Teorie e tecniche del giornalismo scientifico Rossella Castelnuovo Università di Tor Vergata – Anno accademico ’08-’09.

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Teorie e tecniche del giornalismo scientifico Rossella Castelnuovo Università di Tor Vergata – Anno accademico ’08-’09

SPAZI, TEMPI E FORME DEL GIORNALISMO SCIENTIFICO La cronaca L’intervista I commenti L’inchiesta Il dibattito Il dossier L’instant book

15 MAR 2009 Un bambino di 10 anni di Modica nel Ragusano e' morto dopo essere stato aggredito da un branco di cani alla periferia di Marina di Modica.

Nelle cronache dei fatti di scienza di trovano spesso intrecciati aspetti e livelli diversi di approfondimento Conoscenze (etologia) Teorie (evoluzione) Tecnologie (controllo) Sperimentazioni Aspetti normativi (sicurezza,limiti, controlli…) Aspetti economici Aspetti politici (nazionali, internazionali..) Aspetti socio-culturali Aspetti etici Interni al sistema scientificoEsterni al sistema scientifico

LA CRONACA Tempi velocissimi Spazi brevi e frammentati Obiettivo: seguire l’evolversi di un fatto in diretta per mezzo di servizi non molto lunghi Strumenti di lavoro: sopralluoghi; agenzie di stampa; contatti diretti Valori principali: aggiornamento e tempestività Punti critici: necessità di sintesi; riepiloghi delle vicende più importanti; velocità vs precisione; scelta di un taglio specifico

L’INTERVISTA Tempi : brevi Spazi : da ridottissimi (una domanda/risposta) a medi Obiettivo: rappresentare/promuovere una persona esporre un parere autorevole Strumenti di lavoro: uffici stampa; contatti diretti Valori principali: testimonianza; personaggio;le idee Punti critici: dialogo vivace e stringato

L’ESPERTO “IDEALE” Competente Comunicativo Affidabile Rappresentativo Imparziale Disponibile al dibattito

L’ESPERTO “A RISCHIO” Testimonial Stravaganza ostentata Mistero su mezzi e metodi del lavoro Accusa di incomprensione e persecuzione Annunci miracolistici Pauperismo (….ma si accettano donazioni) Isolamento Propensione alle liti

Lou Gehrig Claudia KollLuca Coscioni Testimonial

Attenuano lo stigma Aumento la conoscenza della malattia Confortano i malati Cambiano l’immagine sociale della malattia Partecipano a raccolte fondi Lanciano messaggi di speranza Influiscono sulle politiche Comunicano solo guarigioni Hanno accesso alle cure migliori Privilegiano la loro patologia a scapito di altre Interesse privato più che pubblico Competono con il peso mediatico di medici e ricercatori Possono veicolare messaggi distorti “Il caso” vs “la complessità” PROCONTRO

Come si fa un’intervista Conoscere l’intervistato: biografia, interessi, competenze…carattere Conoscere l’argomento: elementi di base, dibattiti in corso Preannunciare il tipo di argomenti che si vorranno affrontare; il giornale su cui verrà pubblicata l’intervista; il tempo necessario per l’intervista Verificare se ci sono già altre interviste alla stessa persona Preparare più domande: alcune fondamentali, altri di completamento Preparare domande “incrociate”, di verifica Preparare qualche domanda provocatoria – retorica Preparare le domande in funzione dello spazio e della posizione previsti per la pubblicazione Progettare un messaggio – filo conduttore PRIMA

Come si fa un’intervista Verificare che la situazione sia tranquilla per entrambe (luogo, tempo, rumori, cellulare acceso….) Mostrarsi “straordinariamente interessati e affascinati”, ma non troppo competenti Registrare, chiedendo l’autorizzazione. Interrompere su richiesta la registrazione Seguire la scaletta e le domande preparate, ma essere anche pronti a improvvisare se la conversazione prende un’altra direzione o apre nuovi temi Discutere se necessario, evitando di porsi in una condizione di “dettatura passiva” DURANTE

Come si fa un’intervista Essere disponibili alla revisione…. In tempi brevissimi e solo per le parti “virgolettate” Impostare la struttura o in forma di dialogo diretto o costruita all’interno di un racconto “Limare” le parti ripetitive o poco interessante, in modo da avere una sintesi esauriente e asciutta Evitare censure Evitare di aggiungere commenti o critiche non preannunciate DOPO

I COMMENTI (corsivi, editoriali, terza pagina, vignette) Tempi:medi Spazi: brevi e brevissimi Obiettivo: espressione di pareri e opinioni personali da parte di personaggi autorevoli Strumenti di lavoro: rete di rapporti autorevolezza e “linea” della testata Punti critici: opinionisti spesso digiuni di conoscenze scientifiche

L’INCHIESTA Tempi:lunghi Spazi: molto larghi, spesso a puntate Obiettivo: rappresentare una realtà poco nota denunciare intrighi e malefatte Strumenti di lavoro: sopralluoghi; molti contatti ben selezionati; tempo e spazio Valori principali: solleva questioni; svela retroscena; azione di stimolo – denuncia - pressione Punti critici: attendibilità delle fonti e dei dati raccolti; rischio di parzialità e di generalizzazione complottismo

IL DIBATTITO Tempi: medi Spazi : abbastanza grandi Obiettivo: rappresentare opinioni diverse sullo stesso argomento fornire strumenti per affrontare l’argomento Strumenti di lavoro: documentazione; selezione degli esperti Valori principali: visione critica; discussione; argomentazioni a confronto Punti critici: simmetria degli opinionisti; sensazione di inutilità per mancanza di “conclusioni” Le tre A del dibattito: arena - attori - argomenti

LE SCIENZE febbraio 2009

IL DOSSIER Tempi: lunghi e programmati Spazio : molto grande Obiettivo: rappresentare lo stato dell’arte in un certo settore; approfondire un argomento sotto vari punti di vista Strumenti di lavoro: documentazione; dati, statistiche, cronologie… Valori principali: raccolta di dati ad ampio spettro Punti critici: equilibrio tra le varie componenti; rischio “invecchiamento”; rischio incompletezza

L’INSTANT BOOK Tempi: 3-6 mesi Spazio : libri da un centinaio di pagine Obiettivo: raccontare, descrivere, sottoporre a riflessioni e critiche in forma ragionata e documentata un fenomeno di attualità Strumenti di lavoro: materiale raccolto in diretta nello svolgimento della lavoro giornalistico; interviste approfondite; documentazione di completamento molto aggiornato Valori principali: raccolta di dati in forma organica, a fronte di informazione giornalistica frammentata e non sempre di buona qualità; sfruttamento di materiali raccolti senza possibilità di rapido utilizzo Punti critici: uscire al momento giusto: quando l’attenzione sul fenomeno è ancora alta e prima che sia superato da nuovi eventi

L’esempio dell’aggressione da parte di cani randagi – marzo 2008 Cronaca: i casi di aggressione L’intervista: scientifica: veterinario, etologo, igienisti sanità pubblica altre: testimoni, responsabili sanità pubblica; associaz animali e ambiente, antropologi L’inchiesta: viaggio nei canili e nei quartieri interessati Il dibattito: le cause, gli interventi……. Il dossier: cani, uomini e randagismo L’instant book: tutte le cose sopradescritte riorganizzate e approfondite