La Comunicazione.

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+ BREVE GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA TESI. + LA PRESENTAZIONE deve essere come un TRAILER di un film cioè … La presentazione come un “trailer”
Transcript della presentazione:

La Comunicazione

La Comunicazione Spontanea La Comunicazione Intenzionale È la comunicazione che trae impulso dalla propria volontà. Deriva infatti dal latino SPONTE, ovvero volontà, impulso. È dunque la modalità “istintiva” che utilizziamo per entrare in contatto con gli altri. La Comunicazione Intenzionale È la comunicazione propriamente volta, tesa, diretta ad un preciso obiettivo. Deriva infatti dal latino INTÈNDERE, composto da IN verso e TENDERE, ovvero dirigere, volgere i sensi, l’animo, le cure, la mente ad un dato termine. È dunque la modalità “guidata” che mettiamo in pratica per entrare in relazione con gli altri.

I presupposti della comunicazione impossibilità della non-comunicazione meta-comunicazione modalità comunicativa empatia

"non si può non comunicare" IMPOSSIBILITÀ DELLA NON-COMUNICAZIONE "non si può non comunicare" Mi vorrà dire che è stanco? La comunicazione spontanea esiste sempre, a obiettivi impliciti e dunque ampi margini di interpretazione. La comunicazione intenzionale esiste solo in presenza di un obiettivo esplicito e in assenza di spazi interpretativi. .

noi comunichiamo il contenuto e la nostra relazione META-COMUNICAZIONE noi comunichiamo il contenuto e la nostra relazione con questo contenuto. Il "COME" noi comunichiamo (relazione) è una comunicazione sul "COSA" comunichiamo (contenuto). Se contenuto e relazione sono coerenti, la comunicazione non presenta ostacoli. Se non c’è coerenza tra ciò che viene detto e come viene detto, siamo portati a credere maggiormente alla relazione (COME) che al contenuto (COSA). La comunicazione intenzionale deve essere coerente.

MODALITÀ COMUNICATIVE e una modalità non verbale noi comunichiamo utilizzando una modalità verbale e una modalità non verbale Ti amo Utilizziamo in modo privilegiato: la modalità verbale per comunicare contenuti, la modalità non verbale per comunicare relazioni. La comunicazione verbale è volontaria e sotto il nostro diretto controllo. La comunicazione non verbale è spontanea e sfugge in buona parte al nostro controllo. .

L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”, dimostriamo empatia, se comunichiamo all'altro la nostra volontà di comprendere il suo punto di vista Ho ragione io!! No, Io! No,Io! L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”, e comprendere meglio il suo punto di vista. Riconoscere unicamente il proprio punto di vista significa solo “comunicare se stessi” e non comunicare con gli altri.

LE ATTIVITÀ COMUNICATIVE incontrare ascoltare rispondere convincere

ATTIVITÀ COMUNICATIVE I SOGGETTI DELLE ATTIVITÀ COMUNICATIVE incontrare IO ascoltare IO/TU rispondere TU/IO convincere NOI

ATTIVITÀ COMUNICATIVE LE “DOTI” DELLE ATTIVITÀ COMUNICATIVE IO convincere FIDUCIA incontrare CONFRONTO rispondere ascoltare EMPATIA AIUTO IO/TU TU/IO NOI

ATTIVITÀ COMUNICATIVE LE ANTINOMIE DELLE ATTIVITÀ COMUNICATIVE incontrare CONFRONTO VS SCONTRO ascoltare EMPATIA VS EGOCENTRISMO rispondere AIUTO VS INDIFFERENZA convincere FIDUCIA VS SOSPETTO

LE FASI RELAZIONALI DELLE ATTIVITÀ COMUNICATIVE incontrare ENTRARE IN RELAZIONE ascoltare IMPEGNARSI NELLA RELAZIONE rispondere COSTRUIRE LA RELAZIONE convincere SVILUPPARE LA RELAZIONE

ATTIVITÀ COMUNICATIVE LE RELAZIONI DELLE ATTIVITÀ COMUNICATIVE 1° incontrare ascoltare rispondere 2° convincere 3°

I CAMBIAMENTI RELAZIONALI DELLE ATTIVITÀ COMUNICATIVE INTERAZIONE INTERDIPENDENZA INTEGRAZIONE