I CONTRATTI DELLE AREE DIRIGENZIALI 2002/2005 parte normativa 2002/2003 I° biennio economico 2004/2005 II° biennio economico CATANZARO 2007.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I LIVELLI DI CONTRATTAZIONE
Advertisements

Fare clic per modificare lo stile del titolo Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema –Secondo livello Terzo livello –Quarto livello »Quinto.
Proposta ANP Contratto 2006\2009 Area V. Obiettivo primario: valorizzazione della dirigenza e dellautonomia delle istituzioni scolastiche.
IL CONTRATTO DEL COMPARTO SANITA’ 2002 –2005 (Aspetti Economici)
Pag. 1 COSTITUZIONE FONDO PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DEI COMPARTI SANITA, AUTONOMIE LOCALI E SETTORI AFFINI Realizzazione.
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Il duplice profilo del rapporto di lavoro pubblico
LA NORMATIVA DELLA FORMAZIONE. Formazione continua attività di qualificazione specifica diretta ad adeguare le proprie conoscenze per tutto larco della.
LA NORMATIVA DELLA FORMAZIONE. Dlgs. 229/ art Dlgs. 229/ art Formazione continua: attività di qualificazione specifica diretta ad adeguare.
Lezione n. 5 a.a Piera Campanella
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
LA DISCIPLINA DEL SOCIO LAVORATORE
L’infermiere come garante della qualità
37° Congresso Nazionale ANMDO Seminario: Valutazione della Performance
1 DISPOSIZIONI PARTICOLARI. 2 PARI OPPORTUNITA Azioni positive per lavoratrici; comitati per le pari opportunità misure concordate in contratto decentrato.
CODICE ETICO E LINEE GUIDA Schema di verifica straordinaria Allegato B Dott. Andrea Nicoletti.
a cura di Mario Lavecchia e Carlo Palermo
1 LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE A cura del dott. Arturo Bianco.
Sulla rinnovazione dei modelli per la rinnovazione della contrattazione pubblica.
LA FORMAZIONE DEL FIDUCIARIO REGIONALE: LA TRATTATIVA REGIONALE S. BRUNATI Sindacato Endoscopisti Digestivi Italiani.
I FONDI AZIENDALI: CAMBIAMENTI E GESTIONE G
Rimini, febbraio 2006 FESMED II^ CONVEGNO NAZIONALE DEI FIDUCIARI E VICE- FIDUCIARI REGIONALI 1 CCNL DELLA DIRIGENZA MEDICO - VETERINARIA PARTE NORMATIVA.
Procedura di eccedenze di personale e mobilità collettiva. Le pubbliche amministrazioni che rilevino eccedenze di personale sono tenute ad informare preventivamente.
Art. 60. D.lgs 29/93 abrogato Orario di servizio e orario di lavoro. [1. L'orario di servizio si articola di norma su sei giorni, dei quali cinque anche.
BIENNIO ECONOMICO A cura di Renzo dr. Alessi Tecnico del Comitato di Settore.
Verbale tecnico per il CCNL 2002 – 2005 Aree Dirigenza S.S.N.
Quali opportunità per la gestione aziendale?
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
Criteri e parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche (CdM 18/12/008) 1. tra 500 e 900 unità 2. limite massimo di 900 alunni non si.
Sistema di valutazione delle prestazioni dei Dirigenti dellAgenzia del Demanio ai fini della determinazione della retribuzione di risultato (Si.Va.D.D)
Intesa del 30 aprile 2009 Decreto legislativo 150/2009 Decreto legislativo 165/2001 (novellato) Circolare Funzione Pubblica n. 7/2010 Art. 6 CCNL
IL LAVORO INTERMITTENTE
IL CONTRATTO DI INSERIMENTO Dal Libro Bianco alla Legge delega n. 30/2003 Secondo il Libro Bianco i contratti formativi devono essere riformati al fine.
Interpretazione tradizionale dellart.97 Cost. I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento.
Il contratto individuale di lavoro
Università Magna Græcia di Catanzaro MANSIONI E INQUADRAMENTO
Titolo D.L. 31 agosto 2013, n. 101 convertito nella legge 125/2013 Art. 4 Disposizioni urgenti in tema di immissione in servizio di idonei e vincitori.
Personale con contratto a tempo indeterminato
La Banca delle Ore SISTEMA CNA AREZZO Tempi di vita e tempi di lavoro
Formagenere Lattuazione delle pari opportunità nel processo di contrattazione 4^ giornata formazione specialistica ( docente Carla Capaldo) La banca delle.
FONTI: L , n. 251 “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione.
DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 101 Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. Decreto-Legge.
RETRIBUZIONE DIRETTA PAGA ORARIA = PAGA GLOBALE /173 PAGA BASE
Condizioni di lavoro e professionalità negli IRCCS Roma 17 febbraio 2012 SDS Snabi marzia cozzi.
1 CCNL comparto Enti e Aziende del SSN Dott. Renzo Alessi Direttore Amministrativo Azienda Ulss 16 di Padova Membro del Comitato Tecnico di Settore.
Sintesi e nodi del Disegno di legge di riforma dellUniversità Nota di lavoro per lInterconferenza 28 novembre 2009.
Parere in merito alla congruità del curriculum scientifico o professionale dei titolari di contratti di insegnamento da parte del Nucleo di Valutazione.
Direzione Partecipate Febbraio 2013
111 La Revisione del REGOLAMENTO per LAMMINISTRAZIONE, LA FINANZA E LA CONTABILITA (ATTIVITA NEGOZIALE CAPO VI) La Revisione del REGOLAMENTO per LAMMINISTRAZIONE,
COORDINAMENTO REGIONALE Art. 7 CCNL Protocolli su argomenti e modalità di confronto su stato di attuazione del CCNL in particolare: a)formazione.
Il percorso per il rinnovo del CCNL e il ruolo delle regioni nella sua fase di applicazione nel nuovo scenario costituzionale Seminario di approfondimento.
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
RSU COMPETENZE E FUNZIONI.
Le leggi di riordino del SSN:
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
1 Finanziaria 2003 – riflessi sul S.S.N. Convegno Nazionale 12 febbraio 2003 – Intervento Giorgio Rabino 2003 Legge Finanziaria 2003 Capo I Disposizioni.
Coordinamento politiche sociali 21/09/2105
comma 1, lett. b) Patto per la Salute
Gli effetti della riforma sulla dirigenza
1 LE NUOVE REGOLE IN MATERIA DI ORARIO DI LAVORO I Dlgs n. 66/2003 e n. 213/2004 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco.
IL DLGS n. 39/2013 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco 1.
1 PROGRESSIONI ORIZZONTALI E VERTICALI A cura del dott. Arturo Bianco.
1 Le norme sul personale del DL n. 223/2006 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco.
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
1 L’interinale - la somministrazione di lavoro temporaneo.
La disciplina delle 11 ore di riposo giornaliero
Decreto Legislativo ai sensi della Legge Biagi 14 febbraio 2003 n. 30 Il ruolo del Sindacato.
RELAZIONE TRA FONTI REGOLATRICI DEL RAPPORTO DI LAVORO Dott.ssa Chiara Fantinato Consulente del Lavoro.
Transcript della presentazione:

I CONTRATTI DELLE AREE DIRIGENZIALI 2002/2005 parte normativa 2002/2003 I° biennio economico 2004/2005 II° biennio economico CATANZARO 2007

ASPETTO FORMALE ESIGENZA DI UN TESTO UNICO SUL MODELLO DEL d. Lgs.vo 165/2001 DIRIGENZA S.P.T.A. 15 - C.C.N.L. – meno tecnicismi (chiarimenti ARAN) - consolidare e riaffermare il carattere gestionale del CCNL per superare la visione burocratica (adempimento)

DEVIAZIONI E RALLENTAMENTI DEL PROCESSO DI RIFORMA

LEGGE 12/02/68 N. 132 ENTI OSPEDALIERI E ASSISTENZA SANITARIA - Consiglio di amm.ne (6 comp.) - Presidente (voto) ORGANIZZAZIONE - 1 - STRUTTURA E AMM.NE (requisiti: servizi e divisioni) - 2 - CLASSIFICAZIONE OSP. CONSIGLIO SAN. del. su acquisto attrezzature riconversione reparti 1 - Op. di zona 1 - Ospedali provinciali 1 - Ospedali regionali + 1 mil. Abit. 1 - Ospedali specilizzati

ORDINAMENTO INTERNO SERVIZI OSPEDALIERI D.P.R. n. 128/69 Serv. Igienico organizzativi Serv. Diagnosi e cura Serv. Amm.vi generali Direzione sanitaria e amm.va Sovraintenente sanitario Servizi di diagnosi e cura: DIVISIONI SEZIONI SERVIZI SPECIALI ATTRIBUZIONI PRIMARIO – AIUTO E ASS.TE (SOSTITUZIONE)

STATO GIURIDICO DEI DIPENDENTI DEGLI ENTI OSP. D.P.R. n. 130/69 CLASSIFICAZIONE PERSONALE SANITARIO LAUREATO RUOLI SPECIALI AMM.VO TECNICO ASS.ZA RELIGIOSA AMMISIONE AGLI IMPIEGHI (requisiti e procedure) Doveri Responsabilità incompatibilità

La legge Amato

Legge 421/92 d.lgs 502/92 d.lgs 29/93 d.lgs 503/92 d.lgs 504/92

POLITICA DEI REDDITI E DELLA OCCUPAZIONE (PROTOCOLLO TRILATERALE 3 LUGLIO 1993) RIDUZIONE DEL DEBITO E DEFICIT DELLO STATO – STABILITA’ VALUTARIA OTTENIMENTO DI UN TASSO DI INFLAZIONE PROGRAMMATO ED ALLINEATO CON L’EUROPA

La riforma delle pubbliche amministrazioni e l’accordo di luglio Il decreto legislativo n. 29/93 (ora n.165/2001): Mira all’accrescimento dell’efficienza della p.a. - produttività Pone in primo piano il problema dei costi contrattuali da contenere nei vincoli di finanza pubblica - economicità Introduce un sistema di contrattazione nazionale che “… in coerenza con il settore privato…” (art. 45, c.1) ha cadenze contrattuali dei 4 - 2 anni;

L’accordo di luglio e le pubbliche amministrazioni (segue) Le principali modifiche al d.lgs. n. 29/93 sono riassumibili in: Assegnazione alle P.A. delle capacità e poteri del privato datore di lavoro per l’organizzazione degli uffici e la gestione dei rapporti di lavoro Introduzione della contrattazione integrativa vera e propria – vedi privato Definizione di un diverso assetto negoziale istituendo e riconoscendo un ruolo decisivo ai Comitati di Settore, diversi per ogni comparto (cambia anche il procedimento di contrattazione ed il sistema di verifica dei costi contrattuali da parte della Corte dei Conti). Rafforzamento della funzione dirigenziale orientata al raggiungimento di obiettivi

Fonti del rapporto di lavoro con le amministrazioni pubbliche (art. 2 d.lgs. 165/01) Costituzione repubblicana (artt. 28, 97, 98) Legge 421/92 (art. 2, comma 1, lettera C per le sette materie sottratte al processo di contrattualizzazione) Codice civile (artt. 2082-2134, con molte deroghe) Leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa (attenzione alle deroghe dello stesso decreto) Contratti collettivi - integrativi Contratti individuali (con limiti)

LA STRUTTURA DEL S.S.N. UNITA’ SANITARIE LOCALI AZIENDE SANITARIE – OSP. (AUTONOMIA AMM.VA- PATRIMONIALE GESTIONALE - CONTABILE) PERSONALE RIORDINO DELLE CARRIERE

Linee strategiche della riforma del pubblico impiego del 1993 Razionalizzazione e riorganizzazione delle P.A. Applicazione delle stesse politiche salariali del settore privato nel rinnovo dei contratti collettivi nazionali secondo le regole dell’Accordo sulla politica dei redditi stipulato nel 1993 fra Governo e Sindacati Contrattualizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti e dirigenti pubblici ed allineamento delle fonti con il settore privato Affidamento all’ARAN della contrattazione collettiva nazionale per tutti i settori pubblici Modello del dialogo sociale (Relazioni sindacali). Rappresentatività e rappresentanza delle OO.SS.

DISCIPLINA RAPPORTO DI LAVORO Il rapporto di lavoro dei dipendenti della P.A. è disciplinato nella prev. dell’art. 2, comma 2 del D. Lgs.vo n. 165/2001: - codice civile (libro V, titolo II, capo I°) - leggi sui rapporti di lav. subordinato

Il rapporto pattizio è regolato mediante: IL PERCORSO NEGOZIALE Il rapporto pattizio è regolato mediante: Contratti collettivi (nazionali e integrativi) Contratti individuali (L. n. 421/1992, art. 2 e D. Lgs.vo n.165/2001, art. 2, comma 3.

Documento prog. ec. finanziaria PERCORSO NEGOZIALE DPEF Documento prog. ec. finanziaria LEGGE FINANZIARIA DIRETTIVE COMITATO DI SETTORE TRATTATIVA

verbale tecnico PREINTESA AUTORIZZAZIONE COMITATO DI SETTORE < 5 GG parere Consiglio dei ministri TRASMISSIONE ALLA CORTE DEI CONTI DA PARTE DELL’ARAN < 5 GG VALIDAZIONE CORTE DEI CONTI < 15 GG

Certezza del costo del lavoro Governo della spesa nel I e II livello di contrattazione Fondo A : tutti emolumenti legati ad incarichi o status, corrisposti con continuità, in pratica irreversibili Fondo B : emolumenti legati a fattori contingenti o aleatori – e interconnessi alla prestazione lavorativa resa (straordinario, PD, rischio, disagio, ecc.) Fondo C : remunera la performance collettiva o individuale – è variabile e sempre a consuntivo previa verifica – è il collettore finale di tutte le risorse non spese Obbligatorietà dell’utilizzo integrale dei fondi

I contratti collettivi

Durata 4 anni per la parte normativa 2 anni per la parte economica Nel II biennio recupero del Delta tra inflazione programmata e inflazione reale Entrata in vigore il giorno successivo alla stipula Rinnovo tacito se non disdetto

Campo di applicazione - soggettivo - Tutti i dipendenti a tempo indeterminato e determinato delle tre Aree negoziali : Dirigenza MV (area IV – 3 profili) Dirigenza SPTA (area III – 11 profili) Comparto (profili vari inquadrati in 4 categorie e 2 livelli economici interni alle cgt. B e D)

Campo di applicazione - oggettivo - Aziende USL e aziende ospedaliere Istituti zooprofilattci sperimentali (IZS - sono 10) Istituti di Ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS -sono 15 di diritto pubblico e 16 di diritto privato) Osp. Galliera di Genova Osp. dell’Ordine Mauriziano di Torino ex IPAB prevalentemente pubbliche RSA prevalentemente pubbliche Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (ASSR) Agenzie Regionali Protezione Ambiente (ARPA)

CAMPO DI APPLICAZIONE art. 1 Il CCNL si applica a tutti i Dirigenti con rapporto di lav. a tempo ind. e det. (15 septies – Co.Co.Co.) Dipendenti delle aziende indicat nel CCNQ del 24 settembre 2004 (definizione dei comparti) Riflessi sulla mobilità tra aziende Dichiarazione congiunta n. 1 (fondazioni 51% capitale pubblico)

Le regole della contrattazione integrativa Le regole discendono dal d.lgs. 165/2001 e dai CCNL che stabiliscono soggetti, materie, limiti, risorse e livelli di relazioni sindacali I contratti integrativi non possono essere in contrasto con vincoli e limiti posti dai CCNL. Le clausole difformi sono nulle e applicabili. Nullità rilevabile da chiunque vi abbia interesse . controllo dei costi Le ragioni rappresentanza nei luoghi di lavoro

Principi ispiratori delle relazioni sindacali aziendali “Il sistema delle relazioni sindacali è improntato a principi di responsabilità, correttezza, buona fede e trasparenza dei comportamenti ed orientato alla prevenzione dei conflitti”.

Caratteristiche del contratto integrativo quadriennale per parte normativa Su tutte le materie demandate, in una unica sessione negoziale, salvo particolare natura materia. Tempi previsti sono indicativi Durata biennale per la parte economica, con eventuale cambiamento soggetti come da CCNL Individuazione e utilizzo risorse fondi avviene annualmente in C.I., senza cambiare i criteri del C.I. quadriennale

La delegazione sindacale La delegazione di parte sindacale è formata da: COMPARTO DIRIGENZA Componenti OO.SS. firmatarie CCNL R.S.U componenti OO.SS. firmatarie CCNL R.S.A

Principi strategici del CCNL del 3 novembre 2005 Consolidamento sistema normativo del rapporto di lavoro 1 Consolidamento del sistema delle relazioni sindacali 2 Adattamento norme contrattuali a leggi sopravvenute 3 4 interventi correttivi Adattamento delle norme contrattuali alle esigenze del SSN 5

LE DIRETTIVE DEL COMITATO DI SETTORE

disponibilità delle risorse finanziarie e finalizzazione degli aumenti (75% tab+pos e 25% acces.) P.I. 90% sul fondamentale pens. e valido per TFR) semplificazione del sistema di valutazione maggiore concretezza ed esigibilità del contratto individuale finalizzazione dell’orario al perseguimento degli obiettivi aziendali chiarimento sulla questione dell’orario dei direttori di struttura complessa blindatura delle ferie prestazioni orarie aggiuntive da far rientrare nell’ambito del risultato valorizzazione economica di aree di maggior disagio individuando le modalità di finanziamento responsabilizzazione dei professionisti nella negoziazione di budget armonizzazione autorizzazioni ad attività extraistituzionali.

Orario di lavoro (30 min. sett Orario di lavoro (30 min. sett. 26 ore annue) e volumi prestazionali (regione) – acquisto prestazioni € 60,00, eccedenti i servizi istituzionali, in attività libero professionale. Sostituzioni – indennità non prevista per le U.Org. Comitato dei garanti Esame del Consiglio dei ministri sui contratti Intromissione del legislatore ordinario (prestazioni aggiuntive infermieri - dottorato di ricerca e borsa di studio- finanziaria 2006) Legge Frattini (Spoils system) Interpretazioni autentiche Ricorso ai Verbali tecnici Sentenze Cassazione sull’ UPD e limiti orario anestesisti Straordinario della dirigenza sanitaria Legge Biagi CCNL 19 aprile 2004 non validato dalla Corte dei conti Sentenze Giudici del lavoro Relazioni sindacali (ampliamento della contrattazione integrativa) Nuova legge 241

Il coordinamento regionale (120 gg.) previsto dall’art. 9 è un nuovo modello relazionale (III livello di contrattazione collettiva) ? Concetto di “Confronto” : abbiamo un nuovo modello relazionale ? Dichiarazione congiunta n. 5

Scelta contrattuale (segue art. 9) Caratteristiche del coordinamento regionale Non ferma le relazioni sindacali nelle materie non indicate Ove non attuato nei 120 gg. Ripresa delle relazioni sindacali aziendali anche nelle predette materie Modalità confronto OOSS firmatarie con Regione su materie aventi riflesso su istituti CCNL, riorganizzazioni ex d.lgs 229/1999, riequilibrio dei fondi per l’allineamento della retribuzione (ex perequazione)

IL PERCORSO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI

30 GG. PER PRESENTAZIONE DOCUMENTI CONCORSO PUBBLICO 30 GG. PER PRESENTAZIONE DOCUMENTI STIPULA CONTRATTO INDIVIDUALE INDICAZIONE OBBLIGATORIA DELL’INCARICO NEL CONTRATTO

Costituzione del rapporto Stipula contratto individuale Forma scritta e obbligatorietà Elementi obbligatori (8) Elementi facoltativi (limiti) Clausole vessatorie (art. 1341 cc) No a clausole “peggiorative” Modalità e procedure di stipula

CONTRATTO IND. LAVORO 1 – TIPOLOGIA RAPPORTO LAVORO 2- DATA INIZIO RAPPORTO 3 – AREA E DISCIPLINA 4- INCARICO CONFERITO 5 – OBIETTIVI GENERALI 6 – DURATA 7 – MODALITA’ VERIFICA 8 - TRATTAMENTO ECONOMICO 9 – PERIODO DI PROVA 10 - SEDE DI DESTINAZIONE NB: OGNI MODIFICA DEVE ESSERE PREVENTIVAMENTE COMUNICATA AL DIRIGENTE

PERIODO DI PROVA ART. 14 - NEO ASSUNTI O IN CASO DI NOVAZIONE DEL RAPPORTO PER CAMBIO DISCIPLINA (ASPETTATIVA 6 MESI)

ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO ART. 16 CCNL 5/12/96 LEGGE 230/62 1- SOSTITUZIONE + 45 GG. 2 - COPERTURA POSTI VACANTI – MAX 8 MESI PER LA SELEZIONE ART. 9 L. N. 207/85

ORARIO DI LAVORO E ORARIO DI SERVIZIO

ORARIO DI LAVORO E’ il debito orario contrattualmente dovuto dal singolo dirigente. Ha valenza soggettiva ed è riferibile individualmente a ciascun medico. Attualmente è di 38 ore settimanali di cui 4 riservate all’aggiornamento, alla didattica alla ricerca e, comunque, ad attività non assistenziali. Delle 4 ore di cui sopra 30 minuti sono finalizzati alla riduzione delle liste di attesa e agli obiettivi di budget.

ORARIO DI SERVIZIO E’ lo strumento gestionale mediante il quale si assicura la presenza medica nei servizi ospedalieri e territoriali nell’arco delle 24 ore. La materia, riguardo ai criteri generali, è oggetto di concertazione con le OO.SS. Per i Direttori di struttura complessa non è previsto un orario di servizio in quanto i medesimi organizzano il proprio tempo lavoro in modo flessibile, non effettuano guardie né pronta disponibilità : E’ la modalità pratica di articolazione dell’orario di lavoro dei singoli dirigenti in funzione delle esigenze operative della struttura di assegnazione. Ha valenza oggettiva ed è riferibile a profili orari definiti dall’Azienda.

SERVIZIO DI GUARDIA Art. 16 ccnl 3/11/05 Ore notturne e giorni festivi – garantisce la continuità assistenziale E’ assicurato da tutti i dirigenti professionali e di strutt. semplice

PRONTA DISPONIBILITA’ Art. 17 ccnl 3/11/05 Solo periodi notturni e festivi Piano annuale Sostitutivo e/o integrativo dei servizi di guardia Max 12 ore 24 nei gg.festivi Max 10 pd mensili Riposo compensativo

Le prestazioni extraorarie dei dirigenti sanitari Ulteriori obiettivi prestazionali, eccedenti quelli negoziati, finalizzati alle liste di attesa Raggiungimento obiettivi prestazionali negoziati in sede di budget - Guardie - Pronta disponibilità - Attività non programmabili   Orario aggiuntivo   Lavoro straordinario   ALPI aziendale Specifiche quote di retribuzione di risultato Tariffe contrattuali o riposi sostitutivi (dopo le ferie residue) Prestazioni aggiuntive a € 60 l’ora - A carico del bilancio - Su indirizzi della Regione Devono essere prima garantiti gli obiettivi negoziati Nel limite della capienza del Fondo Materia di contrattazione integrativa per i criteri generali Nel limite della capienza del Fondo Materia di contrattazione per la definizione delle quote del Fondo

Orario di lavoro dei dirigenti e normativa comunitaria Gli artt. 16 e 17 del d.lgs. 66/2003 prevedono una serie di deroghe alla disciplina comunitaria dell’orario, riposi e istituti connessi che valgono per tutti i lavoratori pubblici e privati. In particolare il quinto comma dell’art. 17 fissa le deroghe per i “lavoratori la cui durata dell’orario di lavoro, a causa delle caratteristiche dell’attività esercitata, non è misurata o predeterminata o può essere determinata dai lavoratori stessi”. Il successivo punto a) cita espressamente i dirigenti. Si riportano di seguito le deroghe esplicitamente previste e, in via residuale, gli istituti inderogabili

Istituto Articolo del decreto Deroga al principio   Istituto Articolo del decreto Deroga al principio Orario normale di lavoro 3 Non applicabile ai dirigenti Durata massima del lavoro 4 Lavoro straordinario 5 Riposo giornaliero 7 Pausa giornaliera 8 Lavoro notturno 12 e 13 Riposo settimanale 9 Inderogabile Ferie 10 Limitazioni al lavoro notturno 11  

SOSTITUZIONI Art. 18 ccnl 8/06/00 Ruolo unico No mansioni superiori Indennità risarcitoria

MOBILITA’ Art. 20 ccnl 8/06/00 - mobilità volontaria tra enti del comparto (posto vacante dot. Org.) - 10 giorni per nulla osta e/o preavviso - no novazione rapporto - no dirigenti struttura complessa - art. 31 ccnl 5/12/96 accordi mobilità – esuberi (dichiarazione eccedenza)

MOBILITA’ INTERNA Art. 16 ccnl 10/02/04 - sistema incarichi - nuovo incarico in altra struttura - rispetto dell’area e disciplina - mobilità urgenza max 1 mese

COMANDO Art. 21 ccnl 8/06/00 Esigenze di servizio Mobilita’ Assenso dirigente

RISOLUZIONE CONSENSUALE Art. 22 ccnl 8/06/00 Processi di ristrutturazione Diminuzione oneri di bilancio Regolamento (concertazione) Azienda può erogare indennità supplementare max 24 mensilità

Graduazione incarichi dirigenziali FUNZIONIGRAMMA PESATURA INCARICHI CRITERI CONTRAT. TIPOLOGIE DI INCARICO (RUOLO UNICO) LIVELLO DI PROVENIENZA FONDO GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI

Tipologie incarico DIREZIONE STRUTT. COMPLESSA INCARICHI GESTIONALI ART. 27 CCNL 8/06/000 DIREZIONE STRUTTURA SEMPLICE

INCARICHI PROFESIONALI Incarico di natura professionale anche di alta professionalità lett.ra c) Incarico di natura professionale (base) - 5 anni – lett.ra d)

LA REVERSIBILITA’ DELL’OPZIONE

L’opzione per il rapporto esclusivo attualmente può essere revocata entro il 30 novembre di ciascun anno con effetto dal 1° gennaio successivo. In tal caso: Il dirigente è libero di esercitare l’attività extramuraria Non può svolgere alcun tipo di attività intramuraria Se direttore di struttura non perde la titolarità dell’incarico né la relativa indennità di struttura complessa Perde l’indennità di esclusività La retribuzione di posizione viene decurtata del 50% della componente variabile Perde l’intera retribuzione di risultato Entro il 30 novembre di ciascun anno può tornare a rapporto esclusivo con effetto ai fini economici dal 1° gennaio successivo (novità : art. 10, comma3)

IL NODO DELLA VALUTAZONE 1) – a livello concettuale le riforme hanno contribuito ad affermare una visione dell’attività ammnistrativa in termini di obiettivi superando la logica dell’adempimento amministrativo (accordo 6 aprile 2007 punta molto su tale elemento); 2) – oggi in tante realtà la valutazione = ulteriore adempimento burocratico

CHI VALUTA E COME VALUTARE 1) – Authority: potrebbe costituire un modello di val. indipendente e trasparente; oppure: 2) – una commissione che stabilisca parametri di valutazione per misurare l’efficienza delle strutture coordinandosi con i nuclei di valutazione

MANCA UN SISTEMA REGOLATORE – nel privato il “regolatore” è il mercato; - nel pubblico si potrebbe individuare nell’utenza e nella sua possibilità di esprimere una valutazione sul grado di: A) - soddisfazione; B) - efficienza del servizio erogato (la soddisfazione dei cittadini non può essere il metro esclusivo per misurare la qualità la P.A. agisce seguendo i principi di legittimità, efficienza, qualità, equità ecc.)

ACCORDO DEL 6 APRILE 2007 La soddisfazione del cittadino come parametro di differenziazione retributiva

OGGETTIVITA’ METODOLOGIE OBBLIGO MOTIVAZIONE PRINCIPI ISPIRATORI TRASPARENZA CRITERI OGGETTIVITA’ METODOLOGIE OBBLIGO MOTIVAZIONE INFORMAZIONE ADEGUATA PARTECIPAZIONE VALUTATO COMUNICAZIONE – CONTRADDITTORIO I^ E II^ ISTANZA DIRETTA CONOSCENZA DELL’ ATTIVITA’ DEL VALUTATO

VERIFICA PROFESSIONALE Verifica al termine dell’incarico di direzione struttura (complessa e semplice) o professionale Verifica dirigenti neoassunti al termine primo quinquennio Verifica al compimento dei 15 anni di esperienza COLLEGIO TECNICO Allo scopo di: Passaggio di fascia per indennità di esclusività Equiparazione ex IX° liv. Conferma incarico o conferimento altro incarico

I TEMPI DELLE VERIFICHE DEL COLLEGIO TECNICO Verifica entro 3 mesi dalla maturazione dell’esperienza professionale richiesta per il passaggio alla fascia superiore dell’indennità di esclusività (art. 5, comma 6, CCNL 08/06/2000, II° biennio) Verifica di tutti i dirigenti alla scadenza dell’incarico in tempo utile per procedere alla formale conferma o revoca (attenzione a situazioni di acquiescenza)

VERIFICA GESTIONALE NUCLEO DI VALUTAZIONE Verifica annuale per i dirigenti di struttura semplice e complessa sui risultati di gestione Verifica annuale per tutti i dirigenti sui risultati raggiunti NUCLEO DI VALUTAZIONE Allo scopo di: Attribuire la retribuzione di risultato (per tutti) Concorrere alla valutazione di conferma assieme ad altri elementi

Preparazione dei soggetti valutatori o loro assenza Costi generali del sistema, compresi oneri per i valutatori Concreta ed oggettiva distinzione tra verifica professionale e gestionale (caso dell’art. 28, lett.d – effcacia modelli organizzativi) PUNTI DI CRITICITA’ Omogeneità dei percorsi valutativi (caso della mobilità) Coordinamento reg. Vincolo art. 30, comma 4 n. 2 val. negative + coll. Tec. per revoca incarico Preparazione dei soggetti valutatori o loro assenza

I problemi irrisolti Equivoco sui Direttori di Dipartimento Chi li verifica realmente ? (punto C allegato 5) Composizione dei Collegi tecnici (d.c. n. 10) Ha senso effettuare sempre il doppio grado ? Eventuali interventi d’urgenza anticipati (art. 5, c. 4 d.lgs. 286/99) Verifiche della Dirigenza P.T.A.: Eventuale assenza del Dipartimento Ruolo ed intervento di DA e DS

COMPETENZE DELLA DIREZIONE AZIENDALE La Direzione aziendale conserva la prerogativa del conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali, che non possono essere delegate Le eventuali valutazioni positive del CT e del NV sono condizione necessaria ma non sufficiente per la concessione di incarichi diversi o superiori, ma lo sono per la conferma (vedi art. 28, c. 2, lett.a)

Valutazione dirigenti Caratteristica essenziale e ordinaria del rapporto di lavoro diretta a: verifica livello raggiungimento obiettivi assegnati; verifica professionalità espressa (art. 25, comma 1) Valutazione dirigenti I risultati finali vanno riportati nel fascicolo personale (art. 25, comma 4) Tutti i giudizi definitivi concorrono a formare la valutazione (valutazione integrata, art. 25, comma 4) Criteri generali che informano i sistemi di valutazione Concertazione con OO.SS. Art. 25, comma 5 Linee generali di indirizzo delle regioni

Valutazione annuale per dirigenti di SC o SS: CCNL 3.11.2005, ART. 27, comma 1: Effetti della valutazione positiva dei risultati Nucleo di valutazione Valutazione annuale per dirigenti di SC o SS: Valutazione annuale per tutti gli altri dirigenti: 1. gestione budget finanziario formalmente affidato e delle risorse umane e strumentali effettivamente assegnate in relazione agli obiettivi concordati e risultati conseguiti; 1. osservanza delle direttive nel raggiungimento dei risultati in relazione all’incarico conseguito; 2. raggiungimento degli obiettivi prestazionali quali-quantitativi espressamente affidati; 2. ogni altra funzione gestionale espressamente delegata in base all’atto aziendale; 3. impegno e disponibilità correlati all’articolazione dell’orario di lavoro rispetto al conseguimento degli obiettivi. 3. l’efficacia dei modelli gestionali adottati per il raggiungimento degli obiettivi annuali.

Art. 27, commi 2 e 3: Effetti della valutazione positiva dei risultati Nucleo di valutazione Attribuzione retribuzione di risultato Concorre alla valutazione alla scadenza dell’incarico

Conferma o revoca dell’incarico Verifica e valutazioni: di tutti i dirigenti alla scadenza dell’incarico loro conferito in relazione alle attività svolte e risultati raggiunti dei dirigenti di nuova assunzione al termine del primo quinquennio di servizio; dei dirigenti che raggiungono l’esperienza professionale ultraquinquennale in relazione all’indennità di esclusività Collegio tecnico Conferma o revoca dell’incarico Benefici economici legati all’anzianità

Aspetti valutati dal Collegio tecnico (art. 28, comma 1) a) Collaborazione interna e livello di partecipazione nell’organizzazione dipartimentale b) Livello di espletamento delle funzioni affidate nella gestione delle attività e qualità dell’apporto specifico c) Risultati delle procedure di controllo con particolare riguardo all’appropriatezza e qualità clinica delle prestazioni, all’orientamento all’utenza, alle certificazioni di qualità dei servizi j) Rispetto del codice di comportamento allegato al CCNL tenuto conto anche delle modalità di gestione delle responsabilità dirigenziali e dei vincoli derivanti dal rispetto dei codici deontologici d) Efficacia dei modelli organizzativi adottati per il raggiungimento degli obiettivi Aspetti valutati dal Collegio tecnico (art. 28, comma 1) e) Capacità dimostrata nel motivare, guidare e valutare i collaboratori e di generare un clima organizzativo favorevole all’uso ottimale delle risorse, attraverso una equilibrata individuazione dei carichi di lavoro del personale, dei volumi prestazionali nonché della gestione degli istituti contrattuali i) Raggiungimento del minimo di credito formativo di cui all’art 16 ter d.lgs. 502/92 tenuto conto dell’art. 23, c. 4 e 5 h) Attività di ricerca clinica applicata, sperimentazioni, attività di tutoraggio formativo, docenza universitaria e della docenza nell’ambito dei programmi di formazione permanente aziendale g) Capacità di promuovere, diffondere, gestire ed implementare linee guida, protocolli e raccomandazioni diagnostico terapeutiche aziendali f) Capacità dimostrata nel gestire e promuovere le innovazioni tecnologiche e procedimentali, in particolare per quanto riguarda il rispetto dei tempi e modalità nelle procedure di negoziazione di budget in relazione agli obiettivi affidati nonché i processi formativi e la selezione del personale.

CCNL 3.11.2005, ART. 28: Effetti della valutazione positiva delle attività professionali svolte e dei risultati raggiunti Collegio tecnico Conferma incarico già assegnato o - conferimento altro incarico della stessa tipologia di pari o maggior valore gestionale ed economico a) Dirigenti struttura complessa o semplice Scadenza incarico Conferma incarico già assegnato o - conferimento altro incarico di pari o maggior valore professionale ed economico o di struttura semplice a1) Altri dirigenti Attribuzione incarichi prof.li (anche di alta specializzazione, consulenza, studio e ricerca, ispettivi, di verifica e controllo) o incarichi di direzione struttura semplice Al termine del 5° anno b) Dirigenti neo assunti Rideterminazione retribuzione posizione minima contrattuale (equiparazione) c) Dirigenti ultra quinquennali Attribuzione fascia superiore indennità esclusività Dopo 15 anni servizio

Art. 29: La valutazione negativa L’accertamento della responsabilità dirigenziale a seguito dei distinti e specifici processi di valutazione (dei risultati e dell’attività professionale) prima della formulazione del giudizio negativo deve essere preceduto da un contraddittorio nel quale devono essere acquisite le controdeduzioni del dirigente anche assistito da una persona di fiducia. L’accertamento che rilevi scostamenti rispetto agli obiettivi e compiti professionali propri dei dirigenti, come definiti a livello aziendale ed imputabili a responsabilità dirigenziale, comporta l’assunzione di provvedimenti che devono essere commisurati: alla posizione rivestita dal dirigente nell’ambito aziendale all’entità degli scostamenti rilevati.

CCNL 3.11.2005, ART. 30: Effetti della valutazione negativa dei risultati per i dirigenti di SC o SS (Nucleo di valutazione) Risultati negativi della gestione finanziaria, tecnica e amministrativa determinati dall’inosservanza delle direttive ed all’operato non conforme ai canoni indicati all’art. 27, c. 1, punto 1. a) Perdita tutto o parte della retribuzione di risultato per l’anno della verifica b) Revoca incarico prima della scadenza e affidamento di altro incarico di SC, SS o alta professionalità, di valore economico inferiore a quello in atto, con le procedure del comma 4. Perdita ISC e riduzione indennità esclusività per dirigenti SC. Comma 4: anticipazione della verifica e valutazione da parte del Collegio tecnico (art. 31) solo a partire dalla II valutazione negativa consecutiva. In caso di valutazione negativa la retribuzione posizione unificata è decurtabile max del 40% c)Accertamento responsabilità reiterata: revoca incarico prima della scadenza e affidamento di incarico di alta professionalità di valore economico inferiore, salvo recesso (comma 5).

CCNL 3.11.2005, ART. 30: Effetti della valutazione negativa dei risultati per i dirigenti con meno di 5 anni di anzianità, con incarico professionale di base. (Nucleo di valutazione) Accertamento delle responsabilità dirigenziali dovuto all’inosservanza delle direttive ed all’operato non conforme ai canoni indicati all’art. 27, c. 1, punto 2 a) Perdita tutto o parte della retribuzione di risultato per l’anno della verifica. Comma 5: la responsabilità dirigenziale per reiterati risultati negativi, fondata su elementi di particolare gravità, può costituire giusta causa di recesso da parte dell’azienda previa attuazione delle relative procedure (art. 36 CCNL 5.12.1996 e Comitato garanti)

CCNL 3.11.2005, ART. 31: Effetti della valutazione negativa delle attività professionali svolte e dei risultati raggiunti Collegio tecnico Mancata conferma incarico ma mantenimento in servizio. Affidamento incarico struttura semplice o alta professionalità, (Congelamento posto vacante dirigente) Perdita ISC e passaggio fascia inferiore indennità esclusività (salvo recesso) Scadenza incarico a) Dirigenti struttura complessa Mancata conferma incarico. Affidamento incarico alta professionalità di minor valore economico. Ritardo 1 anno attribuzione fascia superiore indennità esclusività ove attribuibile nel medesimo anno (salvo recesso ) Scadenza incarico b) Tutti gli altri dirigenti c) Dirigenti con meno di 5 anni Al termine 5 anni Ritardo 1 anno: a) nell’eventuale conferimento di nuovo incarico di alta professionalità o di SS. b) nell’attribuzione fascia superiore indennità esclusività; c) nella rideterminazione della retribuzione posizione minima contrattuale (equiparazione) - (salvo recesso )- Nei casi b) e c) i dirigenti sono soggetti a nuova verifica l’anno successivo per la eventuale rimozione degli effetti negativi con riguardo alle indennità.

PIRAMIDE VALUTATIVA ovvero “Chi valuta chi in I istanza” Direttore sanitario aziendale Direttore dipartimento Direttore dipartimento Direttore presidio Direttore dipartimento Direttore struttura complessa Resp.le struttura semplice dip.le Direttore struttura complessa Resp.le struttura semplice Incarichi professionali Resp.le struttura semplice Incarichi professionali Incarichi professionali