C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Istituto di Tecnologie Didattiche e Formative Consiglio Nazionale delle Ricerche Via Ugo La Malfa, 153 Palermo.

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C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Istituto di Tecnologie Didattiche e Formative Consiglio Nazionale delle Ricerche Via Ugo La Malfa, 153 Palermo

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Sommario 4 4Le Tecnologie Informatiche per la Comunicazione in classe: vantaggi e svantaggi 4 4Come utilizzarle in modo efficace 4 4 Una proposta 4 4 Conclusioni

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Linserimento delle TIC nelle attività didattiche 4Aule multimediali 4Formazione dei docenti 4Definizione di attività con gli studenti 4Valutazione dei risultati

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Aule multimediali 4Laboratori come luoghi dove gli studenti apprendono da soli, utilizzando sistemi multimediali e/o Internet? ASSOLUTAMENTE NO, anche se lo studente acquisisce una maggiore indipendenza ASSOLUTAMENTE NO, anche se lo studente acquisisce una maggiore indipendenza

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Aule multimediali 4Reti di computer per utilizzare: ] Sistemi Multimediali ] Software specifico per lelaborazione dati ] World Wide Web ] Videoconferenza ] Posta elettronica, news group,..

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La Novità © Fare le stesse attività con nuovi strumenti? © Fare cose nuove?

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 I Sistemi multimediali 4 4Ricchezza degli ambienti didattici 4 4Organizzazione ipertestuale della conoscenza 4 4Pluralità dei modi di presentare le informazioni 4 4Controllo di alcuni momenti del processo di apprendimento da parte dello studente

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 I Sistemi multimediali (cont.) 4 4Il discente ha maggiori opportunità di trovare la strada che gli è più congeniale per superare le difficoltà di comprensione. 4 4Aspetto ludico

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Tipi di applicazioni multimediali 4 4Applicazioni orientate al prodotto: ] ] formazione professionale degli adulti; ] ] accesso tipo consultazione o secondo percorso guidato; ] ] maggior strutturazione della conoscenza; ] ] massimo sgravio dellelaborazione; ] ] maggiore impegno visivo.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Tipi di applicazioni multimediali 4 4Applicazioni orientate al processo: ] ] formazione di base; ] ] maggiore spazio alle attività cognitive generali (scrivere, fare ipotesi, confrontare...); ] ] ambienti automotivanti; ] ] possibilità di accesso tipo esplorazione libera; ] ] espandibilità da parte degli studenti del materiale di studio.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Problemi aperti 4 4Migliaia di applicazioni ipermediali, ma poche realmente gestibili e sperimentabili in ambito educativo (professionale o formativo- scolastico);

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Problemi aperti 4 4Il primo problema che linsegnante deve affrontare per lutilizzo di MM è la valutazione dei sistemi a disposizione: ] ] ricchezza delle funzioni e delle risorse ] ] qualità dellinterfaccia ] ] ipermedialità ] ] adeguatezza dei contenuti

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Problemi aperti 4 4Nel valutare il software, il docente deve cominciare ad individuare le possibili attività, i possibili percorsi attraverso i quali guidare gli studenti, cercando di integrarli nelle attività curriculari.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La Formazione degli insegnanti 4 Gli insegnanti devono essere non soltanto dei buoni utenti del computer, ma soprattutto devono acquisire la capacità di programmare attività basate sui nuovi strumenti

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La Formazione degli insegnanti /2 4 4 Devono saper valutare i vantaggi reali degli strumenti, inserendoli efficacemente nelle attività didattiche, arricchendo i modi di apprendimento, limitando gli svantaggi, valutando i costi e le risorse.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Reti telematiche rete modem router MacPC WS

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Reti telematiche (cont.) 4 Le due funzionalita di base offerte dalla telematica sono: ] laccesso a risorse condivise (eventualmente remote), da parte di piu attori, che possono utilizzarle, consultarle o modificarle. ] la facilitazione della comunicazione fra persone, siano esse locali o remote (CMC).

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Reti telematiche (cont.) 4La CMC consente: ] ] remotizzazione o comunicazione interpersonale in tempo reale (es: chatting, teleconferenze, etc.). Unapplicazione tipica nel mondo della didattica universitaria e la remotizzazione delle lezioni in cui il docente oltre che fare lezione agli studenti presenti puo raggiungere anche studenti remoti con i quali attivare un canale bidirezionale di comunicazione.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Reti telematiche (cont.) ] ] comunicazione in tempo differito (posta elettronica, mailing list, listserver, news, BBS) ] ] il confronto e la condivisione di esperienze tra colleghi; ] ] lesperienza del singolo puo essere messa a disposizione dei colleghi, sia come patrimonio comune, sia come parametro di confronto con iniziative analoghe.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Reti telematiche (cont.) ] la condivisione di materiale didattico; ] alcune unita didattiche potrebbero essere già disponibili, o servire da modello e riproposte in altri contesti o, ancora, potrebbero servire come base per ulteriori sviluppi, integrate con nuovi moduli.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La dimensione cooperativa 4 4E lingrediente concettualmente piu interessante dal punto di vista educativo dei modelli di ins./appr. basati sulla telematica. Grazie ad essa possono essere maggiormente privilegiati: ] ] il lavoro di gruppo; ] ] lattivita di ricerca documentale; ] ] la richiesta dinformazioni; ] ] la condivisione di esperienze e il confronto culturale; ] ] la cooperazione al raggiungimento di obiettivi didattici comuni.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La comunicazione in rete 4Risulta efficace se si ha: ] una precisa strutturazione della comunicazione. ] il controllo del processo di apprendimento a distanza e gli strumenti per la valutazione delle attività in rete.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Alcuni problemi.. 4 4Pochi prodotti commerciali sono progettati per lutilizzo in classe 4 4alcuni programmi sono complessi da utilizzare 4 4possibilità di perdita nelliperspazio 4 4sovraccarico cognitivo nei sistemi con notevoli quantità di informazioni (e ancor di più in Rete Internet)

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Alcuni problemi.. (cont.) 4 4Tempi di progettazione delle attività 4 4Infrastrutture ancora non adeguate 4 4Laboratorio come luogo separato dalle altre attività didattiche 4 4Modalità di valutazione

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Multimedialità e telematica in classe 4 4Fruizione e costruzione di sistemi MM 4 4Cooperazione in rete 4 4Accesso a risorse distribuite 4 4Riabilitazione cognitiva e didattica di sostegno Domani alle 17:00 nella sessione dellITDF verranno approfonditi questi temi, attraverso lanalisi di alcune esperienze concrete

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La Palestra cognitiva 4 4La metafora della palestra consente di immaginare esperienze formative in cui trovano spazio individui che si preparano (allenano) ad apprendere, e che si attivano in funzione di specifiche necessità.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La Palestra cognitiva (cont.) 4 4Come in una palestra i progressi sono monitorabili e verificabili e lorganizzazione interna di ogni individuo evolve verso cambiamenti duraturi.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La Palestra cognitiva (cont.) 4 4La figura del formatore allenatore necessita di una conoscenza approfondita delle strategie di allenamento e dellutilizzo di > ad hoc per il potenziamento e/o lottimizzazione di specifiche competenze cognitive.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La Palestra cognitiva (cont.) 4 4Diviene quindi fondamentale conoscere sia lorganizzazione complessa cui ogni individuo si affida per lapprendimento, sia le potenzialità e i limiti di un approccio multimediale.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La Palestra cognitiva (cont.) 4 4Dunque perché il discente si appropri di una specifica strategia e acquisisca una buona padronanza di un dato argomento, si dovrebbe proporre un percorso, che attraverso complessificazioni successive, conduca alla competenza gestionale di quanto trasmesso.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 La Palestra cognitiva (cont.) 4 4A tal proposito, la dimensione multimediale consente di progettare una sequenza di eventi che contengano una progressione armonica verso il livello di complessità necessaria e sufficiente per la gestione dellevento (apprendimento) atteso.

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Rendere efficace lintroduzione delle TIC nella scuola 4Approccio Bottom up/Top down 4Sostenibilità 4Curriculum 4Formazione degli Insegnanti 4Ricerca 4Produzione di contenuti 4Controllo e valutazione dei progetti

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Una proposta 4 Condividere le esperienze fatte nelle diverse scuole, nelle diverse discipline, sia dal punto di vista di materiale didattico prodotto, sia per la metodologia adottata. 4Organizzare le informazioni sui metodi e gli strumenti utilizzati 4Discuterne, rielaborarli, definirne di nuovi

C.N.R./I.T.D.F Troina 28 ottobre 1998 Una proposta (cont) 4In questo modo si può creare una sinergia tra scuole, provveditorati, centri di ricerca, si possono valorizzare le esperienze fatte, si possono trasferire le abilità progettuali sulle NT ai docenti che si accingono ad utilizzarle per la prima volta.