Sistemi di trasmissione analogici Modulo 2
Classificazione dei sistemi di trasmissione analogici A seconda del mezzo trasmissivo impiegato e del rapporto costo/prestazioni, possiamo classificare le tecniche di trasmissione in: Tx di un segnale analogico a frequenze vocali in banda base niente modulazione Tx in alta frequenza banda traspostamodulazione Tx a divisione di frequenzaFDM Analizzeremo le tecniche di modulazione analogiche, il cui impiego è limitato alle trasmissioni radiodiffuse ( broadcast) sia di segnali audio che segnali TV, nonché sistemi radio amatoriali.
Trasmissione in alta frequenza di un segnale analogico Segnale bassa frequenzaModulazione La modulazione viene effettuata da un circuito chiamato modulatore avente due ingressi ed un uscita.
Modulante segnale da trasmettere. Portante segnale sinusoidale ad alta frequenza, adatta alla tx via radio. Modulato segnale a frequenza elevata, contenente in qualche suo parametro l’informazione da tx. Modulante (informazione) Modulato (segnale trasmesso) MODULATORE Portante ( segnale sinusoidale in alta frequenza)
ωpt+Θp: FASE ISTANTANEA La portante è un segnale sinusoidale: Ap : AMPIEZZA fp: FREQUENZA ωpt+Θp: FASE ISTANTANEA Il segnale modulato è ottenuto facendo variare uno di questi parametri.
A seconda del parametro che viene fatto variare si realizza un diverso tipo di modulazione: Modulazione d’ampiezza ( AM, Amplitude Modulation) : il segnale modulato è ottenuto facendo variare l’ampiezza del segnale portante in modo proporzionale al segnale modulante ( informazione). Da esse derivano anche la modulazione DSB, SSB, VSB. Modulazione di frequenza ( FM, Frequency Modulation) : il segnale modulato è ottenuto facendo variare la frequenza del segnale portante in maniera proporzionale al segnale modulante. Modulazione di fase ( PM, Phase Modulation) :il segnale modulato è ottenuto facendo variare la fase del segnale portante in maniera proporzionale al segnale modulante.
La modulazione di ampiezza (AM) Contenuto informativo nelle variazioni d’ampiezza del segnale modulato. Nel caso di modulante sinusoidale: Ka è una costante tipica del modulatore.
E’ chiamato indice di modulazione il parametro: E’ pari al rapporto tra l’ampiezza massima rispetto a quella in assenza di modulazione, e l’ampiezza della portante. E’ un indicatore dell’entità della modulazione impressa. 0≤m≤1 In genere ka=1.
In questo caso siamo in presenza di sovramodulazione
Per calcolare l’indice di modulazione…
Calcoliamo spettro e banda del segnale in due casi: Modulante sinusoidale spettro monolatero a righe Modulante non sinusoidale spettro bilatero continuo
Modulante sinusoidale Questo è il segnale di cui dobbiamo ricavare lo spettro
Il segnale modulato è composto da tre sinusoidi: una componente di ampiezza Ap a frequenza fp nota come frequenza della portante. una componente di ampiezza mAp/2 a frequenza fp-fm nota come riga laterale inferiore. una componente di ampiezza mAp/2 a frequenza fp+fm nota come riga laterale superiore.
Lo spettro
Lo spettro di potenza si ricava da quello di ampiezza…
La potenza totale La potenza associata alla portante è maggiore rispetto a quella associata alle frequenze laterali, che trasportano l’informazione vera e propria. Quindi c’è uno spreco di potenza…
La banda associata al segnale modulato è
Modulante non sinusoidale Se la modulante non è sinusoidale, essa presenterà uno spettro bilatero e continuo in base al teorema di Fourier. Le bande laterali presenti nello spettro del segnale modulato vengono denominate banda laterale inferiore (Lower side Band) e banda laterale superiore (Upper side band).
Lo spettro… fmin fmax fmin-fp fp fmax+fp
Abbiamo le seguenti caratteristiche: Spettro costituito da bande laterali e da una riga alla frequenza della portante Segnali corrispondenti alle bande laterali aventi lo stesso contenuto informativo Banda pari a circa due volte la banda della modulante (BAM=2fmax) Potenza associata alla portante molto elevata ( sprecata!)