Politica regionale Commissione Europea 1 Bruxelles, 20 giugno 2006 CNA I fondi strutturali nella nuova politica di Coesione (periodo 2007-2013) Carlo De.

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Politica regionale Commissione Europea 1 Bruxelles, 20 giugno 2006 CNA I fondi strutturali nella nuova politica di Coesione (periodo ) Carlo De Grandis - Amministratore Commissione europea - Direzione generale “Politica Regionale” - Unità geografica “Italia e Malta” CNA I fondi strutturali nella nuova politica di Coesione (periodo ) Carlo De Grandis - Amministratore Commissione europea - Direzione generale “Politica Regionale” - Unità geografica “Italia e Malta” IT Politica di coesione

Politica regionale Commissione Europea 2 Accordo interistituzionale-04 aprile 2006 Stanziamenti per gli impegni Per categoria di bilancio In miliardi di EUR, a prezzi 2004 In % 1A. Competitività per la crescita e l'occupazione % 1B. Coesione per la crescita e l'occupazione % 2. Protezione e gestione delle risorse naturali % di cui per le misure di mercato % 3. Cittadinanza, libertà e sicurezza % 4. L'Unione come attore globale % 5. Amministrazione % 6. Compensazione BG/RO % Totale (1.048% RNL UE 27) % Le Risorse per la politica di Coesione

Politica regionale Commissione Europea 3 RipartizionedelBilancioCE Ripartizione del Bilancio CE 2006 vs in %

Politica regionale Commissione Europea 4 IT Le risorse finanziarie per l’UE25 (miliardi €) Regioni convergenza Regioni compet. Coop. Accordo Aprile '06 % Convergenza ,58% Fondo di coesione (incluso il Phasing out per la Spagna) ,97% Phasing out statistico ,06% Phasing in ,38% Competitività regionale ,47% Cooperazione territoriale 7.8 2,53% TOTALE ,00% Le Risorse per la politica di Coesione

Politica regionale Commissione Europea 5 (Allocaz. Italia pre-AI) Le Risorse per la politica di Coesione

Politica regionale Commissione Europea 6 I principi guida Concentrazione : un’impostazione più strategica che consolida le priorità dell’Unione sia a livello geografico (80% circa del finanziamento destinato alle regioni meno sviluppate), sia dal punto di vista tematico (strategia incentrata sugli obiettivi di Lisbona e Göteborg. Semplificazione : riduzione del numero di regolamenti; meno obiettivi – meno Fondi; programmazione; soppressione della suddivisione in zone, programmi sostenuti da un unico Fondo; una gestione finanziaria più flessibile; proporzionalità in materia di controllo, valutazione e monitoraggio; ammissibilità delle spese. Decentramento : ruolo più incisivo delle regioni e dei soggetti locali. Principi guida

Politica regionale Commissione Europea 7 Concentrazione: un’impostazione più strategica Adozione di un documento strategico globale per la politica di coesione ad opera del Consiglio con il parere del Parlamento europeo prima dell’inizio del nuovo periodo di programmazione: definire chiare priorità per gli Stati membri e le Regioni. Un chiaro nesso tra la politica di coesione e le strategie di Lisbona e Göteborg, una maggiore coerenza con i Grandi orientamenti di politica economica e la Strategia europea per l’Occupazione. Relazione annuale della Commissione alle istituzioni dell’UE per valutare i progressi degli Stati membri con verifica da parte del Consiglio. Art del Reg. generale Principi guida

Politica regionale Commissione Europea 8 Strategia di Lisbona e Fondi Strutturali: EARMARKING Le conclusioni della Presidenza britannica prevedono che ogni Stato Membro persegua gli obiettivi di Lisbona dedicando il 60% e il 75% delle risorse della politica di coesione rispettivamente agli obiettivi "convergenza" e "competitività regionale e occupazione" Categorie d'intervento identificate dalla Commissione (riguardanti ricerca e innovazione, capitale umano, servizi alle imprese, grandi infrastrutture europee, efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili, ecc.). Eccezione: non è obbligatoria (ma indicativa) per gli Stati Membri che hanno aderito dal 01 maggio Principi guida

Politica regionale Commissione Europea 9 Concentrazione Territoriale Principi guida

Politica regionale Commissione Europea 10 Integrated Guidelines for Growth and Employment Community Strategic Guidelines for Cohesion EU Strategic Guidelines for rural development Strategic Guidelines for sustainable development of the fisheries sectors and coastal areas dependent from fisheries National Reform Programmes National Strategic Reference Frameworks National Strategic Plans National Rural Development Strategies Cohesion policy CAP/rural development Fisheries policy European Council European Commission Council Member States Lisbona", Coesione, svil. rurale e pesca " Lisbona", Coesione, svil. rurale e pesca

Politica regionale Commissione Europea 11 IT Le risorse finanziarie PAC/Svil. Rurale (miliardi di €) Accordo Aprile '06 % Politica di mercato e pagamenti diretti ,95% Sviluppo Rurale ,79% Pesca e ambiente ,26% TOTALE ,00% Strategia dell’UE per lo sviluppo rurale

Politica regionale Commissione Europea 12 Strategia dell’UE per lo sviluppo rurale IT Sviluppo Rurale « LEADER » Axis 1 Reg. programmazione, finanziamento, monitoraggio, controlli Un solo Fondo per lo Sviluppo Rurale (per tutti i territori rurali dell'Unione europea) Asse LEADER (min 5%) Asse 1 Competi- tività (min 10%) Asse 2 Ambiente e Gestione Territorio (min 25%) Asse 3 Divers. economic qualità vita (min 10%)

Politica regionale Commissione Europea 13 IT Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) Si attua attraverso 38 misure specifiche. L'asse 1 deve contribuire a creare un settore agro-alimentare europeo forte e dinamico attraverso la ristrutturazione, l’innovazione e il trasferimento di tecnologie con una particolare attenzione per gli investimenti nel capitale fisico e umano. (15 mis.) L’asse 2 ha come obiettivo di preservare l’alto valore ambientale dei sistemi agricoli e forestali europei, la loro bio-diversità, il paesaggio e di contribuire alla soluzione dei problemi globali del clima e dell’acqua. (8 misure) L’asse 3 intende stimolare la diversificazione delle attività economiche, migliorare l’occupazione nelle zone rurali e migliorare la qualità della vita. (12 misure) L’asse 4 è orientato verso il metodo già sperimentato dal LEADER e ha lo scopo di promuovere la “governance” dei territori rurali facendo leva sulle risorse endogene. (3 misure) Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) Si attua attraverso 38 misure specifiche. L'asse 1 deve contribuire a creare un settore agro-alimentare europeo forte e dinamico attraverso la ristrutturazione, l’innovazione e il trasferimento di tecnologie con una particolare attenzione per gli investimenti nel capitale fisico e umano. (15 mis.) L’asse 2 ha come obiettivo di preservare l’alto valore ambientale dei sistemi agricoli e forestali europei, la loro bio-diversità, il paesaggio e di contribuire alla soluzione dei problemi globali del clima e dell’acqua. (8 misure) L’asse 3 intende stimolare la diversificazione delle attività economiche, migliorare l’occupazione nelle zone rurali e migliorare la qualità della vita. (12 misure) L’asse 4 è orientato verso il metodo già sperimentato dal LEADER e ha lo scopo di promuovere la “governance” dei territori rurali facendo leva sulle risorse endogene. (3 misure) Strategia dell’UE per lo sviluppo rurale

Politica regionale Commissione Europea 14 Obiettivi e Fondi Strutturali FESRFSE Fondo di C oesione Convergenza Competitività regionale ed Occupazione Cooperazione territoriale europea FESR FSE infrastrutture, innovazione, investimenti ecc. Formazione professionale, sostegno all‘occupazione ecc. Stati Membri con un RNL/pro capite inferiore al 90 % Infrastrutture di trasporto ed ambientali, energia rinnovabile Tutti gli Stati Membri e Regioni ObiettiviFondi Strutturali e strumenti

Politica regionale Commissione Europea Ridurre il divario economico fra le regioni europee; 2. Sostenere la competitività dei territori di fronte a una economia globalizzata sotto il triplice aspetto : - economico : ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione, tecnologia dell’informazione e della comunicazione, sostegno alle PMI, educazione/formazione; - sociale : occupazione, salute, invecchiamento, povertà ed esclusione sociale; - ambientale : risorse naturali e biodiversità, prevenzione delle catastrofi naturali, clima, qualità delle acque, accessibilità delle regioni remote, energia (fonti rinnovabili ed efficienza energetica). 3. Migliorare la cooperazione tra le regioni europee : transfrontaliera, transnazionale, reti transregionali. 1. Ridurre il divario economico fra le regioni europee; 2. Sostenere la competitività dei territori di fronte a una economia globalizzata sotto il triplice aspetto : - economico : ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione, tecnologia dell’informazione e della comunicazione, sostegno alle PMI, educazione/formazione; - sociale : occupazione, salute, invecchiamento, povertà ed esclusione sociale; - ambientale : risorse naturali e biodiversità, prevenzione delle catastrofi naturali, clima, qualità delle acque, accessibilità delle regioni remote, energia (fonti rinnovabili ed efficienza energetica). 3. Migliorare la cooperazione tra le regioni europee : transfrontaliera, transnazionale, reti transregionali. Obiettivi IT Gli obiettivi della politica regionale - FESR Politica regionale – FESR

Politica regionale Commissione Europea 16 1Inner London315,4 2Région de Bruxelles-Capitale234,5 3Luxembourg (Grand-Duché)212,7 4Hamburg187,8 5Île de France176,0 6Wien172,9 7Berkshire, Buckinghamshire and Oxfordshire161,8 8Provincia Autonoma Bolzano/Bozen159,6 9Stockholm158,2 10Oberbayern158,0 19Lombardia141,8 23Emilia-Romagna136,4 27Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste132,9 31Provincia Autonoma Trento129,0 36Lazio125,1 37Piemonte125,0 38Friuli-Venezia Giulia124,2 40Veneto123,3 47Toscana119,7 49Liguria118,3 75Marche107,4 84Umbria105,2 140Abruzzo91,8 162Molise84,4 165Sardegna82,3 182Basilicata76,4 197Puglia72,5 199Campania71,9 201Sicilia71,3 206Calabria67,7 223Dytiki Ellada58,3 224Guyane57,3 247Latvija39,0 248Východné Slovensko38,7 249Észak-Alföld37,7 250Opolskie37,4 251Észak-Magyarország37,3 252Świętokrzyskie35,7 253Podlaskie35,1 254Warmińsko-Mazurskie34,1 255Podkarpackie32,6 256Lubelskie32,0 Pil regionale pro-capite 2002

Politica regionale Commissione Europea 17 Sono linee guida definite dalla Commissione europea sulla base delle priorità delle politiche settoriali dell'UE Individuano le priorità comunitarie per accrescere le sinergie tra la politica di coesione e la strategia di Lisbona Gli Orientamenti Strategici Comunitari (OSC) per la Politica di Coesione nel periodo Gli OSC

Politica regionale Commissione Europea 18 PRIORITA’ 1.Migliorare l'attrattività dell'Europa e delle sue Regioni per gli investimenti e il lavoro ovvero: rendere l'Europa e le sue regioni un luogo attraente in cui lavorare 2.Rafforzare il contributo della società della conoscenza e dell'innovazione per la crescita economica 3.Accrescere quantitativamente e qualitativamente l'occupazione 4.Contribuire alla coesione territoriale e alla cooperazione OSC

Politica regionale Commissione Europea 19 Ampliare e migliorare la mobilità Completamento TEN (corridoi prioritari); sviluppo ferrovie ed autostrade del mare Sistemi di trasporto sostenibili (Trasporto urbano) e link con TEN, aree isolate Migliorare l’ambiente Migliori condizioni ambientali per le imprese; completamento delle infrastrutture ambientali Impegni di Kyoto Prevenzione rischi Energia Efficienza (e risparmio) energetica Fonti energetiche alternative e rinnovabili Priorità 1 - Attrattività OSC

Politica regionale Commissione Europea 20 Migliorare ed accrescere gli investimenti in RTS Cooperazione tra networks di imprese e tra imprese e centri di ricerca pubblici RTS nelle PMI Innovazione e promozione dell’imprenditorialità Poli di eccellenza - Clusters Servizi di supporto alle imprese Eco-innovazione Creazione di nuove imprese TCI TCI prodotti e servivi TCI Infrastrutture Accesso agli strumenti finanziari Strumenti finanziari Gruppi specifici (giovani, donne, minorità etniche, etc.) Priorità 2 - RSTI e SI OSC

Politica regionale Commissione Europea 21 Attrarre e trattenere persone nel lavoro Strategie per la piena occupazione, migliore qualità e produttività al lavoro, mercati inclusivi, politiche per categorie svantaggiate Adattabilità dei lavoratori ed imprese Abbinare flessibilità e sicurezza del lavoro, riduzione della segmentazione del mercato; assicurare struttura dei costi del lavoro favorevole all'impiego Aumentare investim. capitale umano: istruz. / compet. Sviluppare gli investimenti in capitale umano; adattare i sistemi di educazione e formazione (long life learning) Capacità amministrativa Capacity building; supportare buone prassi e programmazione coerente Priorità 3 – Nuovi e migliori posti di lavoro OSC

Politica regionale Commissione Europea 22 Città Aree urbane - Ambiente urbano - Imprenditoria, occupazione e sviluppo locale- Coesione sociale - Rigenerazione urbana Diversificazione economica delle aree rurali Approccio integrato, turismo, servizi Cooperazione Transfrontaliera Transnazionale Interregionale Priorità 4 - Territorio e Cooperazione OSC

Politica regionale Commissione Europea 23 Orientamenti strategici comunitariPossibili Priorità Rendere l’Europa e le regioni più attraenti per gli investimenti e l’attività delle imprese Potenziare infrastr. trasporto Accessibilità: Trasporti e TIC Sinergie tutela ambient.- crescita Attrattività naturale.: Ambiente, prev. rischi, cultura, Ridurre uso intensivo fonti energetiche tradiz. in Europa Fonti energetiche rinnovabili e risparmio / efficienza Promuovere la conoscenza e l’innovazione a favore della crescita Investim. nell’RSTR&S Innovazione e l'imprenditoria Attrattività terr.-qualità della vita (sicurezza) Innovazione e imprenditorialità (PMI, contesto imprese, TIC, accesso al credito) Società dell’informazione Migliorare l’accesso ai finanziamenti OSC

Politica regionale Commissione Europea 24 Orientamenti strategici comunitariPossibili Priorità Nuovi e migliori posti di lavoro Aumentare investim. capitale umano: istruz. / compet. Miglioramento del capitale umano Capacità amministrativa Capacity building e assistenza tecnica Mantenere in buona salute la popolazione attiva Attrattività territoriale e qualità della vita (salute) Tener conto della dimensione territoriale della politica di coesione Città poli crescita e occupazione Poli territoriali: sviluppo urbano e rurale, cooperazione (transfront. / transnaz./ internaz. Diversificazione economica delle zone rurali Cooperazione OSC

Politica regionale Commissione Europea 25 Principi di attuazione: Semplificazione Generale: 3 Obiettivi invece di 7, 3 Fondi invece di 5, programmi finanziati da un unico Fondo, nessuna ripartizione per zone al di fuori dell’Obiettivo “Convergenza”. Programmazione: 2 fasi invece di 3. Addizionalità da verificare soltanto nel caso dell’Obiettivo “Convergenza”. Gestione finanziaria a livello degli assi prioritari, che consente una maggiore flessibilità per adeguare i programmi. Ammissibilità delle spese in base a norme nazionali (con rare eccezioni). Sistema di controllo: proporzionale qualora il livello di cofinanziamento dell’UE sia inferiore al 33% o a 250 milioni di euro. Art e 73 del Reg. generale Principi di attuazione

Politica regionale Commissione Europea 26 Decentramento Ruolo più incisivo delle regioni: gestione condivisa tra il livello europeo, nazionale, regionale, urbano e locale. Tutte le regioni sono ammissibili alla Politica di coesione. Questioni urbane: possibilità di delegare alle autorità locali. Art. 12 e 58 comma 1a) del Reg. generale Principi di attuazione

Politica regionale Commissione Europea 27 Mantenimento dei principi chiave della politica (1) Complementarità, coerenza e conformità: gli interventi sono complementari alle priorità nazionali, regionali, locali e comunitarie; sono coerenti con il quadro strategico e conformi al trattato. La programmazione pluriennale garantisce la continuità. Partenariato: riguarda gli aspetti operativi e strategici della politica e implica la partecipazione delle autorità regionali, locali e degli enti locali e di altro tipo, nonché delle parti economiche e sociali e della società civile, delle organizzazioni per la tutela dell’ambiente e le pari opportunità. Art del Reg. generale Principi di attuazione

Politica regionale Commissione Europea 28 Mantenimento dei principi chiave della politica (2) Sussidiarietà e proporzionalità: gli interventi rispettano il sistema istituzionale dello Stato membro e la gestione è proporzionale al contributo comunitario per quanto riguarda il controllo, la valutazione e il monitoraggio. Gestione condivisa: gli Stati membri e la Commissione condividono la responsabilità del controllo finanziario. Addizionalità: i Fondi strutturali non possono sostituirsi alla spesa pubblica nazionale (di applicazione per l’Obiettivo “Convergenza”). Pari opportunità per donne e uomini: in tutte le fasi della gestione dei Fondi. Art Gen.Reg. Art del Reg. generale Principi di attuazione

Politica regionale Commissione Europea 29 Risorse finanziarie: per promuovere la qualità e una maggiore flessibilità Riserva di qualità, efficacia ed efficienza: costituita dal 3% degli stanziamenti decisi per gli Obiettivi “Convergenza” e “Competitività regionale e Occupazione”; il Consiglio deciderà nel 2011 l’attribuzione in funzione dei criteri di qualità. Riserva nazionale per imprevisti: l’1% della dotazione riservata all’Obiettivo “Convergenza” e il 3% dell’Obiettivo “Competitività regionale e Occupazione” sono destinati a combattere crisi impreviste derivanti da ristrutturazioni economiche e sociali. Art. 35 and 36 Gen.Reg. Art. 20, 48, 49 del Reg. generale Principi di attuazione

Politica regionale Commissione Europea 30 Orientamenti strategici della Comunità per la coesione proposti dalla Commissione, adottati dal Consiglio con parere conforme del Parlamento europeo. 1 Quadro di riferimento strategico nazionale proposto dai singoli Stati membri in applicazione del principio del partenariato; rispecchia gli orientamenti dell‘Unione, definisce una strategia nazionale e la relativa programmazione; soggetto a decisione finale della Commissione. 2 Programmi operativi un programma per Fondo e Stato membro o regione, definizione delle priorità, gestione e fonti finanziarie; proposti dai singoli Stati membri o regioni; soggetti a decisione finale della Commissione. 3 Gestione dei programmi e selezione dei progetti ad opera degli Stati membri e delle regioni; principio della “gestione condivisa” = concertazione con la Commissione. 4 Orientamenti strategici, programmazione e follow-up 5 Follow-up strategico e dibattito annuale in occasione del Consiglio europeo di primavera, basato su una relazione annuale della Commissione degli Stati membri. Art and 28 Gen.Reg. Art del Reg. generale Principi di attuazione