Memoria (storica) comune - "Alla ricerca della storia comune... " 1945: Italia; 1956: Ungheria; 1968: Cecoslovacchia; 1989: Romania e Berlino; 2011: Libia.

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La seconda guerra mondiale. 1° settembre 1939: le truppe tedesche invadono la Polonia  escalation di violenza  combattimenti totali  moltiplicarsi.
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Memoria (storica) comune - "Alla ricerca della storia comune... " 1945: Italia; 1956: Ungheria; 1968: Cecoslovacchia; 1989: Romania e Berlino; 2011: Libia

1945 Italia

1945 Italia 24 luglio 1943: Gran Consiglio del Fascismo, il Duce viene sfiduciato 24 luglio 1943: Gran Consiglio del Fascismo, il Duce viene sfiduciato Pietro Badoglio: capo del governo Pietro Badoglio: capo del governo Regno del Sud e Repubblica Regno del Sud e Repubblica Sociale Italiana Sociale Italiana Formazioni partigiane Formazioni partigiane 0/s400/partigiani-in-montagna.jpg Le premesse

1945 Italia Fine 1944 – inizio 1945: gli alleati lanciano l’offensiva contro l’esercito tedesco Fine 1944 – inizio 1945: gli alleati lanciano l’offensiva contro l’esercito tedesco Linea gotica Linea gotica 21 aprile 1945, Bologna: liberazione degli alleati 21 aprile 1945, Bologna: liberazione degli alleati 25 aprile: giorno della liberazione 25 aprile: giorno della liberazione 29 aprile 1945: le truppe nazi-fasciste capitolano 29 aprile 1945: le truppe nazi-fasciste capitolano

1945 Italia Condizioni critiche: bombardamenti, le principali vie di comunicazione sono interrotte, occupazione delle truppe anglo-americane, problema triestino, morti Condizioni critiche: bombardamenti, le principali vie di comunicazione sono interrotte, occupazione delle truppe anglo-americane, problema triestino, morti FASCISMO  REPUBBLICA FASCISMO  REPUBBLICA Conclusione

_aperta.jpg 1945 Italia

1956 Ungheria

1956 Ungheria

1956 Ungheria fase1: successo dei rivoltosi con l’instaurazione, da parte del Partito Socialista Ungherese, di un governo progressista successo dei rivoltosi con l’instaurazione, da parte del Partito Socialista Ungherese, di un governo progressistafase2: vittoria dei rivoltosi con l’accettazione delle proprie richieste da parte del Governo, successo del nuovo Governo ungherese sulle forze filo- sovietiche vittoria dei rivoltosi con l’accettazione delle proprie richieste da parte del Governo, successo del nuovo Governo ungherese sulle forze filo- sovietichefase3: successo delle forze sovietiche che, dopo l’invasione dell’Ungheria, restaurano un governo comunista filo-sovietico successo delle forze sovietiche che, dopo l’invasione dell’Ungheria, restaurano un governo comunista filo-sovietico Cronologia

Mátyás Rákosi ( – ) : segretario generale del partito comunista ungherese „il miglior discepolo ungherese di Stalin” se.jpg 1956 Ungheria

1956 Ungheria Imre Nagy ( – ) «Qui parla il Primo Ministro Imre Nagy. Oggi all’alba le truppe sovietiche hanno aggredito la nostra capitale con l’evidente intento di rovesciare il governo legale e democratico di Ungheria. Le nostre truppe sono impegnate nel combattimento. il governo è al suo posto. Comunico questo fatto al popolo del nostro Paese ed al mondo intero.»

Kádár János ( – ) : capo dello stato ungherese Membro del governo di Imre Nagy, ma il 4 novembre diserta dai sovietici Dittatore, due volte presidente K%C3%A1d%C3%A1r-J%C3%A1nos-MSZMP- f%C5%91titk%C3%A1ra-216x300.jpg 1956 Ungheria

1968 Cecoslovacchia

palach.html Cecoslovacchia

Alexander Dub č ek ( ) Leader degli riformisti (di origine slovacco) Leader degli riformisti (di origine slovacco) Riforme politiche „socialismo dal volto umano” Riforme politiche „socialismo dal volto umano” Non si proponeva di rovesciare completamente il regime sovietico Non si proponeva di rovesciare completamente il regime sovietico Cecoslovacchia

Cronologia 5 gennaio 1968: il segretario generale del Partito Comunista della Cecoslovacchia 28 luglio 1968: Le mille parole (pubblicato sul Literární listy) agosto: l’invasione - una forza stimata fra e soldati e fra e veicoli corazzati 1 gennaio 1969: Repubblica Federale: Repubblica Socialista Ceca, Repubblica Socialista Slovacca 1968 Cecoslovacchia

Jan Palach ( ) Studente di filosofia ventunenne, il 16 gennaio 1969 si dà fuoco per protesta nella piazza di San Venceslao Studente di filosofia ventunenne, il 16 gennaio 1969 si dà fuoco per protesta nella piazza di San Venceslao Francesco Guccini UoLlmyk6k Francesco Guccini UoLlmyk6k UoLlmyk6k UoLlmyk6k Cecoslovacchia

Gustav Husak ( ) 17 aprile 1969: segretario generale del Partito Comunista Cesoslovacco 17 aprile 1969: segretario generale del Partito Comunista Cesoslovacco Oppressione Oppressione Normalizzazione Normalizzazione Cecoslovacchia

Conclusione La realtà del comunismo è profondamente radicata La realtà del comunismo è profondamente radicata Dopo l’invasione si verificò un’ondata di emigrazione Dopo l’invasione si verificò un’ondata di emigrazione 1968 Cecoslovacchia

1989 Romania

Nicolae Ceausescu ( ) Segretario generale del Partito Comunista Rumeno dal 1965 Segretario generale del Partito Comunista Rumeno dal 1965 Dittatore dal 1967 al dicembre 1989 Dittatore dal 1967 al dicembre 1989 Fu deposto e processato Fu deposto e processato Romania

Cronologia malcontento verso il regime comunista malcontento verso il regime comunista 16 dicembre: manifestazione di Timi ş oara 16 dicembre: manifestazione di Timi ş oara 18 dicembre : l’esercito e Securitat a Timi ş oara – feriti, morti 18 dicembre : l’esercito e Securitat a Timi ş oara – feriti, morti 22 dicembre: Ceau ş escu torna dall’Iran 22 dicembre: Ceau ş escu torna dall’Iran 21 dicembre: Ceau ş escu parla dal balcone del Comitato Centrale 21 dicembre: Ceau ş escu parla dal balcone del Comitato Centrale 25 dicembre: C. è condannato a morte da un “tribunale volante” 25 dicembre: C. è condannato a morte da un “tribunale volante” 1989 Romania

László T ő kés ( ) pastore calvinista pastore calvinista ungherese ungherese nel tentativo di fermare il suo trasferimento forzato scoppia una protesta nella città di Timi ş oara nel tentativo di fermare il suo trasferimento forzato scoppia una protesta nella città di Timi ş oara _2007.JPG 1989 Romania

Conclusione la Romania fu l’unico Stato del Patto di Varsavia nel quale la fine del regime ebbe luogo in modo violento la Romania fu l’unico Stato del Patto di Varsavia nel quale la fine del regime ebbe luogo in modo violento La rivoluzione permise alla Romania di ricevere grande solidarietà da parte del mondo intero La rivoluzione permise alla Romania di ricevere grande solidarietà da parte del mondo intero 1989 Romania

Ion Iliescu ( ) Primo presidente eletto in modo democratico nella Romania del dopoguerra Primo presidente eletto in modo democratico nella Romania del dopoguerra Presidente per tre mandati Presidente per tre mandati Romania

Valeriu Sterian – Nopti muhCHGs muhCHGs imestamp= Romania

1989 Berlino

1989 Berlino (28 anni) (28 anni) Simbolo della divisione del mondo = sfera americana e sfera sovietica Simbolo della divisione del mondo = sfera americana e sfera sovietica Caduta del muro: 9 novembre 1989 Caduta del muro: 9 novembre 1989 Il muro

2011 Libia

2011 Libia 24 dicembre 1951: indipendenza da Regno Unito e Francia 2011: rivoluzione dopo Egitto e Tunisia

2011 Libia

2011 Libia

2011 Libia

Mu’ammar Gheddafi ( ) 1 settembre 1969: guida ideologica della rivoluzione che portò alla caduta della monarchia del re Idris 1 settembre 1969: guida ideologica della rivoluzione che portò alla caduta della monarchia del re Idris Panarabismo + socialdemocrazia Panarabismo + socialdemocrazia Molti rapporti con l’Italia Molti rapporti con l’Italia Dal 15 febbraio 2011: sommosse popolari contro il suo regime dittatoriale Dal 15 febbraio 2011: sommosse popolari contro il suo regime dittatoriale b/3/36/Muammar_al- Gaddafi_at_the_AU_summit.jpg/225px-Muammar_al- Gaddafi_at_the_AU_summit.jpg 2011 Libia

con 10 voti a favore, 5 astenuti (Russia, Cina, Brasile, India e Germania) e nessun voto contrario il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato la risoluzione che autorizza l’imposizione di una no-fly zone sulla Libia «con tutti i mezzi a disposizione», incluso il ricorso all’uso della forza 17 marzo

2011 Libia Francia, Usa e Regno Unito danno l’ ultimatum a Gheddafi: chiedono la fine immediata di ogni attacco contro i ribelli 18 marzo

2011 Libia Parigi: vertice “per il sostegno al popolo libico” Partecipano: Francia, Gran Bretagna, Usa, Germania, Italia, Canada, Spagna, Norvegia, Qatar, Giordania, Emirati Arabi, Portogallo, Polonia, Marocco, Olanda, Belgio, Danimarca e Grecia Comincia l’intervento militare in Libia, con l’operazione Odyssey Dawn, guidato dalla coalizione internazionale (Francia, USA, Regno Unito) 19 marzo

2011 Libia Nel pomeriggio: quattro cacciabombardieri francesi attaccano i tank libici a Bengasi Nella notte: missili Usa e raid franco-britannico su Tripoli 19 – 20 marzo

2011 Libia nuovi raid: decollano anche i jet italiani l’esercito libico ordina il cessate il fuoco, ma la proposta di stop alle armi è stata accolta con scetticismo dalla coalizione Distrutto un edificio della residenza di Gheddafi 20 – 19 marzo

2011 Libia il comitato dell’ Unione africana ha chiesto lo «stop immediato a tutte le ostilità» in Libia la Lega Araba critica duramente i raid aerei: «gli attacchi della coalizione internazionale sono andati oltre il loro obiettivo» Cina, Russia e India, hanno espresso il loro «rammarico» per gli attacchi della coalizione internazionale contro le truppe libiche Mondo diviso