1 Tecniche di controllo di forza di tipo “non time based” P. Pascutto UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ASSOCIAZIONE IMPRESE ITALIANE DI STRUMENTAZIONE
Advertisements

La tecnologia di produzione
Dati tre sistemi termodinamici A, B e C 1 equilibrio termico si definisce stato di equilibrio termico lo stato di equilibrio raggiunto dal sistema a seguito.
Struttura atomica Un atomo è formato da: nucleo centrale +
Lavoro di una forza A cura di Orsola Paciolla.
Hard disk.
Perché Telemedicina e Cure Palliative ?
Tipologie di Controlli in Ambito Industriale
Teoria della relatività-4 16 gennaio 2013 Nuova definizione della quantità di moto Teorema dellenergia cinetica Espressione dellenergia cinetica Energia.
19/10/2005Università degli Studi di Brescia1 Comportamento dinamico di manipolatori interagenti con l'ambiente Progetto svolto in collaborazione con ITIA-CNR.
Comportamento dinamico di manipolatori interagenti con l'ambiente
Riabilitazione delle Fratture vertebrali
Evolvere robot stigmergici in Evorobot*
E allora ?!. Alla faccia della creatività… Stato presente Costruire Scenario Stato futuro desiderato Discontinuità Quando e Perché Strategie degli attori.
Robotica & Automazione di Processo manipolatori industriali
Esistenza di una molteplicità di teorie e di approcci Quali teorie studiamo? non tutte Alcune visioni o teorie significative ðstorico ðcognitivo ðprogettuale.
Dr.ssa Desirè Caselli Dr.ssa Flaviana Tondi
Quantità di moto quantità di moto di una particella di massa m che si muove con velocità v: è un vettore la cui direzione e il cui verso sono quelli del.
Il controllo numerico.
IL PATRIMONIO DI DATI - LE BASI DI DATI. Il patrimonio dei dati Il valore del patrimonio di dati: –Capacità di rispondere alle esigenze informative di.
Inversione differenziale della Cinematica
Corso di Fisica B, C.S.Chimica, A.A
IL CONTROLLO DI GESTIONE AZIENDALE
Avviamento ai giochi sportivi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA DIPARTIMENTO DI INFORMATICA E SISTEMISTICA MODEL BASED CONTROL ALESSANDRO DE CARLI ANNO ACCADEMICO
IL MERCATO Lezione 2 del modulo introduttivo di Economia politica
I MOTI CICLONICI ED ANTICICLONICI
Induzione Legge di Faraday E dS B x x x x x x x x x x E R B 1 E E.
L’EVOLUZIONE DELLA AUTOMAZIONE DELLE MACCHINE UTENSILI
Gli end-effector Ultimo aggiornamento: 20/11/11
ITIS Guglielmo Marconi - Via Adda, Gorgonzola (MI) TECNICAMBIENTE _ _ 2013 CRITERI GENERALI Aggiornamento della zonizzazione acustica di Gorgonzola.
GENERATORE FOTOVOLTAICO
Caratterizzazione accelerometrica dell’interazione ruota-rotaia
1 Meccanica di lancio dalla posizione FISSA Con uomini sulle basi o, in certe situazioni, anche senza nessuno in base, il lanciatore assumerà una posizione.
CORRENTE ELETTRICA Applicando una d.d.p. ai capi di un filo conduttore si produce una corrente elettrica. Il verso della corrente è quello del moto delle.
Jean Piaget.
Meccanica 7. Le forze (II).
L’USO DEL BISTURI AD ULTRASUONI NELLA CHIRURGIA MAMMARIA
IO SONO AL MONDO NELLA MISURA IN CUI POSSIEDO IL MONDO Heidegger
Relatore Candidato Prof. Alessandro De Luca Daniele De Simone
TRATTAMENTO DEI DATI ANALITICI
Viscosità o attrito interno In liquidi
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
Meccanica 10. Le forze e il movimento.
ATTIVITA’ e DIDATTICA PSICOMOTORIA
Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria elettrica
il moto rotatorio di un corpo rigido
Laboratorio area psicologica
Whole-body dynamic behavior and control of human-like robots. Analisi di un articolo del dipartimento di scienze informatiche dell’università di Stanford.
La tecnologia di produzione La teoria dell’impresa si occupa delle scelte (produttive, di prezzo, strategiche) che l’impresa può fare all’interno di determinati.
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II A.A GENGHIS Dario Romano, matr. 50/957 Alessandro Senatore, matr. 50/749 Giovanni Tessitore, matr.
Iterative Learning Control per un manipolatore robotico
Daniele Mazzei. Obbiettivi del progetto Realizzazione di un minirobot utilizzando componenti elettronici di base. Apprendere i sistemi di programmazione.
1 Tecniche di controllo di forza di tipo “Non Time Based” Dottorando:Paolo Pascutto 1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA DOTTORATO DI RICERCA IN MECCANICA.
Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale Università degli Studi di Brescia, Italia Angelo VertuanI anno di DottoratoXXII Ciclo - Meccanica Applicata.
Università degli Studi di Brescia Dottorato in Meccanica Applicata XX Ciclo - III anno Comportamento Dinamico di Manipolatori Interagenti con l’Ambiente.
Università degli Studi di Padova Facoltà di Ingegneria Dottorato di ricerca in Meccanica Applicata XIX ciclo a.a /10/2005Presentazione dell’attività.
1 Tecniche di controllo di forza di tipo “Non Time Based” Dottorando:Paolo Pascutto 1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA DOTTORATO DI RICERCA IN MECCANICA.
Controllo dei manipolatori in contatto con l'ambiente Relazione sul A.A Giacomo Ziliani Dottorato di ricerca in Meccanica Applicata XIX ciclo.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Dipartimento di Ingegneria Industriale Prof. Francesco Castellani Corso di “Meccanica Applicata B”
Scienze Motorie Verona a.a. 2006/2007 Bioingegneria.
Le strategie di prezzo Maria De Luca
Meccanica Musso Via Silvestrini, Villanova Mondovì (CN)
Economia e Organizzazione Aziendale
SCIENTIFIC LIFE. AMMINISTRATORE DELEGATO (AINA M.) ORGANIGRAMMA RICERCA e SVILUPPO (GUTTAIANO L.) PRODUZIONE e LOGISTICA (FRAGAPANE S.) COMMERCIALE e.
4. Controllo Giulio Vidotto Raffaele Cioffi. Indice: 4.1 Strategie generali 4.2 Strategie specifiche 4.3 Ripetizione 4.4 Metodi per aumentare la validità.
ANALISI DEI SEGNALI Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza fisica in funzione del tempo. Ad esempio: la pressione in un punto dello spazio.
UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTI DIRETTI.
Esercitazione TST a.a. 2015/2016 Guida operativa.
Transcript della presentazione:

1 Tecniche di controllo di forza di tipo “non time based” P. Pascutto UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA

2 Controlli di forza/posizione Obiettivi: Muovere l’end effector lungo una determinata traiettoria evitando che le forze di interazione con l’ambiente superino dei valori limite Applicazioni: - Assemblaggio componenti - Lavorazioni meccaniche - […] - Robot per riabilitazione

3 Robot per riabilitazione - Combinano l’esperienza dei terapeuti con esercizi riabilitativi a basso costo effettuati dai robot - Possono essere usati per differenti categorie di riabilitazione: neurologica / ortopedica - Possono essere usati per pazienti in diverse fasi: acute / subacute / spastiche CARATTERISTICHE

4 Robot per riabilitazione VANTAGGI - Possono portare ad un incremento del numero di pazienti trattati - Le terapie possono durare più a lungo (1-2 ore al giorno) - Possibilità di terapie domiciliari - E’ possibile monitorare i miglioramenti ottenuti mediante quantità misurabili - Terapie con costi minori - Si ottengono gli stessi risultati della terapia standard

5 Robot per riabilitazione Mit Manus (MIT) ESEMPI Terapia post ictus

6 Robot per riabilitazione Nerebot (PD) ESEMPI Riabilitazione neurologica e ortopedica

7 Robot per riabilitazione - Configurazione meccanica - Strategia di Controllo - Sicurezza - Semplicità d’uso - Robot industriali riconvertiti - Robots creati Ad Hoc - Position/Force Control - Risultato di una adeguata configurazione meccanica e controllo -Usata da personale non tecnicamente preparato PROGETTO

8 Obiettivi: Produrre i movimenti desiderati evitando l’insorgere di forze di contatto elevate -Stiffness control -Impedance control -Force control -Hybrid position/force control -Parallel force/ position control. Time-based controls Robot per riabilitazione Strategia di Controllo

9 Controlli di forza Time based controllers: xd=xd(t) NON Time based controllers: xd=xd(l) Tempo è una variabile fondamentale Tempo NON è una variabile fondamentale La funzione di riferimento è funzione di una variabile l: si perde connessione rigida con il tempo Connessione rigida tra tempo e posizione di riferimento

10 Controlli di forza NON Time based controllers: xd=xd(l) E’ necessario definire la variabile l DRC (Delayed Reference Control) Tempo NON è una variabile fondamentale La funzione di riferimento è funzione di una variabile l: si perde connessione rigida con il tempo

11 Esempio ad 1 gdl: PD classico m u c ke ostacolo u aumenta affinchè x insegua xd PD classico :

12 T= Time delay = f(contact force history) Teoria del DRC Concetti fondamentali del DRC - Si introduce un ritardo temporale - u ottenuta come in un PD classico

13 Teoria del DRC ostacolo T ritarda il segnale di riferimento xd

14 Effetto del DRC Durante il contatto - T cresce - L = t-T = costante - xd,x costanti - u, Fc costanti Dopo contatto (Fc=0) -Il moto riprende -T rimane costante al valore già raggiunto Contatto t T xd,x t Fc

15 Sviluppi futuri - Comportamento - Forza all’equilibrio - Analisi di stabilità - Sistemi 2Dof / MDof - Test sperimentali - Prototipo per la riabilitazione del braccio

16 Un collegamento rigido del paziente al robot Può essere pericoloso Può avere un impatto psicologico negatico (senso di restrizione dei movimenti) Robot a fili Robot per riabilitazione CONFIGURAZIONE MECCANICIA

17 Schema del prototipo - Per la riabilitazione del braccio - Concepito con 2gdl - Intrinsecamente sicuro (magneti) - Senso di restrizione ridotto

18 Tecniche di controllo di forza di tipo “non time based” P. Pascutto UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA