Giuseppe De Arcangelis © 2005 1 Commercio internazionale in concorrenza perfetta.

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Transcript della presentazione:

Giuseppe De Arcangelis © Commercio internazionale in concorrenza perfetta

Giuseppe De Arcangelis © Piano della lezione Ripasso di microeconomia: equilibrio economico generale (EEG) EEG per un’economia aperta (concorrenza perfetta) I vantaggi del commercio internazionale Concorrenza perfetta  i vantaggi del commercio internazionale derivano dalle differenze tra i paesi (anche nelle sole preferenze) La crescita che impoverisce

Giuseppe De Arcangelis © Le ipotesi Concorrenza perfetta in tutti i mercati (dei prodotti e dei fattori produttivi) Caratteristiche: – Imprese price taker – Libero ingresso e uscita delle imprese dai mercati – Omogeneità del prodotto Modello semplice: 2 beni (X,Y)  2 fattori (K,L) [  2 paesi (1,2)]

Giuseppe De Arcangelis © Teoria della produzione Funzione di produzione: Y=F(K,L) Rendimenti di scala: – Costanti (ReSCo), se K e L raddoppiano, Y raddoppia esattamente – Crescenti (ReSCr), se K e L raddoppiano, Y più che raddoppia Produttività marginale

Giuseppe De Arcangelis © Ancora sulle ipotesi Produttività marginali positive, ma decrescenti Solamente funzioni di produzione ReSCo Compatibilità con la concorrenza perfetta Intuizione: Se ReSCo, esiste una dimensione ottimale (quella per cui i costi medi sono minimi) e oltre non conviene produrre

Giuseppe De Arcangelis © Equilibrio per la singola impresa Isoquanti di produzione Isocosto Punto di produzione: – Dato l’isocosto, si determina sull’isoquanto di produzione più lontano dall’origine – Dato l’isoquanto di produzione, si determina sull’isocosto che minimizza la spesa per l’impresa – Generalmente è determinato dalla tangenza tra isoquanto e isocosto

Giuseppe De Arcangelis © La curva di trasformazione

Giuseppe De Arcangelis © La curva di trasformazione Delimita l’insieme delle possibilità produttive dell’economia: – la tecnologia determina la forma della curva – la quantità di fattori produttivi determina la posizione nel piano della curva È decrescente perché per aumentare la produzione di un bene occorre liberare risorse dall’altro settore diminuendone la produzione È concava (verso l’origine) per le produttività marginali decrescenti

Giuseppe De Arcangelis © EEG per le imprese

Giuseppe De Arcangelis © EEG per le imprese La pendenza della curva di trasformazione: saggio marginale di trasformazione tecnica (SMTT) La pendenza dell’isoreddito dell’economia è il rapporto tra i prezzi, (p X /p Y ) Equilibrio dal lato della produzione: SMTT=(p X /p Y )

Giuseppe De Arcangelis © Equilibrio per i consumatori Curve di indifferenza sociali Isoreddito Equilibrio: – Dato l’isoreddito, è la coppia (X,Y) che fa raggiungere la curva di indifferenza più lontana dall’origine – Data una curva di indifferenza, è la coppia (X,Y) che fa spendere di meno – Generalmente è data dalla tangenza tra curva di indifferenza (saggio marginale di sostituzione dei beni, SMSB) e isoreddito (rapporto tra i prezzi, p X /p Y )  SMSB= p X /p Y

Giuseppe De Arcangelis © EEG per l’intera economia EEG: stabilire la coppia di produzione (X *,Y * ) e il rapporto dei prezzi (p X /p Y ) Dal lato della produzione i dati sono: – Tecnologia – Quantità di fattori produttivi  Curva di trasformazione EEG per le imprese (generalmente): SMTT = (p X /p Y ) Dal lato dei consumatori i dati sono: – Preferenze  Curve di indifferenza sociali EEG per i consumatori (generalmente): SMSB = (p X /p Y )  EEG (generalmente): SMSB = SMST = (p X /p Y )

Giuseppe De Arcangelis © EEG per l’intera economia (grafico)

Giuseppe De Arcangelis © EEG con quantità e prezzi

Giuseppe De Arcangelis © Legge di Walras Se n-1 mercati sono in equilibrio, allora anche il mercato n-esimo è in equilibrio Offerta totale: OT  pS X (p) + S Y (p) dove p  (p X /p Y ) Domanda totale: DT  pD X (p) + D Y (p) Equilibrio generale: OT=DT  pS X (p) + S Y (p)= pD X (p) + D Y (p) Ovvero: p [S X (p) – D X (p)] + [S Y (p) – D Y (p)] = 0 Quindi, se p*: S X (p*) = D X (p*) allora S Y (p*) = D Y (p*)

Giuseppe De Arcangelis © EEG in economia aperta Il rapporto tra i prezzi dei beni è detto ragione di scambio (RdS) se uno è un bene di importazione e l’altro di esportazione. Due casi: Paese piccolo, che considera la RdS come esogena perché non può influire sui prezzi internazionali Paese grande, ha la possibilità di influire sulla RdS

Giuseppe De Arcangelis © EEG paese piccolo XPXP YPYP XCXC YCYC Y OX E P C

Giuseppe De Arcangelis © EEG paese piccolo

Giuseppe De Arcangelis © EEG per due paesi grandi Hp: 2 beni (X,Y)  2 paesi (1,2) [  2 fattori (K,L)] Con l’apertura al commercio internazionale si ha: – Mercato internazionale del bene X – Mercato internazionale del bene Y Consideriamo il mercato internazionale del bene X

Giuseppe De Arcangelis © Mercato internazionale del bene X Paese 2 Paese 1 X2X2 p X /p Y X1X1 O S2S2 D2D2 S1S1 D1D1 p2p2 p1p1 p*p* EXP 2 IMP 1

Giuseppe De Arcangelis © Mercato int.le del bene Y La legge di Walras a livello internazionale stabilisce che se il mercato del bene X è in equilibrio, allora anche il mercato del bene Y è in equilibrio Il prezzo relativo di X nel grafico precedente è anche prezzo di equilibrio nel mercato Y

Giuseppe De Arcangelis © Curva di eccesso di domanda

Giuseppe De Arcangelis © EEG per due paesi con curve di eccesso di domanda p X /p Y O Eccesso di offerta di X Eccesso di domanda di X ED 1 p1p1 ED 2 p2p2 p*p* EXP 2 IMP 2

Giuseppe De Arcangelis © La crescita che impoverisce

Giuseppe De Arcangelis © I benefici del commercio internazionale Benefici di specializzazione (dal lato della produzione) Benefici di consumo

Giuseppe De Arcangelis © I benefici dello scambio internazionale Y X O U0U0 EU*U* C*C* P*P* U’ C’

Giuseppe De Arcangelis © Commercio internazionale e differenza nelle preferenze

Giuseppe De Arcangelis © Sommario EEG per un paese piccolo: determinazione del modello di specializzazione EEG per un paese grande: contemporanea determinazione del modello di specializzazione e della RdS int.le (la crescita che impoverisce) I vantaggi del commercio internazionale dal lato del consumo e dal lato della produzione Il modello di specializzazione dipende da differenze in: tecnologia, dotazione dei fattori e preferenze