Testimonianza Testimoniare Testimoni
ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o, se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni. Paolo VI
Tutti sono capaci di parlare, commentare, giudicare. Testimone è colui che impegna se stesso, la sua parola, la sua vita su quello che dice. Il Testimone si fa carico di quello che afferma, anzi di quello che vive.
Testimone, nel linguaggio giuridico, è colui che riferisce su fatti importanti di cui è a conoscenza affinché il giudice possa pronunciare una decisione. Testimone, nel matrimonio, è colui che si assume la responsabilità di garantire il contratto di nozze.
In greco testimone è martys testimonianza è martyrion martire è il testimone Nella cristianità la parola martire indica colui che ha sacrificato la propria vita nel nome di Cristo
Gli apostoli sono i primi “testimoni”, quelli che hanno visto, per esperienza propria, la vita, la morte e la resurrezione di Cristo. Gesù stesso chiede loro: “mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino agli estremi confini della terra" (At 1,8)
Ricevere la chiamata alla testimonianza come dono e impegno. Cosa significa essere testimoni? Ricevere la chiamata alla testimonianza come dono e impegno. Crescere nella consapevolezza del compito affidatoci Armonizzare la testimonianza personale con quella comunitario. Incarnare la “fede che opera per mezzo della carità” (Gal 5,6). Mostrare come la fede trasformi la vita concreta. E la Vita si fa testimonianza
la Vita è testimonianza La Vita, più che le parole rivela ciò che davvero crediamo: La Speranza che in noi La Fede che ci sostiene La Carità che ci anima La Vita con i suoi fatti racconta il complesso di valori, significati, che hanno costruito la nostra storia e che la proiettano verso il futuro
Mi piace avere contatto con le persone Mi piace avere contatto con le persone. Mi sembra che la mia intensa partecipazione porti alla luce la loro parte migliore e più profonda, le persone si aprono davanti a me,ognuna è come una storia, raccontatami dalla vita stessa. E i miei occhi incantati non hanno che da leggere. Etty Hillesum, Diario 1941 - 1943, Adelphi, pag.232
Il sacrificio e la Resurrezione di Gesù ci “passano il testimone” e noi, come atleti in una staffetta, siamo invitati a condurre la nostra gara. «Mi sarete testimoni… fino ai confini della terra»
Perché non mi hai fatto poeta, mio Dio? Ma sì mi hai fatto poeta. Aspetterò pazientemente che maturino le parole della mia doverosa testimonianza! Cioè che vivere nel tuo mondo è una cosa bella e buona, malgrado tutto quello che ci facciamo reciprocamente noi uomini. Etty Hillesum, Diario 1941 - 1943, Adelphi, pag.196
le parole della mia doverosa testimonianza: La cura delle relazioni umane. Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti! Colossesi 3, 12-15
Dai testi del Magistero Gaudium et spes, 21 La Chiesa ha il compito di rendere presenti e quasi visibili Dio Padre e il Figlio suo incarnato, rinnovando se stessa e purificandosi senza posa sotto la guida dello Spirito Santo. Ciò si otterrà anzi tutto con la testimonianza di una fede viva e adulta…Questa fede deve manifestare la sua fecondità, col penetrare l’intera vita dei credenti, compresa la loro vita profana, e col muoverli alla giustizia e all’amore, specialmente verso i bisognosi. Ciò che contribuisce di più, infine, a rivelare la presenza di Dio, è la carità fraterna dei fedeli che unanimi nello spirito lavorano insieme per la fede del Vangelo e si presentano quale segno di unità.
Dentro di me c’è una sorgente molto profonda Dentro di me c’è una sorgente molto profonda. E in quella sorgente c’è Dio. A volte riesco a raggiungerla, più sovente essa è coperta da pietre e sabbia: allora Dio è sepolto. Allora bisogna dissotterrarlo di nuovo. Etty Hillesum, Diario 1941 - 1943, Adelphi, pag.60
Una cosa, però, diventa sempre più evidente per me, e cioè che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dover aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi. L’unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l’unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio. E forse possiamo anche contribuire a disseppellirti dai cuori devastati di altri uomini… E quasi a ogni battito del mio cuore, cresce la mia certezza: tu non puoi aiutarci, ma tocca a noi aiutare te, difendere fino all’ultimo la tua casa in noi. Etty Hillesum, Diario 1941 - 1943, Adelphi, pag.169