Giovanna Barzanò Emanuela Brumana Senigallia, Maggio 2005

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Master in Management delle Istituzioni Scolastiche e Formative II edizione ( ) La governance del capitale umano: Il middle management CORSISTI:
Advertisements

A cura del Gruppo di Coordinamento Novembre 2011.
LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
Bando regionale primo incontro con le scuole a.s. 2007/2008
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
Convegno Nazionale AIMC - Acireale, 19 e 20 marzo 2011
Programmazione Fondi Strutturali 2007/ Programma Operativo Nazionale: Competenze per lo Sviluppo finanziato con il Fondo Sociale Europeo Annualità
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
Il Piano di diffusione delle lavagne interattive multimediali
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
1 LEUROPA DELLISTRUZIONE ROMA, 9 FEBBRAIO UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione Generale Regionale.
Prof. Mario Malizia LIstituzione Scolastica Gli Esiti dellApprendimento Interventi sulle Politiche Scolastiche Interventi sulla Professionalità docente.
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
1 DELIVERY UNIT REGIONALI SEMINARIO INTERREGIONALE Bari, maggio 2011 Quale formazione per gli insegnanti per promuovere una didattica per competenze.
FATTORI DI QUALITA DELLINTEGRAZIONE - IL CONTESTO ISTITUZIONALE - LORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE Luciano Rondanini.
Coordinate culturali ed operative INDICAZIONI PER IL CURRICOLO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Scuola dellinfanzia Scuola dellinfanzia Primo Ciclo distruzione.
IL LABORATORIO Prof. Carmelo Piu.
DAL PERCORSO DI ORIENTAMENTO AL PROCESSO DECISIONALE
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
Tecnologie, servizi e consulenza per i call center
CISI – Centro Interstrutture di Servizi Informatici e Telematici Progettazione e realizzazione di un sistema FaD dAteneo CISI – Centro Interstrutture di.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
Processi innovativi 27 novembre 2003
Il nuovo e il vecchio dellalternanza Paola Tieri CSA Milano novembre 2005.
Brumana, Ferrari, Ferrari, Ruggeri, 23 ottobre 2002, workshop NAPOA 3, AUTOVALUTAZIONE E QUALITA ELEMENTO FONDAMENTALE PER GESTIRE LAUTOVALUTAZIONE DI.
1 LA SOSTENIBILITA DI UN PROGETTO DI INNOVAZIONE EDUCATIVA di Jaap Scheerens Seminario NAPOA: PROSPETTIVE DI INNOVAZIONE 25 ottobre 02 - Centro Congressi.
LAZIONE 7 DI NAPOA Le attività dellazione 7 di NAPOA propongono esperienze di formazione di base per docenti e personale amministrativo. Altre, più intensive.
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
“Le parole della qualità pedagogica” Esiti di un progetto di ricerca
MEMO Multicentro Educativo Modena Sergio Neri. Cosa è MEMO Come centro nasce nel 2004 dalla fusione di precedenti servizi comunali tutti rivolti prioritariamente.
MIUR- Sala della Comunicazione
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
1 Progetto FARE SCUOLA FINALITA E CONTENUTI © ISPEF 2001.
LA DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA Comunicazione, Formazione e Ricerca nel sistema formativo dellEmilia Romagna 5 novembre 2009 Claudia Vescini.
QUADRO DI SINTESI Ministero dell Istruzione Università e Ricerca Dipartimento per lIstruzione Direzione Generale per il personale scolastico Educazione.
Perché????. Ospedaletto Summonte Mercogliano primaria Secondaria 1° grado infanzia Secondaria 1° grado infanzia primaria Secondaria 1° grado.
Microrete Insieme per cambiare
Net of Sea Towns-Smart Lab PESCARA (ITALIA) RAAHE (FINLANDIA)
Piano Nazionale di formazione e ricerca
PREVENZIONE DEL RISCHIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ADOLESCENZA
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Apprendimenti di base Matematica Il piano Lucia Ciarrapico Montecatini, 10 gennaio 2007.
MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Cooperazione Internazionale Sud Sud Gli Ambasciatori dei Diritti Umani - profilo e ruolo -
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
AZIONE AMMINISTRATIVA GESTIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO SERVIZIO NAZIONALE PER LA QUALITA DELL ISTRUZIONE SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE - MULTIMEDIALITA.
Obiettivo F "Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale" Azione 3 "Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica.
LAVORARE IN MICRORETE La microrete La microrete, che si è costituita nell'aprile 2001, in seguito alle indicazione fornite dal C.E.D.E. nel Seminario Nazionale.
SSIS Rovereto, a cura di Ernesto Passante, 24 gennaio Temi sullAutonomia scolastica 3 lautonomia scolastica, cosa e come Lautonomia per linsegnanteLautonomia.
Il percorso del gruppo di lavoro - quadro di riferimento culturale e normativo - Brainstorming: parole chiave Autonomia Collegialità Contenuti Metodi Risorse.
Funzione strumentale area 2: sostegno al lavoro dei docenti
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Incontro Reflect-Or EMPOWERMENT RIFLESSIVO: ESPERIENZE SUL CAMPO
Cambiamento e miglioramento Eraclito: tutto scorre Non sono la stessa cosa. Dall’autovalutazione non si passa in modo automatico al miglioramento 1 Cambiamento.
Strasbourg 05/06/07 Strasbourg 31/07/ ASSOCIAZIONE DELLE AGENZIE DELLA DEMOCRAZIA LOCALE Focus sui progetti di cittadinanza attiva.
Rete per la didattica e la formazione IRRE BASILICATA 17 dicembre Scuola, reti, territorio.
1 o dicembre 2004 Iniziative di Formazione e Politiche del Lavoro in ambito culturale Ass.Maria Cristina Castellani.
RADIO TANGRAM – UN’ESPERIENZA DI DOCUMENTAZIONE GOLD
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Dirigente Scolastico Lombardia
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
Mission dell’” Istituto “A. Foresta!” Presentazione della scuola Le finalità e gli obiettivi istituzionali della scuola Le scelte curriculari Le scelte.
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Il ruolo della Comunità:
Istituto Comprensivo Statale “ Piazza Marconi” - Vetralla A.S. 2012/2013 Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta formativa FUNZIONE STRUMENTALE PER.
Per una dimensione internazionale della formazione I.P.S.A.R. “LE STREGHE” Istituto Professionale per Servizi Alberghieri e Ristorativi.
LA BUSSOLA ORIZZONTE DI SENSO QUALE PERSONA QUALE ALUNNO/BAMBINO QUALE INSEGNANTE QUALE SCUOLA QUALE METODOLOGIA QUALE SAPERE QUALE APPRENDIMENTO.
Progetto “Ti accompagno…” Il disagio tra prevenzione e riparazione Circolo Didattico “Michele Coppino”- Torino Relatori: Ins.te Antonella Castagno Ins.te.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Transcript della presentazione:

Giovanna Barzanò Emanuela Brumana Senigallia, Maggio 2005 FORMAZIONE E SVILUPPO PROFESSIONALE DEI DOCENTI NEI PROGETTI STRESA-NAPOA Giovanna Barzanò Emanuela Brumana Senigallia, Maggio 2005

IL PROGETTO STRESA Strumenti per l’Efficacia della scuola e l’Autovalutazione ISTITUTI (Direzioni Didattiche, Istituti Comprensivi, Scuole Secondarie I grado,ISIS) 33 CLASSI 2.163 ALUNNI 26.158 INSEGNANTI 3.069 Progetto per il miglioramento della qualità della scuola: Autovalutazione e feed-back dei processi Contesto sociale e culturale Sviluppo professionale degli operatori 2 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana, Senigallia, Maggio 2005

IL PROGETTO NAPOA 1-2 Nuovi Apprendimenti Per l’Organizzazione che Apprende SCUOLE Rete STRESA – 37 Istituzioni Scolastiche Rete SUSFOL – 11 Istituzioni Scolastiche ENTI E ASSOCIAZIONI ENAIP di Lovere Bergamo 2000 ASCOM – Associazione dei COMmercianti di Bergamo Ente Bilaterale Commercio e Turismo di Bergamo ENTI PUBBLICI Comunità Montana Alto Sebino Comunità Montana Monte Bronzone e Basso Sebino Ufficio formazione dell’Azienda Ospedaliera di Bergamo FSE “di sistema” Tema: organizzazione che apprende Azioni Ricerca teorica Indagini empiriche Ricerca azione Formazione (2750 ore, 1750 partecipanti) 3 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana, Senigallia, Maggio 2005

MOTIVI CONDUTTORI DELLA PARTNERSHIP Creare nuovi servizi, nuove iniziative  Valorizzare/estendere i servizi esistenti Produrre nuovi materiali  Cercare nuove risorse Cercare/condividere fonti di informazione  Cercare/condividere consulenze Creare/condividere punti di riferimento comuni  Promuovere, organizzare confronti Promuovere/sostenere dinamiche interno/esterno Stabilire strategie Condividere rischi  Creare un “marchio 4 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana Senigallia, Maggio 2005-Fonte OCSE

COSTI E BENEFICI DELLA PARTNERSHIP - Scarso apprendimento, ripetitività - Opportunità di apprendimento e sviluppo di competenze Perdita di tempo, risorse - Incremento di risorse di materiali, di “status”, legittimità - Perdita di autonomia - Maggiore credibilità, potere negoziale, apertura a nuovi contatti - Perdita di stabilità, disorientamento - Capacità di affrontare l’incertezza, di risolvere problemi complessi - Conflitti sugli obiettivi e i metodi - Supporto reciproco, sinergia di gruppo, relazioni di lavoro armoniose - Ritardi nelle soluzioni, problemi di coordinamento - Risposta rapida al cambiamento, incremento tecnologico 5 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana Senigallia, Maggio 2005-Fonte OCSE

DIMENSIONI DELLA PARTNERSHIP SCOPO - Locale - Regionale - Nazionale - Transnazionale SETTORE - Stesso settore - Settori diversi DURATA - Tempo definito - Lungo termine MOTIVI - Atto volontario - Aggregazione automatica - Partnership imposta CONTROLLO/GESTIONE - Partecipativo orizzontale - Distribuzione razionale dell’autorità - Gerarchico GOVERNO - Associazione “debole” - Associazione a forte coesione, regolamentata SCALA - L’istituzione nel suo complesso - Una specifica area di lavoro comuna COINVOLGIMENTO/ COOPERAZIONE - Livello di scambio ristretto - Livello di scambio e integrazione elevato 6 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana Senigallia, Maggio 2005-Fonte OCSE

PARTECIPAZIONE GLI INTENTI STRATEGICI L’INTEGRAZIONE DEGLI INTENTI LE RAGIONI DELL’ADESIONE GLI INTENTI STRATEGICI L’INTEGRAZIONE DEGLI INTENTI Motivazioni Spazi d’azione individuali Nuovo sapere Nuove procedure 7 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana Senigallia, Maggio 2005-Fonte OCSE

ALCUNE PREMESSE DELLE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE IN RETE Un progetto di rete crea una cornice particolare per le attività di formazione produce una “cultura” che integra molteplicità e unicità determina un contesto “stabile nel tempo” per sostenere le dinamiche dell’innovazione e del cambiamento rafforza il coordinamento, la leadership distribuita, la valorizzazione ed il riconoscimento di ciascuno 8 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana, Senigallia, Maggio 2005

Gruppi di ricerca- azione COMPONENTI DELLA PROPOSTA DI SVILUPPO PROFESSIONALE DI STRESA-NAPOA 2002/2005 Corsi di rete Centralizzati, partecipanti di diverse scuole della rete per favorire il confronto tra scuole su temi di interesse comune; (circa 200 partecipanti ogni anno). Corsi di scuola per docenti della stessa scuola per approfondire i temi di interesse comune all’interno dell’istituto curandone la contestualizzazione ; (circa 250 partecipanti ogni anno). Gruppi di ricerca- azione Gruppi di analisi dei risultati, conduzione di indagini specifiche, costruzione di strumenti (circa 250 partecipanti ogni anno). Seminari Incontri e conversazioni tematici con gli esperti del Progetto dislocati nelle differenti realtà territoriali (circa 600 partecipanti ogni anno). Convegni Aperti alle scuole della rete e no, costruiti approfondendo i temi della formazione in un teatro più ampio (circa 500 partecipanti ogni anno). Un'abile moderazione offre vantaggi pratici e immediati. Il ruolo del moderatore consiste nel definire il programma della riunione, guidare gli interventi e determinarne il ritmo. Utilizzare questi modelli della Dale Carnegie Training® per impostare riunioni di sicuro effetto. Si consiglia di preparare degli stampanti in modo da focalizzare gli argomenti della discussione e fornire ai partecipanti un mezzo per annotare le proprie idee. Se si stampano stampati con tre diapositive per pagina, verranno automaticamente aggiunte tre righe vuote per le annotazioni dei partecipanti. 9 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana, Senigallia, Maggio 2005

TEMI & MODI DELLA FORMAZIONE NAPOA-STRESA : alcuni esempi (2002/2005) TEMA CHIAVE CONVEGNI SEMINARI WORKSHOP LA SCUOLA COME ORGANIZZAZIONE CHE APPRENDE Prospettive di innovazione Le competenze Docenti esperti ICT e didattica Scuola e orientamento Scuola e lavoro Autovalutazione e qualità Tecnologie e metodi LA QUALITA’ DELL’ EDUCAZIONE Interpretare la qualità dell’educazione Processi di qualità Utilizzazione del tempo-scuola La relazione docente-alunno Il tempo della ri-creazione New Learning – nuove competenze CAMBIAMENTO E COMPLESSITA’ Polifonia ovvero esercizi per una consapevolezza della complessità Nuovi ambienti di apprendimento L’osservazione fra pari La psicologia del web Comprendere e valutare l’innovazione e il cambiamento Curricolo e competenze per insegnare la storia La pensabilità dell’esperienza scolastica Aver cura di sé per aver cura degli altri Le abilità trasversali IL MAESTRO E L’ALLIEVO NELLA VITA, NELL’ARTE, NELLA PROFESSIONE, NELL’EDUCAZIONE Il maestro e l’allievo: insegnare è apprendere Contesti e atmosfere per insegnare e apprendere” Linguaggi abituali e linguaggi in-abituali: educazione e ricerca La bottega dell’arte La bottega di direzione d’orchestra La bottega di tai chi 10 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana, Senigallia, Maggio 2005

CORSI DI FORMAZIONE DI RETE E DI SCUOLA Valutazione e autovalutazione nella scuola:concetti chiave Uso dei dati dell’autovalutazione: le modalità di restituzione L’osservazione fra pari Oggi interrogazione di storia Insegnare ed apprendere con le nuove tecnologie Apprendimento attivo e strategie di insegnamento New learning Il cooperative learning Classi virtuali Il rapporto docente alunno Le relazioni fra adulti Il riconoscimento La documentazione efficace Certificare la Qualità Cultura e identità della scuola Blob: immagini, suggestioni, percorsi 11 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana, Senigallia, Maggio 2005

I CORSI RESIDENZIALI scuola estiva” su temi generali e centrali per la rete per gruppi di almeno 8/12 docenti per scuola teatro di confronto e dialogo per la crescita della rete momento di valorizzazione e riprogettazione del lavoro ANNO TEMA CORSI DOCENTI 2001/02 La scuola come organizzazione che apprende: -La verifica e la valutazione degli apprendimenti Apprendimento attivo e strategie di insegnamento La progettazione retroattiva Funzioni di sistema, compiti competenze e responsabilità Conflitti,dinamiche ed obiettivi comuni 10 110 2002/03 Qualità dell’educazione:le relazioni nel processo di insegnamento/apprendimento 11 124 2003/04 Insegnare e’ apprendere: prendersi cura della propria conoscenza e di quella degli altri in una comunita’ di pratiche 15 145 2004/05 Il riconoscimento, presupposto di vivibilità e di vitalità dei gruppi 21 230 12 Giovanna Barzanò Emanuela Brumana, Senigallia, Maggio 2005

LA FORMAZIONE IN RETE NAPOA-STRESA percorsi in realizzazione Costruire uno spazio plurale e condiviso per far dialogare i saperi interni delle organizzazioni, le “culture” delle scuole Realizzare un “ambiente di conversazione” dove si sviluppano proposte coordinate su temi-chiave Valorizzare l’utilizzazione di proposte teoriche che servono per comprendere l’esperienza,riconoscere ed ampliare le prospettive dell’agire Giovanna Barzanò Emanuela Brumana Senigallia, Maggio 2005 13

FORMAZIONE STRESA-NAPOA gli strumenti Attenzione all’architettura dei contenuti (successione, concatenazione, sviluppo) Varietà di approcci e metodi di approfondimento Visibilità complessiva dei percorsi (documentazione, leggibilità esterna) Rapporti continuativi e con intensa interattività orizzontale con esperti e consulenti Valorizzazione delle dinamiche di partecipazione (criteri, aspetti affettivi e relazionali Creazione di un patrimonio di strumenti concettuali disponibili (testi, trascrizioni, interviste) Analisi dei bisogni centrata sull’osservazione dinamica delle attività e l’ascolto delle proposte in itinere. Giovanna Barzanò Emanuela Brumana Senigallia, Maggio 2005 14