Le forme di mercato: oligopolio e concorrenza monopolistica

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Transcript della presentazione:

Le forme di mercato: oligopolio e concorrenza monopolistica Unità 12

Oligopolio Un mercato oligopolistico è un mercato nel quale sono presenti solo poche imprese, ciascuna delle quali, con le sue scelte, può esercitare un impatto sensibile sul profitto degli altri venditori. L’oligopolio è un tipo di concorrenza imperfetta, nel quale pochi venditori vendono prodotti simili (petrolio, palle da tennis) Si distingue dalla concorrenza monopolistica, nella quale molte imprese vendono prodotti simili ma non identici (CD, videogiochi, auto).

Tipologia dei mercati

Molto spesso le imprese oligopolistiche adottano un comportamento strategico: agiscono in base alle mosse compiute dagli avversari per “rubare” quote di mercato. Per questo, spesso, in mancanza di accordi per cooperare, producono esiti negativi per tutte (riduzione dei margini di profitto). La “teoria dei giochi” ha studiato il comportamento strategico tipico di queste imprese. Esempio di “gioco non cooperativo” è il dilemma del prigioniero. Supponiamo che Bonnie e Clyde siano arrestati. Al momento dell’arresto hanno addosso armi illegali per il cui porto la condanna è 1 anno. Vengono interrogati in stanze diverse contemporaneamente. Il magistrato propone a ciascuno un patto: se confessa e denuncia il complice, gli verrà condonato il reato di porto d’armi e verrà liberato. Al complice verranno dati 20 anni. Se entrambi confessano, la condanna è 8 anni (parziale condono per avere confessato).

Questa è la “matrice delle vincite (payoffs): La strategia consistente nel confessare è detta strategia dominante. A entrambi conviene non conoscendo la scelta dell’altro. Se potessero comunicare potrebbero cooperare e scegliere la strategia dell’omertà.

Per questo spesso le imprese oligopolistiche stabiliscono accordi espliciti o segreti (detti “di cartello” o “trust”), per cooperare e mantenere così alti i profitti. Esempi: 1. OPEC 2. Società assicuratrici Gli stati moderni hanno adottato politiche “anti-trust” per proibire questi accordi.

Cenni sulla concorrenza monopolistica Caratteristiche della concorrenza monopolistica: Molteplicità di venditori (che competono per lo stesso gruppo di consumatori) Differenziazione del prodotto: ogni impresa produce un prodotto leggermente diverso e ha perciò di fronte una curva di domanda inclinata negativamente. Libertà di entrata. Il n. di imprese si aggiusta fino a fare tendere a zero il profitto. Esempi: libri, dischi, film, ristoranti … e in fondo ogni negozio al dettaglio!

Breve periodo Max Profitto: CM = RM

In questo caso l’impresa si limita a minimizzare la perdita

Lungo periodo I profitti fanno entrare nuove imprese  la curva di domanda di ognuna si sposta verso sinistra  profitto = 0  le entrate si fermano. Nel caso di perdite le imprese escono dal mercato finché profitto = 0 Le curve D e CMeT sono tangenti

Caratteristiche: Come nel monopolio, prezzo > costo marginale Come in concorrenza perfetta, prezzo = costo medio totale Differenze con la concorrenza perfetta: Le imprese di concorrenza monopolistica operano al di sotto della dimensione efficiente  capacità produttiva in eccesso. P > CM  Le imprese avrebbero interesse a espandere la produzione al prezzo corrente perché otterrebbero profitti!