Giovanni Antonio Canal detto Canaletto Venezia,1697- 1768
VITA 1697: nasce a Venezia, figlio di Bernardo, noto scenografo teatrale. 1716: inizia l’attività di pittore nella bottega del padre. 1719: è a Roma dove, oltre a dipingere rovine «vedute dal naturale», entra in contatto con il vedutismo fiammingo. 1720 circa: inizia la carriera di vedutista specializzandosi nelle vedute di Venezia. 1746: si trasferisce a Londra. 1756: torna a Venezia. 1763: è ormai un pittore famoso; viene nominato membro d’onore dell’Accademia. 20 aprile1768: muore dopo una lunga malattia.
L’ATTIVITÀ L’inizio della carriera è testimoniata da un Quaderno di disegni, in cui sono raccolte numerose vedute cittadine realizzate tra il 1728 e il 1730 con l’ausilio di una camera ottica. Si tratta di rigorosi disegni prospettici preparatori, che riportano anche misure e annotazioni sulle caratteristiche e i colori dei materiali. L’artista, infatti, vuole realizzare opere fedeli alla realtà e respinge ogni forma di pittura che riproduca un mondo illusorio e fantasioso.
Ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione (1729-1734) SOGGETTO: l’artista raffigura il momento in cui il Bucintoro, la grande galea a remi decorata da una tenda di seta rossa, rientra nel bacino di San Marco durante lo Sposalizio del Mare, cerimonia ripetuta nei secoli per commemorare la vittoria ottenuta intorno al 1000 dai veneziani sui pirati che infestavano l'Adriatico. In occasione di questa cerimonia, il doge di Venezia saliva con tutte le alte cariche della Repubblica sul suo sontuoso bucintoro; la nave si avviava lentamente al largo, scortata da centinaia di altre imbarcazioni minori con a bordo patrizi e uomini importanti, fra i canti e le grida dei barcaioli e dei gondolieri. Il momento più significativo si aveva quando il doge gettava in acqua l’anello nuziale con cui ogni anno si ripeteva il rito. Ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione, Collezioni Reali di Windsor Ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione, Royal Collection, Castello di Windsor.
Ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione (1729-1734) CARATTERISTICHE: L’artista descrive le architetture di Piazza San Marco con estrema precisione, dimostrando di averle studiate nel dettaglio, mediante l’utilizzo della camera ottica. Le architetture diventano veri soggetti del dipinto e non più semplici fondali decorativi. NOVITÀ: L’uso appropriato di colori puri di tonalità chiara simula una luce estremamente limpida e realistica, che mette in risalto tutti i particolari della scena.
Ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione (1729-1734) L’INSIEME E I PARTICOLARI: Il dipinto ha il pregio di poter essere ammirato sia nel suo insieme, che lascia trapelare la gioia festosa della comunità veneziana, sia nei particolari, come i personaggi presenti sulla scena: barcaioli, gondolieri, individui mascherati, semplici curiosi assiepati sulle rive, tutti sono meticolosamente studiati e descritti nei loro atteggiamenti e nelle vesti che indossano. L’artista vuole realizzare una rappresentazione realistica fin nel minimo dettaglio.
Molo con la Libreria e la Chiesa della Salute sullo sfondo (1735) SOGGETTO: Rappresenta un momento qualsiasi della vita di Venezia: i gondolieri armeggiano intorno alle loro imbarcazioni, alcuni mercanti posizionano i loro banchi a fianco della Zecca e della Libreria, due bambini giocano in riva al molo, dei passanti si fermano a chiacchierare. L’atmosfera è quella di una bella giornata di sole, che illumina edifici e personaggi. Il Molo con la Libreria e la Chiesa della Salute sullo sfondo, Pinacoteca del Castello Sforzesco, Milano.
Molo con la Libreria e la Chiesa della Salute sullo sfondo (1735) CARATTERISTICHE: Esattezza prospettica del disegno; Chiarezza dei colori Il dipinto realizza con estrema chiarezza descrittiva, una scena attinta dalla realtà naturale.