Tempi e modi dei lavori delle donne in Lombardia Politiche e strategie per la conciliazione vita familiare vita professionale Risultati principali Rapporto.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Istituto per la Ricerca Sociale
Advertisements

REGIONEMARCHE Assessorato alla Conoscenza, Istruzione e Lavoro CONCILIAZIONE TRA TEMPI DI VITA E TEMPI DI LAVORO - Progetto sperimentale -
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
BANDO WELFARE AZIENDALE E INTERAZIENDALE
BIC Leccellenza dallesperienza 26 maggio, 2009 La promozione delle pari opportunità nelle PMI I risultati dellindagine qualitativa.
Donata Favaro Università di Padova
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
1 Donne e Responsabilità Sociale dImpresa: come conciliare famiglia, lavoro e carriera 29 settembre Università IULM.
Dati estratti ed elaborati a cura dell'Ufficio Statistiche dell'Osservatorio Mercato del Lavoro Servizio NC2 - Politiche per il lavoro e l'orientamento.
La partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Strumenti e metodo per l’analisi dei bisogni
Famiglia, Lavoro e Politiche
una valutazione dell’esperienza e principali risultati raggiunti
30 marzo 2011 La valorizzazione di genere come fattore strategico di sviluppo economico, organizzativo e soggettivo VALORIZZAZIONE DI GENERE COME FATTORE.
Dott. Francesco Angelo Locati – Direttore Sociale
Famiglie e Genere Antonio Tintori, Pietro Demurtas Quale famiglia? (Dom. 3) Sebben che siamo donne... ? (Dom. 9)
Le Consigliere di Parità della Provincia di Piacenza
Famiglia e stratificazione sociale. Livelli di analisi del sistema
1 BasicCare-Incentivi-Ristorazione Più tempo per fare i papà Il ruolo degli uomini come soggetti di cambiamento nel conciliare la vita lavorativa e familiare.
Uso del tempo in Italia e in Europa.
Lorientamento, gli orientatori CORSO DI FORMAZIONE PER I REFERENTI DELLORIENTAMENTO dicembre febbraio 2007.
VERSO IL PIANO DEI TEMPI E DEGLI ORARI DELLA CITTA COMUNE DELLA SPEZIA CAMeC, 30 giugno 2011.
Tempi delle città I progetti di regolazione Daniela Gregorio Milano 19 aprile 2007.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
Il service-point della conciliazione.
Con la collaborazione di E3 S.r.l.. Le linee guida del Progetto.
Le tre grandi sfide delle P.P.A.A. per la qualità del lavoro*: 1. La prima: rendere attrattive le amministrazioni pubbliche per i talenti migliori. 2.
Ufficio Studi Imprenditrici e imprese femminili in Toscana Fabio Faranna Unioncamere Toscana - Ufficio Studi Firenze, 27 ottobre 2006.
Programma attuativo per favorire la conciliazione famiglia/lavoro Il programma ha carattere sperimentale e intende implementare interventi diversificati.
1 «Prolungare la vita lavorativa. Problemi e politiche» Anna M. Ponzellini APOTEMA Etica ed Economia Regione Lombardia – Il Consiglio Anziani, al lavoro.
REGOLAMENTO 1081 DEL RELATIVO AL FSE E RECANTE ABROGAZIONE
CONVEGNO CONCILIAZIONE: OPPORTUNITÀ E STRUMENTI - LA CONCRETEZZA DI CHI OSA - Milano, 19 aprile 2012 Commissione Dirigenti Cooperatrici.
Vincenzina Zanetti - Italy Caparica – Lisbon 20/21 November 2008
FOND0 SOCIALE EUROPEO & FONDAZIONE PER IL SUD
Presentazione Piano Territoriale degli Orari - Consiglio Comunale Crema, 8 Giugno 2010.
COMMISSIONE DELLE COMUNITA EUROPEE Strategia comunitaria in materia di parità tra donne e uomini Priorità
L A CULTURA DELLA CONCILIAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI : PRASSI ED ESPERIENZA Piacenza 17 aprile 2013 Le politiche di conciliazione in ambito nazionale ed.
LE POLITICHE GIOVANILI La Valle dAosta per i giovani.
1. Termine apparso nei documenti ufficiali dellU.E. allinizio degli anni 90: una equilibrata relazione tra vita familiare e vita professionale. Le misure.
DOTE LAVORO Voucher di Conciliazione Servizi alla Persona DOTE CONCILIAZIONE Servizi alla Persona DG Istruzione, Formazione e Lavoro DG Famiglia, Solidarietà
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Michele Pasca-Raymondo Commissione europea DG Politica Regionale Bruxelles, 28 novembre 2006 Confcommercio International.
Progetto Forma -Genere Formazione specialistica lattuazione delle pari opportunità nel processo di contrattazione ( docente Carla Capaldo) LEGGE 28 giugno.
Ambito Territoriale Sociale XVI 2009PIANOINFANZIA ADOLESCENZA ADOLESCENZA.
Articolo 9 Legge 53/2000 Le opportunità offerte dall’art. 9 della legge 53/2000 ad un anno dalla riforma Francesca Pelaia Presidenza del Consiglio dei.
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
LEGNANOAMICALEGNANOAMICA Progetto Legnano Amica Presentazione Legnano 12 gennaio 2007.
Il progetto Scate 7 febbraio 2004 Seminario nazionale Genova, Job Centre.
13 febbraio 2011 Se non ora, quando? 32% di donne elette alla Camera (21% nella precedente legislatura) 30% di donne elette al Senato (19% nella precedente.
Mary Poppins Al Campania Approfondimenti sul tema della “conciliazione” fra vita personale/familiare e lavoro A cura di.
1 o dicembre 2004 Iniziative di Formazione e Politiche del Lavoro in ambito culturale Ass.Maria Cristina Castellani.
Gli scenari evolutivi delle politiche sociali:  Le politiche sociali si evolvono con l’evoluzione dei sistemi socio-economici e di governo  La nascita.
Sfide 2004 Buone prassi e trasferibilità nelle politiche di sviluppo del territorio Maurizio Sorcioni Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a.
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
L'Iniziativa Comunitaria Equal. L'Iniziativa comunitaria Equal: Nasce nell'ambito della Strategia Europea per l'Occupazione E’ cofinanziata dal Fondo.
1 Progetto finalizzato alla messa a punto e realizzazione del Piano territoriale degli orari della Città di Desio Il Piano territoriale degli orari è il.
A cura della Task Force DPO Sintesi delle modifiche e integrazioni in chiave di genere accolte nella revisione di metà periodo del POR Sicilia 2000/2006.
Quadro delle priorità 1. Reddito – Indipendenza – Lavori delle donne 2. Incremento dell’occupazione femminile – Incremento del tasso di attività femminile-
1 “Donne e Lavoro: I successi delle pari opportunita’” 15 settembre 2009 La promozione delle pari opportunità nelle PMI Emanuela Mastropietro.
ADBI Associazione Donne della Banca d’Italia Mariella Taliercio Perché e come valorizzare i talenti femminili 17 giugno
La conciliazione vita-lavoro
BENESSERE ORGANIZZATIVO NEL SSN E CONTRATTAZIONE DI II LIVELLO RUOLO DEI COMITATI UNICI DI GARANZIA BUONE PRASSI DI CONCILIAZIONE VITA LAVORO IN SANITA’
Le politiche di integrazione sociale dei minori stranieri
23/5/ Bari, Sala Convegni Camera di Commercio Macroarea Work-life balance Rapporteuse Tiziana Corti Ufficio Garante di genere – Regione Puglia.
Valentina Joffre Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Sociali Napoli, 21 maggio 2013 Corso di Sociologia del Lavoro Università.
IL TEMPO RITROVATO Venezia, 23 settembre IL TEMPO RITROVATO CONCILIAZIONE: DA QUESTIONE NON PIU’ RINVIABILE … … A STRUMENTO DI BENESSERE PER LE.
L A S TRATEGIA REGIONALE PER L ’ INCLUSIONE SOCIALE ATTIVA I CANTIERI DI CITTADINANZA IN PUGLIA.
Nuovo welfare per la conciliazione Daniela Gregorio Milano, 18 novembre
Tavola Rotonda: la disabilità e le sue implicazioni La rete dei servizi Mario Melazzini Vigevano, 8 ottobre 2011.
Prospettiva di genere:integrare la dimensione di pari opportunità tra donne e uomini nei progetti che beneficiano di finanziamenti europei. La metodologia.
Transcript della presentazione:

Tempi e modi dei lavori delle donne in Lombardia Politiche e strategie per la conciliazione vita familiare vita professionale Risultati principali Rapporto prefinale Cod. IReR 2009027 Settembre 2010

La struttura della ricerca Parte prima Come stanno cambiando le donne (e gli uomini) in Lombardia Parte seconda Analisi delle strategie messe in atto dalle donne e dai loro partner per far fronte alle esigenze di conciliazione tra tempi di cura e di lavoro Parte terza  Analisi delle politiche regionali che incidono sulla conciliazione dei tempi (atti normativi e strumenti) Allegato statistico (Aggiornamento della ricerca “Indagine sulla questione femminile”, cod. IReR 2005B016)

Parte prima Come stanno cambiando le donne (e gli uomini) in Lombardia

CONCILIARE VUOL DIRE… Il termine conciliazione nasce su iniziativa europea . La Risoluzione del Consiglio dell'Unione Europea del 29 giugno 2000 recita: “La partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini sia al mercato del lavoro che alla vita familiare, che va a vantaggio sia degli uomini che delle donne, costituisce un elemento indispensabile allo sviluppo della società. La maternità, la paternità e i diritti dei figli sono valori sociali fondamentali”.

Gestione e modelli familiari CONCILIARE VUOL DIRE.. Il presupposto alla base è l’eguaglianza delle opportunità tra i sessi ovvero la presenza di eguali punti di partenza per uomini e donne per lo sviluppo delle proprie vite. Il concetto è multidimensionale e coinvolge più ambiti: CONCILIAZIONE Capitale Umano Gestione e modelli familiari Lavoro La conciliazione trova la sua concretizzazione nella predisposizione di “politiche”, direttive e misure in grado di salvaguardare la possibilità di conciliare la vita familiare con la vita lavorativa.

UOMINI E DONNE CHE CAMBIANO Parleremo di uomini e di donne Scelte e condizioni di vita di uomini e donne a livello professionale familiare di sviluppo di capitale umano sono strettamente intrecciate Le fonti Istat, Rilevazione continua sulle forze di lavoro, 2004-2009 Istat, Indagine Multiscopo Aspetti della Vita quotidiana, 2007 IReR, Family Social Survey, 2008

ALCUNI ELEMENTI DEMOGRAFICI Una popolazione: - sempre più anziana - sempre più femminile Quali scenari futuri? verso l’omologazione e la conciliazione?

ALCUNI ELEMENTI DEMOGRAFICI Una popolazione straniera: - in continuo aumento maschile (ma non solo…) sempre più simile a quella italiana %

MODELLI FAMILIARI E MODELLI OCCUPAZIONALI Uomini e donne tra i 26 e i 35 anni Una fascia strategica e compatta Il modello familiare dominante: la famiglia lunga Il contratto generazionale e gli effetti sul mercato del lavoro  La mancata innovazione La mancata mobilità Composizione per genere e classe di età dei lavoratori parasubordinati (INPS 2009)

confronto Lombardia ed Italia (ISTAT) Uomini e donne tra i 26 e i 35 anni Un modello che scricchiolerà? Sull’identità personale Sulle scelte riproduttive Numero medio di figli per donna, anni 2006/2009: confronto Lombardia ed Italia (ISTAT)

MODELLI FAMILIARI E MODELLI OCCUPAZIONALI Le donne adulte tra i 46 e i 75 anni  Sono il perno del sistema di conciliazione Si tratta di un sistema che scricchiola: I primi segnali sugli anziani... le badanti L’abbandono del lavoro dopo la nascita dei figli... oppure no? Le generazioni future e i pensionamenti DONNA Genitori anziani Figli Nipoti Partner Badanti Uscita dal mercato del lavoro 0000

L’ISTRUZIONE E IL MERCATO DEL LAVORO Le donne sono sempre più istruite, ma… … il soffitto di cristallo non cede Lauree brevi, lauree, titoli di dottorato - incrementi in valori assoluti 2004-2009, per genere (ISTAT, Rtfl)

L’ISTRUZIONE E IL MERCATO DEL LAVORO Segregazione verticale Segregazione orizzontale

Parte seconda Analisi delle strategie messe in atto dalle donne e dai loro partner per far fronte alle esigenze di conciliazione tra tempi di cura e di lavoro

I TEMI TRATTATI OBIETTIVO: far luce sui vincoli che le donne lombarde (e i loro partner) incontrano nella gestione dei carichi di cura, i bisogni insoddisfatti e le strategie di fronteggiamento FONTI PRINCIPALI: Istat, Indagine Multiscopo Aspetti della Vita quotidiana, 2007 Irer, Family Social Survey (FSS), IRER, 2008 Istat, Indagine Uso del tempo 1988-89; 2002-03 Istat, Rilevazione continua sulle forze di lavoro aprile-giugno 2005

TEMPO, GENERE, GENERAZIONI: IL CONTESTO ITALIANO la riduzione delle differenze di genere rispetto al tempo dedicato al lavoro familiare è dovuto più all’acquisizione di nuovi ruoli sociali da parte delle donne nelle diverse fasi della vita che ad una parità all’interno delle mura domestiche; le tendenze demografiche, l’investimento in istruzione delle donne e la partecipazione femminile al mercato del lavoro mettono in crisi la tradizionale divisione dei ruoli tra generi e generazioni; la rete informale è una risorsa fondamentale per l’assolvimento dei compiti quotidiani, in particolare quelli di cura, ma il numero e l’intensità dei legami sui quali contare è destinato a diminuire nel tempo; il sovraccarico di lavoro per le donne della “doppia presenza” produce costi personali molto alti, in termini di soddisfazione per il tempo per sé, ma non incrina il desiderio di permanere nel mercato del lavoro; luoghi di lavoro “family friendly” e la sincronizzazione dei tempi individuali con quelli urbani e sociali incidono fortemente sulle effettive possibilità conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.

TEMPI SOCIALI, ACCESSIBILITÀ DEI SERVIZI E SODDISFAZIONE PER IL TEMPO LIBERO (Indagine Multiscopo) Tabella 2.21 Frequentazione amici per strutture familiari (%; Lombardia) più volte la settimana qualche volta al mese qualche volta l’anno o mai totale Soli da 18 a 45 anni 56,8 39,9 3,3 100 Soli oltre i 45 anni 44,4 28,7 26,9 Coppie dai 18 ai 45 anni senza figli 31,9 61,6 6,5 Coppie oltre i 45 anni senza figli 41,4 37,9 20,7 Coppie con almeno un figlio con meno di 14 anni 22,3 61 16,7 Coppie con almeno un figlio con più di 14 anni 33 42,7 21,3 Monogenitore 38,1 39,1 22,7 Totale 35,5 46,1 18,6 Tabella 2.24 Livello di soddisfazione per i seguenti aspetti per condizione occupazionale femminile e presenza di figli (% di riga, Lombardia)  Soddisfatte (molto/abbastanza) Situazione economica Relazioni con gli amici Lavoro Tempo libero Occupata con figli <14 anni 61,7 85,8 80,8 46,1 Non occupata con figli < 14 anni 48,7 79 73,1* 51,0 Occupata con figli > 14 anni 62,9 89,7 85,3 56,5 Non occupata con figli > 14 anni 65,8 80,5 84,3 68,1 Occupata senza figli 66,1 87,3 78,9 59,2 Non occupata senza figli 55,7 71,8 79,2* 70,5 Totale 61,6 82,9 80,7 58,6

CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA IN LOMBARDIA (FAMILY SOCIAL SURVEY) Figura 3.1 Vi sono stati cambiamenti nella vita lavorativa (sua e del partner) determinati da motivi familiari? (%, non si considera l'astensione dal lavoro per maternità o aspettativa) Lavoro o famiglia? Tabella 3.2 Qual è il motivo principale di questo cambiamento ? Maschio Femmina Totale La cura dei figli 15,1 64,3 54,8 La cura dei genitori 1,8 4,2 3,7 Motivi economici 23,2 9,3 12,0 Chiusura, spostamento dell'azienda 19,8 2,7 6,0 Licenziamento 15,8 10,8 11,8 Possibilità di avere più tempo libero 4,0 3,6 Motivi di salute 2,8 2,1 2,3 A seguito del lavoro del partner 1,4 ,4 ,6 Altro (specificare) 15,9 5,2 100

CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA IN LOMBARDIA (FAMILY SOCIAL SURVEY) Le responsabilità domestiche e familiari: chi fa che cosa Tabella 3.4 In casa chi si occupa prevalentemente di…? (risposte multiple,% di riga) Partner uomo Partner donna Entrambi Figli Altro parente convivente Altro a pagamento Pulizia e gestione quotidiana della casa ? 14,9 64,2 13,0 ,8 1,8 5,4 Manutenzione della casa 50,3 18,2 9,7 2,5 ,7 18,6 Pratiche burocratiche 32,4 29,5 32,1 2,2 1,0 2,7 Preparazione pasti 17,4 66,5 12,4 ,6 2,3 Acquisti / spesa quotidiana 18,5 54,8 23,4 ,9 Acquisti importanti, gestione del denaro 22,4 24,6 51,0 ,2 Cura dei figli 1,2 8,8 35,0 ,0 ,1 54,9 Tabella 3.9 Squilibrio di genere nell’uso del tempo per tipo di coppia (Differenza tra numero di ore dedicato a ciascun gruppo di attività dichiarato dalle donne e quello dichiarato dagli uomini) Lavoro di cura lavoro retribuito/studio lavoro domestico tempo libero Tradizionale 6,7h -18,8h 15,0h -5,0h Doppia presenza 5,0h -6,3h 7,7h -3,8h Paritaria 7,6h -4,1h 5,8h 0,1 Totale 6,2h -10,8h 10,6h -3,2h

CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA IN LOMBARDIA (FSS) Figura 3.4 Intensità degli aiuti dati e di quelli ricevuti in diversi tipi di famiglie (confronti tra valori medi degli indici normalizzati, scala 0-100) Le reti di sostegno Figura 3.5 Differenza tra aiuti dati e ricevuti per età del capofamiglia

CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA IN LOMBARDIA (FAMILY SOCIAL SURVEY) Modelli di scambio Confrontando ogni famiglia con le altre, cioè verificando se esse hanno ricevuto (e/o offerto) in misura maggiore o minore rispetto a quanto fa il resto della popolazione, otteniamo quattro tipi: l’isolamento (49,9%) il care-giving (19,7%) la reciprocità (19,2%) l’assistenza (11,1%) Tabella 3.15 Modello relazionale della famiglia per ampiezza demografica del comune (%) Ampiezza demografica del Comune Totale < 2.000 abitanti 2.000-10.000 10.000-50.000 > 50.000 Isolamento 23,1 50,8 48,6 57,3 49,9 Assistenza 11,3 12,6 9,9 10,8 11,1 Care-giving 28,8 18,3 20,2 18,6 19,7 Reciprocità 36,9 21,2 13,3 19,2 100

Parte terza  Analisi delle politiche regionali che incidono sulla conciliazione dei tempi (atti normativi e strumenti)

Conciliazione famiglia-lavoro Una premessa… I concetti-chiave utilizzati nell’indagine Conciliazione famiglia-lavoro: partecipazione equilibrata di donne e uomini alla vita familiare e al mercato del lavoro (Donà 2007). Politiche pubbliche: possono essere interpretate sia come risposta a un problema collettivo sia come insieme di azioni, o di non azioni, di cui sono responsabili le autorità di governo (Regonini 2001). Politiche di conciliazione: rappresentano il nesso tra la dimensione del lavoro, della cura e della diseguaglianza di genere (Signorelli 2007). si focalizzano sulle relazioni di genere e sulla risorsa tempo; a partire dalla seconda metà degli anni novanta estendono il proprio ambito di intervento dai servizi alla persona ai contesti lavorativi; privilegiano un approccio multidisciplinare e intersettoriale; coinvolgono gli organi di governo locale, il terzo settore, il mondo imprenditoriale.

L’indagine Finalità Realizzare la mappatura degli strumenti normativi finora adottati dalla Regione Lombardia che in modo, diretto o indiretto, aiutano donne e uomini con responsabilità di cura a entrare o permanere nel mercato del lavoro.

Come e quando La ricerca si è svolta nell’arco temporale febbraio-luglio 2010. Nel sito www.regione.lombardia.it sono state visionate le pagine delle Direzioni Generali: - “Presidenza” - “Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale” - “Istruzione, Formazione e Lavoro” - “Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione” L’attenzione si è focalizzata soprattutto sulle pagine riguardanti la normativa regionale e la programmazione. Nel sito del BURL è stata selezionata per ciascuna tipologia di atto la materia Pari Opportunità (codice 473). Gli atti estrapolati sono stati analizzati in riferimento alla conciliazione. Comparazione dei risultati tra il primo e il secondo step. Verifica dei risultati con i funzionari intervistati. Sono state condotte interviste ai funzionari delle DG sopra indicate, alla Consigliera regionale di Parità ed ai referenti del progetto “Un ticket per conciliare” di Monza.

La mappatura Le misure di conciliazione rappresentano l’insieme di tutte le azioni finalizzate al raggiungimento di un equilibrio tra responsabilità familiari e professionali. Nel realizzare la mappatura abbiamo preso in considerazione tre livelli: Misure dirette Promuovono direttamente la conciliazione famiglia-lavoro. Misure indirette Affrontano il tema della conciliazione in relazione ad altre questioni di interesse prioritario, come per esempio la famiglia, i minori, i servizi alla persona, il lavoro… Misure di sensibilizzazione Sono le azioni di comunicazione sociale finalizzate ad informare e sensibilizzare i diversi attori sulle opportunità di conciliazione esistenti.

I risultati della mappatura La scheda contiene gli atti normativi suddivisi per Direzione Generale . In sintesi… Presidenza istituzionalizzazione degli organismi regionali di parità; azioni di empowerment del territorio; politiche dei tempi urbani. Settore Famiglia trasferimenti monetari; servizi di cura; reti di solidarietà. Settore Lavoro politiche attive del lavoro; azioni di sistema.

Il modello di conciliazione Ambiti di intervento Obiettivi di policy Obiettivi di conciliazione Strumenti Territorio Intervenire sulla mobilità sostenibile Ridurre i tempi degli spostamenti casa-lavoro Bando per la concessione di contributi per l’attuazione dei PTO (piani territoriali degli orari) Migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei servizi pubblici e di utilità pubblica Favorire l’armonizzare tra orari dei servizi e orari lavorativi Coordinare le risorse temporali messe a disposizione dalle persone che condividono uno spazio urbano Fare incontrare domanda e offerta di tempo attraverso la costituzione di banche del tempo Promuovere la realizzazione di progetti di sviluppo locale Progettare la conciliazione in relazione alle priorità individuate nei diversi contesti territoriali Bando “Piccoli progetti per grandi idee”

Il modello di conciliazione Ambiti di intervento Obiettivi di policy Obiettivi di conciliazione Strumenti Servizi Potenziare l’accesso ai servizi alla persona Trasferire quote di tempo dalla cura ad altre attività (lavoro, tempo libero, tempo per sé…) Buono famiglia, bando maternità, titoli sociali,voucher di conciliazione Sviluppare forme di mutuo-aiuto nel lavoro domestico e di cura Bando famiglia Promuovere le cure domiciliari per i non autosufficienti Sostenere le famiglie nei compiti legati alla cura Titoli sociali, voucher socio-sanitario, credit

Il modello di conciliazione Ambiti di intervento Obiettivi di policy Obiettivi di conciliazione Strumenti Lavoro Realizzare politiche attive del lavoro Favorire la formazione delle persone in mobilità attraverso l’offerta gratuita di servizi di cura Voucher per i servizi di conciliazione (Dote Lavoro Ammortizzatori Sociali) Valorizzare la responsabilità sociale delle imprese Diffondere la cultura della conciliazione attraverso azioni di sensibilizzazione e di formazione Premi Promuovere la flessibilità nell’organizzazione del lavoro Finanziamenti azioni positive (ex art. 9 L. 53/00) Migliorare il sistema di protezione sociale Integrare il reddito di coloro che intendono prolungare il congedo parentale o ridurre l’orario di lavoro Titoli sociali

Progetto “Un ticket per conciliare” Il progetto promosso dal Comune di Monza - finanziato attraverso il bando “Piccoli progetti per grandi idee” - prevede le seguenti azioni: Attivazione del partenariato pubblico-privato e costituzione del tavolo di sperimentazione Simulazione di best practices per la conciliazione (studio delle sperimentazioni realizzate in Francia, in Belgio e in Inghilterra) Sensibilizzazione ed animazione del territorio Divulgazione delle informazioni Formazione ed assistenza personalizzata (operatori di sportello e PMI per accesso incentivi L. 53/00) Progetto di sperimentazione Ticket sociali per i servizi alla famiglia e alla persona