L’embolizzazione arteriosa nei traumi splancnici: nostra esperienza REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE N° 9 – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA OSPEDALE DI TREVISO - DIPARTIMENTO MATERNO - INFANTILE STRUTTURA COMPLESSA DI CHIRURGIA PEDIATRICA L’embolizzazione arteriosa nei traumi splancnici: nostra esperienza Società Triveneta di Chirurgia Padova 12 dicembre 2008 Dott.Marco Gasparella
Considerazioni generali Incidenza della traumatologia nel bambino minore rispetto a quella dell’adulto Trattamento conservativo nel bambino Procedure interventistiche a bassa invasività nella gestione di sanguinamenti post-traumatici o spontanei intra- e retroperitoneali
Negli ultimi 20 anni con il perfezionamento dell’ecografia e della TAC, l’arteriografia è diventato un mezzo fondamentale non solo nella diagnostica, ma anche nella terapia. Eur Radiol (2002) 12: 979-993
La decisione dell’eventuale trattamento endovascolare deve essere concertata nel team traumatologico Chirurgo (Pediatra) Anestesista rianimatore Radiologo Interventista Trauma Center 24 H Surgery 2004; 136: 891-899
Fase decisionale Stabilità emodinamica Situazione emocoagulativa Concomitanza di altre lesioni
DIAGNOSI Arteriografia TAC spirale Ecografia Stabilizzazione del paziente Trauma Center
Studio trifasico dell’addome per la pianificazione del trattamento Localizzazione di una o più lesioni Concomitanza di altre fonti di sanguinamento Concomitanza di altre patologie Studio dell’asse vascolare Quantificazione del versamento
Paziente stabile Lesioni multiorgano Lesione unica Embolizzazione Entità, numero ed eventuale primo trattamento Arch Surg (2003) 138: 844-851
Paziente stabile Monitoraggio dei parametri emodinamici nelle ore successive all’EA Controllo ecografico a 24 ore Controllo CT a 72 ore, alla dimissione e/o dopo un mese dal trattamento (a seconda del tipo di trauma e di organo)
Paziente instabile Ogni trattamento in sala angiografica sotto stretto controllo del Rianimatore Embolizzazione transitoria Accesso arterioso femorale lasciato in sede per ev. secondo trattamento
M, 48 aa incidente motociclistico, stabilità emodinamica, lesione viscerale singola, fratture costali, contusione pomonare
arteriografia selettiva
embolizzazione lobare
MM,22 aa, traumatismo sportivo pregresso (12 h), stabilità emodinamica, infrazioni costali
arteriografia selettiva
controllo CT alla dimissione, 10 gg
Tecnica e materiali dell’esame Puntura arteriosa femorale ( 4 o 5 F) Arteriografia dell’organo interessato dal sanguinamento attivo Cateterismo selettivo e/o superselettivo (quando possibile o necessario; microcatetere 2,5-3 F) Embolizzazione di Spongostan (quasi sempre) o spirali metalliche di Gianturco fino all’arresto dello spandimento
Casistica (2005-2008) 30 politraumi (16 traumi addominali chiusi) Range età: 1-14 anni Incidenti stradali / Incidenti domestici-sportivi 1 decesso 6 laparotomie per lesioni multiple con emo-pneumoperitoneo (4 Splenectomie) 2 embolizzazioni arteriose (renali)
F, 12a, incidente stradale Trauma Renale destro
F, 12a, incidente stradale Trauma Renale destro
Embolizzazione arteriosa renale
Embolizzazione arteriosa renale
Follow –up a 2 mesi
Follow –up a 2 mesi
Conclusioni 1 Nuova frontiera per la chirurgia pediatrica Embolizzazione arteriosa metodica terapeutica poco invasiva in caso di trauma parenchimale con emorragia in atto Efficace metodica per l’integrità del parenchima traumatizzato
Conclusioni 2 Limiti d’organo in età pediatrica? Limiti di età?
Grazie per l’attenzione!