO di Marco Raffaldi Arese,
Sicurezza sul lavoro.
La sperimentazione presso la Provincia di Pistoia Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
Gli addetti e responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, devono possedere un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria.
Il Datore di Lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare.
Security & Safety - GCSL - Supporto Formativo CHIEF OPERATING OFFICE e CHIEF NETWORK AND SALES OFFICE Fabbisogno formativo in materia di igiene e sicurezza.
Dr.ssa Silvia Rosin Direzione Prevenzione - Regione Veneto SiRVeSS
Contesto normativo italiano
SICUREZZA OBBLIGATORIA: COSA CAMBIA NELLA FORMAZIONE? Incontro con SPISAL sul nuovo Accordo Stato - Regioni 1 marzo 2012.
Coordinamento Centrale Responsabili Servizio Prevenzione Protezione Programma di formazione ed informazione per il miglioramento della salute e sicurezza.
PROCEDURA PER L’ASSEVERAZIONE DELLE IMPRESE
Liceo Ginnasio Statale C. BECCARIA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO IN AMBITO SCOLASTICO Decreto Legislativo n. 626 / 94.
LA SOC. COOP. SOC. “SPAZIO BAMBINI” in ATI con LA SOC. COOP. SOC
LEZIONE 6 MISURE DI PREVENZIONE.
La sicurezza nella scuola
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Dispositivi di Protezione
LA FORMAZIONE,L’INFORMAZIONE E L’ADDESTRAMENTO PER LA SICUREZZA
Campagna europea sulla valutazione dei rischi Errori frequenti nella valutazione dei rischi.
Conferenza Stato-Regioni Modulo generale 4 ore Giugno 2012 Formazione ai lavoratori.
Hanno partecipato all’ ideazione ed alla realizzazione del Corso:
Ing. Alessandro Selbmann
Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata: Compiti dei responsabili e referenti privacy Avv. Giovanni Guerra.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
DVR – NUOVI DATORI DI LAVORO
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sintesi delle novità introdotte
IL DLgs 626/94 10 ANNI DOPO: IL RLS TRA PRESENTE E FUTURO di Leonildo Morisi - SIRS.
Salute e sicurezza negli studi professionali:
La mobilità del personale provinciale in ambito regionale alla luce del percorso di elaborazione della proposta di legge regionale di riordino delle funzioni.
Corso di formazione per Dirigenti
Corso di aggiornamento per Lavoratori
Prevenzione e Sicurezza Legislazione vigente D.P.R. 547 del 27/04/1955 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro D.L. 277 del 15/08/1991 Attuazione.
La sintesi ? ing. Domenico Mannelli. Articolo 16 - Misure generali di tutela Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
PAI Piano Annule di Inclusione
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole A7.1 MODULO A Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sorveglianza sanitaria a scuola SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole B6 -1 MODULO B Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE.
Nel nostro ordinamento, la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è regolata da numerose norme giuridiche, contenute in fonti diverse.
CORSO SICUREZZA SUL LAVORO FORMAZIONE GENERALE
A cura del Dirigente Tecnico A. Lupo Torino, 26 gennaio 2011 La sicurezza nella scuola Convegno di presentazione del “Documento di indirizzo per la sicurezza.
I.T.G.C. “SALVEMINI- D’AOSTA” ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO A.S.2014/2015 Erica Lazzeri CLASSE 4^AFM Tutor aziendali: Francesco VIGIANI Paolo NENCIONI Tutor.
Servizio Assistenza Distrettuale Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Servizio Assistenza Distrettuale, Medicina Generale, Pianificazione.
Dr.ssa Antonia Ballottin L’ascolto organizzativo.
CONTROLLO OPERATIVO L'Azienda individua, tramite il Documento di Valutazione dei Rischi, le operazioni e le attività, associate ai rischi identificati,
Chi Controlla le aziende???
Accordo Stato Regioni Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 Dott. Gianfranco Rosselli RSPP dell’IC di via S. Domenico Savio di Agrate.
Transcript della presentazione:

Pisa, 12 dicembre 2008 La “Gestione Integrata” finalizzata alla valutazione dei rischi e delle misure organizzative per la Sicurezza nella P.A. : il caso della Provincia di Pisa

2 CONCETTO DI “GESTIONE INTEGRATA” In cosa consiste La “Gestione Integrata” nell’approccio alle problematiche della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro: Operare in maniera tale che l’attività tecnica del Servizio di Prevenzione e Protezione, la sorveglianza sanitaria, e l’info/formazione costituiscano momenti intimamente legati di uno stesso processo. Prevenzione mirata ad un complesso che integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche, produttive dell’azienda nonché l’influenza dei fattori dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro.

3 PERCHE’ UNA “GESTIONE INTEGRATA” Una “Gestione Integrata” nell’approccio alle problematiche della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro è utile, perché: Consente a ciascuno dei soggetti, a vario titolo responsabili del processo, un confronto utile per un approfondimento delle problematiche Risulta l’UNICA modalità di approccio possibile per affrontare eventuali problematiche (“disfunzioni organizzative”) legate al modello di organizzazione di una struttura lavorativa complessa come quella della Provincia

4 GESTIONE INTEGRATA Principali ostacoli per una “Gestione Integrata” : Punti di vista (*) e conseguenti modalità di approccio operativo differenti Conflitto di attribuzioni e competenze Tempi di interazione e tempistica di intervento diversa Mancanza di linguaggio comune Assenza di “piattaforma dati” condivisa …………….. (*) questo deve diventare un vantaggio/opportunità e non un ostacolo

5 SPP MC Formatori GESTIONE INTEGRATA: sintesi Struttura organizzativa della Provincia ( vedi slides successive ) RLS e Lavoratori Datore di Lavoro Dirigenti Preposti Dirigente Servizio edilizia Dirigente Dip. Territorio Dirigente Gestione risorse finanziarie e umane

6 STRUTTURA LOGISTICA DELLA PROVINCIA Le 550 unità di personale della Provincia, ivi inclusi i collaboratori esterni, operano in un numero elevato di luoghi di lavoro: 12 plessi con uffici per il personale amministrativo 11 magazzini (frequentati da personale tecnico di viabilità ed edilizia e da archivisti del Servizio Affari Generali) 13 caselli idraulici (frequentati da personale del Servizio Difesa del Suolo) 30 depositi secondari per materiali viabilità. Oltre agli ambienti di lavoro citati, è indispensabile mettere in sicurezza tutte le unità, circa 120, che operano in luoghi aperti (ingegneri, geometri, geologi, tutti i dipendenti che usano l’auto di servizio).

7 Strumenti: GESTIONE INTEGRATA Documento di Valutazione dei Rischi Redazione Procedure Gestionali Formazione Sistema Informatico di Gestione

8 Documento di Valutazione dei Rischi come strumento della Gestione Integrata della Sicurezza per: Favorire la pianificazione della prevenzioneFavorire la pianificazione della prevenzione Favorire l’interazione tra i soggetti incaricati dell’attività di prevenzione e le funzioni aziendaliFavorire l’interazione tra i soggetti incaricati dell’attività di prevenzione e le funzioni aziendali GESTIONE INTEGRATA & DVR

9 Il Documento di Valutazione dei Rischi ha costituito, nella Provincia di Pisa, uno degli strumenti per la Gestione Integrata della Sicurezza, in quanto con esso è stato possibile : il confronto e la sintesi di differenti punti di vista e modalità di approccio operativo la definizione degli apporti dei vari soggetti e – per quanto possibile – la soluzione dei conflitti di attribuzioni e competenze la creazione di una “piattaforma dati” condivisa l’indicazione delle modalità di interazione la condivisione dei programmi di miglioramento e delle relative tempistiche GESTIONE INTEGRATA & DVR

10 I contenuti: SCHEMA DVR Premessa PARTE I - NOTIZIE GENERALI Informazioni della direzione Adempimenti amministrativi, procedure organizzative e di sicurezza Gestione della sicurezza Adempimenti specifici PARTE II - ANALISI DI RISCHIO Analisi degli infortuni Analisi delle mansioni Analisi dei luoghi PARTE III MISURE E PROGRAMMI PER MIGLIORAMENTO CONTINUO Misure organizzativo gestionali e documentazione Interventi tecnici Misure specifiche Interventi a seguito di analisi per mansioni

11 La formazione su salute e sicurezza non può non muoversi sui diversi piani dell’apprendimento: delle conoscenze delle capacità della motivazione. Ma non c’è una separazione rigida in competenze cognitivo-mentali e in destrezza operativa (è un grave errore metodologico presumere di fare apprendere comportamenti ‘corretti’ senza agire sui processi cognitivi di attribuzione di significato che i destinatari della formazione metteranno in atto e senza collocare il rapporto tra conoscenze e comportamento effettivo in un quadro motivazionale). GESTIONE INTEGRATA & FORMAZIONE

12 Gestione Integrata & Procedure OdS Preposto SPP/MC Analisi attività lavorativa Redazione procedura rischio residuo SPP/MC Verifica applicabilità DIR - Preposto Informazione Formazione Formatori Lavoratori Verifica – Controllo Rispetto procedura Preposto Segnalazione difficoltà di applicazione DIR-Preposto-Lavoratori Modifica procedura SPP/MC Approvazione DL - DIR

13 Delega adempimenti di competenza del Datore di lavoro Le deleghe sono uno strumento necessario tenuto conto: Dell’articolazione e la distribuzione territoriale delle sedi di lavoro del personale provincialeDell’articolazione e la distribuzione territoriale delle sedi di lavoro del personale provinciale Della complessità delle attività di competenza che vi si esercitanoDella complessità delle attività di competenza che vi si esercitano Nella Provincia di Pisa, le deleghe sono state necessarie per rafforzare la “sinergia” tra soggetti, in cui si sostanzia la “Gestione integrata” delle problematiche della Sicurezza

14 CRONISTORIA DELLA REDAZIONE DEL DVR PER LA PROVINCIA DI PISA (1)

15 CRONISTORIA DELLA REDAZIONE DEL DVR PER LA PROVINCIA DI PISA (2)