NOTE Questo materiale non può essere distribuito, modificato o pubblicato né in forma cartacea, né su un sito, né utilizzato per motivi pubblici o commerciali.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Mycobacteri.
Advertisements

L’immunità innata e adattativa
Endotossine Sebbene la principale funzione della membrana esterna dei batteri GRAM- sia di tipo strutturale, una delle sue importanti proprietà biologiche.
TOSSINE BATTERICHE.
IL SANGUE Tessuto connettivo fluido, rinchiuso in un sistema di canali comunicanti (vasi arteriosi e venosi) Costituito da una parte liquida: plasma e.
Tossine batteriche Le tossine batteriche si dividono in esotossine ed endotossine.
Immunità acquisita ACQUISITA: non è presente alla nascita e compare in risposta alla stimolazione da parte di un determinato antigene (Ag)‏ SPECIFICA/SELETTIVA:
Difesa in generale contro microrgamismi
Anticorpi e loro azione
Immunizzazione con risposta cellulare generalità
Batteri e uomo Pochi batteri sono patogenici
HELICOBACTER PYLORI.
anno , 2° semestre Renato Prediletto Maggio 2013
8 milioni 2 milioni 2 miliardi NEL MONDO di individui sviluppano
Facoltà di Farmacia Laboratorio di microbiologia
TIPI DI IMMUNITA’ INNATA o NATURALE ACQUISITA o SPECIFICA.
Il sistema immunitario
Infiammazione: Quale meccanismo
RISPOSTA IMMUNITARIA INNATA e ADATTATIVA
RECETTORI PER L’ANTIGENE E MOLECOLE ACCESSORIE
DIAGNOSI IMMUNOLOGICA DELLA TUBERCOLOSI
Gestione integrata delle ulcere cutanee
Micobatteriosi non tubercolari
I “nuovi” micobatteri: microbiologia ed epidemiologia
Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all’organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una risposta.
OBIETTIVI DELLE VACCINAZIONI
IPERSENSIBILITA’ DI IV TIPO
Infiammazione (flogosi)
Altre definizioni : Antrace
TOSSINE.
prevenzione nelle scuole
Il sangue Tessuto connettivo fluido costituito da una parte liquida detta plasma (55%) e da una parte corpuscolata (45%) formata da globuli rossi o eritrociti.
LA PELLE.
Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all’organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una risposta.
AMINOGLICOSIDI AMINOSIDE-AMINOCICLITOLO
FENOMENI DI AUTOIMMUNITÀ NELLE MALATTIE CARDIACHE
CORSO INFERMIERISTICO
Si rigenera tessuto normale
GLI ANTIBIOTICI Sostanze chimiche che vengono ricavate da organismi viventi come batteri e funghi. Queste sostanze sono in grado di arrestare la crescita.
Tubercolosi polmonare
IL SISTEMA IMMUNITARIO
MICROBIOLOGIA Ciclo della materia RUOLO DEI MICRORGANISMI IN NATURA
Biologia evoluzionistica e ricerca di modi nuovi per attaccare i batteri e rendere più difficile la comparsa di resistenza che si ritrova spesso usando.
NOTE Questo materiale non può essere distribuito, modificato o pubblicato né in forma cartacea, né su un sito, né utilizzato per motivi pubblici o commerciali.
Segnalazione di Tb Dai Laboratori SISP (referenti simi) Segnalazione degli esiti del trattamento della Tb polmonare TUBERCOLOSI: SEGNALAZIONI DI CASO E.
IL SISTEMA IMMUNITARIO
Mycobacterium Bacilli aerobi, immobili, non sporigeni con dimensioni di x 1-10 um; Possiedono una parete cellulare complessa ricca di lipidi; Bacilli.
ASPERGILLUS.
TUBERCOLOSI La tubercolosi è un’infezione causata da due specie di micobatteri: Mycobacterium tuberculosis e Mycobacterium bovis. Nonostante questi microorganismi.
Il Sistema Immunitario
“infiammazione cronica”
RISPOSTA IMMUNITARIA E VACCINI
INFIAMMAZIONE CRONICA
Colorazione di Gram: la comparsa della differenza
Cellule tumorali modificate a livello di Mical2
Applicazioni dell’ingegneria genetica.  Una delle applicazioni pratiche dell’ingegneria genetica è la possibilità di produrre,in batteri, proteine normalmente.
LA TUBERCOLOSI microbiologia patogenesi manifestazioni cliniche
TB: una malattia riemergente Medici senza frontiere incontra la realtà locale Diagnostica microbiologica attuale della TB dott. Marco Arosio Bergamo, 25.
Ipersensibilità Quando il sistema immune causa un danno all’organismo ospite.
Immunità umorale Immunità cellulo-mediata
Gerard Tortora, Brian Derrickson
Brucella.
Infezioni intravasali e cardiache Batteriemie e sepsi Endocarditi, miocarditi e pericarditi.
Tubercolosi Malattia infettiva causata dal Mycobacterium tuberculosis o dal Mycobacterium bovis.
Transcript della presentazione:

NOTE Questo materiale non può essere distribuito, modificato o pubblicato né in forma cartacea, né su un sito, né utilizzato per motivi pubblici o commerciali. E’ possibile utilizzare il materiale solo per motivi personali e non commerciali, purché ogni copia di questo materiale preservi tutti i diritti di copyright e di proprietà intellettuale, sempre dopo richiesta rivolta ai Docenti responsabili.

Genere Mycobacterium Immobili Bacilli aerobi stretti Diametro di 0,2,0,6 x 1-10 micron bacilli acido-alcol resistenti

Genere Mycobacterium I batteri appartenenti a questo genere si classificano in base a : 1) acido resistenza; 2) presenza di acidi micolici contenenti 60-90 atomi di carbonio; 3) elevata concentrazione di G:C ( 61-71%) nel loro DNA.

Mycobacterium tuberculosis Parete cellulare ricca di lipidi Tempo di generazione di 12-24 ore Colonie dopo 40 gg

La parete cellulare dei Micobatteri: Struttura complessa di natura polisaccaridica e proteica, i cui lipidi complessati con le cere formate dagli acidi grassi a lunga catena (acidi micolici) hanno una potente azione adiuvante la patogenicita’. Lipidi con a. micolici sono presenti anche nei Corinebatteri e Nocardia La parete cellulare dei Micobatteri: M. tuberculosis M. leprae M. bovis MOTT (micobatteri non tubercolari, M. avium complex) Fattore cordale:particolare derivato degli acidi micoloci, fattore di virulenza di M. tuberculosis La tubercolina o purifed protein derivative (PPD): proteine micobatteriche purificate e utilizzate per la reazione di Mantoux B.C.G. (bacillo di Calmette e Guérin): vaccino antitubercolare, variante apatogena di M. bovis

Mycobacterium tuberculosis Parete cellulare ricca di lipidi (acidi micolici e arabinogalattani). Proprietà che conferiscono i lipidi: a) Acido resistenza b) Lenta crescita c) Resistenza ai detergenti d) Resistenza ai comuni disinfettanti. e) Antigenicità

Mycobacterium tuberculosis Fisiologia e struttura Lipidi : 60% del peso secco della parete cellulare, 30% del peso secco del corpo batterico. Fattore cordale: particolare derivato degli acidi micoloci Cere di tipo A, B, C e D Proteine 15% della parete cellulare

CARATTERI ANTIGENI M. tuberculosis possiede solo due classi di antigeni: Ag lipopolisacaridici Ag proteici I lipidi e le cere formate dagli acidi micolici legate a glicolipidi fenolici hanno una potente azione sulla immunogenicita’ delle porzioni polisaccaridiche e proteiche della membrana

2. Qual è la caratteristica della parete cellulare dei micobatteri e quali effetti biologici possono essere attributi alla parete cellulare? I lipidi di superficie (peptidoglicolipidi, oligoliposaccaridi), fosfoglicolipidi e il fattore cordale sono altamente antigenici e sono i responsabili della risposta cellulo-mediata dell’ospite. Sono inoltre responsabili dell’acido-resistenza, della lenta crescita, resistenza ai detergenti, ai comuni antibiotici e alle colorazioni tradizionali (utilizzata la colorazione con carbolfucsina, metodo di Ziehl-Neelsen)

FATTORI DI VIRULENZA M. tuberculosisis : non produce esotossine, solo alcune emolisine e lipasi non e’ provvisto di endotossina non sintetizza la capsula I fattori di virulenza sono i componenti cellulari (lipidi, fattore cordale, cere) dotati di azione tossica nei confronti dei macrofagi, inibendo il killing macrofagico attraverso la mancata fusione del fagosoma-lisosoma e la mancata acidificazione del fagolisosoma

FATTORI DI VIRULENZA M. tuberculosisis : non produce esotossine, solo alcune emolisine e lipasi non e’ provvisto di endotossina non sintetizza la capsula L’inibizione del killing permette la crescita intracellulare in macrofagi alveolari inattivati

Patogenesi Tubercolosi primaria Tubercolosi secondaria

Patogenesi Inalazione di aerosol infetti Ingestione da parte dei macrofagi alveolari inattivi Blocco fusione lisosoma-fagosoma (fattore cordale) e acidificazione del fagosoma Moltiplicazione (patogeni intracellulari) Fase prodromica

Mycobacterium tuberculosis in lung

Infiltrazione di macrofagi T linfociti La replicazione intracellulare nei macrofagi alveolari inattivi genera nuovi bacilli, detriti cellulari e batterici che inducono fattori chemiotattici dell’ospite (C5a) e richiamano i macrofagi e i linfociti circolanti. Infiltrazione di macrofagi T linfociti I primi a migrare entro quattro ore sono i neutrofili che vengono sostituiti entro 12 ore dai monociti-macrofagi e linfociti T (linfociti CD4+ e CD8+)

L’attivazione della risposta cellulo-mediata Un ruolo centrale è rivestito dai linfociti T helper e in particolare la sottoclasse TH1 che produce IFN gamma e IL 2 e la sottoclasse TH2 che produce IL4, IL5, IL6, IL10 e IL12. Tali citochine sono in grado di attivare i macrofagi ora in grado di contrastare i micobatteri e limitare l’infezione primaria.

Attivazione dei linfociti T helper CD4+ in Th1/Th2:

L’attivazione delle T helper porta anche alla produzione di anticorpi, risposta inefficace nel controllo della malattia poiché i micobatteri sono protetti dalla loro localizzazione intracellulare. Le cellule Th1 attivate rilasciano IFN-gamma e IL-2 che attivano i macrofagi. I macrofagi attivati possono fagocitare e uccidere i micobatteri. I linfociti T citotossici possono anche lisare cellule fagocitiche contenenti micobatteri in replicazione, permettendo cosi la fagocitosi e l’uccisione dei micobatteri da parte delle cellule fagocitiche attive.

Se esiste uno stimolo antigenico , quando i macrofagi sono attivati, i bacilli possono essere limitati nella crescita con minimo danno tissutale. Se invece sono presenti molti bacilli, la risposta immunitaria cellulo mediata provoca necrosi tissutale. Non si conoscono tossine o enzimi batterici coinvolti nel danno tissutale

Cell-mediated immunity in tuberculosis infiltration macrophages lymphocytes granulomas tubercules

Lo sviluppo della risposta cellulo-mediata riesce a contenere l’infezione attraverso l’attivazione di un caratteristico processo infiammatorio di tipo granulomatoso che si manifesta istologicamente mediante la delimitazione dei batteri da parte di cellule epiteliodi e cellule giganti multinucleate derivanti dalla fusione di piu’ macrofagi.

Cell-mediated immunity in tuberculosis infiltration macrophages lymphocytes granulomas tubercules

IL tubercolo è un denso infiltrato di: Cellule giganti polinucleate (cellule di Langhans) Cellule epitelioidi (macrofagi stipati a raggiera) Strato di fibroblasti che producono grosse quantita’ di collagene I tubercoli vanno poi incontro a fibrosi o calcificazione. Nella zona centrale, il granuloma tubercolare, si instaura una necrosi di tipo caseosa. Tale lesione polmonare, associata al medesimo danno a livello dei linfonodi mediastinici, prende il nome di complesso primario.

Mycobacterium tuberculosis Le lesioni tubercolari che vanno incontro a fibrosi e calcificazione, all’indagine radiologico costituiscono il cosiddetto complesso di Ghon

Nel complesso primario (tubercolosi primaria) possono persistere dei micobatteri che rimangono vitali per lunghi periodi, anche decenni, in una sorta di letargo metabolico. Il persistente contenimento dell’infezione richiede una continua sorveglianza immunologica ad opera di macrofagi attivati e specifici linfociti CD4 e CD8 della memoria

2. Perchè M. tuberculosis è più virulento in pazienti infetti da HIV rispetto ai pazienti non HIV positivi? In soggetti normoresponsivi, attivata l’immunita’ cellulare, la replicazione batterica diminuisce o cessa nel giro di 3-6 settimane Il 5% di soggetti esposti sviluppera’ la malattia entro 2 anni e un altro 5-10% tardivamente nella vita. Circa il 10% dei pazienti HIV positivi sviluppa la malattia attiva entro un anno dall’esposizione Nei pazienti HIV positivi l’infezione (non controllata dall’immunita’ cellulo-mediata) diffonde rapidamente a sedi polmonari ed extrapolmonari (midollo osseo, milza, reni e SNC) con esito fatale Pazienti AIDS in latenza clinica, le cellule CD4+ sono meno di 100 cellule/mm3 (valori normali 1000-1100 cellule/mm3)

CATEGORIE A RISCHIO

Tutte le alterazioni dell’immunità cellulo-mediata FATTORI PREDISPONENTI Tutte le alterazioni dell’immunità cellulo-mediata

Nel caso in cui il complesso primario non venga completamente sterilizzato, si può assistere, anche a distanza di parecchi anni, con l’insorgere di immunodeficienze, ad una riattivazione del complesso primario (tubercolosi secondaria) con la ripresa della moltiplicazione batterica, la formazione di lesione granulomatose multiple confluenti e la possibilità che i micobatteri passino in circolo, determinando la diffusione dell’infezione in altre sedi polmonari o extrapolmonari (tubercolosi miliare, meningea, renale, ossea)

Tubercolisi miliare: lesioni tubercolari multiple negli organi

Distribuzione Induzione della TBC miliare linfa--> sangue--> reni, cervello, ossa

Test della tubercolina: test di Mantoux Come si definisce il test cutaneo positivo per la tubercolina (PPD)? Diagnosi: Test della tubercolina: test di Mantoux Derivato proteico purificato (PPD), 0,1 ug (5 Unita’ Tubercolina) intraderma dopo circa 48 ore la reazione. Positività: vedi tabella (normoresponsivi positivi se il diametro di indurimento è superiore a 15 mm). E’ una reazione di ipersensibilità di tipo IV o ritardata (risposta immunitaria cellulo-mediata)

Come si definisce il test cutaneo positivo per la tubercolina (PPD)?

Radiografica per ricerca del complesso primario DIAGNOSI Radiografica per ricerca del complesso primario DIAGNOSI DI LABORATORIO esame microscopico esame colturale sonde di acidi nucleici

DIAGNOSI DI LABORATORIO esame microscopico I campioni clinici (generalmente escreato) vengono colorati con il metodo di Ziehl-Neelsen o dell’acido resistenza

DIAGNOSI DI LABORATORIO esame colturale Raccolta dell’escreato per tre giorni consecutivi Per batteri a crescita lenta, gli attuali terreni arricchiti favoriscono la crescita dei micobatteri. Tanto che il tempo medio di crescita e’ passato dalle 3-4 settimane a 10-14 giorni

DIAGNOSI DI LABORATORIO sonde di acidi nucleici Sistema di identificazione delle specie micobatteriche tramite l’amplificazionedi sequenze geniche specifiche codificanti per l’RNA ribosomale 16S seguita dall’analisi di sequenza. Il metodo è rapido (2 giorni)

TERAPIA Perchè le infezioni da micobatteri devono essere trattate per più di sei mesi?

Trattamento della tubercolosi Terapia combinata con farmaci attivi sulla parete e sulla sintesi di acidi nucleici Attivi sulla sintesi degli acidi nucleici: Rifampicina Chinoloni (levofloxacina) Attivi sulla parete cellulare: Isoniazide Etionammide Etambutanolo Cicloserina

Isoniazide e etionammide: influenzano la sintesi dell’acido micolico Etanbutanolo: interferisce con la sintesi di arabinogalattano Cicloesirina: inibisce due enzimi, la D-alanina sintetasi e l’alanina racemasi, che catalizzano la sintesi della parete Antibiotici attivi sulla parete dei micobatteri

TERAPIA Fase battericida e fase sterilizzante Il trattamento può essere protratto per un periodo di 6-9 mesi.

IMMUNOPROFILASSI La vaccinazione con M. bovis (bacillo di Calmette-Guerin, BCG) è costituita da bacilli tubercolari di tipo bovino, vivi e attenuati. E’ somministrato o per via intradermica nel braccio o per punture multiple della pelle

Micobatteri non tubercolari Malattia polmonare: M. avium. kansasii, abscessus, xenopi, malmoense Linfadeniti: M. avium, scrofulacem, malmoense Malattie cutanee: M. marinum, fortuitum, chelonae, abscessus, ulcerans Malattia disseminata: M. avium, kansasii, chelonae, haemophylum

Micobatteri non tubercolari

Micobatteri non tubercolari Il M. avium complex è al momento la più comune micobatteriosi nei pazienti affetti da AIDS L’infezione è la conseguenza dell’ingestione di bacilli (cibi e acque contaminate). I micobatteri colonizzano in via asintomatica l’intestino e si riproducono nei linfonodi loco-regionali dove diffondono per via sistemica. Nessun organo è risparmiato

Mycobacterium leprae Lebbra o Malattia di Hansen E’ causata da M. leprae. Le manifestazioni cliniche dipendono dalla risposta immunitaria dell’ospite. La lebbra si presenta clinicamente in 2 forme: Forma tuberculoide Forma lepromatosa

3. Quali sono le due presentazioni cliniche dell'infezione da M. leprae? LEBBRA TUBERCOLOIDE: da persona a persona mediante inalazione, reazione prevalente cellulo-mediata con debole risposta anticorpale LEBBRA LEPROMATOSA: altamente contagiosa attraverso contatto con lesioni, principalmente risposta anticorpale

Mycobacterium leprae Forma tubercoloide Forte reazione immunitaria cellulo-mediata . Una debole risposta anticorpale. I tessuti infetti presentano molti linfociti e granulomi ma pochi bacilli. In pazienti immunocompetenti, i batteri inducono la produzione di citochine ( IFN-gamma, IL-2) che mediano l’attivazione dei macrofagi, la fagocitosi e l’eliminazione dei bacilli. Infiltrazione di linfociti attorno alle cellule epiteliali, presenza di cellule di Langhans. Infettività bassa

Lebbra lepromatosa Forte risposta anticorpale ma un deficit specifico nella risposta cellulare agli antigeni di M. leprae. Si osservano elevate concentrazioni di bacilli nei macrofagi del derma e nelle cellule di Schwann dei nervi periferici. Forma di lebbra molto contagiosa. Macule eritematose, papule, noduli, facies leonina. Distribuzione tissutale Implicazione dei nervi con perdita di zone sensoriali