Demansionamento: il punto di vista giuridico

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LE CURE AL PAZIENTE CON CRITICITA’ LEGATE ALL’AUTONOMIA
Advertisements

La sorveglianza sanitaria nel nuovo Testo Unico
La nuova normativa per l’Impresa Sociale
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Gli istituti del diritto del lavoro subordinato
Mansioni esigibili e tutela della professionalità
L’infermiere come garante della qualità
Il trasferimento d’azienda
Procedura di eccedenze di personale e mobilità collettiva. Le pubbliche amministrazioni che rilevino eccedenze di personale sono tenute ad informare preventivamente.
Art. 60. D.lgs 29/93 abrogato Orario di servizio e orario di lavoro. [1. L'orario di servizio si articola di norma su sei giorni, dei quali cinque anche.
Il contratto individuale di lavoro
Mansioni e relazioni Formazione C.S A cura di Lucia Balboni
La tutela delle lavoratrici madri in stato di gravidanza
Il Datore di Lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare.
SICUREZZA OBBLIGATORIA: COSA CAMBIA NELLA FORMAZIONE? Incontro con SPISAL sul nuovo Accordo Stato - Regioni 1 marzo 2012.
IL LAVORO INTERMITTENTE
LAVORO SUBORDINATO ART.2094 C.C. Prestatore di lavoro subordinato
PART-TIME CLAUSOLE ELASTICHE
Il contratto individuale di lavoro
Disciplina delle mansioni art.52 Il prestatore di lavoro deve essere adibito: -alle mansioni per le quali è stato assunto o -alle mansioni considerate.
Università Magna Græcia di Catanzaro MANSIONI E INQUADRAMENTO
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
IL RAPPORTO DI LAVORO di Carmela De luca. LA DISCIPLINA GIURIDICA DEL RAPPORTO DI LAVORO I rapporti tra i datori di lavoro e i lavoratori sono regolati.
FONTI: L , n. 251 “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione.
DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 101 Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. Decreto-Legge.
Alcune tipologie contrattuali
LAVORO INTERMITTENTE. Che cosè: È un contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la.
IL NUOVO CONTRATTO A TERMINE
Corso di Formazione ECM “Aspetti medico-legali della professione infermieristica” Dalle mansioni alla responsabilità, l’evoluzione della professione infermieristica.
ASPETTI LEGALI, MEDICO LEGALI, ETICI E PSICOLOGICI DELLA MEDICINA DEI TRAPIANTI Rovigo, 8 Maggio 2008 Gli aspetti legali della professione infermieristica.
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
La mobilità del personale provinciale in ambito regionale alla luce del percorso di elaborazione della proposta di legge regionale di riordino delle funzioni.
Somministrazione e lavoro accessorio nel Jobs Act
CLC Studio Legale Corso Italia, 43 – MILANO Via Carlo Zima, 1/A – BRESCIA Avv. Daniele Colombo Il.
LA MODIFICA DELLE MANSIONI DOPO IL JOBS ACT
L’apprendistato L’apprendistato è un contratto regolato originariamente dalla legge n. 25 del Oggi la disciplina è dettata dal D. Lgs n. 167 del.
Le mansioni del lavoratore
Relazioni Industriali mercoledì 15 luglio 2015, ore Incontro di Zona “Vallecamonica” JOBS ACT Potenzialità e criticità.
Coordinamento politiche sociali 21/09/2105
comma 1, lett. b) Patto per la Salute
Il dirigente scolastico tra d.lgs. 165/2001 e l. 107/2015
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
1 LE NUOVE REGOLE IN MATERIA DI ORARIO DI LAVORO I Dlgs n. 66/2003 e n. 213/2004 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco.
LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO Camera del Lavoro di Alessandria 1 LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI Ottobre.
1 IL QUADRO NORMATIVO. DLGS N. 276/2003 Non applicazione alle PA (art. 1 comma 2) Applicazione della somministrazione di lavoro a tempo determinato (art.
1 Le norme sul personale del DL n. 223/2006 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco.
1 Le assunzioni flessibili A cura del dott. Arturo Bianco.
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
(Operatore Socio sanitario)
Stage/ tirocinio Lo stage in azienda è un percorso di formazione individuale che mira ad agevolare i giovani lavoratori nella scelta professionale al.
1 L’interinale - la somministrazione di lavoro temporaneo.
La disciplina delle 11 ore di riposo giornaliero
Questa progetto in via sperimentale, propone un nuovo modello di risposta infermieristica: l'Infermiere di Famiglia, inserito nel contesto del “Project.
Decreto Legislativo ai sensi della Legge Biagi 14 febbraio 2003 n. 30 Il ruolo del Sindacato.
Demansionamento: il punto di vista giuridico Luca Benci
Comparto Sanità.
Corso di diritto commerciale avanzato Prof. Mario Campobasso 1 IL CONTRATTO DI SOCIETÀ (LO SCOPO MEZZO) C.d.S. Magistrale in Giurisprudenza a.a
La responsabilità dell’operatore e della famiglia nella cura e assistenza ai bambini gravemente disabili Eleonora Burgazzi Sez. Medicina Legale e delle.
Contratto a tempo determinato Dlgs 368/2001 modificato da DECRETO-LEGGE 11 giugno 2002, n. 108 (in G.U. 11/06/2002, n.135) ; La LEGGE 23 dicembre 2005,
Mansioni art c.c.. Cosa sono le mansioni del lavoratore? L’insieme dei compiti che il lavoratore è tenuto ad adempiere in esecuzione del contratto.
SUBORDINAZIONE E AUTONOMIA DOPO IL TU CONTRATTI DI LAVORO DLGS. 81/2015.
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La riforma dell’art c.c.: -la disciplina previgente dell’art c.c. e la giurisprudenza in merito;
1 CGIL Dipartimento Mercato del Lavoro e Formazione Decreto Legge n°112 del 25 giugno 2008 Art. 23 Modifiche alla disciplina del contratto di Apprendistato.
Corso di Laurea in Giurisprudenza a.a Prof.ssa Silvia Borelli Lezione XVII – I poteri del datore di lavoro Diritto del lavoro.
Il trasferimento del lavoratore. Definizioni e differenze Le ragioni del trasferimento Limiti al trasferimento del lavoratore.
Gruppo sul Telelavoro: E. Amadei (BO), A. Cavalli (CNAF), R. Gomezel (TS), P. P. Ricci (CNAF), D. Riondino (LNF) Disciplinare per l'applicazione del Telelavoro.
Orario, riposo, ferie: dlgs 66 del 2003 e successive modifiche.
Transcript della presentazione:

Demansionamento: il punto di vista giuridico Luca Benci www.lucabenci.it Twitter @Luca_Benci

Mansioni La tutela verso lo sfruttamento (verso l’alto) Il divieto di adibizione a mansioni inferiori

Definizione di demansionamento Privare il lavoratore delle mansioni di appartenenza, adibendolo a mansioni inferiori, in modo parziale o totale.

Mansioni del lavoratore art. 2103 cc Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione. Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta, e l'assegnazione stessa diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi. Egli non può essere trasferito da una unità produttiva ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive.  Ogni patto contrario è nullo

Mansioni del lavoratore La normativa dei dipendenti “USL” Il dipendente ha diritto all’esercizio delle mansioni inerenti al suo profilo professionale e non può essere assegnato, neppure di fatto, a mansioni superiori o inferiori. DPR 761/1979 art. 29

Mansioni del lavoratore La normativa dei dipendenti “USL” In caso di esigenze di servizio il dipendente può eccezionalmente essere adibito a mansioni superiori. L'assegnazione temporanea, che non può comunque eccedere i sessanta giorni nell'anno solare, non dà diritto a variazioni del trattamento economico. Non costituisce esercizio di mansioni superiori la sostituzione di personale di posizione funzionale più elevata, qualora la sostituzione rientri tra gli ordinari compiti della propria posizione funzionale.

Mansioni del lavoratore La normativa dei dipendenti “USL” Qualora un posto cui corrisponda una pluralità di funzioni venga scisso in più posti, il titolare del preesistente posto ha diritto ad opzione fra i due o più posti di nuova istituzione. All'assegnazione provvede l'unità sanitaria locale di appartenenza. DPR 761/1979 art. 29

La privatizzazione degli anni novanta Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi, ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto dello sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive.

La privatizzazione degli anni novanta L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione.

La privatizzazione degli anni novanta Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore: a) nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti come previsto al comma 4; b) nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza. 3. Si considera svolgimento di mansioni superiori, ai fini del presente articolo, soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni

La normativa attuale D.Lgs 165/2001 art. 52 Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto delle procedure selettive di cui all'articolo 35, comma 1, lettera a). L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione

La normativa contrattuale Ogni dipendente è inquadrato nella corrispondente categoria del sistema di classificazione in base al profilo di appartenenza. Ciascun dipendente è tenuto a svolgere anche attività complementari e strumentali a quelle inerenti lo specifico profilo attribuito i cui compiti e responsabilità sono indicati a titolo esemplificativo nelle declaratorie di cui all'allegato 1

Art. 2103 Prestazione del lavoro Jobs Act Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all’inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello di inquadramento delle ultime effettivamente svolte.

Art. 2103 Prestazione del lavoro Jobs Act In caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidono sulla posizione del lavoratore, lo stesso può essere assegnato a mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore.

Art. 2103 Prestazione del lavoro Jobs Act Il mutamento di mansioni è accompagnato, ove necessario, dall’assolvimento dell’obbligo formativo, il cui mancato adempimento non determina comunque la nullità dell’atto di assegnazione delle nuove mansioni.

Art. 2103 Prestazione del lavoro Jobs Act Ulteriori ipotesi di assegnazione di mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore possono essere previste da contratti collettivi, anche aziendali, stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Art. 2103 Prestazione del lavoro Jobs Act Nelle ipotesi di cui al secondo e quarto comma, il lavoratore ha diritto alla conservazione del livello di inquadramento e del trattamento retributivo in godimento, fatta eccezione per gli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della precedente prestazione lavorativa.

Art. 2103 Prestazione del lavoro Jobs Act Nelle sedi di cui all’articolo 2113, ultimo comma, o avanti alle commissioni di certificazione di cui all’articolo 76 del decreto legislativo n. 10 settembre 2003, n. 276, possono essere stipulati accordi individuali di modifica delle mansioni, del livello di inquadramento e della relativa retribuzione, nell’interesse del lavoratore alla conservazione dell’occupazione, all’acquisizione di una diversa professionalità o al miglioramento delle condizioni di vita.

Art. 2103 Prestazione del lavoro Jobs Act Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il lavoratore ha diritto al trattamento corrispondente all’attività svolta, e l’assegnazione diviene definitiva, salva diversa volontà del lavoratore, ove la medesima non abbia avuto luogo per ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio, dopo il periodo fissato dai contratti collettivi, anche aziendali, stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o, in mancanza, dopo sei mesi continuativi.

Art. 2103 Prestazione del lavoro Jobs Act Il lavoratore non può essere trasferito da un’unità produttiva ad un’altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive. Salvo che ricorrano le condizioni di cui al secondo e quarto comma e fermo quanto disposto al sesto comma, ogni patto contrario è nullo». L’articolo 6 della legge 13 maggio 1985, n. 190, è abrogato.

Il profilo professionale dell’infermiere DM 14 settembre 1994, n. 739

Il profilo L'infermiere è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale è responsabile dell'assistenza generale infermieristica.

Il profilo . L'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l'educazione sanitaria.

Il profilo 3. L'infermiere: a ) partecipa all'identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività; b ) identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi; c ) pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico; d ) garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche;

Il profilo e ) agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali; f ) per l'espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell'opera del personale di supporto; g ) svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale.

Codice deontologico infermiere Federazione Ipasvi (2009) art. 49 L'infermiere compensa le carenze della struttura attraverso un comportamento ispirato alla cooperazione, nell'interesse dei cittadini e dell'istituzione. L’infermiere, qualora vengano a mancare i caratteri della eccezionalità o sia pregiudicato il suo prioritario mandato professionale, si oppone alla compensazione specificandone le ragioni, pur impegnandosi per il superamento delle carenze o dei disservizi.

Figure di supporto Ausiliari e imprese di pulizia Operatori tecnici addetti all’assistenza Operatori sociali (assistenza domiciliare) Operatori socio sanitari

Ipotesi di attività demansionate per l’attività clinico-assistenziale Rifacimento del letto vuoto Pulizie dell’unità di vita Rifacimento letto occupato per pazienti a bassa intensità Smaltimento rifiuti Trasporto pazienti “semplici” Riassetto unità di vita Attività alberghiere in generale

Casistica Non viene ravvisato il demansionamento di un infermiere che viene trasferito in un reparto di degenza. L’attività di strumentista non è “superiore” alla somministrazione di farmaci in una astanteria. Tale cambio di attività non costituisce dequalificazione e non genera perdita di professionalità. Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza 5722/2009 oro

L’infermiere gestionale Incarichi di coordinamento Incarichi di posizione organizzativa

CCNL 2001 biennio economico 2000-2001 ….per favorire le modifiche dell’organizzazione del lavoro nonché per valorizzare l’autonomia e responsabilità delle professioni sanitarie è prevista una specifica indennità infermieristica per coloro cui sia affidata la funzione di coordinamento delle attività di servizi di assegnazione nonché del personale appartenente allo stesso o ad altro profilo anche di pari categoria ed – ove articolata al suo interno – di pari livello economico, con assunzione di responsabilità del proprio operato.

Le posizioni organizzative art. 20 ccnl 1999 Le posizioni organizzative, a titolo esemplificativo, possono riguardare settori che richiedono lo svolgimento di funzioni di direzione di servizi, dipartimenti, uffici o unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da un elevato grado di esperienza e autonomia gestionale ed organizzativa o lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione, quali ad esempio i processi assistenziali, oppure lo svolgimento di: attività di staff e/o studio; di ricerca; ispettive di vigilanza e controllo; di coordinamento di attività didattica.

La natura della figura del coordinatore E’ figura gestionale o assistenziale? E’ assimilabile analogicamente alla figura del dirigente di struttura complessa? La mera adibizione ad attività assistenziali è demansionamento?

La perdita dell’incarico E’ demansionamento?

Il consenso del lavoratore il mutamento delle mansioni in pejus è lecito con il consenso del lavoratore (soprattutto nelle ipotesi di malattia o di abilità con limitazioni) in quanto contempera il diritto costituzionale al lavoro con il diritto costituzionale alla salute.

Comportamento in caso di richiesta di attività demansionata Comportamento individuale Autotututela giudiziaria Autotutela collettiva

Il rifiuto di adempiere a una disposizione “Il dipendente può rifiutarsi di eseguire la prestazione lavorativa se essa è ritenuta dequalificante”. Cassazione lavoro 1307/1998

Gli ordini di serivizio art. 28 lett. H CCNL 1995 Il dipendente deve: …..eseguire le disposizioni inerenti all’espletamento delle proprie funzioni o mansioni che gli siano impartiti. Se ritiene che la disposizione sia palesemente illegittima, il dipendente è tenuto a farne immediata e motivata contestazione a chi l’ha impartita dichiarandone le ragioni;…….

La forma degli ordini: la normativa attuale art. 28 lett. H CCNL 1995 …….se la disposizione è rinnovata per iscritto ha il dovere di darvi esecuzione, salvo che la stessa sia vietata dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo.

Autotutela giudiziaria Richiesta di risarcimento danni e reintegro nella mansione precedente. Non facile a provarsi

Mobbing Se il demansionamento è reiterato nel tempo

Autotutela collettiva Vertenza sindacale e riorganizzazione dei processi di lavoro

De jure condendo Job’s act

La bozza del DDL “Patto della salute” Inserimento in Ds dei medici senza specializzazione

La bozza del DDL “Patto della salute” Accesso senza specializzazione: Titolo di formazione di base e abilitazione all’esercizio professionale quale requisito di accesso

La bozza del DDL “Patto della salute” “L’inquadramento a tempo indeterminato in categoria non dirigenziale, con percorsi di carriera e livelli retributivi determinati dal CCCNL”. “Apposita disciplina concorsuale”

La bozza del DDL “Patto della salute” L’inserimento nell’azienda per lo svolgimento di attività medico-chirurgiche di supporto con autonomia vincolata alle direttive ricevute, in coerenza con il grado di conoscenze, competenze e abilità acquisite, secondo quanto previsto dalle disposizioni della contrattazione collettiva di settore. Le relative assunzioni dovranno avvenire ad invarianza del costo complessivo della dotazione organica aziendale”.

www.lucabenci.it

Il demansionamento aziendale Pulizia unità paziente Premesso che la responsabilità della sicurezza igienico sanitaria all’interno di un reparto è demandata al personale sanitario, in merito alle pulizie si specifica quanto segue Nelle fasce orarie in cui non sono presenti gli operatori addetti alle pulizie gli interventi di sanificazione minimi…sono demandati al personale infermieristico e OSS

Il danno da demansionamento Danno patrimoniale Danno non patrimoniale

Il danno da demansionamento Danno non patrimoniale Danno biologico (in genere psichico) Danno morale (in genere in seguito a un reato) Danno esistenziale

Il danno esistenziale da demansionamento “per danno esistenziale si intende ogni pregiudizio che l’illecito datoriale provoca sul fare areddituale del soggetto, alterando le sue abitudini di vita e gli assetti relazionali che gli erano propri, sconvolgendo la sua quotidianità e privandolo di occasioni per la espressione e la realizzazione della sua personalità nel mondo esterno.

Il danno esistenziale da demansionamento Per altro il danno esistenziale si fonda sulla natura non meramente emotiva ed interiore (tipica del danno morale0) ma oggettivamente accertabile del pregiudizio, attraverso la prova di scelte di vita diverse da quelle che sarebbero adottate se non si fosse verificato l’evento dannoso”. Corte di cassazione, sezioni unite, sentenza 26972/2008

Le tipologie di demansionamento Il demansionamento sostitutivo La forzata inattività Reazioni o mancate reazioni del lavoratore Modalità attuative e la durata del demansionamento Marginalizzazione Inattività in presenza di soluzioni alternative Sovvertimento gerarchico (arretramento personale) Stravolgimento dell’identità professionale

L’equivalenza delle figure nella regione Lazio Deliberazione 24 marzo 2015, n. 125 "Modifiche alla DGR 1304/2004: "Requisiti per il rilascio dell'autorizzazione all'apertura ed al funzionamento delle strutture che prestano i servizi di Mensa sociale e accoglienza notturna, i Servizi per la vacanza, i Servizi di emergenza e di pronto intervento assistenziale e dei Centri diurni, di cui all'articolo 2, lettera a), punto 2 della l.r. n. 41/03."

L’equivalenza… “Le funzioni di OSS possono essere svolte da: a) infermieri; b) assistenti domiciliari e dei servizi tutelari (ADEST); c) operatori socioassistenziali (OSA); d) operatori tecnici ausiliari (OTA); e) assistenti familiari; f) persone in possesso del diploma quinquennale professionale nel settore dei servizi sociosanitari e titoli equipollenti; g) persone non in possesso dei titoli indicati, con documentata esperienza almeno quinquennale in strutture socioassistenziali residenziali o semiresidenziali o in servizi domiciliari nelle specifiche tipologie di utenza.”;

Gli Educatori senza titolo La funzione di educatore professionale è ricoperta dagli educatori professionali formati nell’ambito delle classi di laurea per le professionali sociali e delle classi di laurea delle professioni sanitarie della riabilitazione e titoli equipollenti. Le funzioni educative possono essere ricoperte anche da persone non in possesso dei titoli indicati, con documentata esperienza almeno quinquennale in strutture socioassistenziali e socio-educative residenziali o semiresidenziali o in servizi domiciliari nelle specifiche tipologie di utenza.

Le funzioni di “supporto” agli Educatori Le funzioni di supporto all’attività dell’educatore professionale possono essere svolte, oltre che da educatori professionali, da: a) infermiere; b) operatori sociosanitari (OSS); c) assistenti domiciliari e dei servizi tutelari (ADEST); d) operatori socioassistenziali (OSA); e) operatori tecnici ausiliari (OTA); f) assistenti familiari;

g) persone in possesso del diploma quinquennale professionale nel settore dei servizi sociosanitari e titoli equipollenti; h) persone non in possesso dei titoli indicati, con documentata esperienza almeno quinquennale in strutture socioassistenziali residenziali o semiresidenziali o in servizi domiciliari per le specifiche tipologie di utenza.;

Corte cassazione, sezione IV, sentenza 11601/2015 Va rilevato, inoltre, che l'affermazione dell'esonero da responsabilità per omessa attuazione di una condotta doverosa ai fini della salvaguardia della vita umana avrebbe richiesto una compiuta analisi riguardo alla presenza di medici e infermieri in rapporto all'affluenza delle presenze in pronto soccorso, considerando non solo il personale ivi addetto, ma anche le disponibilità delle forze presenti nell'intero ospedale

Corte cassazione, sezione IV, sentenza 11601/2015 Ed invero deve ritenersi che spetti al personale di pronto soccorso allertare il personale dei reparti ove si verifichino situazioni di emergenza tali da determinare la compromissione grave della salute dei cittadini bisognosi di cure di primo intervento, circostanza che in base alla compiuta valutazione delle risultanze probatorie non risulta emergere nella specie