Il quadro congiunturale 25/02/2005
25 febbraio Gli elementi del consenso Economia mondiale: superato l’impasse di fine 2004 Occorre che la Fed alzi i tassi ancora diverse volte Il dollaro resta debole, ma la Fed frena la tendenza Asia: mantiene i cambi fermi su $ Area euro: la ripresa è più incerta dopo i dati più recenti; l’inflazione non scende sotto il target; la Bce è preoccupata dei tassi a lunga troppo bassi.
25 febbraio I fattori di incertezza Alla base della decelerazione passata vi sono tre fattori: le politiche di segno restrittivo adottate in Cina il forte rialzo del prezzo del petrolio l’instabilità valutaria degli ultimi mesi
25 febbraio DUE CHIAVI DI LETTURA Due chiavi di lettura: VIEW OTTIMISTA: Rallentamento “di breve”: riflette transitoriamente l’aumento del prezzo del petrolio (e le instabilità valutarie), il rallentamento cinese è già terminato: bene le borse, male i bonds, dollaro stabile VIEW PESSIMISTA: Inversione del ciclo: il picco è alle nostre spalle essendo terminati gli impulsi delle politiche espansive degli scorsi anni: male le borse, bene i bonds, dollaro a picco
25 febbraio Traiamo le conclusioni per i prossimi mesi Crediamo in un petrolio stabile? Crediamo in un dollaro debole (ma non in un crollo)? La (s)fiducia delle imprese europee sottostima lo stato delle cose? Andiamo verso una fase di recupero congiunturale?
25 febbraio A che punto siamo?
25 febbraio A che punto siamo? Le survey mostrano una sostanziale tenuta della confidence delle imprese.
25 febbraio A che punto siamo? Le aspettative delle imprese si sono solo ridimensionate, ma non crollano. Le differenze paese (peggio area euro) riflettono anche la reazione psicologica al cambio più forte ad inizio novembre.
25 febbraio Materie prime I prezzi dei metalli ci segnalano che la domanda internazionale è ancora robusta. L’ondata speculativa sul petrolio si attenua, ma i fondamentali di domanda giustificano prezzi elevati.
25 febbraio Petrolio....e poi su excel
25 febbraio Stati Uniti: consumi Con il recupero dell’occupazione migliora la fiducia dei consumatori
25 febbraio I tempi sembrano maturi per una accelerazione occupazionale. Le survey mostrano ancora una certa cautela. Il debito elevato lascia escludere un ciclo dei consumi come nella seconda metà degli anni ‘90 (5%), ma comunque è probabile uno scenario di crescita a ritmi soddisfacenti (+3.2% nel 2005).
25 febbraio Stati Uniti: investimenti Gli investimenti continuano a crescere sostenuti dall’aumento del grado di utilizzo impianti, dai profitti elevati, dal cambio favorevole....ma devono scontare l’inversione delle politiche
25 febbraio Stati Uniti: inflazione
25 febbraio Stati Uniti: inflazione attesa bassa, ma....
25 febbraio home price bubble, cambio e petrolio
25 febbraio Stati Uniti: la Federal Reserve
25 febbraio Stati Uniti: cambio, export e deficit Il dollaro debole favorisce l’export, ma nel complesso il trade deficit continua ad allargarsi
25 febbraio Stati Uniti: cambio, export e deficit
25 febbraio Area euro Economia ancora debole.....ma il cambio c’entra in modo limitato
25 febbraio Area euro
25 febbraio Area euro Il recupero della fiducia delle famiglie è graduale
25 febbraio La Bce “The combination of high excess liquidity and strong credit growth could in some countries become a source of unsustainable price increases in property markets” “... we have left the key ECB interest rates unchanged at their historically low levels. However, upside risks to price stability over the medium term remain, and continued vigilance is of the essence with regard to those risks“ (Trichet, 13 gennaio 2005)
25 febbraio Ma la Bce è pronta a gestire il decoupling?
25 febbraio La Bce
Il quadro per l’economia italiana
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25 febbraio L’Italia sta perdendo competitività
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