I TRASPORTI ATTRAVERSO MEMBRANE BIOLOGICHE

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Transcript della presentazione:

I TRASPORTI ATTRAVERSO MEMBRANE BIOLOGICHE Corso di Laurea Magistrale in “Medicina e Chirurgia” Biofisica e Fisiologia I I TRASPORTI ATTRAVERSO MEMBRANE BIOLOGICHE

Movimenti di piccoli soluti attraverso le membrane 2 categorie generali Trasporto semplice Trasporto mediato da carrier

Diffusione Facilitata Trasporto Attivo Trasporto mediato da carrier Il movimento ottenuto per mezzo delle proteine carrier è detto TRASPORTO MEDIATO. Il trasporto mediato può essere passivo (diffusione facilitata) o attivo (trasporto attivo, primario e secondario). Diffusione Facilitata Trasporto Attivo

Diffusione facilitata PROPRIETA’: -SPECIFICITA’ Ogni trasporto mediato è affidato ad un sistema che opera solo per una particolare sostanza o per un gruppo di sostanze simili. Es. il sistema di trasporto per gli AA è diverso da quello dei monosaccaridi -SATURAZIONE L’intensità del flusso non aumenta in modo proporzionale al ∆C (legge di Fick) ma, al crescere del gradiente tende asintoticamente ad un limite massimo. -COMPETIZIONE Quando due sostanze simili utilizzano lo stesso sistema di trasporto, il trasporto dell’una tende a inibire il trasporto dell’altra

DIFFUSIONE FACILITATA

SATURAZIONE

COMPETIZIONE

INIBIZIONE Nel sistema di trasporto del glucosio, il maltosio è un inibitore: compete con il glucosio per il sito di legame, ma una volta legato è troppo grande per essere trasportato attraverso la membrana Quando le molecole in competizione non vengono trasportate, ma ostacolano soltanto il trasporto di altri substrati, si parla allora di inibitori competitivi

Modello del Carrier Mobile: Le molecole di trasportatore per potere fungere da veicoli all’interno della membrana cellulare devono avere la capacità di legarsi con la sostanza trasportata e muoversi, nello spessore della membrana, in accordo con le leggi della diffusione Applicabile solo per gli ionofori, oligopeptidi generalmente dotati di proprietà antibiotica, che aumentano fortemente la permeabilità ad alcune specie ioniche. Es. valinomicina che avvolge lo ione K+ schermandone la carica elettrica e forma un complesso liposolubile capace di diffondere nella tela fosfolipidica.

Modello del flip-flop: Può spiegare anche i trasporti mediati attivi ammettendo che la proteina trasportatrice, traendo energia direttamente o indirettamente dal metabolismo cellulare, subisca una variazione conformazionale che faccia variare l’affinità dei suoi siti quando sono esposti verso l’uno o verso l’altro versante della membrana

DIFFUSIONE FACILITATA - Secondo gradiente di concentrazione No ATP (il processo non richiede energia) - Raggiunto l’equilibrio il processo si ferma - Trasporto mediato (specificità, saturazione, competizione) L’importanza funzionale della diffusione facilitata è rilevantissima, perché in sua assenza le più importanti molecole organiche di interesse vitale (nutritizie, metaboliche ed anche farmacologiche) non potrebbero attraversare la membrana con la velocità richiesta. Es. trasporto del glucosio trasporto degli aminoacidi

Transporters are thought to utilize the alternating conformation mechanism An example of a uniport system

Glucosio-permeasi pM 45000d -Modello flip-flop -Affinità del sito di legame è uguale ai due lati -La direzione del trasporto dipende dal gradiente -Affinità nulla per il glucosio-6-fosfato -Trasporta anche altri zuccheri esosi (D-mannosio, D-galattosio) ma con affinità molto inferiore Esistono almeno 5 diverse isoforme espresse nei vari tessuti, caratterizzate da una diversa capacità di trasporto. Le isoforme GLUT 1-4 sono strettamente specifiche per il glucosio, la GLU 5 trasporta preferenzialmente il fruttosio. Differiscono per una diversa KM , la quale esprime l’ambito di concentrazione di glucosio in cui la velocità di trasporto entra in saturazione. GLUT1 globuli rossi, capillari del SNC, rene KM 5 GLUT2 fegato, cellule β del pancreas, intestino, rene KM 7 GLUT3 neuroni, glia KM 1.8 GLUT4 fibrocellule muscolari striate, cellule adipose KM 4.6 GLUT5 intestino KM 6

Concentrazione esterna Il trasporto attraverso le membrane mediato da proteine di trasporto – caratteristiche cinetiche JMAX 500 diffusione facilitata Flusso netto J del soluto Km ½ JMAX 250 diffusione semplice Concentrazione esterna del soluto (mM) Equazione di Michaelis e Menten: dove S è la concentrazione del substrato J = JMAX S KM + S .

Proteine di trasporto Uniporto Antiporto Simporto

UNIPORTO: il carrier può trasportare un solo tipo di sostanza TRASPORTO ACCOPPIATO: il carrier trasferisce contemporaneamente due tipi di sostanza Co-trasporto (o simporto) Contro-trasporto (o antiporto) Il trasporto accoppiato non è un “uniporto poco selettivo” in cui la stessa proteina trasportatrice possa fungere da veicolo per particelle affini. Il trasferimento delle due sostanze diverse è obbligatorio, il trasporto dell’una non può avvenire senza l’altra. In genere almeno una delle particelle è uno ione, mentre l’altra può essere sia uno ione che una molecola organica.

Simporto Na+ Glucosio Le proteine che operano questo trasporto sono denominate SGLT. Sono presenti principalmente nella membrana delle cellule assorbenti dell’intestino tenue ove presiedono all’ingresso nella cellula del glucosio alimentare. Analogamente sono molto presenti nelle cellule epiteliali dei tubuli contorti prossimali del rene, ove consentono il recupero della rilevante quantità di glucosio filtrato dai glomeruli (nell’uomo circa 180g/24h) che non deve essere perduto con l’urina.

Trasporto epiteliale del sodio e del glucosio

Non richiede ulteriore energia oltre a quella derivata dal Trasporto Attivo PRIMARIO Richiede ATP Non richiede ulteriore energia oltre a quella derivata dal movimento molecolare ESOCITOSI FAGOCITOSI ENDOCITOSI Diffusione Semplice Facilitata DIFFUSIONE Trasporto Attivo SECONDARIO Crea gradienti per Vescicole rivestite da membrana Molecole attraversano il doppio strato lipidico Caratteristiche Strutturali Trasporto mediato da proteine di membrana

Esocitosi

Endocitosi OUT IN