MANIFESTO DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI Commissione regionale dei soggetti professionali Regione Toscana istituita dall'art 3 della legge regionale 73/2008.

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MANIFESTO DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI Commissione regionale dei soggetti professionali Regione Toscana istituita dall'art 3 della legge regionale 73/2008 Regione Toscana Firenze, Piazza Duomo 10 Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni 05 maggio 2015

MANIFESTO DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI 1. Pieno Riconoscimento del Valore delle Professioni Intellettuali nelle politiche socio-economiche del paese 2. Piena Dignità e Pari Rappresentanza 3. Tutela del Lavoro Professionale 4. Pieno Accesso ai Fondi 5. Parità' di tutele per i dipendenti dei soggetti professionali al pari di altri soggetti datoriali 6. Tutele e misure di sostegno ai liberi professionisti e agli studi professionali Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni

I soggetti professionali intellettuali producono il 20% del PIL nazionale Istat riporta un’indicazione di 4,5 milioni di persone (rilevazione 2014) Pieno riconoscimento del valore delle professioni intellettuali nelle politiche socio-economiche del paese Pieno riconoscimento del valore delle professioni intellettuali nelle politiche socio-economiche del paese Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni

1. Le professioni intellettuali per loro stessa natura partecipano in modo indiretto e diretto alle scelte economiche e sociali dei soggetti pubblici e privati. Sostenere gli studi professionali e le nuove generazioni promuove, quindi, non solo una maggiore capacità produttiva e competitiva' all’intero sistema ma assicura notevole risparmio di investimenti e risorse pubbliche, garantendo inoltre la tutela qualitativa del servizio e dei diritti del “consumatore-utente” 2. Le professioni intellettuali rappresentano oltre il 20% del PIL nazionale (con maggiore incidenza in Toscana), partecipando alla promozione ed allo sviluppo del paese con 4,5 milioni di professionisti. In Toscana (conteggiando solo tra le professioni ordinate) esercitano 39 professionisti ogni 1000 abitanti (4 in più della media nazionale) a cui va aggiunto l’indotto. 3. E’ fondamentale l’istituzione di un Osservatorio Permanente sulle Professioni con monitoraggio costante dello stato e dell’evoluzione delle professioni al fine di adeguare la formazione e l’aggiornamento a quelle che sono le esigenze del territorio ed ai suoi (possibili) e rapidi cambiamenti. Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni

Piena dignità e pari rappresentanza a tutti i tavoli istituzionali dei lavoratori professionisti intellettuali Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni

4. Con questi numeri di lavoratori intellettuali (che solo in Toscana superano le 300 mila unità) è indispensabile raggiungere la piena dignità e rappresentatività ai tavoli istituzionali, al pari degli altri soggetti produttivi. Deve esservi, pertanto, una partecipazione a pieno titolo ai tavoli di programmazione e concertazione. 5. Il capitale umano professionale intellettuale deve essere messo in condizione di operare fornendo quelle risorse di conoscenza e capacità proprie, da cui moltiplicare le opportunità per tutto il sistema produttivo nazionale.

Tutela del lavoro professionale A garanzia del ruolo sociale delle professioni intellettuali

6. Le professioni intellettuali ribadiscono il valore e la specificità della attività professionale come attività intellettuale che si identifica comunque come attività produttiva e fonte di innovazione, ma non si riduce ad una mera vendita di opus materiale, sottolineandone il ruolo e la terzietà. 7. La valutazione della prestazione non può essere effettuata esclusivamente sulla base di fattori economici e quantitativi. Gli appalti, i bandi, le assunzioni, gli incarichi, le convenzioni devono tenere come riferimento non solo indici economici ma la qualità delle prestazioni e dell'innovazione; il prezzo va correlato anche al valore di tali parametri nonché ai compiti ed alle responsabilità sempre più richiesti alle professioni. 8. Le professioni intellettuali hanno un ruolo fondamentale per la tenuta del sistema paese, ed a queste sempre più vengono affidati ruoli di sussidiarietà orizzontale (se non suppletivi) per funzioni pubbliche ad alto valore di interesse sociale economico culturale e civile, ed anche per questo non possono essere commisurate, in ottica solo economica, al massimo ribasso.

Pieno accesso ai fondi Crescita, occupazione, futuro, sono temi comuni, anche delle professioni intellettuali Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni

9. E’ indispensabile una valorizzazione ampia del ruolo delle professioni, eliminando tutti gli ostacoli che si frappongono ad un pieno accesso a tutti i Fondi (compresi quelli Comunitari), al pari degli altri soggetti economici. Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni

Parità' di tutele per i dipendenti dei soggetti professionali al pari di altri soggetti datoriali per i dipendenti dei soggetti professionali al pari di altri soggetti datoriali Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni

10. Le professioni intellettuali necessitano, in qualità di soggetti datoriali, di maggiore riconoscimento per raggiungere una equipollenza delle tutele fra dipendenti degli studi professionali e quelli delle altre imprese, oltre che il sostegno economico regionale su ammortizzatori sociali. 11. La perdita di occupazione nel settore delle professioni intellettuali e nei servizi è equivalente a quello delle altre attività produttive e deve essere trattata nello stesso modo. Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni

Tutele e misure di sostegno ai liberi professionisti e agli studi professionali Tutele e misure di sostegno ai liberi professionisti e agli studi professionali Per garantire il patto generazionale Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni

12. E’ urgente una maggiore attenzione alle criticità e vulnerabilità del mondo delle professioni predisponendo misure economiche, fiscali e di sostegno al pari di quanto è avvenuto e avviene con gli altri soggetti economici, sviluppando politiche proattive per il mantenimento nel territorio di quelle attività altrimenti attratte dalle delocalizzazioni, con perdita per il paese non solo di un patrimonio intellettuale, ma anche culturale, fiscale, occupazionale ed economico. 13. Le professioni intellettuali promuovono il sostegno e l’incentivazione del “patto generazionale” favorendo lo scambio di esperienza ed innovazione in un momento in cui i giovani laureati trovano uno sbocco occupazionale nella “libera professione”. Questo e' il nuovo paradigma del mondo del lavoro su cui deve essere investito. 14. Il tessuto professionale necessità di maggiore sostegno anche per le proprie forme di ‘aggregazione e strutturazione superando le norme che vietano la creazione di studi associati e sostenendo con politiche adeguate e incentivanti le STP (società tra professionisti) e le nuove forme di lavoro (coworking, start up, fab lab ecc.). 15. Le professioni chiedono di uniformare e semplificare i criteri legislativi e regolamentari in modo da dare una certezza normativa, non solo al mondo professionale, ma anche ai cittadini ed agli organismi ispettivi di controllo. Urge produrre un cambio di paradigma andando sempre di più verso norme prestazionali e non meramente prescrittive. Presentazione curata dai Vice Presidenti Franco Pagani Sandra Vannoni