PRATICHE MIGLIORI Multi-Country Action Research Initiative Dr. Sunil Deepak AIFO – Bologna, Italia OMS – Ginevra, Svizzera.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Progetto Disabilita e Emergenza Agosto Marzo 2006, provincia di Aceh NAD, Sumatra, Indonesia.
Advertisements

I Bisogni Educativi Speciali secondo l’ICF:
Programma di promozione dell’attività motoria
Inaugurazione e conferenza
Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006
PROGETTO interdisciplinare
Servizio Gestione e Sviluppo Risorse - Ufficio Sviluppo Risorse Leadership Development progetto per lo sviluppo e lintegrazione manageriale.
Verso un prototipo di un sito web scolastico di qualità: il contributo del Progetto MINERVA Maria Teresa Natale 29 aprile 2005 Ministerial NEtwoRk for.
Mainstreaming della disabilità nella cooperazione allo sviluppo Quale prassi per linclusione dei Diritti Umani delle persone con disabilità nei progetti.
Coordinamento per la Integrità della Ricerca Biomedica Alessandro Liberati Roma, 3 Novembre 2003.
Sociologia dei processi culturali e comunicativi Laurea magistrale EMPOLI.
La sorveglianza PASSI: alcuni messaggi chiave Convegno Regionale La sorveglianza PASSI nel Lazio: risultati e prospettive ad un anno dallavvio Roma, 20.
Università degli studi di Firenze Facoltà di Psicologia A.A Insegnamento: Psicologia della Formazione docente: prof. Carlo Odoardi Laboratorio.
PALLIATIVE SIMULTANEOUS CARE
Tesi di Specializzazione : Assistenza primaria sul territorio: A. C. N
La nuova newsletter della statistica ufficiale Decima Conferenza nazionale di statistica Roma, 16 dicembre 2010.
STILI DI VITA E PREVENZIONE
UNITA’ DI CURE PRIMARIE: UN PROGETTO CON L’APPLICAZIONE DEL CHRONIC CARE MODEL PER MIGLIORARE LA QUALITA’ D’ASSISTENZA AI PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIE.
COME STRUMENTO DI LAVORO
La problematica psichiatrica e il lavoro
Codice Deontologico dellInfermiere 1999 punto 3.1 Linfermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso: 1.La Formazione Permanente 2.La Riflessione Critica.
SaLutE mEntaLE L’intErvEnto domiciLiarE LE buonE pratichE 13 giugno 2007 Grosseto Continuità e discontinuità delle buone pratiche nell’assistenza a domicilio.
Salute Mentale e Cure Primarie
Ruolo dei DG tra SSN e territori 1/14 FORUM P.A. Incontro dei Direttori Generali delle aziende sanitarie Roma, 12 maggio 2005 Il ruolo dei DG tra Servizio.
Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brescia.
Report di monitoraggio svolto allinterno dei SAG Gli obiettivi della giornata sono condividere insieme ai partecipanti il documento redatto dallOsservatorio.
Aumento del global burden di malattie croniche
PER UNO SGUARDO COMPLESSIVO e PER RICHIESTE AL MIUR PRATICHE DI SCUOLA NELLE CLASSI Quelle indicate sono, ovviamente, solo prevalenze.
1 Nuovo modello di relazione allo sportello Avvio Laboratori 18 Dicembre 2006.
PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Università degli Studi di Trento 5 GIUGNO INCONTRO PLENARIO.
P. Mosconi – IRFMN 2005 Risk management in sanità: il punto di vista del paziente Paola Mosconi Laboratorio di ricerca per il coinvolgimento dei cittadini.
Le tre grandi sfide delle P.P.A.A. per la qualità del lavoro*: 1. La prima: rendere attrattive le amministrazioni pubbliche per i talenti migliori. 2.
La nuova Direttiva « servizi di Media audiovisivi senza frontiere » Roma, 04/12/07.
AIDEL 22 ONLUS ASSEMBLEA GENERALE SOCI RELAZIONE FINALE anno 2005 Roma, Aula Rizzoni OSPBG 25 marzo 2006.
La Formazione Valutatori: leva per la qualità 2004 Nov. (Mi) Il dispositivo di qualità Pan 2005 Nov. (Mi) Il manuale di qualità Scambio pratiche di valutazione.
Tempo per narrarsi un possibile modello di intervento ricerca e esperienza presso alcuni studi medici del territorio palermitano Dott.ssa Barbara Governanti.
Sondrio, Settembre 2007 LA PSICO-ONCOLOGIA QUALE PARTE INTEGRANTE DEL PERCORSO DEL MALATO ONCOLOGICO Livelli multifattoriali di intervento nel.
Intervento del Dr. Mauro Fanti
ICH ONESELF – Un progetto a sostegno del paziente – Presentazione alla stampa Institute of Communication and Health – Istituto.
Il pediatra della mia amica è andato a scuola di atopia…
Dal Programma Gioventù in Azione a Yes Europe! La mission dellAgenzia Nazionale per i Giovani Intervento Paolo Giuseppe Di Caro Udine, 25 gennaio 2013.
00 LE GUIDE ISO (TC 176) E IAF: COME VERIFICARE I PROCESSI DELLALTA DIREZIONE (ISO 9001-APG OTTOBRE 2004) AUDIT SULLA POLITICA E GLI OBIETTIVI DELLA QUALITA.
L’ esperienza del Care Management nella Medicina di Famiglia
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Primo Seminario di Studio
Premesse ed operatività
ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2050
Università di Bolzano I Bisogni Educativi Speciali secondo l’ICF e le strategie di integrazione secondo la “Speciale normalità” Dario.
GIORNATE NAZIONALI E MONDIALI
Strasbourg 05/06/07 Strasbourg 31/07/ ASSOCIAZIONE DELLE AGENZIE DELLA DEMOCRAZIA LOCALE Focus sui progetti di cittadinanza attiva.
A.N.I.Ma.S.S. Onlus Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjogren A.N.I.Ma.S.S. è una associazione di volontariato senza fini di lucro fondata.
Percorso Diagnostico-Terapeutico (PDT)
Roma, 22 novembre 2013 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Conferenza Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca per le Scienze della Terra Solida.
La certificazione: uno strumento di semplificazione e una garanzia di maggiore certezza nei rapporti di lavoro Bilancio di una esperienza e prospettive.
Il sistema sanitario Insieme di istituzioni, attori e risorse umane /materiali che concorrono alla promozione, al recupero e al mantenimento della salute.
I risultati del censimento di progetti di cooperazione allo sviluppo e DABACU.
I contributi della Gestalt in Psicologia sociale
Esperienza di integrazione dell’apprendimento teorico-clinico nei corsi integrati Università Campus Bio Medico di Roma.
STUDIO IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA CALCOLO DELLA PREVALENZA E DELL' INCIDENZA
IL PROGETTO RETEDONNA Lo sportello di accoglienza e orientamento del Destra Brenta Gazzo Grantorto Carmignano di Brenta Piazzola sul Brenta.
Corso congiunto ANIN-SNO Como, 23 aprile 2015 Intensità di cura e complessità assistenziale: i due nuovi paradigmi dell’organizzazione, un’occasione per.
Le indagini di customer satisfaction come strumento di cambiamento organizzativo Forum P.A Fiera di Roma - 10 maggio 2004 Angelo Tanese Responsabile.
5° anno CL Medicina UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità.
Valeria Pecchioni CCM International Programs Coordinator Workshop «ValutAzione degli interventi di cooperazione sanitaria internazionale» 18 Settembre.
AIFO – MONGOLIA 15 ANNI. IL PROGETTO AIFO DI RIABILITAZIONE SU BASE COMUNITARIA in Mongolia Rappresentante AIFO: Tulgamaa Damdinsuren, Responsabile.
5° anno CL Medicina UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Programma di Medicina di Comunità 2.
Giampiero Griffo Disabled Peoples International - DPI Cooperazione allo sviluppo e Persone con disabilità.
ICF Classificazione internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute Servizio Studenti Disabili – Università di Bologna Formazione insegnanti.
Il sistema di rilevazioni per guadagnare salute: PASSI, OKkio, HBSC Conferenza Stampa 31 maggio 2011 C. Melani Osservatorio Epidemiologico.
TRAUMI Protocolli di intervento.
Transcript della presentazione:

PRATICHE MIGLIORI Multi-Country Action Research Initiative Dr. Sunil Deepak AIFO – Bologna, Italia OMS – Ginevra, Svizzera

New Paradigm of Medical Care for Persons with Disabilities Iniziative pilota di ricerca-azione in 10 progetti in 9 paesi (Colombia, El Salvador, Repubblica Dominicana, Etiopia, Tanzania, Giordania, Palestina, India, Italia)

Logica dellIniziativa (1) Organizzazione dei servizi sanitari avviene sulla base di un paradigma non più adatto: il paradigma dei bisogni acuti – –Operatore esperto e cliente passivo –In breve tempo il problema si risolve –Sindrome del radar, non esiste ne prima ne dopo

Logica dellIniziativa (2) La situazione è mutata: maggiore prevalenza di problemi cronici che richiedono cambiamenti negli stili di vita e cure sanitarie continue – –Il cliente diventa lesperto e loperatore il facilitatore –Ruolo attivo per il cliente –Ruolo delle associazioni dei clienti

Avvio dellIniziativa (1) Elaborazione di un documento di base e raccolta di commenti dalle università e dalle DPO Riunione a Roma (aprile 2005) per definire il protocollo di ricerca con OMS e DPI

Avvio dellIniziativa (2) Finalizzazione del protocollo di ricerca alla fine del 2005 Finanziamenti dallOMS e da altri Avvio della ricerca sul campo verso fine 2006 Prima riunione per valutare risultati 12/07

Tipo di Disabilità Persone con trauma alla spina dorsale e paraplegia, spina bifida, paralisi cerebrale, malattie mentali, disabilità dovute alla lebbra, effetti della polio.. Disabilità progressive o quelle collegate con malattie croniche che richiedono regolari visite agli operatori sanitari

Lavoro con i gruppi delle persone disabili (1) Gruppi omogenei per tipo di problema sanitario, ne troppo grandi o troppo piccoli Riuniscono regolarmente con facilitatore esterno per definire le informazioni necessarie Ricevono formazione generale (convenzione, diritti umani, gestione di gruppi, gestione di conflitti, ecc.)

Lavoro con i gruppi delle persone disabili (2) Facilitatore organizza formazione specifica sui temi identificati in collaborazione con il gruppo degli operatori sanitari Studiamo dinamiche del gruppo, evoluzione del ricorso alle strutture sanitarie, impatto sulla qualità della vita

Lavoro con i gruppi degli operatori sanitari Cosa significa essere facilitatori e esperti invece che degli esperti. Di quali informazioni hanno bisogno le persone disabili, come possiamo fornire queste informazioni

Storie della Vita Raccogliere storie di vita di un gruppo ristretto di persone – capire meglio perché si va cercare loperatore sanitario, quali altri fattori sono collegati al problema sanitario

Sfide (1) Un progetto ambizioso, in 4 continenti con contesti e culture molto diversi tra di loro Ragionamenti diversi sul tipo di informazioni da raccogliere e la stesure dei rapporti Tempi di avvio molto diversi Difficoltà con singoli gruppi – stigma, privacy, ruolo medico-paziente

Sfide (2) Barriere linguistiche tra inglese, italiano e spagnolo Enorme quantità di dati generati Visite sul territorio e uniformare limplementazione Coinvolgimento degli operatori sanitari

Strumenti Scambio dei rapporti Mailing list elettronico chiuso per discutere dubbi, problemi Elaborazione di un newsletter Riunioni periodiche – prossima a Roma 5-7 dicembre 2007

Risultati Attesi Indicazioni per una gestione diversa dei servizi sanitari per le persone disabili con problemi cronici e/o progressivi Un documento dellOrganizzazione Mondiale della Salute da proporre ai Governi – eventualmente un contributo al Rapporto Mondiale sulla Disabilità e Riabilitazione.

Grazie Maggiori info sul sito: