Storia costituzionale di Roma antica Schemi di sintesi Prof

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Transcript della presentazione:

Storia costituzionale di Roma antica Schemi di sintesi Prof    Storia costituzionale di Roma antica Schemi di sintesi Prof. Cosimo Cascione Storia del diritto romano - V Cattedra Facoltà di Giurisprudenza Università degli Studi di Napoli Federico II

La monarchia (753 a. C.-509 a. C.)

Il rex (latino-sabino/etrusco) Nomina (ruolo del senato [interregnum e designazione politica] – dei sacerdoti [inauguratio] – suffragium popolare [lex curiata, si tratta di una mera acclamazione]) Compiti e poteri (mantenimento della pax deorum, giurisdizione – imperium militare) Ausiliari del rex (duoviri perduellionis; quaestores parricidii)

I collegi sacerdotali Ruolo religioso e giuridico (ius – mores) Pontefici: interpretazione del diritto e dichiarazione del calendario Auguri: inauguratio e controllo della legittimità degli atti pubblici Feziali: rapporti internazionali

Il senato (formato da patres↔patricii). Si tratta del ‘consiglio’ degli anziani che rappresentano le gentes. Poteri (interregnum – auctoritas) e competenze

Il popolo/La plebe (popolo esclusi i patrizi) Le partizioni: le curie (antiche strutture di matrice gentilizia), in rapporto con le tre tribù romulee: Ramnes (i Latini), Tities (i Sabini), Luceres (gli Etruschi) le centurie e le classi: ordinamento timocratico, di età etrusca (in epoca storica: 18 centurie di equites – cavalieri + 175 centurie di fanti suddivisi in 5 classi di censo) le tribù (romulee [etnico-gentilizie]–serviane [territoriali: a) urbane; b) rustiche])

La repubblica (509 a. C.-27 a. C.)

Il passaggio dalla monarchia alla repubblica (regnum→libertas) La tirannia etrusca. La riscossa gentilizia. Res publica = res populi

Il problema della primitiva magistratura repubblicana Diverse teorie: secondo la storiografia positivistica il rex si sarebbe ‘fossilizzato’ in una carica sacerdotale ed il potere civile e militare sarebbe stato acquisito da una carica non collegiale [magister populi? praetor maximus?; secondo le fonti e la dottrina più recente fin dall’inizio della repubblica vi sarebbe stata una coppia magistratuale [praetores/consules]

Il consolato Poteri simili a quelli del rex (ma meno caratterizzati dal punto di vista sacrale): imperium domi (‘a casa’: iurisdictio, coercitio); imperium militiae (comando militare fuori dalle mura di Roma). Durano in carica solo un anno e hanno la possibilità di ‘bloccare’ qualsiasi atto del collega (tranne che la nomina di un dittatore in caso di emergenza)

Caratteristiche generali della magistratura Caratteristiche generali della magistratura. Temporaneità e collegialità Intercessio tra i colleghi Provocatio ad populum (leggi de provocatione): secondo le fonti l’istituzione di questa ‘garanzia costituzionale’ risalirebbe al primo anno della repubblica. Secondo parte della storiografia (v. Kunkel) si sarebbe stabilizzata solo dal 300 a. C. (con una lex Valeria)

Il decemvirato legislativo (451-450 a. C.) Mutatio della forma civitatis Compiti e poteri (la “scritture” delle leggi) La fine del decemvirato (alleanza patrizio-plebea)

Leges Valeriae Horatiae e reazione al decemvirato de provocatione: ribadisce la provocatio e impedisce la nomina di magistrati esenti de tribunicia potestate: accetta i tribuni plebis nell’ordinamento de plebiscitis: forse ammette l’elezione dei tribuni [sulla custodia dei senatoconsulti: di dubbia storicità]

Patrizi e plebei 1) L’esclusivismo della magistratura (e dei sacerdozi) e il problema degli auspicia 2) La lex Canuleia del 445 a.C.: possibilità di conubium 3) Il processo di equiparazione (metodi ‘rivoluzionari’ della plebe: tribunato [sacrosanctitas], con relativa intercessio; secessione; rifiuto di partecipare alla leva)

La costituzione matura Il compromesso del 367 a.C. – Le cd. leggi Licinie Sestie: provvedimenti sul possesso delle terre, sui debiti, accesso dei plebei al consolato (svolta decisiva del processo di equiparazione)

(compiti, poteri e funzioni) Le magistrature (compiti, poteri e funzioni)

Magistrature maggiori [hanno auspici maggiori e sono elette nei comizi centuriati (tranne che dittatore e magister equitum, per i quali si procede alla dictio)] 1) Il consolato*# (imperium – potere militare – possibilità di convocare formalmente popolo e senato) 2) La pretura*# (iurisdictio). Pretore urbano (dal 367 a. C.) e peregrino (dopo il 242 a. C.). Gli altri pretori 2 bis) Il problema dell’espansionismo – Le province (sfere di competenza del magistrato) 3) Il dittatore*# (posizione particolare ↔ nomina attraverso dictio; nominato in casi di emergenza interna o esterna; durata: 6 mesi) 4) Il magister equitum (ausiliario del dittatore) 5) I censori # (il censimento – la cura della moralità – la lectio senatus)

Magistrature minori 1) Gli edili curuli #(cura urbis e giurisdizione nei mercati) 2) I questori (l’erario – i questori militari e provinciali; raccordo con gli antichi questori parricidii) 3) Le cd. magistrature minori (i cd. Vigintisexviri: in origine si trattava di ausiliari dei magistrati) Legenda: * magistrature cum imperio; è dubbia l’attribuzione dell’imperium ai censori ed al magister equitum # magistrature (originariamente) patrizie

I magistrati plebei I tribuni (auxilium – intercessio – veto). Nel 449 una legge Valeria Orazia riconosce la loro inviolabilità, che originariamente si basava solo sul giuramento dei plebei. I poteri “positivi”: convocazione dei concili plebei e proposizione dei plebisciti Gli edili (dalla cura dei templi al cursus honorum)

Il popolo I comizi: curiati (compiti nell’ambito del diritto gentilizio e familiare – lex de imperio: provvedimento solo formale); centuriati elezione dei magistrati maggiori votazione di leges (competenza esclusiva: guerre e potestà censoria) provocatio ad populum (de capite) tributi elezione degli altri magistrati votazione di leges (ad esclusione della competenza esclusiva dei comizi centuriati) provocatio ad populum (giudizi per multa) Le contiones (assemblee ufficiali del popolo, ma non deliberanti, convocate da magistrati o sacerdoti)

La plebe I concili elezione dei magistrati plebei (tribuni e edili) votazione dei plebiscita (dal 287 a. C. con la lex Hortensia parificati alle leges) processi tribunizi ed edilizi (per multa)

Il senato Interregnum (solo nel caso in cui vengano a mancare insieme i 2 consoli) Auctoritas (rapporto con leggi e plebisciti) Senatusconsulta (valore politico – si rivolgono al magistrato che non è però giuridicamente obbligato a seguire il “consiglio”) Il senatoconsulto ultimo nella crisi della repubblica (rapporto con la dichiarazione di hostis rei publicae – casistica) Compiti nell’ambito della politica estera e finanziaria

La crisi della repubblica L’eredità di Annibale (l’impatto dell’imperialismo sulle strutture cittadine: economia, diritto, società) I Gracchi (problema agrario – problema della cittadinanza – problema della plebe urbana). La legislazione (e la ‘controriforma’ oligarchica) Optimates e populares L’amministrazione provinciale come problema costituzionale (prorogatio; promagistrature; repetundae)

La riforma dell’esercito (dall’esercito di Roma agli eserciti dei generali) Mario e Silla (la dittatura e la costituzione di Silla) Sovversivi: Lepido – Catilina – Clodio Il primo triumvirato: un accordo privato tra potentati Pompeo e Cesare (la dittatura e la costituzione di Cesare) Tra Cesare e Augusto: guerra civile Il secondo triumvirato (magistratura costituente)

Il principato (27 a. C.-284 d. C.)

Tesi storiografiche sulla genesi del principato Le forme costituzionali. I poteri di Augusto Imperium proconsulare (maius et infinitum) Tribunicia potestas (confronto con i poteri tribunizi ottenuti dal 36 a. C. in poi) Auctoritas (il principe [Augusto per primo ed in particolare] è superiore a tutti)

Il consilium principis (funzioni ed evoluzione storica) Potere imperiale e organi repubblicani (magistrature, senato e popolo) L’amministrazione dell’Italia e dell’Urbe Le prefetture Praefectus Urbi Praefectus Pretorio Praefectus Vigilum Praefectus Annonae

L’amministrazione delle province (senatorie e imperiali) Il principe e la giurisprudenza (ius publice respondendi) Le costituzioni imperiali come fonte del diritto (edicta, mandata, rescripta, epistulae, decreta) Il problema della successione. Le forme a) endogentilizia b) endofamiliare c) l’adozione d) il ruolo del senato e dell’esercito L’anarchia

Il senato L’ordinamento – Le funzioni (in particolare: la cognitio criminale) – I senatoconsulti (evoluzione in senso legislativo – l’intervento sul ius civile – oratio principis)

Il popolo La decadenza e la fine del ruolo costituzionale del popolo (elezioni e legislazione)

Il dominato (284 d. C.-476 d. C.)

Diocleziano e la tetrarchia (bi- e quadripartizione dell’impero) Gli Augusti e i Cesari – La successione Le riforme dell’amministrazione (province, diocesi e prefetture) Le riforme finanziarie e fiscali (in particolare: l’edictum de pretiis) Il consistorium (rapporto con il consilium principis)

Costantino L’amministrazione centrale e l’esercito La politica religiosa La “nuova Roma”

Le partes imperii (Occidente e Oriente – rapporti costituzionali e legislativi) Le vicende costituzionali fino alla caduta dell’Impero d’Occidente (476 d. C.)