Invecchiamento e partecipazione al lavoro in Italia ed Europa roberto leombruni modelli di microsimulazione per l’analisi delle politiche lezione 29-30 maggio 2007
indice della lezione Indicatori di invecchiamento e partecipazione al lavoro Il problema dell’invecchiamento in Italia Alcuni fattori in controtendenza Italia ed Europa a confronto Osservazioni conclusive
Indicatori di invecchiamento (1/4) Ageing index, o Indice di vecchiaia: Popolazione di 65 anni e oltre –––––––––––––––––––––––––––– (x 100) Popolazione di 0-14 anni Indicatore del grado di invecchiamento della popolazione. Si ottiene rapportando la popolazione “anziana” (oltre i 65 anni o altro limite convenzionale) a quella giovane (sotto i 15 anni o altro limite convenzionale). Aumenta sia in caso di aumento del numeratore (prolungamento della vita media), sia in caso di calo del denominatore (contrazione delle nascite).
Indicatori di invecchiamento (2/4) Dependency rate, o Indice di dipendenza (o di dipendenza strutturale): Popolazione di 0-14 anni + Popolazione di 65 anni e oltre ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––-––––––– Popolazione di 15-64 anni Indicatore del grado di dipendenza della popolazione. Si ottiene rapportando la popolazione che “dipende” da qualcun altro (anziani e giovani), alla popolazione in età lavorativa. È un indicatore puramente demografico: al numeratore, considera come dipendenti persone che non lo sono (65enni che lavorano), e non dipendenti persone che lo sono. Al denominatore, sono incluse tutte le persone in età lavorativa, anche se effettivamente non partecipano al mercato del lavoro.
Indicatori di invecchiamento (3/4) Dependency rate, o Indice di dipendenza degli anziani: Popolazione di 65 anni e oltre ––––––––––––––––––––––––––––-––––––– Popolazione di 15-64 anni Come il precedente, ma consideranto come “dipendenti” solo gli anziani. Uguali anche i suoi limiti, è un indicatore puramente demografico.
Indicatori di invecchiamento (4/4) Old age dependency rate, o Indice di dipendenza degli anziani: Popolazione di 65 anni e oltre –––––––––––––––––––––-––––––– Popolazione di 15-64 anni Indicatore del grado di dipendenza della popolazione anziana. Si ottiene rapportando la popolazione anziana alla popolazione in età lavorativa. È, di nuovo, un indicatore puramente demografico, che non guarda a qual è l’effettivo stato della persona rispetto al mercato del lavoro.
persone in età lavorativa Stati rispetto al mercato del lavoro giovani persone in età lavorativa anziani inattivi disoccupati occupati attivi → partecipano al mercato del lavoro
Principali indicatori del mercato del lavoro attivi Tasso di partecipazione –––––––––––––– pop. età attiva occupati Tasso di occupazione –––––––––––––– pop. età attiva disoccupati Tasso di disoccupazione –––––––––––– attivi
Principali indicatori del mercato del lavoro attivi Tasso di partecipazione –––––––––––––– pop. età attiva occupati Tasso di occupazione –––––––––––––– pop. età attiva http://www.istat.it/strumenti/definizioni/ http://laborsta.ilo.org disoccupati Tasso di disoccupazione –––––––––––– attivi
La dipendenza economica Inattivi Economic dependency rate: –––––––––– Attivi Inattivi 16+ Old age economic dependency rate: ––––––––––––– Quest’ultimo è probabilmentel’indicatore più appropriato da utilizzare in materia di sostenibilità finanziaria dei sistemi previdenziali, in quanto mettono a rapporto i beneficiari della previdenza con quanti la finanziano.
generazioni “normali” Il problema dell’invecchiamento in Italia età lavorativa anni 80 baby boom generazioni “normali” generazioni “mini” età
generazioni “normali” Il problema dell’invecchiamento in Italia età lavorativa 2000 baby boom generazioni “normali” generazioni “mini” età
Il problema dell’invecchiamento in Italia età lavorativa 2020 baby boom generazioni “mini” età
Il problema dell’invecchiamento in Italia Alcuni riferimenti http://demo.istat.it http://dawinci.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu/
Proiezioni sui tassi di dipendenza, Italia e paesi Ocse fonte: OECD (2004), Ageing and Employment Policies. Italy
Tassi di occupazione, 55-64enni, 1990-2005 Uomini fonte: Eurostat LFS
Tassi di occupazione, 55-64enni, 1990-2005 Donne source: Eurostat LFS
Fattori in controtendenza Le proiezioni OCSE son basate su una semplice estrapolazione dei tassi di participazione cross-sezionali osservati oggi. Ma... I tassi di participazione di questi anni sono probabilmente ai loro minimi storici Più in generale, le scelte di partecipazione andrebbero studiate in un’ottica vitale (dinamica). L’uso di indicatori cross-section mescola insieme il comportamento di coorti differenti, ma spesso questi comportamenti non sono coerenti tra loro. Stanno assistendo anche ad altre modificazioni di lungo periodo, che contrasteranno gli effetti negativi dell’invecchiamento: su tutti, le modifiche nella legislazione pensionistica, nelle scelte scolastiche, e nelle scelte lavorative delle donne.
Dove hanno origine le differenze tra paesi Europei Sarebbe una semplificazione attribuire differenze dell’ordine di 40 p.p. nei tassi di partecipazione tra Italia e paesi nordici a una singola causa. E’ importante “scomporre” il problema, per individuare quali sono i fattori più importanti
caratteristiche individuali (1/2) Tassi di occupazione e livello di educazione 50-59enni, anno 2002 (ranking tra parentesi) fonte: Eurostat LFS
caratteristiche individuali (2/2) Distribuzione dei 55-64enni per livello di educazione anno 2000 fonte: nostre elaborazioni su Eurostat ECHP
politiche e contesto istituzionale (1/3) Il sistema pensionistico prima del 1992 le regole di calcolo della pensione determinavano un incentivo a ritirarsi appena eleggibili le pensioni di “vecchiaia” erano possibili già a 55-60 anni (donne e uomini rispettivamente) bassi requisiti per le pensioni di anzianità... ...in alcuni casi estremamente bassi ( “baby pensioni” nel settore pubblico) era comune ricorrere a generosi schemi di prepensionamento per fronteggiare crisi industriali
politiche e contesto istituzionale (2/3) Età effettiva di pensione per genere, 1960-2002
politiche e contesto istituzionale (3/3) Lavoro part-time in percentuale sull’occupazione totale, per età, 2002 fonte: Eurostat LFS
strutture familiari Distribuzione dei 55-64enni per dimensione familiare e attività di lavoro domestico, 2000 fonte: nostre elaborazioni su Eurostat ECHP
strutture familiari Distribuzione dei 55-64enni per dimensione familiare e attività di lavoro domestico, 2000 fonte: nostre elaborazioni su Eurostat ECHP
strutture familiari Distribuzione dei 55-64enni per dimensione familiare e attività di lavoro domestico, 2000 fonte: nostre elaborazioni su Eurostat ECHP
Una prospettiva vitale Le scelte di participazione andrebbero studiate in una prospettiva vitale: I bassi tassi di oggi possono essere l’effetto di scelte ed eventi passati. (D) La scelta “Famiglia vs Mercato del lavoro” spesso si traduce in una scelta definitiva, anche al di là delle intenzioni iniziali: può essere difficile per una donna entrare “tardi” nel mercato del lavoro. (U&D) Anche l’evento “prepensionamento” si traduce normalmente in qualcosa di definitivo, per motivi legali (divieti di cumulo) o di semplice opportunità.
la selezione della pensione Tassi di occupazione e livello di educazione, uomini 50-64enni, anno 2000, per evento di selezione fonte: Leombruni Villosio (2005)
the family care selection process Tassi di occupazione e livello di educazione, donne 50-64enni, anno 2000, per evento di selezione fonte: Leombruni Villosio (2005)
Conclusioni L’invecchiamento in Italia è un problema legato non solo alla demografia, ma anche alla (bassa) partecipazione al mercato del lavoro Sono molti i fattori che spiegano la scarsa partecipazione degli anziani in Italia rispetto all’Europa: diverse scelte familiari, basso livello di istruzione, scarsa diffusione del part-time, norme pensionistiche a lungo troppo generose Ci sono altri fattori però che vanno in un’altra direzione: il sistema pensionistico è stato già ampiamente riformato; la partecipazione scolastica è aumentata molto; alcuni importanti processi di selezione fuori dalle forze di lavoro sono via via meno importanti