Piano Operativo Nazionale (PON) La Scuola per lo sviluppo 1999 IT 05 1 PO 013 // annualità 2006 Misura 3 - Prevenzione della dispersione scolastica; Azione.

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Piano Operativo Nazionale (PON) La Scuola per lo sviluppo 1999 IT 05 1 PO 013 // annualità 2006 Misura 3 - Prevenzione della dispersione scolastica; Azione Interventi per la prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica degli alunni della scuola secondaria superiore e per il rientro dei drop out; Progetto : EDUCAZIONE E ISTRUZIONE ATTRAVERSO IL TERRITORIO

Realizzato da: Manuel Eterno & Jessica Caputo

LItalia è uno dei paesi che negli ultimi dieci anni ha dato il maggior contributo in Europa allo sviluppo di un sistema di aree protette, passando dal 3% ad oltre il 10% di territorio protetto, rappresentativo del suo patrimonio di diversità biologica, culturale e paesistica. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie ad un progetto di conservazione innovativo nella sua apertura alla società, radicato nel territorio e orientato alle più avanzate strategie internazionali di tutela e di valorizzazione delle risorse naturali. Lidea vincente del progetto risiede nellavere individuato come aspetti fondamentali del progetto stesso elementi quali il protagonismo della dimensione sociale, la costruzione di reti di cooperazione tra istituzioni e corpi sociali, lindividuazione di corridoi ecologici e lavvio di progetti di vasta area.

Questo approccio è sempre stato tenacemente perseguito da Legambiente nel suo impegno a favore delle aree protette, approccio che ha permesso di dare vita a progetti che hanno portato anche alla creazione di alleanze inedite, come quelle con i pescatori, gli agricoltori fino alla parte più responsabile ed avanzata del mondo venatorio. Limpegno di Legambiente ha quindi portato a dimostrare che le aree protette servono sì, a proteggere gli ecosistemi più delicati e preziosi, ma sono anche uno strumento formidabile per creare sviluppo e lavoro in settori strategici e oggi molto penalizzati, come il turismo, lagricoltura, lartigianato e la gestione dei beni culturali.

Questo impegno si traduce in progetti e attività specifiche, come i progetti strategici per i grandi sistemi ambientali quali APE - Appennino Parco dEuropa, ITACA - la rete delle aree marine protette delle isole minori o CIP Coste Italiane Protette, tutti progetti mirati al consolidamento e rafforzamento della Rete Ecologica Nazionale.

I Parchi

La Federazione italiana dei parchi e delle Riserve naturali, fondata nel 1989, è una associazione giovane dalle solide radici. Associa oltre 160 organismi di gestione di parchi nazionali, regionali, aree marine protette e riserve naturali regionali e statali ed è articolata in coordinamenti regionali. La Federazione si pone al centro di una rete di relazioni in continuo sviluppo e, in piena autonomia, rappresenta i parchi nei rapporti con lo Stato, le Regioni, gli Enti locali, l'Unione Europea e con ogni altro soggetto pubblico e privato interessato allefinalità dell'associazione.

Le linee guida della Federazione si saldano nel forte profilo politico- istituzionale dei parchi italiani. Dalla sua fondazione è impegnata nella costruzione di un sistema nazionale e dunque, pone particolare cura e attenzione alle politiche di integrazione e coordinamento, dal più grande parco nazionale alla più piccola riserva locale, terrestre e marina, in nome del principio della "leale collaborazione" tra i diversi livelli di governo del territorio. Nell'ambito delle politiche di sistema, la Federazione ha attivato tutte le azioni necessarie di conservazione per ciascuno dei grandi spazi ambientali del nostro Paese: le Alpi, gli Appennini, la Pianura Padana, le coste e le isole. La costruzione di una rete ecologica nazionale, al fine di collocare le aree protette entro un contesto territoriale di tutela della biodiversità, è una finalità della Federazione, nel quadro delle azioni e delle elaborazioni che seguono, e in certi casi anticipano, i più ampi orientamenti internazionali in materia di aree naturali protette.

Fine Presentazione