Istituto G. Gaslini (Genova) La Cefalea del bambino: quando può preludere a quadri gravi? quando il neurochirurgo ? A. Cama U.O. Neurochirurgia Istituto G. Gaslini (Genova) ORDINE DEI MEDICI Mercoledì da pediatri 8 Febbraio 2012
Cefalea in ambito Pediatrico Argomento molto dibattuto,ambiguo e complesso
Cefalea Sintomo “banale” ma di difficile inquadramento IN QUANTO di estrema genericità ma con potenziale “ambiguità”
Argomento di grande/quotidiano interesse per il Pediatra curante Rapporto/filtro stretto e di continuità/ monitoraggio con il bambino ed i genitori Rilevante diffusione/percezione del sintomo clinico Correlazione del sintomo con differenti aspetti ambientali,biologici e psicologici.
Cefalea in ambito pediatrico pista Corretto e “saggio” inquadramento della sintomatologia cefalalgica Indirizzare correttamente l’approccio ed il percorso diagnostico al fine di escludere/intercettare patologie potenzialmente “pericolose”
Cefalee in ambito pediatrico Cefalea PRIMARIA ? Cefalea SECONDARIA Classificazione delle cefalee Primarie del Bambino International Headache Society (IHS) 2004
La Cefalea primaria del bambino: epidemiologia Colpisce il 10-20% della popolazione in età prescolare Successivo graduale incremento dell’incidenza (27-32%) al raggiungimento dei 14 anni di età
Cefalea Primaria Familiarità positiva Esame clinico e neurologico normale Fundus Oculi normale
Cefalee Primarie del bambino Emicrania Cefalea Tensiva Rari casi di cefalea a grappolo
Cefalea Primaria: emicrania Età di insorgenza tipica : 4-6 anni Prevalenza dell’ 1,4% nei bambini con meno di 10 anni Prevalenza del 5,3% sopra i 10 anni
Emicrania: caratteristiche Prevalenza maschile in età scolare Crisi di breve durata Frequente localizzazione frontale bilaterale Frequenti disturbi neurovegetativi Rari casi di Emicrania Basilare(aura: disturbi visivi,vertigini,disartria) ed Emiplegica Familiare
Fattori Scatenanti Stress (scolastico,ambientale) Alimentazione (caffè,thè,formaggi,cioccolata) Variazioni meteorologiche Sforzo fisico Menarca Problematiche di natura psicologica
Frequente la presenza dei cosidetti “equivalenti emicranici” Emicrania Frequente la presenza dei cosidetti “equivalenti emicranici”
Equivalenti Emicranici Vomito o dolori addominali periodici Cinetopatie Dolori articolari Parasonnie (es. Sonnambulismo, Terrore del sonno ) Vertigine parossistica benigna
ATTENZIONE!!!! Frequente presenza nel bambino cefalalgico di comorbità con altri quadri neuropsichiatrici dell’età evolutiva
Disturbi Neuropsichiatrici associati a cefalea Iperattività Disturbi del sonno e dell’alimentazione Disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento Sindromi somatoformi (es. Ulcera duodenale, psoriasi) Disturbi della personalità/comportamento
Equivalenti Emicranici Importante la diagnosi differenziale con le cefalee secondarie o “pericolose”
Cefalee Secondarie Cefalee Secondarie a patologie organiche di possibile pertinenza Neurochirurgica
Epidemiologia Cefalee potenzialmente “pericolose” che necessitino di accertamenti specifici si osservano nel 2-6% della popolazione in età scolare e nel 5-7% all’età di 13-15 anni.
Nella netta maggioranza dei pazienti la CEFALEA è un sintomo clinico BENIGNO ed AUTOLIMITANTESI
Compito del Medico Pediatra e dello Specialista è la precisa e rigorosa/tempestiva individuazione della quota minoritaria di bambini con cefalea “sospetta”, orientandoli verso accertamenti/percorsi appropriati
? FARE ? ….COME,QUANDO….
ANAMNESI Gioca un ruolo di primo piano nella definizione della cefalea permettendo la precisa individuazione delle cefalee “pericolose”
Deve essere scrupolosa, mirata e dettagliata ANAMNESI Deve essere scrupolosa, mirata e dettagliata
Anamnesi Familiare (specie per cefalea, malformazioni cerebro-vascolare, patologia ematologica). Fisiologica Personale (comprensiva di: abitudini di vita, relazioni sociali ed intrafamiliari).
Cefalea: il Medico interroga! Insorgenza Fattori scatenanti (alimentazione, farmaci, fattori ambientali e psicologici) Fattori aggravanti (sforzi fisici) Fattori allevianti (buio, riposo, analgesici, posizione sdraiata) Sintomi associati Età di esordio Sede del dolore Tipo di dolore Durata Frequenza
Anamnesi familiare positiva per: Malformazioni vascolari (aneurisma /MAV) Stroke Malattie Ematologiche (difetti della coagulazione ecc.)
Anamnesi fisiologica personale positiva per: Disturbi ORL (sinusopatie, adenoidopatie) Allergie Difetti diottrici Problemi odontoiatrici (malocclusione da patologia temporo-mandibolare, etc.) Pregressi Traumi Cranici Malattie sistemiche Antecedenti neurologici e comportamentali
Elementi caratterizzanti …“bussola”… Cefalee “pericolose” Elementi caratterizzanti …“bussola”…
Cefalee pericolose “bussola” Cambiamento del pattern cefalalgico preesistente (cefalea atipica) Peggioramento del quadro clinico in un tempo relativamente breve Insorgenza recente, improvvisa e violenta Insorgenza dopo sforzo fisico Presenza di risvegli notturni secondari alla intensa cefalea Incremento frequenza
Cefalee “pericolose” Associazione con nausea,vomito a getto, malessere generale e febbre Cefalea unilaterale o fissa Esordio precoce (età < 4-5 anni)
Viene pertanto proposta Flow-chart: Indicativa dell’iter diagnostico della cefalea nell’infanzia e nell’adolescenza Indica la metodologia di identificazione ed interpretazione del sintomo Derivata da studio della SINPIA (Società Italiana di Neuropichiatria Infantile) e della SISC (Società Italiana Cefalee)
consegna diario della cefalea E.O. generale e neurologico 1° visita: anamnesi consegna diario della cefalea E.O. generale e neurologico segni neurologici Fattori di rischio per: Cefalea “ pericolosa” Specialista neurochirurgo SI NO -Esami ematobiochimici -Visite specialistiche (ORL, oculistica, ecc) -Es. strumentali .: -EEG-Fundus -Ecografia Tc e/o RM e/o angio-RM Colloqui diagnostici NPI- pz-famiglia Esami ematobiochimici EEG visita oculistica -Variazione delle abitudini di vita -Rimozione dei fattori trigger -Controlli longitudinali CEFALEA primaria (secondo i criteri IHS) Non alterati Inquadramento psicopatologico counseling psicopatologico alterati Decisione terapeutica in base a : -frequenza delle crisi -durata degli attacchi -disabilità e intensità del dolore Terapia di profilassi e sintomatica CEFALEA secondara (secondo i criteri di IHS) Comorbidità psichiatrica >4 attacchi/ mese durata >4 ore intensità medio-grave <4 attacchi mese durata <4ore intensità lieve Specialista neurochirurgo Presa in carico psichiatrica Solo terapia sintomatica Tc RM e/o angio-RM
Suggerimento conclusivo Se cefalea frequente/persistente nel tempo (1 mese) anche/soprattutto in assenza sia di dati e/o informazioni sospetti che di segni e/o sintomi orientativi prescriverei comunque un semplice fundus. In caso di negatività e persistenza della cefalea: contatto telefonico /vis. Neurochirurgica/TC/RM/ Eco Grazie www.gaslini.org armandocama@ospedale-gaslini.ge.it 335.7593924 tutti i giorni dopo ore 17