Osservatorio Epidemiologico Regionale (Oer_b)

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Transcript della presentazione:

Dipartimento Salute Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità Osservatorio Epidemiologico Regionale (Oer_b) Dott.ssa Gabriella Cauzillo

PRESENTAZIONE chi siamo… L’Osservatorio Epidemiologico della Regione Basilicata è settore dell’Ufficio Politiche della Prevenzione del Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità.

PRESENTAZIONE chi siamo… La tutela della salute dei cittadini è il grande obiettivo del Dipartimento Salute della Regione Basilicata. Per il conseguimento di questo grande obiettivo il Dipartimento lavora al fine di mettere in campo valide strategie di prevenzione e assicurare la giusta assistenza a tutti ed in particolare a coloro che vivono situazioni di malattia e disagio sociale. Pertanto il Dipartimento lavora innanzitutto per conoscere dati e parametri relativi a fenomeni sanitari e problematiche sociali per contrastare i fattori negativi per salute e qualità assistenziale, incrementando, per converso, l’azione positiva di fattori utili alla promozione e alla conservazione del bene salute.

PRESENTAZIONE chi siamo… La scienza che consente di acquisire la conoscenza di dati e parametri relativi a fenomeni sanitari e problematiche sociali che investono la popolazione di riferimento è l’epidemiologia, strumento fondamentale della pianificazione socio-sanitaria e della verifica dei suoi obiettivi. Da qui l’istituzione presso il Dipartimento dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale (OER) con apposita Legge Regionale che, nel definire la carta d’identità dell’OER ha messo in primo piano la funzione di responsabilità condivisa tra Regione e Territorio esprimendo la proposta di un osservatorio come rete-gruppo di lavoro.

PRESENTAZIONE cosa facciamo… L’OER produce periodicamente la relazione sullo stato di salute della popolazione regionale da cui la definizione dei bisogni e dei rapporti tra bisogni ed offerta di servizi. Individua cosi le priorità socio-sanitarie utili alla razionalizzazione delle risorse da investire in piani e programmi di salute mirati.

PRESENTAZIONE i nostri dati… In linea con quanto si registra nel resto del Paese, in Basilicata le principali cause di morbi-mortalità sono: le malattie cardiovascolari (con una media di 16.300 ricoveri/anno); i tumori maligni (con una tasso annuale di prevalenza di 1047*100.000); i traumatismi (in particolare gli incidenti stradali nella popolazione al di sotto dei 50 anni, con una mortalità superiore alla media italiana).

PRESENTAZIONE i nostri dati… Un dato interessante proprio per il contributo dato anche dall’inquinamento ambientale è l’aumento delle malattie allergiche, la cui percentuale in Basilicata è passata, negli ultimi dieci anni, dall’1,9% al 5,1% della popolazione generale.

Ambiente & Salute Effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana

la terra non appartiene all’uomo è l’uomo che appartiene alla terra. “Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all’uomo è l’uomo che appartiene alla terra. Questo noi sappiamo: tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce una famiglia. Qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra. Non è stato l’uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, egli la fa a se stesso.” Brano tratto dalla risposta del capo pellerossa Seattle al Presidente Usa Franklin Pierce nel 1854.

Ambiente & Salute Effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana Diverse sono le patologie che possono essere determinate o favorite dall’inquinamento ambientale: allergie, infiammazioni, infezioni, tumori.

Ambiente & Salute Effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana esempio: …l’inquinamento acustico L’inquinamento acustico può dare due tipi di effetti: EFFETTI UDITIVI ipoacusia e sordità. 2) EFFETTI EXTRAUDITIVI disturbi dell’equilibrio e del tono psicomotorio, disturbi dell’attenzione e della concentrazione, stato di eccitazione o di depressione…; disturbi del visus; aumento dell’incidenza di gastroduodeniti e ulcere; aumento della frequenza respiratoria e ipertensione arteriosa; iperattività tiroidea, sterilità su base neuropsicogena…

Ambiente & Salute Effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana Se su alcune situazioni di inquinamento ambientale non si può influire in prima persona…su tante altre sì.

L’INQUINAMENTO DELL’ARIA CHE COSA POSSO FARE IO CONTRO LO SMOG

L’INQUINAMENTO DELL’ARIA L’ARIA CHE RESPIRIAMO E’ SEMPRE PIU’ INQUINATA. I PRINCIPALI INQUINANTI DELL’ARIA SONO: -PM10 -MONOSSIDO DI CARBONIO -ANIDRIDE SOLFOROSA -ANIDRIDE CARBONICA -BENZENE -OSSIDI DI AZOTO -OZONO .

PM10 (sigla di “particolato atmosferico”) Per PM10 si intendono tutte le particelle allo stato solido o liquido (di diametro inferiore a 10 micron) prodotte dal traffico dei veicoli, dall’erosione del suolo al passaggio delle auto, da vari processi industriali, dal fumo di sigaretta, dai pollini stagionali. Il PM10 può provocare o peggiorare allergie o infiammazioni a carico di pelle e apparato respiratorio. E perciò essere causa di eczemi, congiuntiviti, sinusiti, riniti, raffreddori allergici, bronchiti, polmoniti. Nei centri urbani, in particolare nelle grandi città, presumibilmente anche grazie al sostanziale contributo dell’inquinamento dell’aria da traffico veicolare, le malattie allergiche sono sensibilmente aumentate.

Monossido di Carbonio (CO) E’ il gas prodotto dalla combustione incompleta di sostanze contenenti carbonio. Si forma nei processi di combustione dei fornelli da cucina, delle stufe a gas, a legna e a carbone. E’ presente nel fumo dei caminetti, nel fumo di sigaretta e negli scarichi delle auto. Ha la particolarità di legarsi all’emoglobina e quindi di impedire l’ossigenazione dei tessuti da parte del sangue Può provocare-provoca disturbi neurologici e cardiaci fino alla morte come succede nelle intossicazioni acute.

Anidride Solforosa (SO2) E’ un gas irritante presente nell’aria la cui concentrazione tende ad aumentare nella stagione invernale per via dei riscaldamenti domestici in funzione. Infatti l’anidride solforosa si forma per combustione di materiali contenenti zolfo come cherosene, olio combustibile, alcuni oli naturali ed è anche uno dei componenti dei gas di scarico dei veicoli. L’anidride solforosa viene assorbita con grande facilità dalle mucose trasformandosi in acido solfidrico, che ha effetto irritante per occhi, naso, gola e questo effetto è potenziato se nell’aria è presente un elevato tasso di umidità come accade spesso d’inverno. E’ ritenuta responsabile di infiammazioni respiratorie acute e croniche.

Anidride Carbonica (CO2) E’ un componente naturale dell’aria, ma le attività umane stanno aumentando in maniera esponenziale la sua concentrazione. Le fonti di anidride carbonica sono le centrali elettriche e gli impianti di riscaldamento alimentati a carbone, olio combustibile o legna, tra le varie attività industriali e il traffico veicolare. Tra l’altro l’anidride carbonica è uno dei gas serra la cui crescente concentrazione nell’aria viene ritenuta responsabile del cosiddetto “effetto serra”.

Benzene (C6H6) Viene prodotto da varie attività umane quali fumo di tabacco, combustioni incomplete di carbone e petrolio, gas di scarico delle auto, emissioni industriali. Ha un effetto irritante sulle mucose degli occhi e delle vie respiratorie. Un’esposizione prolungata a benzene può causare anemie e leucemie. Una delle principali fonti di benzene è il fumo di sigaretta.

Ossidi di Azoto (NO) Sono gas che derivano dal processo di ossigenazione dell’azoto nel corso della combustione a temperature elevate. Ne sono fonti principali gli scarichi delle auto, i processi di lavorazione industriale che esigono alte temperature, la combustione dei fornelli, il fumo dei camini e quello di sigaretta. Questi gas provocano irritazioni e infiammazioni delle vie respiratorie oltre che asma e seri danni ai bronchi quando le concentrazioni sono elevate.

Ozono (O3) E’ un gas tossico molto reattivo presente naturalmente negli strati alti dell’atmosfera terrestre che ha la funzione di proteggere la terra dagli effetti devastanti dei raggi ultravioletti provenienti dal sole, facendo da filtro. Quando l’ozono è presente negli strati più bassi dell’atmosfera vuol dire che l’aria è inquinata. Significa in sostanza che negli strati bassi dell’atmosfera si sono accumulati inquinanti primari come il biossido di azoto che in particolari condizioni (bel tempo, scarsa ventilazione, temperatura atmosferica elevata) innescano una serie di reazioni chimiche che portano alla produzione di ozono (ozono troposferico) che è tossico per le vie respiratorie.

Suggerimenti per ridurre l’inquinamento ambientale delle nostre città… …lasciare a casa la macchina… Limitare l’uso delle macchine. E’ buona abitudine spostarsi in città con i mezzi pubblici e usare la propria macchina solo quando strettamente necessario (per esempio per andare fuori città dove treni e autobus non coprono tutte le tratte)… L’arrivo della bella stagione poi potrebbe essere una buona scusa per usare la bicicletta o per andare a piedi.

…usare le lampadine a basso consumo energetico… Suggerimenti... …usare le lampadine a basso consumo energetico… L’illuminazione di casa incide anche per il 15-20% sui consumi domestici di elettricità. Per abbattere il consumo di energia elettrica oltre a moderare l’uso di lampade e lampadari in casa (ricordandosi sempre di spegnerli quando si esce da una stanza) basta sostituire le lampadine tradizionali con quelle a basso consumo energetico…

…limitare l’uso degli elettrodomestici… Suggerimenti... …limitare l’uso degli elettrodomestici… Facendo più attenzione agli sprechi di energia elettrica per la cui produzione è necessario ricorrere alla combustione di petrolio, gas o carbone che produce grossi quantitativi di inquinanti… …Si può cominciare a fare un uso più oculato degli elettrodomestici i cui consumi incidono per l’80% sui consumi elettrici domestici.

Il televisore e il computer Esempio... Il televisore e il computer Il televisore consuma l’11% dell’energia domestica. Non tenerlo acceso a lungo (tenuto acceso mediamente 4 ore al giorno, un apparecchio da 14 pollici produce annualmente 43 Kg di anidride carbonica). Lo stesso vale per il computer. Non lasciare gli elettrodomestici in stand-by (la “lucina rossa”).

Esempio... - Abbassare il riscaldamento Impostare il termostato del riscaldamento sui 20° significa risparmiare un discreto quantitativo di energia e quindi consumare meno: questo non è che una delle prime regole entrate in vigore questo inverno per abbattere i consumi elettrici che consente di inquinare di meno.

Per consumare ed inquinare di meno: far eseguire una regolare manutenzione della caldaia; applicare eventualmente le valvole termostatiche sui termosifoni così da avere nelle stanze temperature diverse (per esempio nelle camere da letto non è consigliabile avere una temperatura troppo elevata) non lasciare accesi inutilmente i riscaldamenti… non scaldare inutilmente i locali dove non vi è alcuna necessità (per esempio box, magazzini…) fare attenzione alla dispersione di calore attraverso le finestre sostituire i vecchi infissi con vetri nuovi isolanti oppure con i doppi vetri…   Tutti questi accorgimenti possono ridurre le emissioni di polveri sottili, ossidi di azoto e ossidi di zolfo…

…ridurre la produzione di rifiuti… Anche i rifiuti portati in discarica e destinati a essere smaltiti contribuiscono a inquinare l’aria: emettono biogas costituito per lo più da anidride carbonica e da metano. Inoltre il loro incenerimento sprigiona grossi quantitativi di inquinanti. Perciò viene raccomandata di contenere la produzione dei rifiuti. In che modo? Preferendo la raccolta differenziata dei materiali (800 grammi di carta da riciclare evitano la dispersione nell’aria di 1 chilogrammo di anidride carbonica)

…ridurre la produzione di rifiuti… Riciclando gli oggetti il più possibile: al posto di buttare direttamente nella spazzatura un oggetto che non serve più o non piace più pensare se non è possibile prestarlo, regalarlo, scambiarlo in modo che possa essere usato da qualcun altro; quando un bene si rompe, evitare di sostituirlo con uno nuovo. Ma cercare se possibile di ripararlo; all’atto dell’acquisto preferire i beni di lunga durata, quelli più facilmente riciclabili e con un imballaggio meno ingombrante.

Evitare camini e stufe L’uso di legna per il riscaldamento domestico porta alla produzione di un ingente quantitativo di polveri sottili addirittura 100-1000 volte in più rispetto al metano e al gasolio…

…consigli utili Con semplici azioni quotidiane si possono ridurre notevolmente le emissioni in atmosfera di anidride carbonica, un gas nocivo le cui produzioni in Italia ammontano a 500 milioni di tonnellate pari a 10 tonnellate circa per ogni italiano. Di queste 10 tonnellate circa 1,5 sono prodotte tramite i consumi domestici. Legambiente dà cinque suggerimenti pratici per abbattere la produzione di questo gas dannoso per la salute e per risparmiare anche sulle bollette:

…consigli utili - cambiare 5 lampadine tradizionali che consumano 100 watt con cinque lampadine a risparmio energetico che consumano invece 20 watt: così in un anno la riduzione procapite di anidride carbonica sarebbe pari a 175 chilogrammi; - fare due cicli di lavatrice a settimana a 40° invece che a 90° - rinunciare all’automobile almeno una volta alla settimana - spegnere la funzione stand-by - concentrare l’accensione di un eventuale scaldabagno elettrico nel periodo di otto ore … da qui una riduzione pro-capite di circa 3.000 chili di anidride carbonica…