L’uomo questo sconosciuto.

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Transcript della presentazione:

l’uomo questo sconosciuto

l’uomo questo sconosciuto

l’immagine dell’uomo in san Paolo Ci sono tanti modi di intendere l'uomo. Ciascuno di questi modi è in fondo una risposta alle domande di senso che l'uomo da sempre si pone. A queste domande le diverse scuole filosofiche e le religioni hanno provato a dare una risposta.

Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. 1Tessalonicesi 5,23 spirito anima corpo

Il pensiero occidentale parla dell’uomo come costituito da due “parti” (anima e corpo) a seguito della filosofia greca. Il pensiero semitico è molto diverso e quando si parla del corpo, dell’anima e dello spirito dell'essere umano, si parla di tre "aspetti" o tre "dimensioni" dell'uomo indivisibile. San Paolo, di formazione semitico-farisaica, scrive in greco. Occorre coniugare lo spirito semitico con il linguaggio e la cultura greca.

psiche sarx soma anima corpo nefesh basar ruach spirito pneuma

Per gli Ebrei non ha senso parlare di rapporti tra anima e corpo perché il corpo è una funzione dell'anima, non è un essere diverso dall'anima. Un corpo vivo è un'anima che posso toccare. In ebraico non vi è neppure una parola per designare il corpo inanimato, come qualcosa distinto dall'anima. C'è invece la parola per designare il cadavere, che non è un corpo. Per l'ebraismo un corpo senz'anima non solo non esiste, ma non ha alcun senso. Il termine ebraico basar , che è stato tradotto carne, è la totalità umana, la totalità psicofisiologica o psicosomatica. È il biologico e lo psicologico insieme. L'ebraico basar corrisponde quindi a ciò che noi chiamiamo il vivente tutto intero. 

O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! 1Corinzi 6,19-20

Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria. 1Corinzi 15,54

Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Romani 12,1

Esiste in ebraico la parola, nefesh, che viene tradotta con anima, ma non c’è alcuna idea di un dualismo tra anima e corpo. In ebraico le funzioni o le passioni che in una antropologia dualistica vengono attribuite al corpo, sono invece attribuite a nefesh, all'anima: "Acqua fresca all'anima che arde di sete" (Proverbi, 25,25); "Se la tua anima avrà voglia di mangiare…" (Deuteronomio, 12,20). Al contrario, le funzioni o le passioni che in un'antropologia dualista sono attribuite ordinariamente all'anima, allo psichismo, sono attribuite agli organi dl corpo. "Le mie viscere trasalgono di gioia" (Proverbi, 23,16); "I miei reni esultano" (Proverbi, 23,16). "Anche durante la notte i miei reni mi ammoniscono" (Salmi, 16,7). 

Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. Ebrei 4,12

L'antropologia ebraica conosce inoltre la dimensione soprannaturale, che appartiene alla sfera della divinità ed è radicalmente diversa da qualunque cosa creata. Essa è indicata dal termine ruach, tradotto con spirito e designa tanto lo spirito di Dio quanto lo spirito dell'uomo. Lo spirito, nel linguaggio biblico, è il luogo della relazione con Dio, creatore del mondo e delle anime. Per san Paolo c’è una opposizione tra carne e spirito, tra l'uomo nella sua dimensione biopsicologica e l'uomo nella sua dimensione soprannaturale

Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio Romani 8,16

Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Romani 8,9

Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. 1Corinzi 2,11

C'è in Paolo una tensione tra corpo e spirito (soma e pneuma) raffigurabile su un asse verticale, è la tensione tra il presente e il futuro escatologico, tra l'attuale corpo materiale e il futuro corpo spirituale.

Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste. 1Corinzi 15,44-49

Sarx (carne) viene usato da Paolo per esprimere i desideri disordinati con una tensione tra carne e spirito (sarx e pneuma), raffigurabile orizzontalmente, tra i desideri disordinati e i desideri secondo lo Spirito. Ma ci sono anche bisogni e desideri del corpo che possono essere orientati secondo lo Spirito, altrimenti lo Spirito annullerebbe il corpo!

Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace. Romani 8,5-6

Oggi, come cristiani, possiamo definire sinteticamente l'uomo come "spirito incarnato". Il corpo è la manifestazione visibile della persona, poiché è solo nella corporeità che abbiamo la possibilità di comunicare con gli altri. Ma il corpo dell'uomo è anche mezzo di comunicazione tra la materia e lo spirito, in esso si possono incontrare l'elemento terreno e quello celeste.

Noi siamo gli unici esseri viventi creati liberi, liberi di unire spirito e corpo, e allora il corpo diventa tempio dello Spirito, oppure di respingere lo spirito, rinchiudendoci in un corpo puramente carnale.

A cura di don Luciano Cantini www.lucianocantini.it