Lucia Brattoli Psicologa

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Transcript della presentazione:

Analisi metodologica nella diagnosi e nel trattamento della Sindrome di Alienazione Genitoriale Lucia Brattoli Psicologa Specializzata in psicologia giuridica e psicoterapia strategica integrata Referente dell’area Minori del Centro Antiviolenza “RiscoprirSi” di Andria Associazione Italiana di Psicoterapia Strategica Integrata

PAS Parental Alienation Syndrome La sindrome da alienazione parentale è un disturbo che insorge essenzialmente nel contesto di controversie per l’affidamento dei figli. La sua principale manifestazione è la campagna di denigrazione da parte del bambino nei confronti di un genitore, una campagna che non ha giustificazione. Deriva dall’associarsi dell’indottrinamento da parte di uno dei genitore che programma (fa il lavaggio del cervello) e il contributo personale del figlio alla denigrazione del genitore che costituisce l’obiettivo di questa denigrazione. Gardner (1985)

La diagnosi di PAS è applicabile: SOLO a situazioni legate a dispute sulla custodia/frequentazione dei figli SOLO quando il genitore “obiettivo” non ha esibito un comportamento tale da giustificare la campagna di denigrazione Vertice principale per la definizione di tale diagnosi è il bambino

La diagnosi di PAS implica una diagnosi relazionale La sua manifestazione primaria è la campagna, ingiustificata, di denigrazione contro un genitore alla quale il bambino partecipa attivamente: perché si possa diagnosticare la PAS è necessario osservare la combinazione di una programmazione da parte del genitore alienante, dei contributi propri del bambino a tale denigrazione ed, infine, le risposte del genitore bersaglio. Si tratta di un processo, all’esito del quale un genitore viene “alienato” dalla vita del figlio Si tratta, quindi, di un disturbo della relazione genitoriale La PAS viene considerata una forma grave di abuso emotivo e psicologico nei confronti di un bambino o di un adolescente

Rischio di relazioni bipolari Conseguenze della PAS Il bambino non manifesta nessun desiderio relazione né di contatto fisico con il genitore denigrato ed esprime per lui solo sentimenti negativi, a fronte di quelli estremamente positivi che invece manifesta per l’altro genitore. Vi è quindi una alterazione dei sentimenti del bambino Rischio di relazioni bipolari

Le conseguenze della PAS sul bambino dipendono: dal tipo di tecniche utilizzate per il lavaggio del cervello dalla severità del programma dall’intensità con cui viene portato avanti il programma dall’età del figlio, dalla sua fase di sviluppo e dalle sue risorse personali dal tempo che i figli hanno trascorso coinvolti nel conflitto genitoriale

L’impatto della PAS non è mai benigno perché coinvolge manipolazione, rabbia, ostilità e malevolenza, a prescindere dal fatto che il genitore alienante ne sia consapevole o meno

Effetti della PAS Aggressività; scarso controllo e tendenza all’acting-out Atteggiamento ostile generalizzato Disorientamento, confusione emotiva e/o intellettiva Disordini alimentari, del sonno, dell’attenzione e psicosomatici Alto livello di dipendenza emotiva, passività e bassa autostima Tendenza alla depressione e regressione Disturbi dell’identità, tendenza a problemi sessuali e relazionali Egocentrismo, eccesso di razionalizzazione Futuro carattere manipolativo e/o materialistico Comportamenti autodistruttivi e/o ossessivi-compulsivi Tossicodipendenza e alcolismo Presenza di sintomi di tipo psichiatrico (schizofrenia) nei casi di Pas grave

I figli alienati che testimoniano contro il genitore-target, in futuro, dovranno lottare con i sensi di colpa che saranno molto forti. Dovranno far fronte, anche, alla paura di perdere l’amore del genitore programmante. Spesso i figli escono da questa ambivalenza attraverso strategie autodistruttive, autocolpevolizzanti e autolesioniste. Inoltre sembra che possano diventare, a loro volta, dei genitori alienanti.

Fasi del Programming Viene spesso agito da tempo all’interno della famiglia. Aumenta di significatività dopo la separazione. Tutti i membri della famiglia hanno un ruolo nella costruzione di tale processo. Gli attori principali: genitore alienante genitore alienato figlio FASI Identificazione del tema contenuto della programmazione Induzione d’umore Premio/punizione

Le tecniche più frequenti usate dal genitore alienante sono: negare l’esistenza dell’altro genitore abbinare sentimenti positivi a quelli negativi attaccare continuamente il carattere o il modo di vivere del genitore bersaglio generalizzare da uno o due esempi il senso globale da dare agli avvenimenti prendere delle normali differenze e trasformarle in questioni su ciò che è buono e cattivo, giusto e sbagliato creare un’alleanza nella battaglia giudiziale rappresentare il figlio come debole e quindi bisognoso della sua protezione mentire fare un vero e proprio lavaggio del cervello attraverso un processo di rimaneggiamento e ricomposizione delle esperienze del figlio

I criteri di identificazione della PAS Accesso e contatti ostacolati tra il figlio e il genitore non convivente Dichiarazioni infondate di abuso sul figlio Deterioramento della relazione dal momento della separazione Intensa reazione di paura da parte del bambino

Manifestazioni primarie della PAS e criteri diagnostici Campagna di denigrazione Deboli, frivole o assurde razionalizzazioni per la disapprovazione dimostrata Mancanza di ambivalenza Fenomeno del “pensatore indipendente” Sostegno riflessivo del bambino nei confronti del genitore alienante nel conflitto genitoriale Assenza di colpa per lo “sfruttamento” e la denigrazione del genitore bersaglio Presenza di scenari presi in prestito Estensione dell’animosità alla famiglia allargata del genitore odiato Difficoltà di transizione nel momento delle visite

MANIFESTAIZONI SINTOMATICHE Tipi di PAS MANIFESTAIZONI SINTOMATICHE MITE MODERATA SEVERA Campagna di denigrazione Minima Media Grave Deboli, frivole o assurde razionalizzazioni per il biasimo Minime Medie Razionalizzazioni assurde o multiple Mancanza di ambivalenza Ambivalenza normale Nessuna ambivalenza Fenomeno del pensatore indipendente Di solito assente Presente Sostegno riflessivo del AG nel conflitto genitoriale Mminimo Assenza di colpa Colpa normale Minima o nessuna colpa Nessuna colpa Scenari presi in prestito Minimi Estensione dell’animosità alla famiglia allargata Difficoltà di transizioni nel momento delle visite Grave o visite impossibili Comportamento durante le visite Buono Antagonistico e provocatorio in modo discontinuo Nessuna visita o comportamento distruttivo e continuamente provocatorio Legame con l’alienatore Sano Da moderatamente a modestamente patologico Gravemente patologico Legame con l’alienato Sano o minimamente patologico

PAS Mite Manifestazioni: i bambini di questa categoria manifestano in forma lieve e superficiale i criteri diagnostici. Molto spesso solo pochi di tali criteri vengono “soddisfatti”. Le visite di solito sono relativamente possibili; con il TP eventuali difficoltà sono lievi e facilmente superabili. Intervento legale: di solito è necessario solo una conferma della situazione affidataria. Intervento terapeutico: di solito non necessario.

PAS Moderata Manifestazioni: Ognuno dei criteri diagnostici è “soddisfatto” e mediamente connotato. La campagna di denigrazione è abbastanza presente, specialmente al momento della transizione quando il bambino percepisce cosa vuole sentire il genitore alienante. Le razionalizzazioni sono abbastanza presenti. Non è presente una qualche forma di normale ambivalenza. L’alienato è descritto come completamente cattivo e l’alienatore come completamente buono. Il bambino afferma di essere lui l’“origine” dei sentimenti di animosità contro il genitore bersaglio. Il bambino supporta l’alienatore in ogni forma di conflitto con l’alienato. Vi è nel bambino una tale assenza di senso di colpa da sembrare “patologico”. Nella campagna di denigrazione del bambino vengono inseriti anche “scenari presi in prestito”. Vengono inclusi nella campagna di denigrazione anche i membri della famiglia estesa. Vi sono diverse difficoltà nel momento di transizione. Il bambino manifesta atteggiamenti oppositivi, provocatori, ecc. durante la visita.

PAS Moderata Intervento legale: l’affidamento viene confermato, ma il giudice indica l’intervento di un esperto e di eventuali “sanzioni”/tempi di verifica/minacce. Intervento terapeutico: è importante che vi sia una indicazione in questo senso da parte del giudice. Il terapeuta non solo deve essere un clinico ma anche esperto. Il terapeuta monitora le visite, usa il suo “ufficio” come luogo della transizione (transitional site) e riferisce periodicamente al giudice.

PAS Severa Manifestazioni: i bambini e il genitore alienante presentano, in questo caso, una dinamica relazionale tipo “follia a due” in cui condividono le fantasie paranoiche nei confronti del genitore bersaglio. Tutti i criteri diagnostici sono presenti e in forma severa. I bambini di questa categoria presentano episodi di panico alla prospettiva di vedere il genitore alienato. Le loro urla, tali da far raggelare il sangue, gli stati di panico e le esplosioni di ira sono talmente severe che rendono impossibile la vista. Se mettono piede a casa dell’alienato scappano subito, oppure si paralizzano o possono diventare così fortemente provocatori e distruttivi che si deve rinunciare alla possibilità di visita.

PAS Severa Intervento legale: cambiare (prima temporaneamente) l’affidamento del bambino. Il giudice dispone il “transitional site program” Intervento terapeutico: transitional site program con la presa in carico dell’intero nucleo familiare, ove possibile, anche allargato. Gli incontri sono semi strutturati e mirati al raggiungimento di obiettivi predeterminati.

Differenza tra: PAS, programmazione e lavaggio del cervello Gardner ha introdotto e definito la PAS poiché le definizioni preesistenti di programmazione e lavaggio del cervello non avevano mai preso in considerazione il ruolo attivo del minore. Il bambino, sebbene vittima del genitore alienante, si rende attivo nel processo di alienazione dell’altro genitore.

L’abuso e la PAS Non è possibile effettuare una diagnosi di PAS nei casi in cui sia presente un reale abuso (sessuale o psicologico) da parte del genitore alienato.

Indicazioni Bibliografiche Gardner R.A. (1992). The parental alienation syndrome: A guide for mental health and legal professionals. Cresskill, New Jersey: Creative Therapeutics. Gardner R. A. (1998a). Reccomandation for Dealing with Parent who Induce a PAS in their Children. Journal of Divorce e Remarriage. Vol. 28, No. 3/4, p. 1-23. Gardner R. A. (1998b). The Parental Alienation Syndrome. Second Edition. Gardner R. A. (1998c). “The Parental Alienation Syndrome : What is it and what data support it?”: Comment. Child Maltreatment: Journal of the American Professional Society on the Abuse of Children. Vol. 3, No. 4, p. 309-312. Gardner R. A. (1999c). Family Therapy of the Moderate type of Parental Alienation Syndrome. The American Journal of Family Therapy. Vol. 27, No. 3, p. 195-212. Gulotta G., Buzzi I., 1998, Sindrome alienazione genitoriale, definizione e descrizione, Pianeta Infanzia, 4, 29-35 Malagoli Togliatti M. (2005), Focus monotematico, in Maltrattamento e abusoall’infanzia,fasc. n. 3. Scali M. (2004), La relazione genitoriale in sistemi familiari in crisi, Relazione presentata XXIII Convegno di Studio dell’Accademia di Psicoterapia della famiglia su <<Famiglie e terapeuti tra appartenenza e dipendenza, 25-27 giugno, Todi (PG). Scali M. (2005), Alienazione parentale e false accuse di abuso sessuale. Relazioni genitoriali abusanti, relazione presentata al Convegno di Studio dell’Accademia di Psicoterapia della famiglia <<l bambino e la terapia familiare>>, 13 e 14 maggio, Roma.