Piazzola sul Brenta, 22 febraio 2012 “Mafie, corruzione, evasione fiscale, economia sommersa – Carta di Pisa” Alberto Vannucci Università di Pisa vannucci@sp.unipi.it
Allegoria del Cattivo Governo, 1338-1339, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena
Allegoria del Cattivo Governo, 1338-1339, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena - dettaglio
Dal “menage a trois” (tradimento istituzionalizzato) verso “l’orgia” della corruzione sistemica
Corruzione… quanta?
La pena dei corrotti (i “barattieri”) nella Divina Commedia: il ventunesimo canto dell’Inferno
Figura 3.12: Indice su esperienze e percezione della corruzione in 181 regioni dei paesi dell’Unione europea – punteggi più alti e colori più scuri corrispondono a livelli più alti di corruzione. (Fonte: Elaborazione da Measuring the Quality of Government and Sub-National variation dataset, 2010, Quality of Government Institute)
Il costo economico “diretto” della corruzione sui bilanci pubblici “Il denaro per il pagamento delle tangenti derivava dai singoli contratti. Quando si costruiva il contratto [di Enav] con Selex, normalmente il riferimento era M. F.. Si calcolavano le spese e, tra esse, il valore delle tangenti e delle somme che mi erano dovute. E si aumentava il valore del contratto. Da tali sovrafatturazioni, si traeva il denaro per il pagamento delle tangenti. Non mi occupavo delle tecnicalità. Mi limitavo a percepire quanto a me destinato, su conti a me riferibili”
Le “chiavi di accesso per il successo” in un mercato (pubblico e privato) dominato dalla corruzione
“Ci sono due piani distinti. Due livelli di imprenditori “Ci sono due piani distinti. Due livelli di imprenditori. Quelli amici e quelli che stanno fuori dal cerchio. I primi sono quelli che possono pagare – 10mila, 100mila, 1 milione. E’ a loro che vengono chiesti i soldi. Il politico se li fa dare da uno con cui è in confidenza, non da uno che non conosce e conosce appena. E’ così: quelli che non possono pagare vengono sbattuti fuori. E’ il sistema che seleziona. Non potendo mettere i soldi sul tavolo non hai accesso al binario e non lavori” “gli ho solo chiesto di presentarmi il responsabile della Protezione Civile, il dottor G. B., in quanto volevo che E. I. mio amico con il quale avevo stipulato un contratto di collaborazione, potesse esporre allo stesso B. le competenze del suo gruppo industriale nella prospettiva di poter lavorare con la Protezione Civile. Una sera il presidente B. mi presentò G. B. con il quale in seguito mi sono incontrato unitamente ad E. I.. (…) Voglio infine precisare che il ricorso alle prostitute ed alla cocaina si inserisce in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica amministrazione perché ho pensato in questi anni che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella società
I costi “politici” della corruzione
Tessere e tangenti Perché i tesserati si moltiplicano negli anni dei congressi? (…) Infatti sono tutte tessere fasulle. Io non ho mai conosciuto un elettore che fosse anche iscritto, chissà perché. Allora diciamoci: gestire le tessere serve per gestire il potere, a tutti i livelli, Arriva uno con cento tessere, tratta e porta a casa un posto nella municipalizzata. E’ un sistema perverso.[1] [1] La Stampa, 18 febbraio 2012, p.7.
La corruzione deteriora efficienza e qualità dei servizi pubblici
La corruzione uccide
La corruzione rafforza le mafie Il sistema degli appalti funziona in Sicilia come funziona in Italia. La differenza è che in Sicilia c’è più disciplina. Che significa? Significa che in Sicilia, al contrario di quanto avviene in Italia, ogni tanto ci scappa il morto e la disciplina ne è una conseguenza. (…) Quel che so io è questo: ogni appalto dai dieci miliardi in su si decide in un triangolo tra politici-imprenditori-funzionari e progettisti. La mafia in questo triangolo non c’è, ma c’è, eccome, all’esterno di questo triangolo Con riferimento al Comune di Casal di Principe, è Antonio Corvino (Udeur), figlio di Gaetano, il politico di riferimento con il fratello Demetrio, per la gestione degli appalti per il clan Schiavone: essi fanno capo a Nicola Schiavone, figlio di Sandokan. (…) In effetti il clan inizia a programmare la gestione degli appalti fin da momento in cui si parla della assegnazione dei finanziamenti da enti sovraordinati. Anche i finanziamenti dello Stato per la legge 488 furono utilizzati dal clan per far aprire imprese commerciali e poi farle fallire (…). Tutti gli appalti erano controllati per conto di Nicola Schiavone e per il tramite dei funzionari del Comune
Che fare contro la corruzione: verso un approccio “dal basso” Alcuni esempi di “buone (?) pratiche” Patti di integrità Osservatori su “integrity risk management”, ossia le red flags Codici etici (Modena) Carta di Pisa
Il ruolo della società attiva: la campagna “Senza corruzione riparte il futuro”
Il circolo “vizioso” inefficacia degli strumenti anticorruzione e sfiducia dei cittadini nelle istituzioni Sfiducia nelle istituzioni nella classe politica Percezione di corruzione diffusa Politiche anticorruzione e codici etici “calati dall’alto” Inefficacia delle riforme per la mancanza di controllo politico e sociale sulla loro applicazione
nell’applicazione delle disposizioni e degli strumenti Il circolo “virtuoso”: partecipazione “dal basso” alla formulazione delle politiche anticorruzione e fiducia nelle istituzioni e nella classe politica controllo più efficace nell’applicazione delle disposizioni e degli strumenti di prevenzione e contrasto Partecipazione “dal basso” percezione di un efficace amministratori e cittadini azione di contrasto alla alla formulazione di politiche corruzione anticorruzione e codici etici maggiore fiducia nelle istituzioni e nella classe politica
Allegoria del Buon Governo, 1338-1339, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena
Per chiudere con una nota di ottimismo…