TACCUINO VISUO-SPAZIALE LA MEMORIA DI LAVORO ESECUTIVO CENTRALE CICLO FONOLOGICO TACCUINO VISUO-SPAZIALE
DIFFICOLTA’ VISUO-SPAZIALI Disturbo non verbale= disturbo caratterizzato da abilità non verbali deficitarie (es. calcolo, orientamento spaziale) CARATTERISTICHE DISCREPANZA tra QI verbale e QI di performance Capacità della MLVS deficitaria Erronea stima delle relazioni spaziali tra gli oggetti in relazione al proprio corpo Disturbo prassico e di coordinazione visuo-motoria Difficoltà nel cogliere gli aspetti paralinguistici della comunicazione
EVOLUZIONE DEI DEFICIT VISUO-SPAZIALI (Rourke) Disprassia costruttiva (es. disegno) Bassa autostima Difficoltà nelle relazioni interpersonali EVOLUZIONE DEI DEFICIT VISUO-SPAZIALI (Rourke) 1) PERCEZIONE VISIVA E SPAZIALE 2) ATTENZIONE E MEMORIA 3) APPRENDIMENTI (es. calcolo, geometria, scienze) * LETTURA, COMPRENSIONE ADEGUATE
TASK ANALYSIS relativa alla COMPRENSIONE SPAZIALE (Rigoni, Cornoldi, Alcetti, 1997) LETTURA (decodifica) COMPRENSIONE (lessicale, sintattica, semantica) COMPRENSIONE rapporti topologici RAPPRESENTAZIONE in ML RIPRODUZIONE (abilità visuo-costruttive prassiche e grafiche) CONTROLLO MONITORAGGIO
SINDROME NON VERBALE (Rourke, 1989) 1) deficit tattile-percettivi bilaterali o nell’emisoma sinistro 2) coordinazione visuo-motoria deficitaria 3) abilità visuo-spaziali carenti (memoria e attenzione) 4) problemi in compiti cognitivi e sociali non verbali 5) buona memoria verbale meccanica (es. ripetizione) 6) difficoltà ad adattarsi a nuove situazioni 7) difficoltà in matematica 8) deficit nella percezione e nei giudizi sociali 9) ritardo nell’acquisizione del linguaggio 10) disturbi della sfera emotiva (?)
ABILITA’ DEFICITARIE DI PROBLEM SOLVING DIFFICOLTA’ AD INTEGRARE LE INFORMAZIONI UTILIZZO INADATTO DEL FEEDBACK DIFFICOLTA’ A VALUTARE SITUAZIONI NUOVE TENTATIVO DI UTILIZZARE STRATEGIE DI TIPO VERBALE COINVOLGIMENTO DELL’EMISFERO DESTRO (es. disegno casa)
CONSIGLI PER IL TRATTAMENTO Valutazione adeguata del comportamento del bambino Individuazione delle abilità del bambino 1) miglioramento delle abilità verbali 2) apprendimento comportamenti sociali (es. specchio) 3) autovalutazione realistica 4) miglioramento abilità di pianificazione (< frustrazione) 5) promuovere la socializzazione 6) promozione abilità visuo-spaziali (attenzione, memoria) 7) promozione di STRATEGIE (es. immaginazione)
8) monitoraggio dei progressi e dei limiti 9) rendere il bambino consapevole MOTIVAZIONE 10) AUTOMATIZZAZIONE di alcuni processi di base 11) utilizzo di supporti esterni (es. calcolatrice, quadretti grandi, diversi colori) 12) attenzione per le situazioni extrascolastiche attività ludiche, uso del computer STRUMENTI per il trattam