STORIA E TECNICA DEL GIORNALISMO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Parigi Luca IIB Emanuele Scalise IIB
Advertisements

Carra Sebastiano II^A Molinari Jacopo II^B
Simone Gozzi 2°A Giuseppe Ferruzza 2°A.
150° ANIVERSARIO DELL’ UNITA’
IL ROMANTICISMO Proviamo a guardare quante pagine del vostro libro di testo sono dedicate al Romanticismo… Un bel po’, senza dubbio. Questo perché il.
INTRODUZIONE LA STAMPA
La preistoria dell’informazione
NAPOLEONE NAPOLEONE BONAPARTE.
Domande di storia 1- quando si tenne il congresso di Vienna? Che cosa stabilì? l ‘1 novembre 1814, stabilì: - la Francia tornò ai Borboni con Luigi XVIII.
Dalla restaurazione alla prima guerra mondiale
L’Europa di Napoleone Bonaparte
NAPOLEONE BONAPARTE- La campagna d’Italia.
Stampa a caratteri mobili
Napoleone Bonaparte “Per essere dei grandi leader è necessario diventare studiosi del successo e il miglior modo che conosco è quello di conoscere la storia.
Situazione storico - geografica
La comunicazione giornalistica
Lezione 5 Rivoluzione industriale
La Restaurazione impossibile Il congresso di Vienna Fermenti culturali e politici contrastanti 1821: lordine di Vienna alla prova 1830: lordine di Vienna.
La Restaurazione impossibile
Creazione di un nuovo modello di stato
Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A
Incisione in Garzoni, La Piazza universale di tutte le professioni del mondo, edizione dell’inizio del ‘600.
150° anniversario dell’ unità d’ ITALIA
‘500 (XVI secolo) la prima metà del secolo
Nel 1798 in Germania (inizia la pubblicazione della rivista Athenaeum)
Camillo Benso (Cavour)
La Restaurazione.
1 1.
NAPOLEONE RE D’ITALIA.
Il lavoro in Power Point “ La nascita del giornale” è stato
LAORATORIO CLASSI QUARTE a.s. 2011/2012
La storia: una guerra illustre contro il tempo
L’Età Napoleonica.
A cura di Davide Sproviero
Università degli studi di Pavia Corso di Laurea Interfacoltà Comunicazione,Innovazione, Multimedialità Il giornale di Socrate al Caffè L’esperienza di.
L’ILLUMINISMO E LA RIVOLUZIONE AMERICANA
ALESSANDRO MANZONI Vita ed Opere.
le corone imperiali e reali
L’ ILLUMINISMO.
LE SIGNORIE.
Napoleone Bonaparte.
Ugo Foscolo – la vita.
L’’illuminismo L'illuminismo è stato un movimento culturale nato in INGHILTERRA verso la metà del XVII secolo. Questo movimento era fondato principalmente.
L’Età Napoleonica.
Programma esame Frequentanti
Storia ed evoluzione del Giornalismo- Dalla carta stampata al Web
L’ILLUMINISMO Che cos’è l’ILLUMINISMO?
SARÒ GIORNALISTA TRA STORIA E ATTUALITÀ Lezione 2.
L’unificazione italiana
L'età classica.
Illuminismo - Inghilterra
Il quotidiano ELENA CALISESI 1 b.
Il Risorgimento © Pearson Italia spa.
Una presentazione di Yasmin La Giglia
Napoleone e il consolidamento della rivoluzione borghese
Le riviste del primo ’800 in Italia Lezioni d'Autore.
La nascita del fascismo
NAPOLEONE BONAPARTE- La campagna d’Italia.
L'esperienza della redazione provinciale in un quotidiano nazionale Giovanni Del Giaccio 28 marzo 2008 – Università civica di Nettuno.
LA LETTERATURA ILLUMINISTICA
NAPOLEONE CHIARA P. MARA CHIARA V. SIMONE CA..  Nel 1796 riprese la guerra contro la coalizione antifrancese e il direttorio in francia aveva dato a.
I mass media. Un altro nome è mezzo di communicazione di massa.
6 Il mercato popolare dei libri. Chapbooks Brevi pubblicazioni che contenevano canzoni, versi, pamphlet politici, racconti popolari, trattatelli religiosi.
Gli antichi Stati italiani Lezioni d'Autore. Si distingue l’Italia del Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Sicilia, Sardegna. Nelle statistiche si distinguono.
I conflitti del Settecento
I conflitti del Settecento
Guida allo studio della storia della letteratura italiana per gli studenti di italianistica all’Università della Slesia A cura della Prof.ssa Krystyna.
Letteratura dal ‘600 al primo ‘800
La preistoria dell’informazione
La preistoria dell’informazione
Transcript della presentazione:

STORIA E TECNICA DEL GIORNALISMO P. Murialdi, Storia del giornalismo italiano, il Mulino, Bologna 2000

L’età delle gazzette Dove e quando appaiono le prime gazzette a stampa? All’inizio del Seicento (1605-1609) ad Anversa, Augusta e Strasburgo (e poi Amsterdam, Parigi, Vienna e Londra) In Italia: Firenze (1636?), Genova (1639)

Il termine “gazzetta” Il termine”gazzetta” nasce da un avviso veneziano del 1563 messo in vendita a una “gazeta” (moneta d’argento) Iniziale convivenza di gazzette e avvisi: senza titolo alcune notizie dall’estero notiziario locale

Tempi e formati Prima metà del Seicento: Venti giorni circa per la diffusione della notizia Formato delle gazzette= libri (15 x 23) Due o quattro pagine Seconda metà del Seicento: Periodicità bisettimanale Otto pagine Primi abbonati

La “libertà di stampa” Poca libertà per il compilatore e lo stampatore “gazzetta privilegiata”: l’attività giornalistica è sottoposta al regime di esclusiva (il privilegio concesso dal principe) e di censura preventiva Il compilatore è spesso un funzionario della Corte

Il sistema del “privilegio” Sovvenzioni, agevolazioni e monopolio dell’informazione politica Caso esemplare in Francia (Luigi XIV): “La Gazette” pubblicata a Parigi nel 1631 per volere di Richelieu Il compilatore è Theophraste Renaudot che la arricchisce con supplementi dedicati ad eventi particolari e annunci commerciali

TESTATA: “Notizie fresche degli affari della guerra e del mondo” Il primo quotidiano Lipsia 1660 TESTATA: “Notizie fresche degli affari della guerra e del mondo” poi “Leipziger Zeitung”

In Inghilterra nel 1664 La guerra civile alimentava già le rivendicazioni di libertà d’espressione. Nel 1664 nell’ Aeropagitica John Milton argomentava energicamente contro la censura governativa scrivendo: « […]Mentre sia debitori che delinquenti possono camminare liberamente senza essere vigilati, dei libri inoffensivi non possono essere stampati senza un bollo-secondino ben visibile sotto il loro titolo» John Milton, Aeropagitica, 1664

In Inghilterra cinquanta anni dopo Fino al 1694, l'Inghilterra aveva un elaborato sistema per la concessione delle licenze di stampa. Nessuna pubblicazione veniva consentita senza la bolla di una licenza rilasciata dal governo. Nel 1695: il Parlamento abolisce il Licensing Act

In Inghilterra nasce il primo quotidiano moderno della storia Nel 1702 nasce a Londra il “Daily Courant”: dura 33 anni Contenuti simili a un quotidiano moderno Diffusione favorita dall’avvio del servizio postale (In Francia si avrà solo nel 1777: “Journal de Paris”

La stampa inglese 1787 Edmonde burke proclama la stampa IL QUARTO POTERE Defoe pubblica il suo romanzo a puntate sul “Daily Post” nel 1719

In Italia Fine Seicento- inizi Settecento: si amplia la rete di gazzette privilegiate: Prive di titolo e di numerazione Impossibile stabilire la data di primogenitura (Parma o Mantova?) Si ricordino: “Il Sincero” (Genova), “I Successi del mondo” (Torino), il “Rimino” (Rimini)

Il “Sincero” e “I Successi del mondo” Durano a lungo (circa trent’anni) Mostra il ruolo che le gazzette hanno per il principe: Divulgare notizie controllate Aggregare il consenso degli avvocati e dei mercanti in ascesa “Il Sincero”: il suo compilatore (Luca Assarino) è un ex mercante “I Successi del mondo”: esempio di descrizione di Carlo I Cfr. p. 12

Il giornalista nel Seicento Figura del giornalista simile a quella del funzionario di corte Il cronista del Seicento e come un “mercante della carta” che “vende a qualsiasi torchio prodotti di ogni specie… e non tanto quella di un uomo di cultura che compie precise scelte di campo” (Castronovo, La stampa italiana dal ‘500 all’800, Bari Laterza 1984)

La censura Numerose bolle papali emanate contro i gazzettieri All’inizio del Seicento: Numerose bolle papali emanate contro i gazzettieri Alla fine del Seicento e nella prima metà del Settecento 1691 un bando accomuna i gazzettieri a “giocatori, biscazzieri, meretirici e donne disoneste che vanno in carrozza” aumenta la censura e si inventano altri interventi: il diritto di bollo che l’editore deve pagare su ogni copia stampata

Il primato letterario Il primo periodico rivolto ai dotti: “Journal des Savant” (1665) a Parigi, rientra nella politica culturale di Re Sole: ragguaglio settimanale sui libri che si pubblicano in Francia

Il primato letterario in Italia Roma nel 1668 “Giornale dei letterati” (trimestrale) Venezia (Aldo Manunzio) “Il Giornale dei letterati d’Italia”: rivista trimestrale in vita per 30 anni Firenze (1740) “Novelle letterarie” Contenuti: storia, teologia, scienza, diritto

Dopo la metà del secolo Venezia consolida il suo primato Influenza dell’illuminismo L’esempio del “Tatler” e dello “Spectator”: “Gazzetta Veneta” di Gasparo Gozzi (1760) “Frusta letteraria” di Giuseppe Baretti (Aristarco Scannabue) (1763-1765) Spectator: pubblico più ampio di quello dei dotti borghesia colta dialoghi creati dal giornalista

La lezione illuministica dell’Encyclopedie “Il Caffè” a Milano (1764-1766) con Pietro e Alessandro Verri e Cesare Beccaria Pietro Verri: Che cos’è questo Caffè? È un foglio di stampa che si pubblicherà ogni 10 giorni Cosa conterrà? Cose varie, disparatissime, inedite, fatte da diversi autori, dirette alla pubblica utilità Con quale stile saranno scritti questi fogli? Con ogni stile, che non annoi

Il giornalismo politico La Rivoluzione francese e la stampa italiana

La rivoluzione segna una tappa fondamentale Viene sancita la libertà di stampa In Italia aumenta la diffusione e il numero dei lettori (grazie ai “gabinetti di lettura”) Nasce il giornalismo politico e si forma l’opinione pubblica Le notizie sulla rivoluzione e gli eventi francesi si diffondono ampiamente Articolo Xi della Dichiarazione dei diritti dell’uomo: p.19

La posizione dei giornali nei confronti della rivoluzione è aperta “Gazzetta Universale” di Firenze “Notizie del mondo” di Venezia Questa tolleranza si perde: A Milano nel 1790 il Consiglio di Governo ha la facoltà di proibire qualsiasi pubblicazione Giornali di contrabbando francesi (Genova testa di ponte) e la “Gazzetta di Lugano” diretta da Giuseppe Vanelli

Arriva la libertà Napoleone Bonaparte entra a Milano il 15 Maggio 1796: sulla sua scia esplode una grande fioritura di giornali “Di qui partiranno i giornali e gli scritti di ogni genere che infiammeranno l’Italia, dove la tensione è al massimo”

In Italia: il triennio rivoluzionario Milano: nascono circa 40 giornali Genova: circa 20 Venezia, Roma e Napoli: circa 10 Compaiono i primi fogli quotidiani Nasce il giornalismo politico: spazio anche alle notizie italiane Temi dominanti: libertà di stampa e movimento patriottico rivoluzionario

Vera libertà di stampa? Napoleone volge le proprie preferenze per i giornali moderati Nell’articolo 354 si assicura LA LIBERTà D’ESPRESSIONE salvo “i casi previsti dalla legge” (ciò consente di sopprimere i giornali più arditi)

I giornali nel triennio rivoluzionario Milano: capitale della stampa Il più famoso giornale del tempo: “Monitore italiano” (1798) poi “Monitore cisalpino” e apre la serie dei “monitori” nelle città italiane Differenza tra i due “Monitori”: il primo è un foglio di battaglia; il secondo è un foglio democratico “Il Redattore”: utilizzato il termine dei giornalisti che compilano i mezzi dell’informazione

I giornali durante il triennio Pochi i fogli reazionari Molti i fogli che aderiscono al nuovo ordine politico A Genova: portavoce e strumento di battaglia dei democratici la “Gazzetta nazionale genovese” (1797) Stampata in una tipografia apposita Usa i caratteri bodoniani Impaginazione ordinata e contenuti vari

I giornali durante il triennio A Roma: “Il Monitore di Roma”: foglio moderato A Napoli: “Il Monitore napoletano” animato da una donna, Eleonora Fonseca Pimentel Benedetto Croce dice di questo giornale: “Non distrazioni, non discorsi di letteratura o astratte discettazioni. Il Monitore va rapido e dritto […] e in esso ritroviamo … i propositi dei patrioti napoletani…”

Nel 1799: crollo delle Repubbliche Scomparsa dei giornali democratici Il caso della “Gazzetta di Bologna”: sopravvive perché aveva evitato di compromettersi

Regime napoleonico I controlli sulla stampa sono severi ma non ferrei: A Milano: “la Gazzetta nazionale cisalpina” e il “Redattore cisalpino” Dopo il 1806 (duplice incoronazione di Napoleone): “Ufficio della libertà di Stampa”: realtà di facciata poiché è scomparsa ogni libertà

Il regine napoleonico I giornali italiani si ispirano al “Moniteur” di Parigi (giornale gradito a Napoleone) “Il Giornale italiano” di Vincenzo Cuoco: persegue l’intento di “formare lo spirito pubblico di una nazione” Il “Corriere milanese”: foglio ufficioso, largo spazio alla cronaca cittadina

1812: Napoleone riordina la stampa Regime repressivo----giornalismo letterario “Corriere delle Dame”: periodico diretto al pubblico femminile (Milano 1804) e fondato da Carolina e Giuseppe Lattanzi: Illustrazione di un figurino di moda Ragguagli sui fatti della settimana (Termometro politico)