1 OECD LEED Trento Centre for Local Development Le iniziative italiane di cooperazione decentrata verso i balcani: A che punto siamo? Udine, 31 ottobre.

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1 OECD LEED Trento Centre for Local Development Le iniziative italiane di cooperazione decentrata verso i balcani: A che punto siamo? Udine, 31 ottobre 2007

2 La cooperazione decentrata è… lazione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie locali italiane, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei Paesi in via di Sviluppo, favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio Fonte: L 49/87 e Linee di indirizzo DGCS/MAE Marzo 2000

3 Attori della cooperazione decentrata IN ITALIA Ammimistrazioni locali: Regioni, Province, Comuni UPI e ANCI Piccole medie imprese e associazioni di categoria Camere di commercio ONG Istituti pubblici Istituti di formazione Associazioni di Immigrati NEI PAESI PARTNER Governi nazionali Amministrazioni locali ONG Settore privato Istituzioni pubbliche CO-PARTNERS: Governo Italiano e/o Organizzazioni Internazionali

4 Settori di intervento BUON GOVERNO Rafforzamento istituzionale Sostegno politiche di decentramento Pianificazione ed amministrazione del territorio Formazione politico- amministrativa SERVIZI PUBBLICI Sanità Educazione Trasporti Ambiente Acqua ed energia Formazione tecnica e gestionale SVILUPPO ECONOMICO PMI e JV Commercio Credito e microcredito Formazione professionale e manageriale INTERVENTI DI EMERGENZA E GESTIONE DEI FLUSSI MIGRATORI

5 Finanziamenti progetti cooperazione decentrata Organizzazioni Internazionali: IOM, UNDP e UNOPS, ILO UNIONE EUROPEA: Interreg, CARDS, TACIS, MEDA, Phare, Aeneas, Asia-Urbs, ENPI e IPA GOV ITALIANO: L49/87, L 212/92 e L 84/01 REGIONI, PROVINCE, COMUNI: Normativa locale, fino allo 0,8% del bilancio L 23/93 art. 19

6 Aree geografiche Mediterraneo America Latina PECO e SEE Asia

7 Maggiori aree di intervento nei Balcani Fonte: IPI -

8 Numero complessivo (86) di Progetti nei Balcani divisi per paese dintervento Fonte: IPI -

9 Settori di interesse in Albania Fonte: IPI –

10 Il progetto ILO in Alabania LILO ha realizzato un progetto di assitenza tencica e partenariato per lo sviluppo dellimprendiorialitá femminile nel Nord dellAlbania (Shkodra) dopo un fallimento di un progetto della GTZ (Germania) Settore: artigianato tipico Periodo: Aprile Maggio 2007 Partners locali: Comune di Shkodra, Regione Nord Albania, Camera di Commercio Partners tecnici: OECD-LEED, UNDP

11 Obiettivi del Progetto Costituzione di un Forum per lo sviluppo locale a cui IILO ha assicurato tutta la sua assistenza tenica e progettuale Allinterno del Forum é stato costituito un gruppo di lavoro sullartigianato locale (per definire punti di forza e debolezza del settore e analisi del mercvato del lavoro, in particolare femminile) In accordo coi principi ILO é stato organizzato anche un sistema informativo locale, aggiornato mensilmente

12 Limpatto del progetto Rilevante, perché ha risposto alle necessitá indicate ed attuato su indicazioni tecniche Efficace, perché le autoritá locali hanno giocato un ruolo significativo Sostenibile, grazie al buon funzionamento del Forum che ne assicurerá continuitá Efficiente, perché sono stati coinvolti anche altri soggetti esterni ma rilevanti per gli sviluppi futuri

13 Indicazioni emerse dalla valutazione del progetto da parte delle autoritá locali (1) Stabilire/rafforzare I canali di comunicazione esistenti tra gli stakeholder per definire in modo semplice ed efficace il quadro isituzionale della strategia di sviluppo del settore artigianale Inserire le attivitá del settore artigiano nella strategia generale di sviluppo economico dellarea per massimizzare gli asset e rimuovere alcuni freni allo sviluppo (formazione, infrastrutture, etc..)

14 Indicazioni emerse dalla valutazione del progetto da parte delle autoritá locali (2) Organizzare il Forum in modo da permettere linserimento in futuro delle strutture locali formali ed informali, proprio per rispondere alla mancanza di leadership nelle strategie di sviluppo Definire la costituzione del Forum in modo da stimolare il contributo di diverse parti della comunitá locale e non in una logica solo settoriale

15 Indicazioni emerse dalla valutazione del progetto da parte delle autoritá locali (3) Assegnare al Forum compiti ed attivitá concrete e verificabili e promuoverne la pubblicitá; una buona strategia di comunicazione delle attivitá, anche via web, del Forum é importante anche perché comunicando chiaramente tempi e ruoli impegna tutti al rispetto dei compiti e garantisce la trasparenza dellintervento

16 Sviluppi del progetto a breve Stabilizzazione e rafforzamento del Forum nel suo ruolo di organizzazione leader nella promozione dellartigianato locale Realizzazione di una fiera dellartigianato con la partecipazione dei paesi confinanti (Kosovo, Montenegro, Serbia, Bulgaria) anche per stabilire scambi di esperienze e know how oltre che partnership commerciali

17 Perché il porgetto ILO é interessante Perché partendo da un intervento solo sul mercato del lavoro é riuscito ad attivare un circolo virtuoso di cambiamenti piú strutturali, anche con un piccolo budget ( USD) Perché lesperienza e lassistenza tecnica di ILO e OECD hanno permesso di gestire in modo efficace e trasparente tutte le fasi anche quelle piú delicate

18 Perché il porgetto ILO é interessante Perché listituzione del Forum e la partecipazione dei soggetti beneficiari allinterno di una strategia precisa ha permesso al Forum stesso di accreditarsi localmente come istituzione di riferimento e superare la mancanza di leadership e coordinamento, che era uno degli obiettivi strategici del progetto al di lá del sostegno alla imprenditorialitá femminile