Levoluzione settoriale in Veneto: i tre sistemi produttivi slides lezione 08.04.2010 levoluzione settoriale in Veneto: i tre sistemi produttivi. slides.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Strategie di prezzo e qualità delle esportazioni italiane: i settori tessile-abbigliamento, calzature e gioielleria Giorgia Giovannetti Dirigente Area.
Advertisements

OSSERVATORIO DEL SETTORE TESSILE ABBIGLIAMENTO NEL DISTRETTO DI CARPI
Lindustria alimentare cresce anche in una difficile situazione congiunturale Guido Pellegrini- Università di Bologna Il punto sul settore alimentare:
La situazione economica della Toscana nel 2006 La ripresa dell'industria fra congiuntura e processi di trasformazione strutturale Firenze, 28 giugno 2007.
MDA Nuove ipotesi per la Politica Industriale Paolo Gurisatti Trento, 26 Aprile 2005.
La posizione dellItalia sui mercati mondiali alla luce dei cambiamenti in atto Lucia Tajoli Politecnico di Milano Milano, 8 luglio 2011.
L MULTILINEARITA DELLO SVILUPPO e PROCESSI DI LUNGA DURATA slides lezione _____.
Levoluzione settoriale in Veneto: i tre sistemi produttivi slides lezione levoluzione settoriale in Veneto: i tre sistemi produttivi. slides.
GRANDE IMPRESA e piccola manifattura slides lezione GRANDE IMPRESA e piccola manifattura. slides lezione
L MULTILINEARITA DELLO SVILUPPO e PROCESSI DI LUNGA DURATA slides lezione _____.
Il modello veneto come MODELLO VIRTUALE slides lezione il modello veneto come MODELLO VIRTUALE. slides lezione
Dei processi di distrettualizzazione ( in Veneto, ma non solo… ) slides lezione dei processi di distrettualizzazione ( in Veneto, ma non solo…
Dalla crisi degli anni 30 alla Ricostruzione post-bellica slides lezione Dalla crisi degli anni 30 alla Ricostruzione post-bellica. slides lezione.
IL VENETO terza regione industriale slides lezione IL VENETO terza regione industriale. slides lezione
I DISTRETTI INDUSTRIALI
Il Distretto Metalmeccanico Lecchese
Storia dello sviluppo locale Il modello distrettuale.
Indirizzi di studio e organizzazione dei curricoli Istruzione Tecnica TEMA II Gruppo di lavoro II Roma 15 – 16 maggio 2007.
OSSERVATORIO DEL SETTORE TESSILE ABBIGLIAMENTO NEL DISTRETTO DI CARPI
Lezione 7 La rivoluzione industriale Conseguenze più ampie
CRUI – GRUPPO – 2- DELEGATI DIDATTICA Didattica Universitaria : formazione, ricerca e mondo del lavoro UNIVERSITA ricerca, innovazione formazione sviluppo.
IL DISTRETTO DELLA RUBINETTERIA DEL PIEMONTE NORD ORIENTALE
Demografia delle Imprese In tutto il periodo aumenta il numero delle imprese registrate La curva rallenta la propria inclinazione nellultimo anno Nel.
Ufficio Studi La subfornitura toscana nei settori tecnici Meccanica, elettronica, plastica e gomma Cristina Marullo Unioncamere Toscana - Ufficio.
Leconomia lucana nel 2003 e le prospettive per il 2004 Centro Studi Unioncamere Basilicata.
IL RUOLO DELLE CCIAA La CCIAA luogo di democrazia economica Le autonomie funzionali come promotori di interessi generali (riforma costituzionale) Le CCIAA.
La subfornitura toscana dei settori tecnici: meccanica, elettronica, plastica e gomma Firenze, 9 novembre 2006.
IMPRESE & INNOVAZIONE Progetti ed opportunità per lindustria bresciana Brescia, 6 novembre 2007 dott. Saverio Gaboardi Consigliere Delegato AIB per la.
Prof. Emilio Bartezzaghi Innovazione e Internazionalizzazione. Workshop: LInnovazione nei processi di internazionalizzazione Lecco, 20 gennaio 2006.
Sociologia dell’ambiente e del territorio
Le imprese Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
Le attività produttive e le imprese
LE SPECIALIZZAZIONI E LE FILIERE PRODUTTIVE DELL'EMILIA-ROMAGNA Stefano Bianconi La struttura produttiva dellEmilia-Romagna Una lettura attraverso lArchivio.
Storia sviluppo locale- Lezione 51 Lezione 5 Le ipotesi sullorigine dei distretti industriali Indice Lorigine mezzadrile Lorigine mezzadrile Protoindustria.
Economie locali e filiera della nautica da diporto Livorno, 24 febbraio 2012 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
A cura di Marco Bianco Convegno AIRI/Tecnoprimi – Milano, 28 ottobre 2008.
Industrializzazione diffusa e piccola impresa ( )
Gestione degli eventi e delle attività culturali
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
L’export della Regione Marche: struttura, dinamiche e prospettive
Cruscotto di indicatori statistici – numero 1 Maggio 2012.
DISTRETTO VENETO SISTEMA MODA
Il Museo Atelier fino ad oggi Esperienze per lo sviluppo della creatività dei designer in formazione Prato, 3 luglio 2004 Filippo Guarini.
FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
1.collocare i nostri dati in una cornice dello sviluppo locale 2.evidenziare i principali collegamenti 3.illustrare alcune criticità dello sviluppo locale.
ITS Meccatronico scuola e azienda unite nel post diploma presentazione del nuovo corso post diploma ITS “Tecnico Superiore per l'Automazione ed i Sistemi.
L’evoluzione dei distretti industriali del Nord Est dagli anni ’70 ad oggi di Stefano Micelli Università Ca’ Foscari di Venezia Venice International.
Il Piano per la ricerca e l’innovazione: priorità e linee di azione
IV CONFERENZA ITALIANA PER IL TURISMO I fattori di competitività del territorio e lorientamento al prodotto Il contributo dellosservatorio per gli operatori.
Lezione 12 La società e le classi nell’Ottocento
Corso per Tecnico Superiore Retail e Marketing Intelligence Civitanova Marche Dicembre 2011 MODULO TECNICA COMMERCIO INTERNAZIONALE I FATTORI DI.
L’italia è un paese piccolo, la superficie è di circa km²
Innovazione e territorio: il caso di PST Galileo
POLITECNICO CALZATURIERO
LA STRUTTURA DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LE IMPRESE
Politecnico Calzaturiero Presentazione del Corso di Progettazione Calzature Arzignano 15 novembre 2004.
POLITECNICO CALZATURIERO
Storia sviluppo locale- Lezione 31 Lezione 3 Grandi imprese e piccole imprese Indice  La piccola impresa come sopravvivenza del passato  La crisi del.
Il cambiamento ambientale
Corso di Economia Industriale Obiettivo del Corso è lo studio di alcune delle strategie tipiche delle imprese, e delle loro conseguenze in termini di profitti.
Società di capitali e processi di ristrutturazione industriale Firenze, 7 luglio 2009 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
La legge definisce i distretti industriali come sistemi territoriali, limitati geograficamente e costituiti da aree contigue, in cui si verifica una concentrazione.
1 Roma, 26 marzo 2013 Centro Studi Unindustria Il Sistema Tessile Moda e Abbigliamento nel Lazio.
Il sistema Emilia-Romagna e l’evoluzione delle reti d’imprese Franco Mosconi Professore di Economia Industriale Università di Parma Sede Confindustria.
Emilia-Romagna Il sistema economico regionale
La struttura dimensionale delle imprese ( ) storia dell'impresa
Il ruolo dell’agricoltura nel contesto economico, sociale e ambientale: i risultati di un’indagine sulle imprese toscane Silvia Rettori 15 settembre 2011.
Il caso Cina nel contesto locale ed internazionale: come l’impresa locale reagisce alla sfida Repubblica San Marino S CUOLA S ECONDARIA S UPERIORE Liceo.
Territori di piccola impresa e specializzazioni produttive. Cristina Marullo Ufficio Studi Unioncamere Toscana
DISTRETTI INDUSTRIALI ITALIANI -1 MODELLO DI SVILUPPO RICONOSCIUTO A LIVELLO INTERNAZIONALE.
Transcript della presentazione:

levoluzione settoriale in Veneto: i tre sistemi produttivi slides lezione levoluzione settoriale in Veneto: i tre sistemi produttivi. slides lezione

Quale levoluzione dei settori produttivi del Veneto? Il mito della vocazione tessile della regione, e della provincia di Vicenza in particolare Un mito perché? Perché dal II° dopoguerra il cluster dominante della regione è quello delle imprese meccaniche che detengono il 50% dellexport regionale complessivo. Imprese attive nella meccanica strumentale, nella elettromeccanica, negli elettromestici, meccanica di precisione, stampi, oreficeria…

Al Censimento Industriale del 1961, anche nel vicentino il primo settore era ormai quello meccanico Il tessile, comunque, non scomparve, solo che andò riassestandosi e ristrutturandosi con una serie di salti tecnologici e stilistici, avviando una prima risposta alla concorrenza dei paesi emergenti. Con esiti che, tuttavia, portarono ad una strisciante delocalizzazione: che tuttavia non eliminò il tessile veneto, tanto che esso rappresenta un mega-distretto diffuso in tutto il territorio. La definizione di distretto è insolita, ma…

Comunque, facendo un salto logico, lapparato produttivo veneto è andato nel tempo articolandosi in tre sistemi: Sistema della meccanica strumentale: elevata tecnologia, con il ruolo dei distretti… Sistema-moda: si tratta dellantico T-A, con lincorporazione di tutto ciò che riguarda labbigliamento e i conseguenti accessori (calzature, borse, occhiali ecc.). Anche in questo caso, i distretti! Sistema-casa: costruzioni, mobilio, rivestimenti, illuminazione

progressiva evoluzione delle filiere specializzate del made in Italy verso funzioni a maggior contenuto di conoscenza, e quindi a maggior valore aggiunto… nella meccanica, come in altre tipologie merceologiche

Una sottolineatura: E nel tempo successo che settori sostanzialmente maturi hanno saputo in regione dimostrare un dinamismo produttivo, organizzativo e tecnologico di elevato livello, specialmente nellinnovazione di processo, nella qualità dei materiali, nel contenuto di design e nellalta propensione allexport (il 30% del valore aggiunto, il livello più elevato tra le regioni italiane).

Osserviamo, in particolare, il ruolo del sistema-moda: settore tra i più maturi, e quindi per sua natura inevitabilmente destinato allestinzione… MA INVECE: - ruolo dellinnovazione (processo e prodotto) - fenomeni di concentrazione - razionalizzazione organizzativa e produttiva - valore extraeconomico ed immateriale dello stile