Incontro del Comitato MUDE 19 Dicembre Modena

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Incontro del Comitato MUDE 19 Dicembre 2008 - Modena La costruzione della versione-alfa del Modello Unico Digitale dell’Edilizia (MUDE) Incontro del Comitato MUDE 19 Dicembre 2008 - Modena

Agenda della giornata Riesame risoluzioni del 21 novembre Situazione partecipanti al comitato MUDE Revisione dei concetti chiave del documento Sotto gruppo Normativo Civico-Agibilità-Residenza Conclusioni

Risoluzioni riunione 21 Novembre Passo 1 – condivisione del materiale con enti esterni ELI-FIS/CAT FB fornisce accesso al groupware di progetto alle email dei presenti esterni ad ELI-FIS/CAT ?? sente Bianchi Jannetti per la condivisione del materiale con ELI-FIS/CAT Passo 2 – creazione di un sotto-gruppo “legale” FB chiama tramite groupware per partecipazione al gruppo che svisceri le questioni Sportello Unico / Procedimento Unico / Provvedimenti Multipli Definizione sostenibile di MUDE Il gruppo dovrà dare esito al lavoro entro il 19 dicembre Passo 3 – “civico-agibilità-residenza” MM raccoglie le esperienza di Bologna in un documento sintetico e propone le dovute modifiche alla flow-chart per includere questi aspetti FB recepisce entro il 19 dicembre Passo 4 – il contributo delle Regioni Le Regioni propongono i loro desiderata direttamente nel documento principale ponendo particolare attenzione agli aspetti cartografici Passo 5 – sintesi delle contribuzioni entro il 24 dicembre FB in seguito ad un incontro con il comitato sintetizza tutte le contribuzioni entro natale

Enti partecipanti al Tavolo Enti del progetto ELI-FIS/CAT Comune di Modena Comune di Torino Comune di Padova ANCITEL Toscana Comune di Bologna Comune di Prato Comune di Firenze Reggio Emilia Nuovi partecipanti esterni al progetto ELI-FIS/CAT Comune di Milano ??? Poli catastali Lombardi ??? Regioni Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Sardegna Cionvolgimento di AdT GPA – Hanno espresso interesse al coinvolgimento (a parole) LM - Forse è il caso di coinvolgere AdT dopo esserci allineati con il Comune di Milano Impatto del coinvolgimento di altri Enti sulle tempistiche SM - La tempististica sembra ragionevole a patto di non includere il contributo delle Regioni SM - ELICAT non ha vincoli stretti su questa parte di progetto, quindi l’unico vincolo che abbiamo è legato all’inizio della commissione trilaterale GPA invia a FB le email di Fabrizi e Donis di AdT GA ed FB invitano Fabrizi e Donis ad un confronto dopo l’incontro con Milano Stessa cosa per le Regioni individuate

Tempistiche La Commissione nazionale Il comitato tematico MUDE Si insedia il … (?) Sarà operativa il … (?) Dovrà completare i lavori il 31 dicembre 2008 (!) Il comitato tematico MUDE Deve avere completare una versione alfa “spendibile” (OK) Dovrà tenere conto dell’operato della Commissione nazionale Dovrà analizzare la versione beta entro giugno ’09

Revisione dei concetti chiave del documento Sotto gruppo Normativo Sotto gruppo Civico-Agibilità-Residenza

Definizione generale di MUDE Possibile definizione di MUDE (LM) Una scheda anagrafica informatica di un bene immobile (un “fascicolo”, un “insieme di informazioni o moduli”) attorno alla quale ruotano i processi di diversi Enti, governati dal Comune Quindi l’identificazione del bene è al centro del MUDE Inoltre, il MUDE deve semplificare il lavoro dei Professionisti viene erogato tramite uno o più strumenti informatici accorpa PRATICHE EDILIZIE e PRATICHE CATASTALI viene accettato dai Comuni (nell’alveo normativo dello sportello unico da DRP 380) che orchestrano i vari procedimenti che ne derivano a tendere – deve permettere ai Comuni di reperire informazioni per l’Anagrafe Comunale (Nazionale) Immobili

Identificazione del bene immobile Il bene immobile può essere identificato e localizzato tramite Estremi Catastali (AdT) Toponomastica (Comune) Riferimento cartografico univoco (georeferenziazione) che garantisce il posizionamento del bene nello spazio anche al variare delle altre codifiche Ogni codifica è importante (o disponibile) in diversi momenti Estremi catastali esistono per il terreno prima, e per l’immobile a opera compiuta Toponomastica DEVE DARE IL CIVICO al momento dell’agibilità La condizione minima di attuazione del MUDE è che ci sia anche la georeferenziazione, che tuttavia, dovendo introdurre un elemento cartografico digitale nel processo, presenta problemi nel caso di nuova costruzione o ampliamento

La Modularità del MUDE Il MUDE deve essere MODULARE per rappresentare le peculiarità territoriali Informativa – ogni Comune personalizza parte del MUDE Applicativa – ogni Comune espone le banche dati che possiede ed importa sul proprio gestionale le pratiche (se questo è abilitato) Di Erogazione – ogni Comune decide se abilitare un solo punto di accesso o più di uno esponendo le API necessarie e definendone i termini di concessione

Modularità Informativa Parte condivisa nazionale MUDE Edilizio - La ex pratica edilizia arricchita della parte ISTAT, Agenzia delle entrate ecc ecc MUDE catastale - L’ex-DOCFA MUDE cartografico - Le informazioni necessarie per l’aggiornamento delle cartografiche tecniche comunali/regionali Parte personalizzabile locale Relazione Tecnica Allegati …

* Ma cosa è questo “MUDE Cartografico”? Si tratta di una GEOREFERENZIAZIONE PROVVISORIA al momento della dichiarazione di Inizio Lavori L’ingombro del nuovo immobile aggiornerebbe la carta tecnica (e catastale?) e quindi il SIT come immobile in costruzione / area di cantiere A fine lavori, attraverso un PREGEO MODIFICATO si consoliderà la geometria realizzata, che anche la carta tecnica (il SIT) potrà intercettare per l’aggiornamento. Insomma, ci “portiamo in casa” il SIT e il PREGEO

Modularità Applicativa A livello Nazionale Catasto e Conservatoria (pubblicazione e ricezione) evita al comune di effettuare i controlli a campione per la verifica del titolo legittimante; l’obiettivo è anticipare i controlli problema Catasto e Conservatoria: la chiave catastale è soggetta a cambiamento in Catasto senza allineamento con Conservatoria ISTAT, Agenzia Entrate, … (ricezione) A livello Locale Anagrafe Soggetti Contribuenti e Gestionale Edilizia (pubblicazione) Precedenti edilizi (pubblicazione e ricezione) Toponomastica (pubblicazione) Cartografia (pubblicazione e ricezione) ACI ed UM (pubblicazione e ricezione)

Modularità di Erogazione Portale Comunale Eventuali Portali Autorizzati dal Comune Associazioni di Categoria Imprese Agenzia del Territorio

* Il “nodo” normativo della architettura Usiamo la posta elettronica ordinaria per segnalare agli enti i cambi di stato La PEC ha un time stamp, utile per la protocollazione informatica ma … … ma quanti Comuni ne sono dotati ora? … e quanti la gestiranno direttamente tramite sistemi di protocollazione informatica nel medio periodo?

Livelli di integrazione (ed introduzione) nei Comuni Versione minimale Il Professionista, delegato con procura dalla proprietà, compila tutti i campi del MUDE (assistito da DB nazionali), al fine di produrne la stampa Il Professionista firma digitalmente il PDF e invia il MUDE tramite portale Il Portale invia i documenti PDF firmati al Comune AdT, ISTAT e Anagrafe Tributaria (o altri) scaricano i dati in locale Estensione 1: supporto alla compilazione con dati Comunali Il Comune espone la toponomastica all’applicativo MUDE Il Comune espone dati della anagrafe popolazione all’applicativo MUDE Est 2: integrazione con sw pratiche edilizie del Comune, che Controlla i dati dei soggetti per compilazione assistita Importa i dati della pratica edilizia sul suo gestionale per istruttoria Scatena i cambi di stato del MUDE (tramite cooperazione applicativa tra gestionale e portale MUDE) Est 3: Integrazione con Anagrafe Comunale Immobili - ACI Il Comune pubblica i dati ACI per compilazione assistita Automatizzazione dei controlli sui dati in ingresso Calcoli automatici del contributo di costruzione (es. urbanizzazione ecc ecc) Controlli di congruità sulle Unità Minime inserite Calcoli automatici categorie catastali attese

Flow Chart (1) Presentazione della Pratica Edilizia (1) Cemento Armato (2) Confronto con il Professionista (4) Fine Lavori ed Accatastamento (5) Dichiarazione di Inizio Lavori (3) Presentazione di Variante (1bis)

Flow Chart (3) Presentazione della Pratica Edilizia (1) Cemento Armato (2) Confronto con il Professionista (4) Fine Lavori ed Accatastamento (5) Dichiarazione di Inizio Lavori (3) Presentazione di Variante (1bis)

Flow Chart (5) Presentazione della Pratica Edilizia (1) Cemento Armato (2) Confronto con il Professionista (4) Fine Lavori ed Accatastamento (5) Dichiarazione di Inizio Lavori (3) Presentazione di Variante (1bis)

Impatto sul procedimento Edilizio (sportello e flussi) Chi riceve le pratiche MUDE (edilizie + catastali) La L.80 prevede che sia “il Comune” a ricevere il MUDE Nel transitorio anche sportello fisico ma a tendere solo on-line Ogni Comune si organizza per la ricezione delle pratiche: transitorio con sportello fisico ed elettronico, a tendere solo elettronico Il Comune “segnala” l’avvio della pratica, ed orchestra il procedimento D.Lgs 112/98 impone al Comune di “orchestrare” i procedimenti Ogni ente riceve email (es. PEC) di segnalazione ricezione / cambio di stato Ogni ente scarica da portale i dati di suo interesse Ogni ente si gestisce i suoi endo-procedimenti Quale infrastruttura prepara la pratica MUDE La generazione della pratica è meglio che sia plurale (es. portale del Comune e Collegi e Ordini Professionali) E’ possibile realizzare un punto informatico Comunale che pubblica le API di controllo dati e accettazione pratiche poi impiegate da eventuali altri portali autorizzati

* Altri “nodi” normativi da sciogliere Procedimento Unico / Sportello unico Vogliamo inserire il MUDE nell’alveo dello Sportello Unico previsto dal DPR 380 che già prevede la ricezione delle variazioni catastali e la loro trasmissione ad AdT Cosa facciamo Firmare Digitalmente e a chi? Firma solo il Professionista “Procura Speciale” cartacea firmata dal proprietario e depositata per X anni dal professionista Opzionalmente chiediamo una copia scansionata e FD

Numerazione del MUDE Identificazione della Pratica MUDE (Numero Mude – NM) non è un protocollo, che invece viene assegnato da ogni Ente al ricevimento o invio di pratiche Deve essere unico a livello nazionale e diventare punto di aggancio tra parte edilizia e parte catastale del procedimento Possiamo costruirlo tramite un numero progressivo preceduto da codice Belfiore o ISTAT per identificare il singolo Comune Chi attribuisce il Numero MUDE (NM)? Opzione 1 - Assegnazione univoca centralizzata (via API) da delegare ad AdT per tutti Comuni d’Italia (complesso) Opzione 2 – In capo al Comune che riesce ad attrezzasi Comuni piccoli – solo 1 punto di accesso (nessun problema) Comuni grandi – erogazione via API ai portali autorizzati

Titolarità e qualità del Dato La titolarità del dato è di chi lo detiene: Conservatoria sulle titolarità degli immobili Catasto riguardo i dati e gli estremi catastali Comune sulle anagrafiche, sui dati toponomastici e dei titoli abilitativi sul patrimonio immobiliare esistente Ogni informazione dovrà comunque essere confermata/rettificata dal Professionista nell’ottica di miglioramento della qualità del dato

* Il “nodo” normativo della certificazione del dato Come effettuiamo la certificazione dei dati afferenti al MUDE? Una volta certificati i nostri dati, su quale parte del MUDE viene esercitata la responsabilità dei professionisti?

Dati Minimi presenti nel MUDE e uniformazione Dati EDILIZI, CATASTALI e Scheda ISTAT ovvero RIFERIMENTI TERRITORIALI ID TOPONOMASTICI: via, civico, piano, interno ID CATASTALI: foglio, mappale, sub ID CARTOGRAFICI: coordinate DATI PRATICA: tipologia pratica (DIA, PdC, ecc.), oggetto di intervento (opportuna classificazione), descrizione dell’intervento, eventuale domanda principale (in caso di variante) ecc. SOGGETTI COINVOLTI: soggetti coinvolti e ruoli, per i soggetti titolari si specifica il titolo legittimante PRECEDENTI AMMINISTRATIVI: elenco dei precedenti amministrativi (facoltativi). SCHEDA ISTAT: La raccolta della scheda ISTAT è obbligatoria in tutta Italia (per nuove costruzioni e ampliamenti), ha senso raccoglierne le informazioni nel MUDE (vedi progetto ITACA). CONTRIBUTO di COSTRUZIONE: proposto da Padova; argomento interessante, ambizioso ma molto complesso! TABELLA DELLE UNITÁ MINIME: (opzionale, ma sembra condivisa) UM è la più piccola unità in cui è frazionabile l’oggetto dell’intervento della pratica edilizia e che ha autonomia reddituale e funzionale DATI ex DOCFA: dati necessari al classamento catastale DATE DI INTERESSE DELLA TRASFORMAZIONE: es. data di approvazione lavori, inizio lavori, fine lavori, …

* Il “nodo” dei dati catastali Ad oggi, vengono depositati in catasto un certo numero di DOCFA “poco veritieri” Il MUDE deve porsi l’obiettivo di diminuire il numero di questi DOCFA Per questo bisogna Raccogliere informazioni catastali (diverso grado di dettaglio in differenti momenti dell’opera) Fare delle ipotesi di anticipazione dei controlli, o addirittura di “mediazione con i professionisti”

Dati catastali di interesse dei Comuni Quando accettare le cosiddette Unità Minime (UM = porzione di fabbricato con autonoma potenzialità funzionale e reddituale) Opzionalmente prima della fine lavori Non tutti i dati catastali sono disponibili subito In diversi momenti (accettato, autorizzato, costruito) Al Comune interessano gli stadi della trasformazione edilizia Al Catasto solo il consolidato (costruito) Per potere attuare controlli di congruità (accettato) Segnalando al Professionista eventuali incongruenze con dati in possesso del Comune (in particolare su PSC-POC-RUE) Per attuare controlli sulle categorie catastali proposte Segnalando ad AdT eventuali incongruenze rispetto l’atteso

* Milano: il rapporto con i Professionisti Il classamento proposto allegato alla domanda del certificato di agibilità da redigersi entro 15gg dalla fine lavori (art. 25 TUE) definisce un margine temporale troppo ristretto per un confronto con il Professionista proponente Questo porta il rischio di aprire continui contenziosi (da evitare!) La gestione di eventuali contenziosi, come richiesto dalla normativa vigente, è per l’AdT difficilmente sostenibile Tramite il confronto/contraddittorio tra il tecnico comunale “catastale” e Professionista sarà possibile concordare il classamento da inserire nella proposta di accatastamento È necessario anticipare l’invio delle informazioni del DOCFA nel futuro MUDE, per evitare valutazioni “fallaci” da parte del tecnico, consentendo un confronto/contraddittorio de-visu con i Professionisti Bisogna individuare un momento più opportuno per confronto/contradditorio, prima della fine lavori (2 mesi?) quando la distribuzione degli spazi e le consistenze delle UI sono diventate “definitive” (opere di finitura dell’UI)

Requisiti organizzativi del MUDE DATI / INFORMAZIONI Il MUDE non si sovrappone agli attuali processi edilizio e catastale ma li integra, coordinando dati e informazioni trasmesse dal Privato/Professionista per l’attuazione dell’intervento edilizio (“ciclo di vita” dell’intervento); ORGANIZZAZIONE Il coordinamento informativo è accompagnato da un coordinamento organizzativo nel merito del trattamento dei dati trasmessi dal Privato/Professionista RUOLI fondamentali: Professionisti attuano i processi, alimentano i dati e li certificano Regioni legiferano per uniformare modulistica e comportamenti ed abilitano tecnologicamente i Comuni Comuni orchestrano per unificare i procedimenti edilizio e catastale.

Conclusioni Obiettivi fondamentali del MUDE: Obiettivi del comitato semplificare e rendere trasparenti i procedimenti amministrativi uniformare a livello nazionale comportamenti e dati scambiati anticipare i controlli per migliorare le performance del procedimento (es. evitando i contenziosi) e perseguire l’equità fiscale Obiettivi del comitato Produrre un documento che vada a supporto della commissione trilaterale Superare il progetto ELI-FIS/CAT per un contributo “trasversale” Per ottenere questo risultato è necessario chiedere ad AdT di rendere effettivamente pubblici i meccanismi di estimo e unificarli realmente a livello nazionale L’introduzione del MUDE così come lo abbiamo pensato, potrebbe assegnare un nuovo significato ai poli catastali trasformandoli in poli edilizio-catastali favorendo in questo modo l’associazionismo dei comuni e perseguendo obiettivi di riduzione dei costi tramite economie di scala

Rimangono però ancora delle cose da fare … MUDE cartografico È il PREGEO oppure solo una estensione del SIT? In entrambi i casi dobbiamo approfondire lo sforzo che comporta Effettuare una sperimentazione prima di giugno 2009 Aspetti normativi da sviscerare PEC si o no? Cosa significa certificare i dati? Quali responsabilità degli enti e quali dei professionisti? Come usiamo le carte di firma? … Vogliamo fare un sotto-gruppo che analizzi gli aspetti normativi? Procedimenti / Provvedimenti / Sportelli Unici Certificazione dei dati ed uso delle carte di firma

Strumenti abilitanti (Regioni) Le Regioni possono contribuire al MUDE tramite diverse azioni Normativa (legiferazione in tema edilizio) Uniformazione della modulistica in vista del MUDE Obbligatorietà di modifica dei regolamenti Comunali ove necessario Tecnologia Preservazione della documentazione digitale (archivistica) PEC e connettività Application Service Provider per tutti i Comuni piccoli Autenticazione ed Autorizzazione intra-comunale

Incontro del Comitato MUDE 19 Dicembre 2008 - Modena La costruzione della versione-alfa del Modello Unico Digitale dell’Edilizia (MUDE) Incontro del Comitato MUDE 19 Dicembre 2008 - Modena