Istituzioni di linguistica a.a. 2010/2011 Federica Da Milano

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Istituzioni di linguistica a.a. 2010/2011 Federica Da Milano

La classificazione delle lingue La classificazione in base al numero di parlanti (vd. lezione 3) non è basata su criteri linguistici interni -classificazione genealogica -classificazione tipologica -classificazione areale

La classificazione genealogica Approccio storico-diacronico Sir William Jones (1786) The Sanscrit language, whatever be its antiquity, is of a wonderful structure; more perfect than the Greek, more copious than the Latin, and more exquisitely refined than either, yet bearing to both of them a stronger affinity, both in the roots of verbs and the forms of grammar, than could possibly have been produced by accident; so strong indeed, that no philologer could examine them all three, without believing them to have sprung from some common source, which, perhaps, no longer exists; there is a similar reason, though not quite so forcible, for supposing that both the Gothic and the Celtic, though blended with a very different idiom, had the same origin with the Sanscrit; and the old Persian might be added to the same family.

La classificazione genealogica August Schleicher ( ): influenzato dalle teorie di Darwin, paragona i concetti di ‘famiglia’ e ‘gruppo linguistico’ con le ‘specie’ e ‘sottospecie’ dei naturalisti Le lingue vengono confrontate per individuarne i tratti comuni Vengono raggruppate in famiglie, gruppi e sottogruppi

La classificazione genealogica

Due lingue fanno parte dello stesso raggruppamento genealogico se derivano da una stessa lingua originaria (o lingua madre) Gli elementi linguistici significativi per stabilire la parentela genetica non sono lessicali, ma morfologici e fonologici

La classificazione genealogica Es. le lingue romanze o neolatine Lat. lactem > it. latte, fr. lait, sp. leche, rum. lapte Lat. -CT- > it. -tt-, fr. -it-, sp. t∫-, rum. -pt- Lat. octo > it. otto, fr. huit, sp. ocho, rum. Opt Lat. nocte > it. notte, fr. nuit, sp. noche, rum. Noapte Lat. factu > it. fatto, fr. fait, sp. hecho, rum. fapt

La classificazione genealogica

La parentela linguistica delle popolazioni deve naturalmente essere distinta da quella genetica, che è definita dai caratteri ereditari. Ciononostante, queste parentele possono essere comparate, come ha fatto il genetista L. Cavalli-Sforza, attraverso l’elaborazione di due alberi genealogici convergenti, seppur in maniera differente e attraverso i millenni, verso le stesse popolazioni attuali.

La classificazione genealogica La famiglia linguistica indoeuropea: -gruppo indo-iranico suddiviso in due sottogruppi: indiano (lingue antiche: sanscrito, vedico; lingue moderne: hindi, urdu) iranico ulteriormente suddiviso in due rami: - lingue iraniche occidentali (persiano antico, avestico, persiano moderno, curdo) - lingue iraniche orientali (pashto o afgano)

La classificazione genealogica La famiglia linguistica indoeuropea: -gruppo tocario: due lingue estinte, tocario A e tocario B (testi risalenti dalla metà alla fine del I millennio d.C. scoperti all’inizio del Novecento nella regione cinese dello Xinjang) -gruppo anatolico: lingue (oggi estinte) diffuse nel II e nel I millennio a.C. nella odierna Turchia (ittita) -gruppo armeno: rappresentato da una sola lingua, l’armeno

La classificazione genealogica La famiglia indoeuropea: -gruppo albanese: una sola lingua, l’albanese (tosco e ghego) -gruppo slavo: tre sottogruppi slavo orientale (russo, bielorusso, ucraino) slavo occidentale (polacco, ceco, slovacco) slavo meridionale (bulgaro, macedone, serbocroato, sloveno) - gruppo baltico: lituano, lettone, antico prussiano (oggi estinto)

La classificazione genealogica La famiglia indoeuropea: -gruppo ellenico: greco -gruppo italico: due sottogruppi italico orientale: lingue dell’Italia antica (osco, umbro, sannita) italico occidentale: comprende il latino, che ha dato origine alle lingue romanze (portoghese, spagnolo, francese, italiano, romeno, gallego, catalano, ladino, provenzale)

La classificazione genealogica La famiglia indoeuropea: -gruppo germanico: diviso in tre sottogruppi: germanico orientale: gotico (oggi estinto) germanico settentrionale: svedese, danese, norvegese, islandese germanico occidentale, che si divide in due rami: - anglo-frisone: frisone (Frisia, Olanda), inglese - neerlando-tedesco: neerlandese, tedesco, afrikaans, yiddish

La classificazione genealogica La famiglia indoeuropea: -gruppo celtico: due sottogruppi gaelico: irlandese (l’unica lingua celtica ufficiale di uno stato), gaelico (Scozia) britannico: cimrico o gallese, cornico (Cornovaglia, oggi estinto), bretone (Bretagna)

La classificazione genealogica La famiglia afro-asiatica (o camito-semitica): numerose lingue, parlate o estinte, in Africa settentrionale, Medio Oriente, Africa orientale (es. arabo, ebraico) La famiglia uralica: numerose lingue parlate in Europa orientale e nell’Asia centrale e settentrionale (es. finnico, estone, ungherese) La famiglia sino-tibetana: es. cinese mandarino, tibetano

La classificazione genealogica La famiglia nigerkordofaniana: Comprende la maggior parte delle lingue parlate a sud del Sahara (es. swahili, ca. 60 milioni di parlanti, diffuso in Kenia, Tanzania, Uganda, Ruanda) La famiglia altaica: Es. mongolo, turco La famiglia caucasica: Es. georgiano, abkhazo, dargwa, svan

La classificazione genealogica Altre famiglie linguistiche: -dravidica (India meridionale: tamil, telugu) -austro-asiatica (khmer, vietnamita) -austronesiana (malgascio (Madagascar), bahasa (Indonesia))

La classificazione genealogica Famiglie linguistiche minori, che comprendono un numero limitato di lingue: -famiglie delle lingue degli indiani d’America (o amerindiane): oltre 100 e ognuna raggruppa poche lingue -lingue degli aborigeni d’Australia (molto numerose, non riconducibili ad un’unica famiglia, o anche soltanto a poche famiglie) Lingue isolate: - non sembrano imparentate con altre lingue: es. basco, giapponese, coreano

La classificazione tipologica Approccio descrittivo-sincronico Due lingue sono tipologicamente correlate se manifestano una o più caratteristiche comuni Tale correlazione è indipendente dal fatto che tali lingue siano imparentate genealogicamente Caratteristiche comuni: -nella struttura delle parole (tipologia morfologica) -Nella struttura dei gruppi di parole e delle frasi (tipologia sintattica)

La classificazione tipologica Due condizioni: -le lingue del mondo sono diverse tra di loro -tale variazione non avviene casualmente, ma obbedisce a principi generali Tipi linguistici: raggruppamenti tra i quali vengono ripartite le lingue Combinazioni di proprietà strutturali logicamente indipendenti l’una dall’altra, ma reciprocamente correlate

La classificazione areale Coglie somiglianze che si creano tra lingue genealogicamente irrelate, oppure solo lontane parenti, ma che hanno sviluppato alcune caratteristiche strutturali comuni in seguito al contatto linguistico Lega linguistica o Sprachbund (es. lega linguistica balcanica, area di Carlo Magno)