PREVENZIONE E SICUREZZA IN LABORATORIO

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Transcript della presentazione:

PREVENZIONE E SICUREZZA IN LABORATORIO IL RISCHIO CHIMICO

FINALITA' DELLE LEZIONI SULLA SICUREZZA E SULLA PREVENZIONE imparare a proteggere se stessi e gli altri creare una cultura che generi una corretta attitudine alla vita professionale ottemperare ad esigenze morali e legali

LA LEGGE 626 (D. Lgs. 626/94) miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro nuovo approccio alla prevenzione ruolo attivo del datore di lavoro e della struttura nuova strategia tecnico-prevenzionistica valutazione preliminare dei rischi e individuazione delle misure di prevenzione

nuova gestione della sicurezza strutture permanenti di prevenzione informazione e formazione del personale sorveglianza sanitaria pianificazione della gestione delle emergenze

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO ELIMINA O RIDUCI I RISCHI ALLA FONTE!!! analisi e valutazione dei rischi programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione manutenzione di ambienti e impianti (in)formazione del personale

OBBLIGHI DEI LAVORATORI art. 5: "Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro."

(MANCANZA DI DATI SPERIMENTALI) (RISPARMIO) (MANCANZA DI DATI SPERIMENTALI) (INADEGUATA ORGANIZZAZIONE) INCIDENTE (ERRORI SISTEMATICI) (CONSIDERAZIONI SEMPLICISTICHE) ERRORE UMANO

nel periodo "storico" della chimica: la concezione del "martirio per la causa della scienza" era comunemente accettata "Se vuoi diventare un chimico - mi disse Liebig - quando lavori in questo laboratorio devi rovinarti la salute. Chi non si rovina la salute attraverso i suoi studi, ne' ora ne' mai diventera' un vero chimico!" Kekule' (1890) OGGI NON PIU'

cos'è una sostanza chimica? ogni sostanza costituita da atomi legati tra loro a dare molecole e' una "sostanza chimica" (ogni sostanza e’ una sostanza chimica!)

solo le sostanze di sintesi sono pericolose? le sostanze naturali possono essere tossiche e richiedere cautele nella loro manipolazione quanto quelle "sintetiche" (le molecole sono tutte fatte dallo stesso tipo di atomi: non ci sono atomi “naturali” e atomi “di plastica”)

INCIDENTI TOSSICITA' IDENTIFICAZIONE DEI POTENZIALI PERICOLI CAUSATI DA INCIDENTI TOSSICITA'

INCIDENTE: evento repentino con conseguenze anche gravi, che può provocare come conseguenza altri incidenti INCENDI ESPLOSIONI USCITA DI MATERIALE NELL'AMBIENTE (FUGHE DI GAS) PREVENZIONE = SOLA DIFESA

PIANO DI EMERGENZA (es: incendio) rilevamento incendio è grave??? SI NO messa in sicurezza procedura di emergenza (estintori) chiamata ai VV.FF. è necessario evacuare l'edificio??? NO controllo evacuazione SI

TOSSICITA’ DIOSSINA (diclorodibenzoparadiossina) (S)-talidomide (analgesico) (R)-talidomide (teratogeno)

la sostanza manipolata e’ potenzialmente pericolosa "Tutte le sostanze sono veleni, non ne esiste alcuna priva di proprietà tossiche, è solo la dose che trasforma una sostanza in veleno“ (Paracelso, 1493-1541) si hanno "effetti indesiderati" sulla salute SE la sostanza manipolata e’ potenzialmente pericolosa se c'e' sufficiente esposizione ad essa E RISCHIO = f (TOSSICITA')(ESPOSIZIONE)

INFORMAZIONI SULLA TOSSICITA’: ESPERIENZA UMANA STUDI SU ANIMALI inalatoria, orale, intradermica (cutanea) studi epidemiologici esposizioni a bassi livelli di volontari irritazione pelle/occhi (sensibilizzazione) effetti sulla riproduzione TEST DI LABORATORIO cancerogenesi CORRELAZIONI STRUTTURA / ATTIVITA’

ACUTI CRONICI LOCALI SISTEMICI REVERSIBILI IRREVERSIBILI EFFETTI SULLA SALUTE: ACUTI E/O CRONICI si evidenziano se l'esposizione e' mantenuta per lungo tempo si evidenziano durante o dopo una singola esposizione LOCALI E/O SISTEMICI si evidenziano in parti del corpo diverse da quella del contatto si evidenziano nella parte del corpo esposta alla sostanza REVERSIBILI O IRREVERSIBILI regrediscono sospendendo l'esposizione non scompaiono interrompendo l'esposizione

VIE DI ASSORBIMENTO contatto con la pelle e gli occhi inalazione iniezione ingestione superficie media della pelle = 1,8 m2 superficie media degli alveoli polmonari = 50-100 m2

AZIONI TOSSICHE citostatici allergizzanti immunosoppressori teratogeni cancerogeni mutageni

INDICATORI DI TOSSICITA' (ACUTA) dose orale o intradermica che uccide il 50% degli animali nel gruppo testato (2 settimane) LD50 (espresso in mg(sostanza)/kg(peso corporeo)) concentrazione nell'aria che uccide il 50% degli animali nel gruppo testato (2 ore - 2 settimane) LC50 (espresso in mg(sostanza)/m3(aria)) concentrazione nell'acqua che uccide l'x% degli animali nel gruppo testato LCx (espresso in mg(sostanza)/l(acqua)) MLD dose letale media (mg/kg) LDLo dose letale minima (mg/kg)

CLASSIFICAZIONE DELLA TOSSICITA' una sostanza è: MOLTO TOSSICA TOSSICA NOCIVA se se se LD50 (a) ≤ 25 mg/kg LD50 (a) = 25-200 mg/kg LD50 (a) = 200-2000 mg/kg oppure oppure oppure LD50 (b) ≤ 50 mg/kg LD50 (b) = 50-400 mg/kg LD50 (b) 400-2000 mg/kg oppure oppure oppure LC50 (c) ≤ 0,5 mg/L LC50 (c) = 0,5-2 mg/L LC50 (c) = 2-20 mg/L (a = orale-ratto; b = cutanea-ratto/coniglio; c = inalatoria-ratto-4h)

tossicità cronica durata degli studi: subcronica: 21-90 gg cronica: 1-2 anni

CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE informazione e addestramento degli operatori (raccolta di informazioni sulla pericolosita' e adozione di misure adeguate) eliminazione o riduzione della pericolosita' ("posso sostituire questa sostanza tossica con una che lo e' meno?")

ventilazione - uso di cappe di aspirazione contenimento (lavorare in un sistema chiuso) ventilazione - uso di cappe di aspirazione (per prevenire rischi inalatori) mezzi di protezione individuali

riguardano il rischio inalatorio VALORI LIMITE DI SOGLIA (TLV = Threshold Limit Values) riguardano il rischio inalatorio valori di concentrazione cui un soggetto puo' essere esposto senza danni per la salute

TLV-TWA (Time Weighted Average) e' la concentrazione media nell'arco di 8 ore lavorative cui un soggetto sano puo' essere esposto senza conseguenze TLV-STEL (Short Term Exposure Limit) e' la concentrazione massima cui un soggetto sano puo' essere esposto per massimo 15' senza conseguenze TLV-C (Ceiling) e' la concentrazione da non superare MAI per alcun motivo

concentrazione (mg/m3 o ppm) TLV-C 15' max TLV-STEL TLV-TWA tempo

CAPPE ASPIRANTI

DPI (dispositivi di protezione individuale) VISO OCCHI CORPO MANI VIE RESPIRATORIE PIEDI

DOMANDE DA PORSI SEMPRE conosco la sostanza che devo usare? so come devo proteggermi e lo faccio? uso molta cautela se non conosco il prodotto? so dove sono localizzate le apparecchiature di sicurezza? ho avvertito i compagni di laboratorio che potrei far danni? ho lasciato senza controllo operazioni pericolose? ho etichettato correttamente i prodotti che devo conservare? il laboratorio è pulito e in ordine? mangio o bevo o fumo in laboratorio? conservo cibo o bevande in laboratorio?