P ETA –BETA  ( UN SOFTWARE INNOVATIVO PER IL CONTROLLO DI GESTIONE DELLE P.M.I. )  Budget  Controllo di Budget  Piani a Medio Termine  DELL’ ING.VEZIO.

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P ETA –BETA  ( UN SOFTWARE INNOVATIVO PER IL CONTROLLO DI GESTIONE DELLE P.M.I. )  Budget  Controllo di Budget  Piani a Medio Termine  DELL’ ING.VEZIO LUCCHESI   ( in costruzione)

Indice  1INTRODUZIONE3  2A QUALE TIPOLOGIE DI AZIENDE SI RIVOLGE4  3DESCRIZIONE5  3.1A cosa serve ?6/7  3.2E’ difficile usarlo ?8  3.3E’ personalizzabile ?9  3.4Com’è realizzato ?10  4COME SI UTILIZZA11  5COSA FORNISCE12  6ESEMPIO13

1.-INTRODUZIONE Durante il corso degli ultimi 25 anni, ho acquisito e sviluppato uno strumento di analisi aziendale su foglio elettronico realizzato In “Partita Tripla “, che per : -la sua flessibilità, -la fonte di informazioni ordinate -la capacità di previsione Ritengo sia un complemento necessario affinché gli Amministratori e/o i Titolari di P.M.I. possano essere messi in grado di prendere decisioni minimizzando il rischio e massimizzando il risultato aziendale. Le radici del progetto le ho sviluppate sulla base dell’esperienza acquisita su più di 100 società con il contributo professionale degli n imprenditori ed amministratori.

2. -A QUALE TIPOLOGIA DI AZIENDE SI RIVOLGE ?  A tutte le piccole e medie aziende italiane che utilizzano una contabilità basata sulla “Partita doppia”. E che desiderano avere una visione chiara della situazione aziendale sia a consuntivo che previsionale  E’ uno strumento che può essere utilizzato sia dall’impresa per il controllo di gestione aziendale, sia dalle aziende di certificazione e controllo.

3. -DESCRIZIONE  Il foglio elettronico è suddiviso in 20 colonne che servono rispettivamente a :  Le prime 4 ai codici di contabilità generale Mastro,Conto,Sottoconto,Dettaglio  La 5° colonna serve per la descrizione del conto che si sta utilizzando  La 6° colonna è utilizzata come staffa di aggancio per la situazione contabile dell’anno precedente  L3 colonne dalla 7° alla 18° servono per i dati mensili,bimestrali,trimestrali o quadrimestrali a secondo che si desideri fare un budget o un controllo di budget annuale,od un Piano a Medio Termine ( i.e. 12 dati trimestrali equivalgono a 3 anni )  La 19° colonne è riservata ai consuntivi riferiti alla data prescelta  La 20° colonna fornisce i risultati di fine periodo.

3.1-A cosa serve  Per le aziende esistenti a :  a) Realizzare un Business Plan annuale, su base mensile;  b) Fare il controllo di budget mensile con le previsioni a completamento ed i consuntivi forniti dalla contabilità  generale  c) Simulare la situazione aziendale ( Stato Patrimoniale, Flusso di cassa, Fonti-Impieghi ) variando i tempi di  pagamento dei fornitori e dei clienti;  d) Prendere decisioni strategiche con diversi mesi di anticipo rispetto alla fine dell’anno solare/fiscale;  e) Controllare che la contabilità generale abbia registrato mensilmente e correttamente tutti i costi di competenza  dei vari mesi dell’anno ( TFR, rate di leasing, ratei di tredicesima,quattordicesima,interessi passivi etc.)  f) Avere quindi,ad ogni chiusura mensile di contabilità,un risultato economico gestionale aziendale che si avvicini  di molto alla realtà e non a un risultato contabile  ( Quante volte ho assistito a risultati aziendali a Novembre in utile che poi a fine hanno si sono tradotti in pesanti  perdite perché non erano stati inseriti correttamente i costi durante l’anno !!!!! )

3.1-A cosa serve  Per le aziende in fase di progettazione :  a) Ad essere di supporto al management aziendale nella valutazione dei rischi connessi con una nuova iniziativa  b)Ad avere un supporto documentato dei fabbisogni finanziaria medio lungo termine  c)Ad avere un “Bordeaux “ di informazioni che gli permettano di prendere decisioni ponderate con elementi oggettivi in mano e non con sensazioni ottimistiche che poi si possono tradurre in un disastro aziendale  d) Ad avere un documento che è ormai di uso comune sia presso le Banche sia presso gli Istituti finanziatori  ( Comunità Economica Europea, Regioni;Banca Europea degli Investimenti etc. )

3.2-E’ difficile usarlo ?  Una persona di media cultura, cioè che utilizza normalmente il computer, al massimo in una settimana è in grado di utilizzare il programma.

3.3-E’ personalizzabile  Si. Anzi deve essere assolutamente personalizzato alle voci di contabilità, sia come mastro che sottoconti e descrizioni, che normalmente utilizza la contabilità generale esistente, in modo che sia mantenuta la stessa terminologia aziendale e venga utilizzato come strumento di controllo mensile.

3.4 Com’è realizzato  Le elaborazioni sono realizzate in “Partita tripla” nel senso che tutti gli accadimenti di impresa sono legati tra loro in “Partita doppia” estesa anche ai flussi finanziari, oltre che al Conto Economico e lo stato Patrimoniale.  Il Business plan è auto-quadrante per definizione sulle Aziende di Credito.

4. -COME SI UTILIZZA  Si utilizza “così-come-si-vede”,nel senso che si introducono le sole informazioni economiche e le immobilizzazioni sia materiali che immateriali, nelle tabelle di input e le condizioni al contorno (Fidi, Castelletti, Tassi di Interesse passivi ed attivi, Ripartizione dei crediti su diversi castelletti, Tempi di pagamento Clienti, Fornitori, coefficienti di ammortamento) ed il programma fornisce le informazioni illustrate nel punto seguente.  Naturalmente, una volta introdotte le informazioni economiche e patrimoniali, al variare delle condizioni al contorno (tassi, condizioni di pagamento, etc.), diventa quasi un gioco simulare degli scenari alternativi a quello base e salvare le varie simulazioni

5. -COSA FORNISCE  Il Conto Economico scalare.  Lo Stato Patrimoniale  L’Iva a credito e debito mensile  La valutazione del rating aziendale ( Basilea 2 )  L’analisi delle fonti di finanziamento e degli impieghi  Il Flusso di Cassa generato dagli accadimenti dell’anno in corso  Il Flusso di Cassa generato dagli accadimenti dell’anno precedente  Il Flusso di Cassa complessivo  I parametri aziendali caratteristici  L’entità dei castelletti bancari necessari  L’entità dei fidi bancari necessari  La previsione degli interessi passivi/attivi sullo scoperto di c/c  -La previsione degli interessi passivi sull’anticipo fatture