LA GRANDE CRISI
nascita dellamerican Way of life: laffermazione della società dei consumi (espansione e standardizzazione dei consumi) taylorismo e tecnologia moltiplicano le potenzialità produttive politica liberista che favorisce la crescita di grandi corporations grande squilibrio sociale: bassi prezzi agricoli, bassi salari sovrapproduzione e conseguente caduta dei prezzi, disoccupazione tradizionalismo razzista e violento crisi dello stato di diritto (processo a Sacco e Vanzetti 1927 esecuzione della pena di morte ) Film su Sacco e VAnzetti ku klux klan proibizionismo (1919 proibizione di vendita e trasporto di alcolici) ottiene soltanto la diffusione di comportamenti illegali favorendo il crimine organizzato => gansterismo
corsa speculativa agli investimenti in borsa disponibilità di denaro a basso costo comporta una crescita del valore delle azioni non corrispondente al valore reale delle aziende quotate una ingente quantità di capitali è sottratta allinvestimento produttivo. 24 ottobre 1929 crollo della Borsa di New York gli investitori i sono sul lastrico, le banche dichiarano fallimento KVBgiaHjo La crisi finanziaria Mary Poppins
crisi borsistica e crisi produttiva legata alla sovrapproduzione e quindi al calo dei prezzi si amplificano a vicenda Scarsa disponibilità di capitali impossibilità di investire e usufruire di credito crisi delle aziendedisoccupazione crollo dei consumi insolvenza dei debitori crisi delle banche
la crisi in Europa fine del flusso di investimenti americani chiusura del mercato internazionale (scelte protezioniste e in alcuni casi autarchiche) inflazione (la sterlina viene svalutata 1931) grave crisi tedesca e difficoltà economiche e politiche in Francia e in Inghilterra tagli alla spesa pubblica compressione dei consumi nuove tasse aggravamento della crisi
Keynes, Occupazione, interesse e moneta. Teoria generale 1936 superamento della concezione liberista (laissez faire e difesa del pareggio di bilancio) Lo stato deve intervenire in modo sistematico a controllare il mercato. => aumento della spesa pubblica. Rilancio della domanda Crescita produttiva aumento delloccupazione aumento dei consumi piano di lavori pubblici aumentare i redditi
Deciso intervento dello stato nelleconomia Il New Deal di Roosevelt (presidente dal 1933): Obiettivo: infondere speranza e coraggio Ristrutturazione del sistema creditizio svalutazione del dollaro sostegno ai disoccupati e prestiti alle famiglie indebitate aiuti al sistema produttivo: allagricoltura (premi in denaro per ridurre la produzione), allindustria (controlli per ridurre la concorrenza e tutelare i salari) grandi progetti di opere pubbliche ( Tennessee Valley Autorità) riforme sociali e fiscali
la società dei consumi chi mantiene il proprio lavoro, dato labbassamento dei prezzi, migliora il proprio tenore di vita Boom edilizio elettrodomestici e automobili - radio – cinema => strumenti anche di informazione oltre che di svago - nascita del divismo => strumenti di condizionamento lo sviluppo tecnico scienza atomica tecnica aviatoria lo sviluppo culturale le avanguardie langoscia come dimensione esistenziale ruolo politico dellintellettuale
La crisi del 1929 Consolidamento della democrazia: Francia, Inghilterra Stati Uniti (New Deal) Politica economica Spesa pubblica Teorie totalitarie Consolidamento fascismo in Italia Il nazismo conquista lo stato in Germania Crisi economica mondiale Intervento dello stato nelleconomia Crisi dello stato liberale Teoria keynesiana Controllo e direzione delleconomia e società
Le foglie morte delle nostre imprese ingombrano il terreno, i nostri agricoltori non trovano più mercato per i loro prodotti, le economie di milioni di famiglie sono scomparse, un esercito di cittadini senza lavoro si trova di fronte al problema del vivere. Bisogna essere degli ottimisti molto sciocchi per negare la tragica realtà del momento [...] La congiuntura esige azioni e azioni immediate. Nostro primo compito sarà rimettere questo popolo al lavoro F.D. Roosevelt