La Decrescita Felice 1.

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Transcript della presentazione:

La Decrescita Felice 1

Società fondata sulla crescita

Società fondata sulla crescita “L'economia, dominata dalla logica finanziaria, si comporta come un gigante che non è in grado di stare in equiibrio se non continuando a correre, ma così facendo schiaccia tutto ciò che incontra.” W.Hoogendijk

Perché la decrescita ?

Sarà forse giunta l'ora...

…di invertire la rotta?

Mondo finito vs Crescita Infinita 2° Legge della termodinamica : E’ impossibile realizzare una trasformazione il cui unico risultato preveda che tutto il calore assorbito da una sorgente omogenea sia interamente trasformato in lavoro ENTROPIA e non completa reversibilità delle trasformazioni dell’energia (sotto diverse forme) e della materia . PRINCIPIO DI ENTROPIA 7

La crisi a tutti i livelli Dal futuro come promessa al futuro come minaccia Crisi economica Crisi energetica Crisi ambientale Crisi sociale Crisi culturale Insostenibilità!

La crescita non è sostenibile Terra: Spazio bioriproduttivo: 12 miliardi di ettari 1,8 ettari procapite Consumo umano medio 2,2 ettari!!! 30% in più della capacità rigenerazione della biosfera Cittadino americano: 9,6 ettari Cittadino italiano: 3,8 Modi di vita occidentali per tutti

CO2: mai così alta da 600.000 anni!

L’impostura del pil – Un esempio Paese che retribuisce 10% abitanti per distruggere + 10% costruire Vs 20% lavora in salute, istruzione, cultura e divertimento Stesso aumento del PIL ! Il PIL non misura il benessere reale! 11

la crescita non è auspicabile “Non si tratta di rinunciare ai nostri modi di vita per evitare le conseguenze negative di una cosa buona in sè, come se dovessimo scegliere tra il piacere di una buona pietanza e i suoi potenziali effetti collaterali. Il fatto è che questo cibo è intrinsecamente dannoso e staremmo molto meglio se lo evitassimo completamente”. Ivan Illich enormi disuguaglianze e ingiustizie 3 ragioni benessere ampiamente illusorio antisocietà malata della sua ricchezza

Ma che cos’é la decrescita 13

Cos’è la decrescita Progetto formulato alla fine degli anni 60 da teorici: Ivan Illich Andrè Gorz Françoios Partant Cornelius Castoriadis Georgescu Roegen Serge Latouche Maurizio Pallante Punto di partenza: - fallimento dello sviluppo nel sud del mondo - perdita di punti di riferimento nella società capitalista - crisi ecologica 14

Non è crescita negativa Cos’è la decrescita Non è solo teoria Non è crescita negativa Fatte queste precisazioni, si può dare una definizione della decrescita come riduzione della produzione e del consumo di merci che non sono beni e come aumento della produzione e dell’uso di beni che non sono merci. Ma riducendo la produzione e il consumo di una merce che non è un bene non ci si priva di nulla, non si fa nessuna rinuncia. Aumentando la produzione e l’uso di un bene che non è una merce non si fa nessun sacrificio. Non è necessario far scender in campo l’austerità, la sobrietà, la temperanza, la moderazione, che per altro sono virtù inestimabili, valori trasformati in vizi dalla necessità di indurre ad acquistare compulsivamente le quantità crescenti di merci immesse sul mercato dalla crescita del pil. L’attore protagonista nello scenario della decrescita è l’intelligenza A-CRESCITA: abbandonare la fede e la religione della crescita, del progresso e dello sviluppo. → Obiettivo: società in cui si vivrà meglio lavorando e consumando di meno. 15

Merci e Beni Merci che non sono beni Beni che non sono merci Rilocalizzazione dell'acquisto dei Beni che non possono che essere anche merci

Merci e Beni Scambi mercantili Scambi non mercantili fondati sul dono e la reciprocità Autoproduzione di beni e fornitura diretta di servizi alla persona

Movimento per la Decrescita Felice Secondo il nostro movimento l'azione si deve attuare su tre livelli, come uno sgabello a 3 gambe : Politica Tecnologie Stili di vita

Stili di vita

La decrescita non può che essere FELICE! Decolonizzazione immaginario Demercificazione - Consumo + efficienza/- sprechi autoproduzione scambio secondo la logica del dono Più soldi in tasca a fine mese rallentare - lavoro! TEMPO LIBERATO: non è tempo libero, immediatamente catturato dagli industriali dello svago, della salute, della distensione, ma una riconciliazione, spesso difficile e contraddittoria, dell'individuo con se stesso Dimensioni “rimosse”: Sociale Politica Culturale Artistica Spirituale Gioco disinteressato “Tempo liberato” + beni relazionali SENSO 20

La decrescita non può che essere FELICE! IL TEMPO “LIBERATO” Lavorare di meno per dedicare più tempo alle esigenze spirituali, alle relazioni umane, familiari,sociali, erotiche, culturali, religiose. A guardare le nuvole… A dedicarsi allo studio disinteressato, per il solo gusto di sapere. A dipingere, ascoltare musica e suonare, contemplare, leggere e scrivere poesie, pregare. A fare esperienza di vita insieme ai propri figli invece di compensare con l’acquisto di cose i sensi di colpa che si provano quando si affidano tutto il girno a estranei perchè si passa tutto il giorno a lavorare per guadagnare i soldi necessari per comprare le cose che acquietano i sensi di colpa.” Maurizio Pallante IL TEMPO “LIBERATO” il tempo per fare il proprio dovere di cittadino, il piacere della produzione libera, artistica, originale, la senzazione del tempo ritrovato per il gioco, la contemplazione, la meditazione , la conversazione o semplicemente la gioia di vivere

Non è un ritorno al Medioevo! Le tecnologie Non è un ritorno al Medioevo!

Esempio di Tecnologie della Decrescita Microcogenerazione Anni '70 – Istituto Ricerche FIAT

Tecnologie della Decrescita Lo sforzo tecnologico, più saggiamente, dovrebbe mirare a: 1)consumare meno energia; 2)consumare meno materie prime; 3)produrre meno rifiuti.

La politica

Nazionale ed Internazionale La politica Nazionale ed Internazionale Locale Dal basso

Ma ce la si può veramente fare? La politica Ma ce la si può veramente fare? Insostenibilità sistema attuale: 2 marce in più! rispetto al socialismo Decrescita subita vs praticata Validità anche se praticata in pochi! Uno stile di vita sobrio e più conviviale porta miglioramenti della qualità di vita a prescindere dal completo mutamento del sistema!

Eduardo Hughes Galeano Un’ Utopia concreta Pessimismo della ragione Ottimismo della volontà “L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L'orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare." Eduardo Hughes Galeano

LETTURE CONSIGLIATE La scommessa della decrescita 02/02/10 LETTURE CONSIGLIATE La scommessa della decrescita Serge Latouche Feltrinelli Breve trattato sulla decrescita serena Serge Latouche Bollati Boringhieri La Decrescita Felice Maurizio Pallante Edizioni per la decrescita Meno e meglio Maurizio Pallente Bruno Mondadori

Il pensiero decrescente del Dalai Lama 02/02/10 Il pensiero decrescente del Dalai Lama Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole; più comodità, ma meno tempo;  più lauree, ma meno buon senso; più conoscenza, ma meno giudizio; più esperti, ma più problemi; più medicine, ma meno salute. Abbiamo fatto tutta la strada fino alla luna e indietro, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare il nuovo vicino. Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma abbiamo meno comunicazione. Siamo migliorati sulla quantità, ma peggiorati sulla qualità. Questi sono i tempi dei fast-food e della digestione lenta; dei grandi uomini, ma dai piccoli caratteri; profitti veloci, ma relazioni di poco valore. E’ un tempo in cui c’è molto fuori dalla finestra, ma poco nella stanza. DALAI LAMA