Osservatorio E-Learning 2002 Milano, 11 novembre 2002 Roberto Liscia.

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Transcript della presentazione:

Osservatorio E-Learning 2002 Milano, 11 novembre 2002 Roberto Liscia

1 Osservatorio E-Learning 2002  Le informazioni sono il collante dei processi  Nel medio-lungo termine molti “sistemi organizzativi” esisteranno solo nella misura in cui potranno condividere delle informazioni La capacità di gestire le informazioni e le comunicazioni è sempre più il vero processo “core” Informazioni Dipendenti Fornitori Distribuzione Clienti/Utenti Le organizzazioni d’avanguardia sono consapevoli del fatto che il vero valore consiste sempre più nel capitale intellettuale e nella capacità di generare, catturare e condividere il sapere per migliorare le proprie perfomance.

2 Osservatorio E-Learning 2002 I CEO hanno la percezione della sua importanza Importanza TOP Business Trend Globalisation Knowledge Management Cost & Cycle Time Reduction Improving Supply Chains Globally Multiple Locations Manufacturing Use of temporary help 94% 88% 79% 78% 76% 71% Source: Fundation for Baldridge Award (Panel of 300 CEOs) La capacità di valorizzare il sapere – tacito e non – è notoriamente uno dei TOP business trend

3 Osservatorio E-Learning 2002 Il vero fattore abilitante allo sviluppo di Knowledge Sharing è l’organizzazione e la cultura Attitudine Knowledge Sharing + = Barriere gerarchiche Barriere Funzionali Isole del sapere disconnesse cultura organizzazione La tecnologia è un fattore abilitante, ma poco distintivo per generare Knowledge Advantage

4 Osservatorio E-Learning 2002 Il Knowledge Sharing è il punto di arrivo che genera maggiore impatto sulle performance Barriere culturali I cinque pilastri del Knowledge Management Comunità tematiche e professionali Messaging Contenuti/servizi editoriali Corsi interattivi on line Aule virtuali Knowledge Sharing E-LearningE-Learning ComunicazioneComunicazione Gestione della cultura Valore aggiunto Gestione dipendenti Front end processi E2E Front end processi E2E

5 Osservatorio E-Learning 2002 Soddisfare i bisogni delle organizzazioni facendo leva sui bisogni dei singoli Bisogni dei singoli Bisogni delle organizzazioni  Creare un circolo virtuoso per lo sviluppo della conoscenza  Abbattere le barriere culturali verso il Knowledge Sharing  Aumentare l’efficienza di processo contraendo tempi e costi  Creare partecipazione attraverso il soddisfacimento dei bisogni primari/ tangibili dei dipendenti per soddisfare i bisogni di performance delle organizzazioni Management della cultura Knowledge Sharing E-Learning Front end processi Comunicazione Knowledge Portal

6 Osservatorio E-Learning 2002 Le attività di Knowledge Management si traducono in benefici concreti FRONT END PROCESSI Riduzione costi di processo FRONT END PROCESSI Riduzione costi di processo MANAGEMENT DELLA CULTURA Sviluppo senso di appartenenza Change management MANAGEMENT DELLA CULTURA Sviluppo senso di appartenenza Change management COMUNICAZIONE Facilitare la comunicazione Permettere la creazione della comunità COMUNICAZIONE Facilitare la comunicazione Permettere la creazione della comunità E-LEARNING Riduzione costi di formazione Maggiore efficacia e partecipazione alla formazione E-LEARNING Riduzione costi di formazione Maggiore efficacia e partecipazione alla formazione KNOWLEDGE SHARING Trasferimento delle best practica Cross-competence KNOWLEDGE SHARING Trasferimento delle best practica Cross-competence Pilastri Knowledge Management Benefici “sistema azienda”

7 Osservatorio E-Learning 2002 Composizione del campione aziende erogatrici

8 Osservatorio E-Learning 2002 Composizione del campione aziende fruitrici

9 Osservatorio E-Learning 2002 I modelli interpretativi Content providers Services vendors Technology vendors Modelli di fruizione Aziende Scuole P.A Privati L’Offerta La Domanda

10 Osservatorio E-Learning 2002 Le reasons why dell’e-learning Flessibilità spazio-temporale del momento formativo Accessibile anche ad utenti occupati a tempo pieno; Offre la possibilità di ideare percorsi individualizzati; Consente all'utente di rimanere nella struttura lavorativa in cui opera (rendendo immediatamente spendibile e verificabile quanto viene via via appreso); Consente di reperire e fidelizzare le migliori professionalità; Il professionista lo preferisce perchè ‘just here just now’;

11 Osservatorio E-Learning 2002 E-learning DOMANDA rapida obsolescenza di conoscenze e training; bisogno di formazione just-in-time; riduzione dei costi accesso flessibile ad una formazione permanente. OFFERTA accesso standard ad Internet dal lavoro e da casa. media più interattivi e più ricchi di informazioni maggiore disponibilità di prodotti e servizi di qualità per l’e-learning incremento della compatibilità e dell’usabilità dei prodotti per l’e-learning. Domanda e offerta Tendenze, esigenze e nuovi bisogni

12 Osservatorio E-Learning 2002 I principali driver di cambiamento Fase sperimentale con innovazione graduale. Integrazione con i sistemi di gestione delle competenze Il contesto Immaturo, disomogeneo e marginale, prevale l’ottica di prodotto. Immaturo, disomogeneo e marginale, prevale l’ottica di prodotto. Affermazione di pochi LSP con approccio al servizio. Affermazione di pochi LSP con approccio al servizio. Il mercato Poca attenzione a standard internazionali La certificazione internazionale è condivisa Le piattaforme Gruppi di utenti utilizzati come tester e user. HR manager che considerano l’e- learning come una risorsa indispensabile per la gestione del patrimonio umano aziendale. I destinatari

13 Osservatorio E-Learning 2002 I principali driver di cambiamento Web-cd (ibridi), dispense didattiche. Video interattivi, DB repository con motori di ricerca sofisticati. Prodotti modulari, flessibili,riutilizzabili, personalizzabili,dall’IT al Mngt. I prodotti Ambiente di delivery (Campus), approccio user centered. Dalla progettazione del sistema alla progettazione dell’architettura tecnologica e alla creazione dei prodotti. Learner/worker centered. La progettazione Individuali (autoistruzione). Processi di apprendimento non più individuali ma cooperativi e assistiti, practice communities. Tutor, forum, chat accompagnano l’utente. L’ apprendimento L’utente è responsabilizzato e coinvolto nei suoi risultati, può socializzare all’interno di un gruppo e può effettuare scelte in autonomia. L’apprendimento diventa più responsabile e la formazione maggiormente finalizzata ed integrata con la realtà in cui si opera.

14 Osservatorio E-Learning 2002 Crescita dei segmenti del mercato TBT Milioni di euro

15 Osservatorio E-Learning 2002 Peso dei segmenti I contenuti assumeranno all’interno del mercato TBT un peso sempre più consistente (dal 42% del 2002 al 56% del 2004) I servizi e la tecnologia, invece, una volta entrati all’interno del mercato tenderanno a diminuire gradualmente il proprio peso (dal 60% del 2002 al 44% del 2004)

16 Osservatorio E-Learning 2002 Gli attori del mercato I content provider : producono e pubblicano contenuti utilizzando diversi media e sistemi di trasmissione. I technology vendor : si tratta di aziende che vendono le piattaforme tecnologiche.  strumenti per la realizzazione e la pubblicazione di contenuti per il Web,  sistemi per la gestione e l’amministrazione della formazione,  sistemi per la gestione dell’informazione e la conoscenza e per la verifica delle performance,  software collaborativi, tecnologie per la realizzazione di classi virtuali, hardware per l’interazione, audio/video streaming e conferenza, I services provider : offrono tutta una serie di servizi legati all’insegnamento. Essi possono essere divisi in tre categorie:  portali che forniscono accesso alla formazione e all’insegnamento,  LSP (Learning Service Provider) che offrono servizi di learning e content management, software per il delivery della formazione  altri servizi professionali, consulenti, Web integrators, network e IT service providers

17 Osservatorio E-Learning 2002 Le dimensioni del mercato 2001 (milioni di Euro) 53,6 (100%) Contenuti + Servizi + Tecnologia Mercato TBT Progetti non finanz. 34,8 (65,0%) Progetti finanziati 18,8 (35,0%) Formazione esterna 35,4 (66,0%) Formazione interna 18,2 (34,0%) Area content 22,4 (54,4%) Area servizi 18,9 (45,6%) Clienti privati 2,9 (7,0%) Scuole/univer 4,6 (11,0%) Aziende+ p.a 33,8 (82,0%) Aziende medium 16,9 (40,9%) Aziende top 12,4 (30,0%) Aziende small 12,0 (29,1%) 41,3 (100%) Contenuti + Servizi Mercato E-learning 41,3 (76,9%) Contenuti + Servizi 12,3 (23,1%) Tecnologia

18 Osservatorio E-Learning 2002 Segmentazione del mercato TBT Il valore globale del mercato TBT: 53,6 mln € Il 20% delle aziende rappresenta il 68% dell’offerta

19 Osservatorio E-Learning 2002 I modelli di interpretazione del mercato 2. Focus di competenze 4. Customer focus 5. Content focus 1. Segmenti strategici 3. Forme di erogazione Tecnologia Contenuti Servizi Piattaforme e strumenti software Contenuti su misura/consulenza Centri di formazione virtuali Global learning services provider Corsi a catalogo Corsi ad hoc e consulenza Entrambe le soluzioni Aziende Scuole/ università Pubblica amministrazione Privati Business Professional Informatici

20 Osservatorio E-Learning 2002 La segmentazione dell’offerta Un’azienda su due (51%) è in grado di offrire tecnologia (23% del valore del mercato) A produrre contenuti sono,, il 64% delle aziende con un fatturato del 42%. L’87% delle aziende offre servizi (35% del valore del mercato).

21 Osservatorio E-Learning 2002 I modelli di offerta mono-settoriale stanno scomparendo: 19% aziende fornitrici 10% del fatturato Il 23% delle aziende offre contenuti, servizi e tecnologia e incide per il 51% sul fatturato globale La segmentazione dell’offerta

22 Osservatorio E-Learning 2002 Focus di competenze Descrizione Sviluppatori piattaforme e strumenti software  Creazione e sviluppo di piattaforme tecnologiche e software  Capacità di adattare i contenuti all’interno delle piattaforme. Sviluppatori di contenuti su misura/consulenza  Hanno know how su contenuti, servizi e sulla tecnologia disponibile sul mercato:  Seguono il cliente nelle fasi di creazione di corsi Centri di formazione virtuali  Sono focalizzati sulla fornitura di contenuti e servizi e acquisiscono tecnologia da aziende specializzate  Propongono una vasta offerta di corsi con un supporto di servizi ampio e definito Global e-learning services providers  Le aziende leader del mercato  Esperienza avanzata nel settore, capacità di coprire tutte le fasi di produzione di un prodotto e-learning Focus di competenze

23 Osservatorio E-Learning 2002 Fatturato aziende

24 Osservatorio E-Learning 2002 Peso di ciascun settore industriale piattaforme e strumenti software contenuti su misura/consulenza Global e- learning service Centri di formazione virtuali Tecnologia Servizi Contenuti Elevata polverizzazione Forte concentrazione 57,4% 34%16% 39%11% % aziende % fatturato

25 Osservatorio E-Learning 2002 Corsi a catalogo  I corsi di informatica sono presenti nel 59% dell’offerta di corsi a catalogo totale;  Seguono i corsi “professional” con il 36%, management (26%), new economy (25%) e marketing (24%).

26 Osservatorio E-Learning 2002 Content focus 92% 44% 23% 39% Penetrazione

27 Osservatorio E-Learning 2002 Content focus Investimenti delle aziende contenuti a catalogo dell’offerta

28 Osservatorio E-Learning 2002 La domanda “E’ utile condividere le conoscenze in rete?” “Il cooperative working è un fattore critico di successo per l’organizzazione?”

29 Osservatorio E-Learning 2002 Prospettive di adozione dell’E-Learning Le grandi aziende si trovano ad affrontare un gap educativo tra scuola e mondo del lavoro L’intenzione di adottare programmi di e-learning nel prossimo biennio è stata dichiarata da 3 aziende su quattro (77%).

30 Osservatorio E-Learning 2002 Destinazione degli investimenti 2001 L’area della formazione professionale e l’informatica hanno rappresentato la parte più consistente degli investimenti

31 Osservatorio E-Learning 2002 Destinazione degli investimenti 2002/2003

32 Osservatorio E-Learning 2002 Destinazione degli investimenti nel 2001 e variazione rispetto al 2000

33 Osservatorio E-Learning 2002 Condizioni per l’applicabilità in azienda Il 65% degli intervistati ritiene necessaria la presenza di un referente aziendale competente e il 51% una consulenza esterna. Le aziende avvertono una sorta di impreparazione di fronte ad un tipo di formazione nuova e che richiede anche conoscenze tecniche più specifiche. Il 62% ritiene che condizione necessaria per la fruizione di contenuti di e-learning sia l’utilizzo di Pc individuali Il 49% avverte la necessità di spazi per la fruizione comuni, una sorta di learning center dove utenti che fruiscono individualmente di corsi anche diversi siano riuniti, però, in uno spazio fisico comune, dove sia presente anche la figura di un tutor aziendale. La figura di un tutor avrebbe la funzione di orientare i partecipanti, supportarli nella definizione del loro percorso formativo, raccogliere le richieste dei partecipanti e infine monitorare l’andamento delle attività. I learning center darebbero ai discenti non solo l’aiuto pratico del tutor, ma anche la sensazione di un’aula, che psicologicamente favorisce l’apprendimento attraverso la creazione di un senso di comunità.