Il Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 e il QSN 2007-2013 in Italia Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A 2006-2007 Corso.

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Il Quadro Comunitario di Sostegno e il QSN in Italia Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A

1 La figura mostra il sistema di coordinamento tra la politica economica e la politica regionale attraverso i legami tra i diversi livelli decisionali e attuativi coinvolti. Si distingue tra gli strumenti quelli che rappresentano una decisione (ovali) e quelli che svolgono un ruolo di coordinamento (frecce). Legenda BEPGs = Broad economic policy guidelines (Indirizzi di massima per la politica economica) DPEF = Documento di programmazione economico-fi nanziaria CIPE = Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica QCS = Quadro Comunitario di Sostegno APQ = Accordo di Programma Quadro POR = Programma Operativo Regionale DocUP = Documento Unico di Programmazione PIT = Progetto Integrato Territoriale DSPN = Documento strategico preliminare nazionale DSM = Linee per un nuovo programma Mezzogiorno DSR = Documento strategico preliminare regionale

Tre sono anche i documenti programmatici attraverso i quali si attuano i fondi strutturali nell’attuale periodo di programmazione: QCS: Quadro Comunitario di SostegnoQCS: Quadro Comunitario di SostegnoQCS PON e POR: Programmi Operativi Nazionali e RegionaliPON e POR: Programmi Operativi Nazionali e RegionaliPONPORPONPOR Docup: Documento Unico di ProgrammazioneDocup: Documento Unico di ProgrammazioneDocup Per quanto riguarda l’Italia, questo è il prospetto: Obiettivo 1 -> QCS, PON e POR Obiettivo 2 -> Docup Obiettivo 3 -> QCS

QCS per le regioni obiettivo 1 Il Quadro comunitario di sostegno (QCS) è il documento approvato dalla Commissione europea, d’intesa con lo Stato membro interessato, sulla base della valutazione del Piano presentato dallo stesso Stato. Il QCS contiene la fotografia della situazione di partenza, la strategia, le priorità d’azione, gli obiettivi specifici, la ripartizione delle risorse finanziarie, le condizioni di attuazione. Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

QCS per le regioni obiettivo 1 Il percorso che ha portato al QCS In Italia, il processo formativo di tali documenti è stato avviato nel dicembre 1998 con il coordinamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze Tesoro. I soggetti coinvolti sono stati: regioni, amministrazioni nazionali, enti locali e parti economiche e sociali il dicembre si svolge a Catania un a presentazione “100 idee per lo sviluppo” delle idee- programma delle amministrazioni e parti economiche e sociali Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

QCS per le regioni obiettivo 1 Il percorso che ha portato al QCS Prima fase negoziale 1999 il 14 maggio il CIPE approva “gli orientamenti per la programmazione degli investimenti nel periodo per lo sviluppo del Mezzogiorno” 1999 il 31 luglio vengono presentati il PSM (Piano di Sviluppo del Mezzogiorno) e POR e PON e trasmessi alla Commissione europea il 6 ottobre 1999 Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

QCS per le regioni obiettivo 1 Il percorso che ha portato al QCS Seconda fase negoziale 2000 da gennaio tra Roma e Bruxelles prime osservazioni critiche sulla genericità del PSR e impossibilità di valutare l’impatto sullo sviluppo economico e sociale 2000 primo agosto la Commissione europea approva il QCS e subito dopo i POR delle sette Regioni interessate Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

PON obiettivo 1 I PON italiani per l’obiettivo 1 si concentrano su: ricerca, scuola, sicurezza, sviluppo locale, trasporti, pesca, assistenza tecnica. Trattandosi di programmi nazionali, le Autorità di gestione sono i Ministeri di riferimento: Istruzione e Ricerca, Interno, Infrastrutture, Politiche agricole, Economia e Finanza.obiettivo 1 I PON sono organizzati, dal punto di vista dei contenuti, in 6 capitoli: analisi della situazione di partenza, strategia di sviluppo, assi prioritari d’intervento, piano finanziario, condizioni di attuazione. PON Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, alta formazione PON Scuola per lo sviluppo PON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno PON Sviluppo imprenditoriale locale PON Trasporti PON Pesca PON Assistenza tecnica e azioni di sistema PON Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, alta formazione PON Scuola per lo sviluppo PON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno PON Sviluppo imprenditoriale locale PON Trasporti PON Pesca PON Assistenza tecnica e azioni di sistema Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Assi prioritari QCS Gli assi prioritari sono le sei aree di intervento del QCS , individuate nel capitolo 3 del documento. Rappresentano le priorità strategiche per le scelte di investimento da realizzare nel periodo di programmazione (regolamento CE n del 1999, articolo 9):QCS regolamento CE n del 1999 Asse I: Valorizzazione delle risorse naturali e ambientali (Risorse naturali) Asse II: Valorizzazione delle risorse culturali e storiche (Risorse culturali) Asse III: Valorizzazione delle risorse umane (Risorse umane) Asse IV: Potenziamento e valorizzazione dei sistemi locali di sviluppo (Sistemi locali di sviluppo) Asse V: Miglioramento della qualità delle città, delle istituzioni locali e della vita associata (Città) Asse VI: Rafforzamento delle reti e nodi di servizio (Reti e nodi di servizio) Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

RISORSE FINANZIARIE QCS Regioni obiettivo 1 Risorse totali Risorse comunita rie* Risorse Nazionali ** Risorse private I. Risorse naturali 9.757,63.844,63.667,02.246,0 II. Risorse culturali 2.760,31.194,51.210,2355,5 III. Risorse umane 7.587,34.509,72.409,7667,8 IV. Sistemi locali ,16.887,36.217,35.478,4 V. Città2.045,5884,4881,9279,2 VI. Reti e nodi di servizio 9.676,04.054,33.734,81.886,9 Assistenza tecnica 415,9263,1152,7- Totale50.826, , , ,9 Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Le risorse comunitarie per le regioni dell’obiettivo 1 sono così distribuite 13% per la Calabria 25,4% per la Sicilia 4,89% per la Basilicata 25,18% per la Campania 17,38% per la Puglia 12,8% per la Sardegna 1,19% per il Molise (in sostegno transitorio) Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Un confronto RISORSE FINANZIARIE QCS POM - Programmi operativi nazionali multifondo POP - Programmi operativi regionali plurifondo Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Un confronto RISORSE FINANZIARIE QCS Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Programma di Sviluppo del Mezzogiorno ai sensi del Reg. ce 1260/1999 sui Fondi strutturali Il PSM modella le risorse europee per assi o macrosettori (obiettivi globali) e settori (obiettivi specifici) Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Programma di Sviluppo del Mezzogiorno LE VARIABILI DI ROTTURA E' necessario individuare alcuni principali aspetti della situazione socio-economica del Mezzogiorno, al cui cattivo andamento può essere legata la precedente stagnazione e a cui, al contrario, possono essere ricondotti i cambiamenti positivi già in atto. Tali aspetti assumono nel programma la natura di "punti di rottura" con l’esperienza passata e sono identificabili con precisione attraverso un numero limitato di variabili di rottura. Tali variabili assumono il ruolo di obiettivi intermedi dell’azione programmatica e possono essere utilizzate quali indicatori dell’efficacia dell’intervento pubblico nel generare i meccanismi endogeni dello sviluppo. PSM ai sensi del Reg. ce 1260/1999 sui Fondi strutturali Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Programma di Sviluppo del Mezzogiorno LE VARIABILI DI ROTTURA Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Programma di Sviluppo del Mezzogiorno LE VARIABILI DI ROTTURA La scelta degli indicatori statistici per rappresentarle risponde alle stesse esigenze di trasparenza e di misurabilità che sono alla base del PSM; consentono la scomposizione della crescita in obiettivi quantificabili, in indici a forte valenza operativa:  di significato chiaro, univoco ed immediato (evitando il ricorso a indici di sintesi nel cui ambito non sia precisamente distinguibile il contributo delle singole variabili)  monitorabili con continuità, in quanto disponibili con un buon grado di attendibilità per un lasso temporale ampio, così da consentire di verificare gli scostamenti rispetto al trend del passato;  di facile comprensione per i cittadini, così che questi siano posti in grado di verificare con immediatezza i risultati delle politiche di sviluppo e trarre proprie valutazioni. Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

LE VARIABILI DI ROTTURA nel POR Sicilia Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

LE VARIABILI DI ROTTURA nel POR Sicilia continua Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

La situazione di partenza: analisi SWOT Dal marketing Strength, Weakness, Opportunities, Threats Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Corso di Politica Regionale e dello Sviluppo- A.A La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Sicilia Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Sicilia Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 1 Il livello di attuazione complessivo al 31/10/2006 degli Interventi comunitari nel Mezzogiorno è pari al 58,4% degli stanziamenti complessivi.In valori assoluti, nelle aree dell’Obiettivo 1 risultano essere stati spesi al 30/10/2006 circa 26,9 miliardi di euro, a fronte di oltre 40,5 miliardi di impegni giuridicamente vincolanti assunti entro tale data (88,1% dell’intero QCS). Tra gli Assi Prioritari di intervento del Quadro Comunitario di Sostegno quello che manifesta la migliore performance attuativa e l’asse 6 “Reti e nodi di servizio” con pagamenti per oltre 6,6 miliardi di euro che rappresentano il 70,4 % del relativo contributo totale Per quanto riguarda l’attuazione dei Programmi a titolarità regionale (POR), si rilevano al 31/10/2006 pagamenti pari al 50,9 % del contributo totale, con situazioni diversificate in merito ai pagamenti effettuati: il “POR Molise” mostra la migliore capacità realizzativa, con pagamenti pari al 65,1 % del contributo totale I Programmi Operativi Nazionali (PON) al 31/10/2006 per via di una rimodulazione relativa al PON Trasporti, riducono i pagamenti complessivi al 75,4 del contributo totale, rispetto al 75,9 % del 31/08/06. La migliore performance a livello di pagamenti effettuati sul costo programmato continua ad essere quella del “PON Sviluppo Imprenditoriale Locale ”, che al 31/10/2006 ha utilizzato risorse pari al 88,1%. Per ciò che concerne l’analisi dell’andamento finanziario per Fondo Strutturale è da segnalare che il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e che rappresenta il 71,5% dell’intero QCS) mostra il migliore avanzamento (59,2 % rispetto al 52,4 % della passata rilevazione) con un ammontare di pagamenti di 19,5 miliardi di euro. L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 1 Il livello di attuazione complessivo al 31/10/2006 degli Interventi comunitari nel Mezzogiorno è pari al 58,4% degli stanziamenti complessivi.In valori assoluti, nelle aree dell’Obiettivo 1 risultano essere stati spesi al 30/10/2006 circa 26,9 miliardi di euro, a fronte di oltre 40,5 miliardi di impegni giuridicamente vincolanti assunti entro tale data (88,1% dell’intero QCS). Tra gli Assi Prioritari di intervento del Quadro Comunitario di Sostegno quello che manifesta la migliore performance attuativa e l’asse 6 “Reti e nodi di servizio” con pagamenti per oltre 6,6 miliardi di euro che rappresentano il 70,4 % del relativo contributo totale Per quanto riguarda l’attuazione dei Programmi a titolarità regionale (POR), si rilevano al 31/10/2006 pagamenti pari al 50,9 % del contributo totale, con situazioni diversificate in merito ai pagamenti effettuati: il “POR Molise” mostra la migliore capacità realizzativa, con pagamenti pari al 65,1 % del contributo totale I Programmi Operativi Nazionali (PON) al 31/10/2006 per via di una rimodulazione relativa al PON Trasporti, riducono i pagamenti complessivi al 75,4 del contributo totale, rispetto al 75,9 % del 31/08/06. La migliore performance a livello di pagamenti effettuati sul costo programmato continua ad essere quella del “PON Sviluppo Imprenditoriale Locale ”, che al 31/10/2006 ha utilizzato risorse pari al 88,1%. Per ciò che concerne l’analisi dell’andamento finanziario per Fondo Strutturale è da segnalare che il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e che rappresenta il 71,5% dell’intero QCS) mostra il migliore avanzamento (59,2 % rispetto al 52,4 % della passata rilevazione) con un ammontare di pagamenti di 19,5 miliardi di euro.

L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 1 Confronto tra la rilevazione del 31/08/2006 e quella del 31/10/2006 L’avanzamento complessivo del Quadro Comunitario di Sostegno rispetto al IV bimestre del 2006 mostra un progresso nei pagamenti pari a circa 1,5 miliardi di euro (+2,4%). Tale incremento è in gran parte derivato dall’attuazione del PO regionali che mostrano importanti incrementi rispetto al IV bimestre; sono da segnalare in tal senso il POR Molise (+6,5%) ed il POR Campania che mostra un incremento della spesa di oltre 500 Milioni di euro (+6.4%) Per quanto riguarda i PO a titolarità delle Amministrazioni centrali, detto del PON Trasporti, si segnala una crescita del 7% del PON Scuola. L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 1 Confronto tra la rilevazione del 31/08/2006 e quella del 31/10/2006 L’avanzamento complessivo del Quadro Comunitario di Sostegno rispetto al IV bimestre del 2006 mostra un progresso nei pagamenti pari a circa 1,5 miliardi di euro (+2,4%). Tale incremento è in gran parte derivato dall’attuazione del PO regionali che mostrano importanti incrementi rispetto al IV bimestre; sono da segnalare in tal senso il POR Molise (+6,5%) ed il POR Campania che mostra un incremento della spesa di oltre 500 Milioni di euro (+6.4%) Per quanto riguarda i PO a titolarità delle Amministrazioni centrali, detto del PON Trasporti, si segnala una crescita del 7% del PON Scuola.

Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

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L’attuazione finanziaria dell’ Obiettivo 2 La dotazione finanziaria totale dei 14 Documenti Unici di Programmazione (Docup) dell’Obiettivo 2 (in Italia uno per ogni regione del Centro-Nord), nel presente periodo di programmazione è pari a oltre Meuro. Le Regioni a cui risulta destinata una quota maggiore di fondi sono il Piemonte (17,9% del totale), la Toscana (17,1%) e il Lazio (12,3%). L’analisi dei dati di avanzamento dei pagamenti per gli Interventi Obiettivo 2 al 30/09/2006, rappresentata nella tabella di sintesi, evidenzia spese per oltre 4,5 miliardi di euro ed impegni per oltre 6,8 miliardi di euro, con una performance di realizzazione complessiva (pagamenti/contributo totale) del 63,6% e una capacità di impegno (impegni/contributo) che si attesta sul 95,6%. Relativamente ai dati di monitoraggio finanziario al 30/09/2006, l’Intervento che risulta aver impegnatoe speso di più rispetto al contributo totale è il Docup Valle d’Aosta, con una capacità di impegno del 135,7% e un’efficienza realizzativa del 118,5%. Livelli di avanzamento significativi sono stati altresì raggiunti dai Docup Veneto ed Emilia Romagna con pagamenti superiori al 70% risorse stanziate. Confronto con la rilevazione al 31/06/2006 Per quanto riguarda l’avanzamento finanziario nel III trimestre 2006 complessivo dei 14 DocupObiettivo 2 si realizza un incremento del 4,7%; gli Interventi che hanno compiuto un’accelerazione più significativa sono i Docup Abruzzo e Docup Veneto che rispetto alla precedente rilevazione riportano degli incrementi percentuali del 6,5 e del 6,4. L’attuazione finanziaria dell’ Obiettivo 2 La dotazione finanziaria totale dei 14 Documenti Unici di Programmazione (Docup) dell’Obiettivo 2 (in Italia uno per ogni regione del Centro-Nord), nel presente periodo di programmazione è pari a oltre Meuro. Le Regioni a cui risulta destinata una quota maggiore di fondi sono il Piemonte (17,9% del totale), la Toscana (17,1%) e il Lazio (12,3%). L’analisi dei dati di avanzamento dei pagamenti per gli Interventi Obiettivo 2 al 30/09/2006, rappresentata nella tabella di sintesi, evidenzia spese per oltre 4,5 miliardi di euro ed impegni per oltre 6,8 miliardi di euro, con una performance di realizzazione complessiva (pagamenti/contributo totale) del 63,6% e una capacità di impegno (impegni/contributo) che si attesta sul 95,6%. Relativamente ai dati di monitoraggio finanziario al 30/09/2006, l’Intervento che risulta aver impegnatoe speso di più rispetto al contributo totale è il Docup Valle d’Aosta, con una capacità di impegno del 135,7% e un’efficienza realizzativa del 118,5%. Livelli di avanzamento significativi sono stati altresì raggiunti dai Docup Veneto ed Emilia Romagna con pagamenti superiori al 70% risorse stanziate. Confronto con la rilevazione al 31/06/2006 Per quanto riguarda l’avanzamento finanziario nel III trimestre 2006 complessivo dei 14 DocupObiettivo 2 si realizza un incremento del 4,7%; gli Interventi che hanno compiuto un’accelerazione più significativa sono i Docup Abruzzo e Docup Veneto che rispetto alla precedente rilevazione riportano degli incrementi percentuali del 6,5 e del 6,4.

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L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 3 Il livello di attuazione complessivo del Quadro Comunitario di Sostegno Obiettivo 3 al 30/09/2006 mostra livelli di impegno e di spesa che si attestano rispettivamente al 90,6% e al 70,7% del costo programmato, pur con situazioni diversificate in relazione ai singoli Programmi Operativi e ai diversi Assi prioritari, che individuano gli obiettivi strategici del QCS Obiettivo 3. Tra gli Assi Prioritari, la migliore performance è fatta registrare dall’Asse A, finalizzato allo sviluppo delle politiche attive del mercato del lavoro, per cui sono stati effettuati pagamenti pari al 76,2% delle risorse disponibili, dimostrando anche una tra le più elevate capacità di impegno (93,9% rispetto al costo totale). Superiore alla media risulta anche il livello di spesa raggiunto Asse B (73,3% delle risorse disponibili), rivolto al finanziamento di progetti tesi alla promozione delle pari opportunità. Per quanto riguarda i singoli Interventi, livelli di spesa significativi si rilevano per i POR gestiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia (87,1% rispetto al contributo totale ), dalla Regione Lombardia (83,4%), dalla Provincia Autonoma di Bolzano (82,0%) e dalla Provincia Autonoma di Trento (81,8%). La performance realizzativa meno brillante emerge invece per il POR Abruzzo che si attesta su una percentuale di pagamento pari al 57,6% del costo programmato Il confronto tra la rilevazione del 30/06/2006 e del 30/09/2006 Per ciò che concerne il trend di crescita delle spese, nel III trimestre 2006 si è rilevato un incremento medio del livello dei pagamenti del 3,4% rispetto al Contributo Totale (da milioni di Euro erogati al 30/06/2006 si è passati a milioni di Euro). Tra i vari Assi, quelli che mostrano la maggiore crescita del rapporto tra pagamenti e costo totale tra giugno e settembre 2006 sono l’Asse E “Sostegno alle pari opportunità per le donne sul mercato del lavoro”, con una crescita del 3,9% e l’Asse A “Sviluppo e promozione di politiche attive del mercato del lavoro” con un incremento del 3,6%. L’Intervento con i migliori risultati in termini di avanzamento finanziario è stato il POR Friuli Venezia Giulia per il quale si registra un delta trimestrale di crescita di 10,4%, mentre una performance inferiore a questa ma pur sempre superiore alla media risulta essere stata realizzata dal POR Veneto (6,7%). L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 3 Il livello di attuazione complessivo del Quadro Comunitario di Sostegno Obiettivo 3 al 30/09/2006 mostra livelli di impegno e di spesa che si attestano rispettivamente al 90,6% e al 70,7% del costo programmato, pur con situazioni diversificate in relazione ai singoli Programmi Operativi e ai diversi Assi prioritari, che individuano gli obiettivi strategici del QCS Obiettivo 3. Tra gli Assi Prioritari, la migliore performance è fatta registrare dall’Asse A, finalizzato allo sviluppo delle politiche attive del mercato del lavoro, per cui sono stati effettuati pagamenti pari al 76,2% delle risorse disponibili, dimostrando anche una tra le più elevate capacità di impegno (93,9% rispetto al costo totale). Superiore alla media risulta anche il livello di spesa raggiunto Asse B (73,3% delle risorse disponibili), rivolto al finanziamento di progetti tesi alla promozione delle pari opportunità. Per quanto riguarda i singoli Interventi, livelli di spesa significativi si rilevano per i POR gestiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia (87,1% rispetto al contributo totale ), dalla Regione Lombardia (83,4%), dalla Provincia Autonoma di Bolzano (82,0%) e dalla Provincia Autonoma di Trento (81,8%). La performance realizzativa meno brillante emerge invece per il POR Abruzzo che si attesta su una percentuale di pagamento pari al 57,6% del costo programmato Il confronto tra la rilevazione del 30/06/2006 e del 30/09/2006 Per ciò che concerne il trend di crescita delle spese, nel III trimestre 2006 si è rilevato un incremento medio del livello dei pagamenti del 3,4% rispetto al Contributo Totale (da milioni di Euro erogati al 30/06/2006 si è passati a milioni di Euro). Tra i vari Assi, quelli che mostrano la maggiore crescita del rapporto tra pagamenti e costo totale tra giugno e settembre 2006 sono l’Asse E “Sostegno alle pari opportunità per le donne sul mercato del lavoro”, con una crescita del 3,9% e l’Asse A “Sviluppo e promozione di politiche attive del mercato del lavoro” con un incremento del 3,6%. L’Intervento con i migliori risultati in termini di avanzamento finanziario è stato il POR Friuli Venezia Giulia per il quale si registra un delta trimestrale di crescita di 10,4%, mentre una performance inferiore a questa ma pur sempre superiore alla media risulta essere stata realizzata dal POR Veneto (6,7%). Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005 Complessivamente, ossia per il totale del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per le Regioni Obiettivo 1, le domande di pagamento presentate a Bruxelles hanno raggiunto, al 31 luglio 2005, il valore di 8,509 miliardi di euro. Sommando a questo importo 1,515 miliardi di euro di acconto iniziale, pari al 7 per cento di tutti i fondi (pure valido ai fini degli obiettivi fissati dall’Unione), l’importo delle “domande di pagamento lorde” al 31 luglio, sale a 10,024 miliardi di euro. Rapportando tale valore effettivo al “valore desiderabile” prefissato per quella data, si ottiene per il totale del QCS un “grado di realizzazione”, che, al 31 luglio 2005, è pari al 99 per cento. Con riferimento ai singoli Programmi e Fondi (per un totale di 39 casi) il valore desiderabile è stato raggiunto e superato in 16 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 100 e il 139 per cento. Non è stato raggiunto in 23 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 70 e il 99 per cento. La Tavola 1 riporta per ogni Programma i valori relativi ai singoli Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005 Complessivamente, ossia per il totale del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per le Regioni Obiettivo 1, le domande di pagamento presentate a Bruxelles hanno raggiunto, al 31 luglio 2005, il valore di 8,509 miliardi di euro. Sommando a questo importo 1,515 miliardi di euro di acconto iniziale, pari al 7 per cento di tutti i fondi (pure valido ai fini degli obiettivi fissati dall’Unione), l’importo delle “domande di pagamento lorde” al 31 luglio, sale a 10,024 miliardi di euro. Rapportando tale valore effettivo al “valore desiderabile” prefissato per quella data, si ottiene per il totale del QCS un “grado di realizzazione”, che, al 31 luglio 2005, è pari al 99 per cento. Con riferimento ai singoli Programmi e Fondi (per un totale di 39 casi) il valore desiderabile è stato raggiunto e superato in 16 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 100 e il 139 per cento. Non è stato raggiunto in 23 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 70 e il 99 per cento. La Tavola 1 riporta per ogni Programma i valori relativi ai singoli

Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005

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Quadro Strategico Nazionale (QSN) La proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo prevede un approccio programmatico strategico e un raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri. A tal fine, l'Italia dovrà presentare all'Unione Europea un Quadro Strategico Nazionale (QSN) con l'obiettivo di indirizzare le risorse che la politica di coesione destinerà al nostro Paese, sia nelle aree del Mezzogiorno sia in quelle del Centro-Nord. Quadro Strategico Nazionale (QSN) La proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo prevede un approccio programmatico strategico e un raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri. A tal fine, l'Italia dovrà presentare all'Unione Europea un Quadro Strategico Nazionale (QSN) con l'obiettivo di indirizzare le risorse che la politica di coesione destinerà al nostro Paese, sia nelle aree del Mezzogiorno sia in quelle del Centro-Nord. La costruzione del QSN è l'occasione per consolidare e completare l'unificazione della programmazione delle politiche regionali comunitaria e nazionale e per realizzare un più forte raccordo di queste con le politiche nazionali ordinarie. Il percorso definito dalle Linee guida si articola in tre fasi: estrapolazione e visione strategica delle Regioni e del Centro; confronto strategico tra Centro e Regioni; stesura del QSN. In tutte le fasi è previsto un dialogo e un confronto con il partenariato economico–sociale e con le rappresentanze degli Enti locali. Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Quadro Strategico Nazionale (QSN) Nella prima fase (che si concluderà entro l'estate 2005), ciascuna Regione e Provincia autonoma e il complesso delle Amministrazioni Centrali devono predisporre un proprio Documento strategico preliminare in modo da realizzare nelle fasi successive un confronto che possa entrare nel merito delle proposte. Nel caso Mezzogiorno, nella prima fase le Regioni sono impegnate a realizzare i propri Documenti Strategici preliminari (DSR) in modo coordinato e con il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dell'Economia, al fine anche di elaborare, contestualmente, un documento comune denominato Linee per un nuovo Programma Mezzogiorno (DSM). DPS | QSN | Che cosa è il Quadro Strategico Nazionale DPS | QSN | Che cosa è il Quadro Strategico Nazionale Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELLE REGIONI DELL’OBIETTIVO CONVERGENZA (SWOT) L’analisi dei fattori di competitività o che potenzialmente potrebbero rendere competitive le quattro regioni dell’Obiettivo Convergenza, evidenzia elementi comuni di debolezza, ma anche molte specificità e punti di forza che non sono sempre gli stessi per le singole regioni. L’analisi SWOT degli elementi di competitività, condotta congiuntamente per le quattro regioni dell’Obiettivo Convergenza evidenza, quindi, non solo i problemi generali, ma anche le peculiarità di ciascuna regione. La tabella 1 sintetizza i principali punti di forza e le relative opportunità, i principali punti di debolezza e i relativi rischi per le quattro regioni. ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELLE REGIONI DELL’OBIETTIVO CONVERGENZA (SWOT) L’analisi dei fattori di competitività o che potenzialmente potrebbero rendere competitive le quattro regioni dell’Obiettivo Convergenza, evidenzia elementi comuni di debolezza, ma anche molte specificità e punti di forza che non sono sempre gli stessi per le singole regioni. L’analisi SWOT degli elementi di competitività, condotta congiuntamente per le quattro regioni dell’Obiettivo Convergenza evidenza, quindi, non solo i problemi generali, ma anche le peculiarità di ciascuna regione. La tabella 1 sintetizza i principali punti di forza e le relative opportunità, i principali punti di debolezza e i relativi rischi per le quattro regioni. PON “Innovazione e Competitività del tessuto produttivo” nelle regioni Obiettivo Convergenza ” PON “Innovazione e Competitività del tessuto produttivo” nelle regioni Obiettivo Convergenza ” Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Analisi SWOT per le regioni dell’Obiettivo Convergenza PON “Innovazione e Competitività del tessuto produttivo” nelle regioni Obiettivo Convergenza ” Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Analisi SWOT per le regioni dell’Obiettivo Convergenza PON “Innovazione e Competitività del tessuto produttivo” nelle regioni Obiettivo Convergenza ” Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A

Riferimenti bibliografici Le istituzioni del federalismo Regione e Governo locale La nuova programmazione dei fondi strutturali in Italia ( ) N. 2 anno 2001 Maggioli Editore Da pag. 539 a pag. 558 Rapporto annuale del DPS 2005 Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Da pag.202 a pag 228 Pagina web e sulla destra cliccare su QCS - Quadro Comunitario di Sostegno 2000 – 2006 per le Regioni italiane Obiettivo 1 Riferimenti bibliografici Le istituzioni del federalismo Regione e Governo locale La nuova programmazione dei fondi strutturali in Italia ( ) N. 2 anno 2001 Maggioli Editore Da pag. 539 a pag. 558 Rapporto annuale del DPS 2005 Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Da pag.202 a pag 228 Pagina web e sulla destra cliccare su QCS - Quadro Comunitario di Sostegno 2000 – 2006 per le Regioni italiane Obiettivo 1 Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A