Infezione da MTS CT 07/02/2008 Dr Rosario La Rosa

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Transcript della presentazione:

Infezione da MTS CT 07/02/2008 Dr Rosario La Rosa U.O. Malattie Infettive A.O.U. Vittorio Emanuele Ferraotto S.Bambino

Punti in comune tra HIV e MTS Comportamenti sessuali simili espongono le persone al rischio di contrarre MTS e/o HIV La presenza di MTS può incrementare il rischio di contrarre HIV di 2-5 volte Le persone con infezione sessualmente trasmesse e HIV presentano un aumento della carica virale localmente e possono infettare con maggiore facilità altri individui I soggetti HIV+ possono presentare con maggiore frequenza complicanze delle concomitanti MTS

Interactions: HSV-2 and HIV Effect of HIV on HSV-2 Alters clinical presentation & frequency of HSV-2 shedding Longer duration of lesions (CD4 <200)  HSV-2 acquisition & transmission Effect of HSV-2 on HIV  HIV acquisition  HIV levels in plasma & genital tract  HIV transmission A large amount of data suggest that HSV-2 and HIV-1 infections have synergistic interactions. On the one hand, HIV alter the clinical presentation of HSV-2 and the frequency of asymptomatic genital shedding. HIV-1 may therefore increase HSV-2 trnasmission. On the other hand, HSV-2 may have an impact on HIV-1: a recent meta-analysis based on longitudinal data showed that HSv-2 infected women were 3 times more likely to acquire HIV-1 that non HSv-2 infected women. Finally some observational studies also suggested that HSV-2 may increase HIV-1 transmission: 2 x-sectional studies showed that the quantity of HIV-1 was higher when HSV-2 was shed at the genital level. In 1 patient, treating an HSV-2 ulcer with acyclovir markedly decreased HIV-1 shedding. Other teams observed that co-infected patients had higher plasma HIV load that patients not infected by HSV-2. These differents interactions are supported by biological plausibilities (related to HIV-1 transactivation by HSV proteins, cytokines, etc. ), however, the interaction has never been proven in RCT. Focusing on the transmission bit - change slide - . Gray 2001 & 2003, Corey 2004, Wald 2002, Freeman 2004 & 2006

Motivazioni incremento rischio Ulcerazioni e zone di flogosi costituiscono un’agevole porta d’ingresso MTS richiamano linfociti T-helper nelle zone infette MTS asintomatiche possono indurre alterazioni cellulari che consentono un più facile passaggio di agenti infettivi

Trial clinici MTS/HIV In Tanzania 6 interventi comunitari vs controllo Farmaci efficaci e precoci intreventi nel trattamento delle MTS sintomatiche hanno ridotto del 38% l’incidenza di HIV nelle comunità In Uganda Singolo trattamento di massa delle MTS in aree ristrette Non si è evidenziata differenza nella incidenza di HIV nonostante la riduzione delle MTS

Trial clinici MTS/HIV Differenza nella modalità di erogazione dei trattamenti da parte dei servizi (continua vs episodica) Epidemia HIV differente Tanzania: HIV prevalenza 4% Uganda: HIV prevalenza 16%

Interventi sulla popolazione In Africa si è ottenuta negli uomini una riduzione dell’incidenza dell’infezione da HIV nei soggetti sottoposti a circoncisione rispetto al gruppo di controllo

Cenni storici su MTS Galeno descrisse la gonorrea attribuendogli il nome attuale (dal greco “flusso del seme”) Per molto tempo sifilide e gonorrea furono assimilati Parcelso nel 1530 ritiene che la gonorrea fosse la fase iniziale di sifilide Fracastoro coniò il nome di sifilide in una sua opera “Syphilis sive morbus gallicus” dal protagonista Syphilis Casanova pare utilizzasse intestino di animale per proteggersi dall’infezione Nel 1767 il dr Hunter aumentò la confusione sulla genesi delle due infezioni inoculandosi le secrezioni purulente uretrali di un paziente e sviluppando poi la sifilide Solo nel 1879 Neisser identificò nel gonococco l’agente etiologico della malattia Nel 1885 si riuscì ad ottenere una coltura pura

Le malattie a trasmissione sessuale Cenni di prevalenza Modalità di trasmissione Eziologia Cenni di sintomatologia Pratiche sessuali a rischio di contagio Paure e pregiudizi

Le malattie a trasmissione sessuale The global burden Prevalenza e incidenza delle MTS nella popolazione adulta per regione (2002) Regione Popolazione adulta (milioni) Nuove infezioni in 2002 (milioni) Nord America 156 14 Europa dell’Ovest 203 17 Nord Africa & Medio Oriente 165 10 Europa Central & dell’Est 205 22 Africa Sub-Sahariana 269 69 Sud-Est Asiatico 955 151 Est Asiatico & Pacifico 815 18 Australia & Nuova Zelanda 11 1 Latino America & Caraibi 260 38 Totale 3040 340

Le malattie a trasmissione sessuale The global burden Sifilide, uretrite gonococcica e non, tricomoniasi si presentano maggiormente fra uomini e donne dai 15-49 anni. Nell’africa sub-sahariana il 30%-80% delle donne ed il 10%-50% degli uomini e in USA il 19% delle persone di età compresa tra 14-19 anni è affetta da herpes genitale

Le malattie a trasmissione sessuale The global burden Nelle donne, le infezioni da gonococco e da clamidia non trattate sono responsabili del 40% di malattia infiammatoria pelvica. Di questa il 30% evolve in infertilità

Gonorrhea — Rates: United States 1941–2007 Note: The Healthy People 2010 target for gonorrhea is 19.0 cases per 100,000 population.

Gonococcal Isolate Surveillance Project (GISP) — Percent of urethral Neisseria gonorrhoeae isolates obtained from men who have sex with men attending STD clinics, 1988–2007

Primary and secondary syphilis — Rates: Total and by sex: United States, 1988–2007 Note: The Healthy People 2010 target for P&S syphilis is 0.2 case per 100,000 population.

Primary & Secondary Syphilis Cases by Gender, California, 1996–2002 Rate per 100,000 ALL MALE known MSM FEMALE 5/03 Provisional Data - CA DHS STD Control Branch

Chlamydia — Rates by Sex: United States, 1987–2006 Rate (per 100,000 population) Men Women Total 120 240 360 480 600 1987 89 91 93 95 97 99 2001 03 05 515.8 ↓ CT screening demonstration project 173.0 ↓ This graph is from our case report data and shows chlamydia rates over the past 20 years in the United States. Overall rates are represented in purple, with men represented in yellow, and women represented by the red line. Several factors are important in interpreting this figure. First, as I mentioned, chlamydia was made reportable in 1995, and all states reported cases by 2000. The chlamydia screening demonstration project that would lead to the creation of the Infertility Prevention Project was started in 1988. The program was expanded in 1993 and again in 1995 to include all regions of the country. In general , rates appear to be increasing and are much higher in women, which is at least partially due to screening efforts. In 2006 overall, over a million chlamydia cases were reported. This represents the highest number of reported cases of any notifiable disease ever reported. Although these data are useful from a historical perspective, case report data are not particularly useful as an outcome measure. All 50 report Total cases reported in 2006: 1,030,911

Genital warts — Initial visits to physicians’ offices: United States, 1966–2007 Note: The relative standard error for genital warts estimates range from 17% to 29.3%. SOURCE: National Disease and Therapeutic Index (IMS Health)

Genital herpes — Initial visits to physicians’ offices: United States, 1966–2007 Note: The relative standard error for genital herpes estimates range from 17% to 29.3%. SOURCE: National Disease and Therapeutic Index (IMS Health)

Trichomoniasis and other vaginal infections in women — Initial visits to physicians’ offices: United States, 1966–2007 Note: The relative standard error for trichomoniasis estimates range from 16% to 29.3% and for other vaginitis estimates range from 8% to 13%. SOURCE: National Disease and Therapeutic Index (IMS Health)

Gonorrhea — Age- and sex-specific rates: United States, 2007

Gonorrea ed età Il gonococco infetta l’epitelio colonnare delle mucose; l’epitelio squamoso che riveste la vagina dell’adulto non è suscettibile all’infezione

Primary and secondary syphilis — Age- and sex-specific rates: United States, 2007

Chlamydia — Age- and sex-specific rates: United States, 2007

N° Casi di Blenorragia rilevati (notifiche + revisione SS.DD.OO.) Residenti Provincia di Catania Anni 2000 - 2004

Incidenza di Sifilide primaria e secondaria (casi x 10 5 ) per sesso Prov. di Catania - Anni 2002 - 2003

N° casi di Sifilide primaria e secondaria Distribuzione per tipo di U.O. Prov. di Catania Anni 2002 – 2004

SIFILIDE (Totale 2003) Dati provvisori Classi di età2 0-14 15-24 25-64 >=65 ETA' NON NOTA TOTALE Regione M F N.N. TOT. PIEMONTE 3 5 55 1 64 9 4 77 VALLE D`AOSTA LOMBARDIA 18 257 25 2 280 30 310 PROV. AUTON. BOLZANO PROV. AUTON. TRENTO 11 VENETO 16 20 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 13 LIGURIA EMILIA ROMAGNA 33 36 8 44 TOSCANA 14 22 UMBRIA MARCHE LAZIO 26 28 34 ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA 7 BASILICATA CALABRIA SICILIA 12 SARDEGNA 15 ITALIA 17 456 54 516 81 10 607

TAKE HOME MESSAGE MTS globalmente in crescita impongono un maggiore impegno diagnostico nella età di maggiore attività sessuale Gli omosessuali attuano comportamenti sessuali ad alto rischio La riscoperta della sessualità nell’anziano lo espone a MTS Disaffezione a notificare MTS con conseguente inaffidabilità dati epidemiologici ed apparente ruolo marginale del medico di base

Overview of Complications of Sexually Transmitted Diseases Fetal Wastage* Low Birthweight* Congenital Infection* Upper Tract Infection Systemic Infection Infertility Ectopic Pregnancy* Chronic Pelvic Pain STDs Cervical Cancer* HIV Infection* * Potentially Fatal

Le malattie a trasmissione sessuale Cenni di prevalenza Modalità di trasmissione Eziologia Cenni di sintomatologia

Le malattie a trasmissione sessuale Modalità di trasmissione Dinamica della trasmissione delle MTS

Le malattie a trasmissione sessuale Modalità di trasmissione Le pratiche sessuali possono suddividersi in:    Pericolose: rapporti penetrativi non protetti e in generale con scambio di liquidi organici. Abbastanza sicure: rapporti penetrativi protetti e baci con scambio di saliva;  masturbazione reciproca. Totalmente sicura: astinenza

Le malattie a trasmissione sessuale Modalità di trasmissione Quando si indica il rapporto sessuale come causa maggiore di diffusione di una malattia, si intende: tutti i rapporti in cui ci sia un contatto diretto tra le mucose, i liquidi organici, lo sperma e le secrezioni vaginali. Questo vale non solo per il tradizionale coito ma anche per i rapporti anali e quelli orali. 

Le malattie a trasmissione sessuale Modalità di trasmissione Anche se la maggioranza di questi microrganismi ha scarsa capacità di resistenza fuori dall’organismo umano, non si può escludere che il contagio possa (raramente) avvenire attraverso l’uso condiviso di oggetti (es. sex-toys)

Le malattie a trasmissione sessuale Modalità di trasmissione Le leggende metropolitane relative a possibili contagi in luoghi pubblici come bagni, piscine e altro spiegano una quantità così irrisoria di infezioni da meritarsi il nome di leggende. Il contagio per starnuti o tosse è da escludere. 

Le malattie a trasmissione sessuale Cenni di prevalenza Modalità di trasmissione Eziologia Cenni di sintomatologia

Le malattie a trasmissione sessuale Eziologia Sono malattie infettive che colpiscono, salvo alcune eccezioni, la zona dei genitali e le vie urinarie ossia l’uretra e la vescica; possono essere causate da parassiti, virus, batteri o funghi e talvolta si può verificare l’esposizione contemporanea a più agenti etiologici

Le malattie a trasmissione sessuale Eziologia MTS Agente etiologico Batteriche Gonorrea Neisseria gonorrhoeae Cancroide Haemophilus ducreyi Vaginite Gardnerella vaginalis Salmonellosi Salmonella sp Shigellosi Shigella sp    

Le malattie a trasmissione sessuale Eziologia MTS Agente etiologico Spirochetali Sifilide Treponema pallidum Clamidiali Uretr./Cervic. C.trachomatis (sierotipi D-K) Linfogr. venereo C.trachomatis (sierotipi L1-L2-L3) Micoplasmali Uretr./Cervic. U.urealyticum  M. genitalium

Le malattie a trasmissione sessuale Eziologia MTS Agente etiologico Protozoiche Tricomoniasi Trichomonas vaginalis Amebiasi E. histolytica Giardiasi G. Lamblia Micotiche Candidiasi C. albicans    

Le malattie a trasmissione sessuale Eziologia MTS Agente etiologico Virali Herpes genitalis Herpes simplex Mollusco contagioso Poxvirus Condilomatosi HPV Epatiti HAV, HBV, HCV AIDS HIV

Le malattie a trasmissione sessuale Eziologia MTS Agente etiologico Artropodi Scabbia Sarcoptes scabiei Pediculosi Phtirius pubis       

Le malattie a trasmissione sessuale Cenni di prevalenza Modalità di trasmissione Eziologia Cenni di sintomatologia

Le malattie a trasmissione sessuale Sintomatologia Sintomatologia generale Spesso agenti etiologici diversi provocano quadri clinici sovrapponibili (es.uretrite da clamidia, micoplasma, neisseria?) con necessità di approcci terapeutici adeguati

Le malattie a trasmissione sessuale Sintomatologia Le donne sono asintomatiche nel 50% dei casi di gonorrea e nel 70% di infezione da Chlamydia Gli uomini non riferiscono sintomi nel 68-92% dei casi di gonorrea e nel 92% di infezione da Chlamydia Le donne possono presentare “shedding” di HSV2 in completa asintomaticità

Le malattie a trasmissione sessuale Sintomatologia Sintomatologia più frequente Secrezione uretrale o vaginali: Presenza di muco alla estremità del meato uretrale. Caratteristico nel maschio, meno nella femmina. Il muco è denso, francamente purulento, bianco-giallastro nella infez.gonococcica, mucoide, perlaceo nelle infez. NGU.

Le malattie a trasmissione sessuale Uretrite gonococcica

Le malattie a trasmissione sessuale Uretrite non gonococcica Linfogranuloma venereo Clamidia trachomatis

Le malattie a trasmissione sessuale Sintomatologia Sintomatologia più frequente Disuria: Sensazione di bruciore alla minzione, frequente nei due sessi spesso con pollachiuria e nicturia.

Le malattie a trasmissione sessuale Sintomatologia Sintomatologia più frequente Lesioni genitali: Frequenti nelle MTS. Le lesioni talora sono precedute da bruciore, prurito, dolore locale. Vescicole, papule, ulcere, eruzioni cutanee diffuse.

Le malattie a trasmissione sessuale Uretrite gonococcica Epidemiologia: si trasmette per contagio sessuale diretto, ma anche per mezzo di indumenti infetti, termometri, specilli, cateteri (contatto accidentale) Patogenesi: la prima localizzazione avviene nella mucosa genitale o rettale o congiuntivale, provocando, dopo 4 - 5 gg , una flogosi acuta purulenta.

Le malattie a trasmissione sessuale Uretrite gonococcica

Gonorrhea Treatment Genital & Rectal Infections in Adults Recommended regimens: Cefixime 400 mg PO x 1 or Ceftriaxone 125 mg IM x 1 or Ciprofloxacin 500 mg PO x 1 or Ofloxacin 400 mg PO x 1 or Levofloxacin 250 mg PO x 1 PLUS if chlamydia is not ruled out: Azithromycin 1 g PO x 1 or Doxycycline 100 mg PO BID x 7 d

Gonococcal Isolate Surveillance Project (GISP) — Penicillin, tetracycline, and ciprofloxacin resistance among GISP isolates, 2007 Note: PenR=penicillinase producing N. gonorrhoeae and chromosomally mediated penicillin-resistant N. gonorrhoeae; TetR=chromosomally and plasmid mediated tetracycline-resistant N. gonorrhoeae; QRNG=ciprofloxacin resistant N. gonorrhoeae.

Gonococcal Isolate Surveillance Project (GISP) — Percent of Neisseria gonorrhoeae isolates with resistance or intermediate resistance to ciprofloxacin, 1990–2007 Note: Resistant isolates have ciprofloxacin MICs ≥ 1 µg/ml. Isolates with intermediate resistance have ciprofloxacin MICs of 0.125 - 0.5 µg/ml. Susceptibility to ciprofloxacin was first measured in GISP in 1990.

Le malattie a trasmissione sessuale Uretrite non gonococcica Linfogranuloma venereo Sintomi: vescicola, nell’uomo sul glande e nella donna sulla vulva, vagina, cervice uterina e regione rettale. La vescicola si rompe e si forma un’ulcera grigiastra, profonda, con bordi arrossati ma non duri. Febbricola. Interessamento linfoghiandolare inguinale mono o bilaterale (bubbone). Si può andare incontro a suppurazione e fistolizzazione

Le malattie a trasmissione sessuale Uretrite non gonococcica Linfogranuloma venereo Clamidia trachomatis

Terapia: Azitromicina, Doxiciclina, Tetraciclina Le malattie a trasmissione sessuale Uretrite non gonococcica Linfogranuloma venereo Terapia: Azitromicina, Doxiciclina, Tetraciclina

Le malattie a trasmissione sessuale Uretrite non gonococcica Ureaplasma urealyticum Forma di MTS in aumento di frequenza, supera la gonorrea come causa di uretrite. Colpisce prevalentemente i maschi di alto livello socio-economico. Sintomi: Spesso asintomatica; disuria e secrezione, più mucoide che purulenta. Terapia: Tetraciclina.

Treponema pallidum The picture of Treponema pallidum is from the U.S. Navy Environmental Health Center. T. pallidum is a motile spirochete that is closely related to the organisms causing yaws, pinta, and bejel. It is slender and tightly coiled, measuring 5 to 15 µm long by 0.09 to 0.18µm wide. They have a characteristic motility on dark field microscopy. T. pallidum has not been cultured in vivo.

Vulnerabilità del T.pallidum Non esiste serbatoio animale Ha un lungo periodo di incubazione Contagiosità limitata (1° e 2° stadio) Disponibilità diagnostiche a basso costo Terapia in dose singola Assenza di resistenza alla terapia

Fattori di virulenza del T. pallidum Le proteine di membrana facilitano l’aderenza La ialuronidasi può facilitare l’infiltrazione perivascolare Rivestimento antifagocitario di fibronectina La comparsa delle lesioni è il risultato della risposta immune dell’ospite (immunopatologia) ed occorrono da 10-90 gg (di solito 3-4 settimane) affinchè si formi la lesione primaria ma nonostante una vigorosa risposta immune il treponema è capace di persistere per decenni senza possibilità di eradicare o controllare l’infezione

Natural History of Untreated Syphilis It is important to understand the natural history of untreated syphilis. All patients with primary disease will progress to secondary disease; about a quarter will then recover spontaneously. Of the remaining patients who go on to latent syphilis, about 40% will have a relapse of secondary syphilis, generally within the first year. Over years, about 60% will continue to be latently infected and about 40% will go on to develop late manifestations of syphilis. Those late manifestations will cause incapacity and death in about 1/3 of those who were infected to begin with.

Caratteristiche del sifiloma Indolente Indurato Bordi rialzati Arrossato, fondo liscio Essudato modesto These are the typical characteristics of a primary syphilis chancre. The lesion tends to be indolent and “punched out”; the rim is indurated. To appreciate the consistency of the chancre’s rim, touch your nose with a gloved finger – this approximates the feel of a typical chancre. (Never touch lesions of infectious syphilis, primary or secondary, without gloves!). Chancres tend to be painless, but slightly tender upon palpation. The lesion is generally “clean” in appearance; there is serous fluid present, but no blood or exudate unless secondary infection is present. The blood in the previous picture may represent an overly vigorous scraping for dark field examination.

Caratteristiche del sifiloma Usualmente solitario, ma possibili lesioni multiple Localizzzazione a qualsiasi parte del tratto genitale: solco, glande, frenulo, prepuzio, asta del pene, area anorettale, forchetta, vulva, cervice Localizzazione nella zona oro-faringea: labbra, lingua, tonsille Localizzazione in qualsiasi zona di inoculo del treponema While solitary chancres are the rule, multiple chancres are common, especially in those who are HIV-infected. While the genital areas and oropharynx are the most common sites to find syphilitic chancres, they may occur anywhere that Treponema pallidum has been inoculated. Inquiry into sexual practices is essential when evaluating lesions as possible primary syphilis. It is very important to remember that atypical lesions may occur in as many as 60% of cases. On occasion, primary syphilis may occur without a primary lesion present, or with a lesion so atypical it is never considered as syphilitic. Regional lymphadenopathy accompanies chancres; beginning unilaterally, it may become bilateral if treatment is delayed. The nodes are discrete, rubbery, nontender, and nonerythematous.

Le malattie a trasmissione sessuale Sifilide

Multipli Sifilomi

“Kissing” Sifilomi This picture shows a “kissing” lesion, where apposition of an uninfected area leads to autoinoculation of treponemes from a primary chancre, producing a mirroring lesion. This is common in females and in perianal lesions.

Sifiloma Perianale This picture shows a perianal chancre. It is atypical in that the lesion follows the lines of cleavage and is therefore elongated. Perianal chancres are seen in people who practice anal intercourse, males and females. It is always important not to assume types of sexual practices when confronted with lesions in atypical locations.

Sifiloma della lingua Chancres may occur anywhere within the oropharynx. They may be misdiagnosed as neoplastic, or as other inflammatory lesions unless syphilis is included in the differential diagnosis.

Sifiloma del labbro Example of an primary oral chancre of syphilis in a 61 year old man (click the picture to link to the paper in the British Dental Journal).

Sifiloma del palato duro Clicking the picture links to the paper in the British Dental Journal with the case history of this patient – a young homosexual male who acquired this lesion after unprotected oral sex.

Sifiloma del labbro

Sifiloma del viso Facial chancres may easily become secondarily infected, obscuring the underlying problem.

Sifiloma del dito Chancres may be seen on the hands and fingers, dependent upon sexual practices. Chancres of the breasts, buttocks, and thighs are also well described.

Sifilide Secondaria Esordio dopo 2-10 settimane dalla lesione primaria Caratteristico rash mucocutaneous anche palmo plantare Tali lesioni sono altamente contagiose Sono presenti segni e sintomi (malessere, febbre, mialgie, linfoadenopatia, talvolta epatite)

Secondary Syphilis Generalized maculopapular rash of the trunk (from the excellent Cornell web site, http://edcenter.med.cornell.edu/Pathophysiology_Cases/STDs/STD_06.html

Secondary Syphilis The rash of secondary syphilis may be psoriasiform, as here on the palms of the hands.

Secondary Syphilis An example of lesions of secondary syphilis on the foot, including the sole.

Secondary Syphilis Click on the picture for a link to a nice case presentation of secondary syphilis on the Medscape web site. This is a typical papulosquamous eruption of secondary syphilis in a dark-skinned individual. The case history is also illustrative in that the patient denied having contact with STDs, but had a spontaneously healing “spider bite” on the penis some weeks before.

Secondary Syphilis An example of the papulopustular form of syphilis (from http://www.hc-sc.gc.ca/pphb-dgspsp/slm-maa/slides/syphilis/index.html).

Secondary Syphilis Patchy alopecia is common in secondary syphilis. This may include loss of the outer third of the eyebrows.

Diagnostic Tests for Syphilis (Original Wasserman Test) NOTE: Treponemal antigen tests indicate experience with a treponemal infection, but cross-react with antigens other than T. pallidum ssp. pallidum. Since pinta and yaws are rare in USA, positive treponemal antigen tests are usually indicative of syphilitic infection.

Conditions Associated with False Positive Serological Tests for Syphillis

Le malattie a trasmissione sessuale Ulcera molle Haemophilus ducreyi Abbastanza rara nell’Europa centrale piuttosto diffusa nei Paesi tropicali. A due – sei giorni dall’infezione compaiono nel punto di contagio ulcerazioni molli, dolorose e irregolari. Diagnosi: esame microscopico con cui si accerta la presenza dell’agente Terapia: Azitromicina, Ceftriaxone, Trimethoprin

Le malattie a trasmissione sessuale Ulcera molle

Le malattie a trasmissione sessuale Vaginosi batterica Gardnerella vaginalis Condizione clinica in cui una flora batterica, non obbligatoriamente nemica, prende il posto del bacillo di Doderlein nell'eco sistema vaginale.    Sintomi: Perdite liquide giallo-verdastre, dal caratteristico odore di pesce. Assenza di prurito

Le malattie a trasmissione sessuale Vaginosi batterica Terapia: antibiotico locale, Clindamicina o Metronidazolo.

Le malattie a trasmissione sessuale Condilomatosi Papilloma virus  Forme cliniche  La condilomatosi florida di facile diagnosi consiste in piccole protuberanze carnose, da cui il nome popolare di creste di gallo. Si rilevano su grandi labbra, piccole labbra, clitoride, cute circostante, ano, e retto. 

Le malattie a trasmissione sessuale Condilomatosi

Le malattie a trasmissione sessuale Herpes genitale Herpes simplex-2 Infezione simile all'herpes virus labialis tipo I.   Sintomi: vescicole, prurito e dolore.  Febbre, rigonfiamento delle ghiandole inguinali e eritema della parte.  Il virus dell'herpes una volta contratto tende a rimanere all'interno del corpo umano in stato di latenza con periodiche riattivazioni.   

Le malattie a trasmissione sessuale Herpes genitale

Le malattie a trasmissione sessuale Herpes genitale

Le malattie a trasmissione sessuale Herpes genitale Terapia: antivirale E' necessario astenersi dai rapporti sessuali fin dai primi sintomi e in realtà si pensa che coloro che siano affetti da Herpes genitalis possano trasmetterlo anche nei periodi di latenza.   

Le malattie a trasmissione sessuale Mollusco contagioso Molluscum contagiosum virus (MCV) Malattia della pelle con una o più piccole lesioni che si manifestano a forma di nodulo di qualche millimetro di diametro, di colorito roseo, con una caratterista ombelicatura centrale.

Le malattie a trasmissione sessuale Mollusco contagioso

Modalità di trasmissione simili: Le malattie a trasmissione sessuale Epatiti da HBV e HCV Infezione da HIV Modalità di trasmissione simili: trasfusioni di sangue, utilizzo di siringhe in comune o sporche, contatto accidentale con siringhe o altro materiale infetto, rapporti sessuali con partner portatori del virus  Trasmesse al feto:   attraverso la barriera placentare, per contatto diretto al momento del parto, con l’allattamento  

Le malattie a trasmissione sessuale Tricomoniasi Trichomonas vaginalis Protozoo flagellato presente nell'apparato genitale maschile e femminile.  Sopravvive pochissimo fuori dall'ambiente umano e per questo è una tipica infezione a trasmissione sessuale. 

Le malattie a trasmissione sessuale Tricomoniasi Sintomi: Intenso prurito doloroso e perdite schiumose giallo verdastre dal caratteristico odore di "carne andata a male“. L'infezione raramente può cronicizzare.    Terapia: Metronidazolo. Diagnosi: Esame urine.

Le malattie a trasmissione sessuale Tricomoniasi

Le malattie a trasmissione sessuale Candidosi Candida albicans La Candida vive da ospite nel nostro corpo e passa dalla forma latente e asintomatica alla forma clinica. Condizioni favorevoli: diabete, mancanza di aria ( piede d'atleta), scarse difese immunitarie (mughetto), farmaci

Le malattie a trasmissione sessuale Candidosi

Le malattie a trasmissione sessuale Scabbia Acaro Sarcoptes scabiei Acaro capace di riprodursi solo su ospiti a sangue caldo: uomo e animali. La trasmissione interumana necessita di contatti intimi, prolungati, oltre ai rapporti sessuali, stretto contatto come avviene nelle scuole, nelle caserme, nei dormitori. ecc.

Le malattie a trasmissione sessuale Scabbia Acaro Sarcoptes scabiei

Le malattie a trasmissione sessuale Scabbia Gli acari sopravvivono per molto poco tempo al di fuori dell’ospite naturale, ecco perche’ il contagio indiretto per mezzo dei vestiti per esempio e’ raro. La scabbia e’ caratterizzata da un sintomo soggettivo importate: il prurito. Inizialmente localizzato ai glutei e agli spazi interdigitali, in seguito diviene generalizzato.

Le malattie a trasmissione sessuale Scabbia

Le malattie a trasmissione sessuale Pediculosi Pediculus pubis Sono i pidocchi del pube conosciuti per la loro forma con il popolare nome di "piattole".  Possono trasmettersi durante un rapporto sessuale ma anche da lenzuola o bagni non lavati.   

TAKE HOME MESSAGE Educare, specie i giovani, alla sessualità sicura e responsabile (safe-sex) La diagnosi di una MTS impone un iter diagnostico che permetta di escludere altre coinfezioni sessualmente trasmesse Un sintomo può riconoscere etiologie diverse L’asintomaticità non esclude la presenza di una MTS