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CENNI DI LEGISLAZIONE L’ articolo 593 del Codice Penale prescrive, in via generale, che ogni cittadino che trovi un corpo umano inanimato o una persona.
a cura del Gruppo V.d.S. di Anguillara Sabazia -Settore Formazione B.L.S. nuove procedure Per soccorritori laici.
Transcript della presentazione:

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Definizione ANNEGAMENTO - “DROWING” Sommersione che determina morte per soffocamento entro 24 ore SEMI ANNEGAMENTO - “NEAR DROWING” Sopravvivenza entro le 24 ore dopo la sommersione DROWING”)

Statistica DATI ISTAT 2002 Mortalità per annegamento in Italia: 440 (349 M – 91 F)

Annegamento - Tipologie Per ESAURIMENTO in nuotatore capace, in acque mosse o correntizie Per PANICO in nuotatore incapace che non nuota ma si dibatte per non affondare Sincope riflessa Perdita di coscienza a causa di stato morboso critico (epilessia – diabete) Per trauma

Cosa avviene nell’annegamento ? L’acqua inonda gli alveoli La ventilazione polmonare e quindi l’apporto di ossigeno diventa impossibile L’asfissia minaccia l’organismo portandolo alla morte L’acqua (specie l’acqua marina) danneggia gli alveoli con conseguente edema polmonare

Cosa fare per prima cosa ? Cercare di svuotare i polmoni dall’acqua ? NO !!! Si può solo fare assumere la posizione di Trendelemburg (clinostatismo in posizione lievemente reclinata, con il capo più in basso rispetto ai piedi) E’ indispensabile applicare subito l’algoritmo di rianimazione cardiopolmonare: BLS – Basic Life Support

Ricordare la scala del BLS 1) Airway: valutare la pervietà delle vie aeree 2) Breathing: valutare la respirazione 3) Circulation: valutare l’attivitò circolatoria

Basic Life Support Stato di coscienza Pervietà delle vie aeree: sollevare il mento, estendere il capo, esplorare il cavo orale Presenza di attività respiratoria: per 10 secondi Guarda, Ascolta, Senti se assente: 2 insufflazioni Circolo: se assente (polso carotideo) Alternare 15 compressioni toraciche e 2 insufflazioni – ricercare comparsa del polso dopo 1 min e poi dopo alcuni minuti (2’)

Priorità assoluta ! E’ indispensabile iniziare le manovre di respirazione artificiale anche quando la persona è ancora in acqua. E’ assolutamente indispensabile evitare la prolungata anossia cerebrale, il tempo critico oltre il quale iniziano danni potenzialmente irreversibili è limitato a 3 – 4 minuti dalla cessazione del respiro spontaneo.

Basic Life Support (AIRWAY)

Basic Life Support (AIRWAY)

Basic Life Support (AIRWAY)

Basic Life Support (BREATHING)

Basic Life Support (BREATHING)

Basic Life Support (BREATHING)

Basic Life Support (BREATHING)

Basic Life Support (BREATHING)

Basic Life Support (CIRCULATION)

Basic Life Support (CIRCULATION)

Basic Life Support (CIRCULATION)

Basic Life Support (info) E’ ancora dibattuto se continuare il BLS oltre i 30 min.. E’ possibile che, se presente ipotermia, possa esserevi un recupero del paziente anche dopo 1 ora !

Basic Life Support (info) Possibili complicanze: Ecceso d’aria nello stomaco può comportare compressione del diaframma e del polmone. Se presente rigurgito, drenare posizionando il paziente sul fianco. Con il massaggio cardiaco: - frattura delle coste - fratture sternali - distacco delle coste dallo sterno – pneumotorace – emotorace – contusione del polmone – lacerazione di fegato e milza – eventi embolici

IPOTERMIA Ipotermia: abbassamento della temperatura interna del corpo di pochi gradi, ma tale da compromettere gli organi vitali Congelamento: abbassamento della temperatura al di sotto di 0° di aree limitate, perlopiù periferiche, del corpo con lesioni locali, più o meno estese.

IPOTERMIA Sotto 35 C°: compromissione progressiva delle funzioni vitali Sotto 28 C°: può verificarsi l’arresto delle funzioni vitali L’esposizione a temperature anche di 15 C° in individui immobili può portare ad ipotermia, se non adeguatamente protetti !

IPOTERMIA – classificazione REGA I° - Stato di piena coscienza, il paz. ha brividi intensi e può apparire agitato, respira in modo rapido ed il polso è veloce. Temperatura interna 35 – 32 C°. II° - Stato di sonnolenza o confusione. Il paz. non ha più brividi è può apparire in una situazione di falso benessere, respira lentamente il polso può essere irregolare. Temperatura interna 32 – 28 C°.

IPOTERMIA – classificazione REGA III° - Stato di incoscienza, segni vitali (repirazione e polso) poco percettibili, talora non apprezzabili se non in modo strumentale. Temperatura interna < 28 C°. IV° - Stato di morte apparente, assenza di segni vitali (arresto cardiaco – fibrillazione ventricolare). Temperatura interna < 28 C°.

IPOTERMIA – considerazioni Al primo stadio l’organismo mette in moto meccanismi di compenso. Dal secondo stadio in poi, se non si interviene, si perde il paziente. Al terzo – quarto stadio il paziente può sembrare morto, ma se si interviene subito può essere salvato con guarigione completa.

AFTER-DROP Muovendo il paziente si può causare un ulteriore abbassamento della temperatura del cuore con conseguente morte !!! E’ necessario spostare il paziente con grande cautela, spostandolo in blocco, senza piegare le grandi articolazioni (gomiti, ginocchia bacino e spalle).

COLLASSO DA RISCALDAMENTO Durante il riscaldamento si può verificare una vasodilatazione che porta ad una caduta della pressione arteriosa e poi ad uno schok che può essere mortale. E’ quindi opportuno evitare di scaldare il paziente troppo velocemente.

COSA FARE ?  Evitare mobilizzazioni inutili per prevenire l’after-drop  Anche il paz. al I° stadio può andare incontro ad aritmia cardiaca fatale.  Và portato al coperto, riparato dall’acqua e dal vento, dove possa respirare aria non fredda, il capo va coperto con berretto di lana.  Se possibile il trasporto in 10 min presso un ospedale (elicottero !) non conviene fare altro che possa rallentare la procedura.

COSA FARE (ricovero ritardato)  Cambiare gli indumenti (se 2° o oltre, tagliarli)  Impacco termico (chimico) posto sugli indumenti intimi, sul precordio, da sostituire dopo un’ora.  Avvolgere il torace con un telo termico alluminato.  Avvolgere il paz. con altri indumenti, berretto di lana, se disponibili sacco a pelo.  Barellare il paziente.

COSA FARE (bevande ?)  EVITARE ASSOLUTAMENTE LE BEVANDE ALCOLICHE  Bevande calde solo al I°

RACCOMANDAZIONE ! ! !  E’ sempre indispensabile agire in modo coordinato, non istintivo, ma seguendo le semplici procedure ben collaudate.  L’urgenza, la tragicità degli eventi, mettono sempre a dura prova comandante ed equipaggio….si può perdere la capacità di pensare ed agire obiettivamente….  E’ quindi raccomandabile avere a bordo uno schema breve e sintetico

E’ bello godersi la crociera con la tranquillità di sapere come affrontare l’imprevisto !