11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 1 Nuove sinergie nel campo degli Interventi umanitari.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I progetti individuali UN APPROCCIO BASATO SUI DIRITTI UMANI
Advertisements

Conferenze di servizio con i D.S. Lazio sett.- ott. 2007
Lofferta sussidiaria negli IP Seminario USP Venezia Jesolo, 11 marzo 2011 Appunti a cura di Arduino Salatin.
VERSO UN SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE UN PERCORSO VENTENNALE
COSA SUCCEDE IN CLASSE ?. TUTTO INIZIA DA QUI: IL PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE 133.
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
COME COSTRUIRE LA PARTNERSHIP Unità formativa 3.2 Reti locali, nazionali e transnazionali.
Azione 1 Formazione linguistica ed educazione civica : Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di Paesi terzi -Annualità Presentazione a cura.
DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Cooperazione Sanitaria Internazionale in Regione Toscana Maria José Caldés Pinilla Roma, 11 dicembre 2007.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
EVOLUZIONE NELL’UTILIZZO DELLE CONOSCENZE Evidence-based Medicine Linee-guida TRASFERIMENTO DELLE CONOSCENZE NELLA PRATICA.
AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE
Tesi di Specializzazione : Assistenza primaria sul territorio: A. C. N
PROGRAMMA STRAORDINARIO DI INVESTIMENTI INTERVENTI IN MATERIA DI EDILIZIA E POTENZIAMENTO TECNOLOGICO ART.20, L. 67/88 - 2° FASE Direzione Sanità Servizio.
REGOLE DI SISTEMA 2011 DG Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale.
Sociologo Zygmunt Bauman) Nel mondo interdipendente la dimensione locale assume un nuovo ruolo nei processi internazionali (concetto di glocale - sociologo.
IL SISTEMA SANITARIO IN ITALIA
La formazione nelle Aziende Sanitarie: Chi fornisce i contenuti? Cd FISM Franco Vimercati Sanit Roma 11 febbraio 2006.
SPERIMENTAZIONE NO-PROFIT
IL VOLONTARIATO E LA PARTECIPAZIONE ALLE POLITICHE DI WELFARE settembre 2007 Giacomo Truffelli.
Area Programmazione e Controllo REGIONE TOSCANA Settore Strumenti della programmazione regionale e locale La programmazione regionale: principi, finalità
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Centro Europeo Consumatori Italia
SCUOLA IN OSPEDALE e ISTRUZIONE DOMICILIARE
Le scuole e l’autonomia
Art. 1. (Finalità). 1. La presente legge promuove l'agricoltura sociale, nel rispetto dei princìpi previsti dall'articolo 117, secondo comma, lettera m),
IL VOLONTARIATO CIVICO - VENERDI 1 FEBBRAIO
11 Tutela della Salute Mentale: Il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari alla luce della nuova legge n. 57/ LUGLIO 2013 Filippo Basso.
Processi di sussidiarizzazione
Area Innovazione Sociale 1 1 IV ConferenzaPAR Bologna, 20 gennaio 2012 Raffaele Tomba Il Bilancio sociale di ambito distrettuale Agenzia sanitaria e sociale.
Lezione n. 05 La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Anno Accademico
Condizioni di lavoro e professionalità negli IRCCS Roma 17 febbraio 2012 SDS Snabi marzia cozzi.
LECM E LUNIONE EUROPEA La Direttiva sul riconoscimento dei crediti allestero 5 Novembre 2013 Palazzo dei Congressi Roma Sergio Manzieri Coordinatore Quinta.
Esperto di E-government dello sviluppo locale (A.A. 2003/2004) Università di Pisa, Facoltà di scienze politiche 14 dicembre 2004 L'amministrazione elettronica.
Mediazione: un caso Legge 69/ Art. 60. (Delega al Governo in materia di mediazione e di conciliazione delle controversie civili e commerciali) 1.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Progetto SUD-NORD-SUD: Criticità emerse e prospettive future Gianrenato De Gaetani U.O. Legislazione, Assistenza Istituzionale e Fasce Svantaggiate.
Comune di Capaci Anno 2012 Associazione Codici Sicilia.
ADVOCACY E IMMIGRAZIONE LE NORME DPR 309 9/10/1990 “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione,
CURE DOMICILIARI IN LUNGOASSISTENZA
Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti
A cura di Clara Curcetti Parma, 21 marzo 2007 Dalla delibera Regionale al progetto interaziendale: un’alleanza tra Regione ed Aziende Direzione Generale.
PROMOZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
L ’Unità di terapia semi-intensiva in Lombardia: proposta di rete G. Bosio, W. Casali, A. Pietra.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
CORSO PER OPERATORI SOCIO-SANITARI
COMUNE DI SERDIANA Approvazione del programma delle consulenze ex art. 3, c. 55 L. 244/2007 – anno PRESENTA IL VICE SINDACO.
LA COOPERAZIONE DI UNA REGIONE ITALIANA: IL CASO LOMBARDO.
Le leggi di riordino del SSN:
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
Diritto internazionale
1 Fruizione e valorizzazione (Titolo II) Capo I: Fruizione dei beni culturali  Sez. I Principi generali  Sez. II Uso dei beni culturali Capo II:Principi.
Programmazione e integrazione dei servizi
Sister: Sistema InformaStranieri Territoriali dell’Emilia Romagna Finanziato con i fondi FEI (fondi Europei per l'Integrazione dei cittadini provenienti.
Normativa La Costituzione della Repubblica Italiana Parte prima
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Proposta di revisione del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217
I fondi Par. Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è lo strumento con il quale il Governo e le Regioni programmano interventi finalizzati al riequilibrio.
Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" PRINCÌPI GENERALI DEL SISTEMA.
Brevi note sul regolamento comunale a cura del Segretario Generale Lucia Perna.
A.A ottobre 2008 Facoltà di Scienze della Comunicazione Master in Comunicazione nella PA Le politiche attive del lavoro prof. Nedo Fanelli.
Risorse per lo sviluppo Maggio Il Patto costituisce un passaggio di fase: dalla programmazione alle realizzazioni, dalle parole ai fatti. 2.
Elementi costitutivi di un Sistema Qualità Corso di Formazione Residenziale “Il Manuale di Accreditamento della funzione specialistica Nefrologica” Aprile.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
Bilancio di Esercizio Azienda Ospedaliero- Universitaria di Bologna CTSS 8 maggio 2013.
Diritto internazionale e diritto interno
Transcript della presentazione:

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 1 Nuove sinergie nel campo degli Interventi umanitari

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 2

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 3 Stranieri che entrano in Italia per motivi di cura straniero che chiede il visto dingresso per motivo di cure mediche; straniero che chiede il visto dingresso per motivo di cure mediche; straniero che viene trasferito in Italia per cure nellambito di interventi umanitari; straniero che viene trasferito in Italia per cure nellambito di interventi umanitari; straniero che viene trasferito in Italia per cure nellambito di programmi di intervento umanitario delle Regioni. straniero che viene trasferito in Italia per cure nellambito di programmi di intervento umanitario delle Regioni.

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 4 Procedura di autorizzazione di Interventi umanitari di competenza del Ministero della Salute L art. 36, comma 2, del D.Lgs 286/98 prevede che il trasferimento per cure in Italia è consentito nell'ambito di programmi umanitari definiti ai sensi dell'articolo 12, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, come modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517, previa autorizzazione del Ministero della Salute, d'intesa con il Ministero degli affari esteri. Il provvedimento interministeriale, così come configurato dalla predetta norma, si caratterizza per lassoluta discrezionalità politica dellintervento, in quanto il provvedimento stesso non viene disciplinato dalla legge sia per quanto riguarda i soggetti e le aree dintervento sia per quanto riguarda i presupposti e le condizioni in base ai quali si ritenga necessario intervenire.

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 5 Il Ministero della Salute, sulla base della documentazione acquisita, attiva unistruttoria che si svolge attenendosi ai seguenti criteri: prestazioni sanitarie comprese tra quelle di alta specialità; prestazioni sanitarie comprese tra quelle di alta specialità; prestazioni sanitarie non erogabili nei Paesi di provenienza per locali carenze tecnico sanitarie; prestazioni sanitarie non erogabili nei Paesi di provenienza per locali carenze tecnico sanitarie; prestazioni sanitarie rivolte prioritariamente ai minori; prestazioni sanitarie rivolte prioritariamente ai minori; indigenza in cui versa il cittadino extra-comunitario; indigenza in cui versa il cittadino extra-comunitario; garanzia di valido e sostanziale supporto fornito da associazioni non governative o da associazioni onlus riferita a tutte le spese non ricomprese in quelle strettamente sanitarie, che non possono essere messe a carico del Ministero della Salute; garanzia di valido e sostanziale supporto fornito da associazioni non governative o da associazioni onlus riferita a tutte le spese non ricomprese in quelle strettamente sanitarie, che non possono essere messe a carico del Ministero della Salute; limiti della disponibilità di bilancio. limiti della disponibilità di bilancio.

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 6 Negli ultimi anni sono stati autorizzati ed effettuati diversi interventi umanitari, soprattutto a favore di minori extracomunitari, tutti risolti con successo, conseguendo una equilibrata distribuzione per aree geografiche, che ha visto coinvolti quasi tutti i continenti. Numerose patologie per le quali sono stati attivati gli interventi di cui trattasi necessitano di prosecuzione di cure o di controlli sino a conclusione del relativo protocollo terapeutico. Anche in siffatte circostanze, il Ministero della Salute ha provveduto e provvede ad onorare gli impegni assunti.

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 7

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 8 Lart. 44, comma 2, del D.P.R. 394/99 prevede che le Regioni - ai sensi dellArt. 32, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n nell'ambito della quota del fondo sanitario nazionale ad esse destinata, autorizzino, d'intesa con il Ministero della Salute, le aziende unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere ad erogare prestazioni che rientrino in programmi assistenziali, approvati dalle Regioni stesse, per alta specializzazione a favore di: cittadini provenienti da Paesi extracomunitari nei quali non esistono o non sono facilmente accessibili competenze medico specialistiche per il trattamento di specifiche, gravi patologie e non sono in vigore accordi di reciprocità relativi allassistenza cittadini provenienti da Paesi extracomunitari nei quali non esistono o non sono facilmente accessibili competenze medico specialistiche per il trattamento di specifiche, gravi patologie e non sono in vigore accordi di reciprocità relativi allassistenza cittadini di Paesi la cui particolare situazione contingente non rende attuabili, per ragioni politiche, militari o di altra natura, gli accordi eventualmente esistenti con il servizio sanitario nazionale per lassistenza sanitaria. cittadini di Paesi la cui particolare situazione contingente non rende attuabili, per ragioni politiche, militari o di altra natura, gli accordi eventualmente esistenti con il servizio sanitario nazionale per lassistenza sanitaria. Procedura dei programmi di intervento umanitario di competenza della Regione

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 9 La portata della richiamata normativa conduce a ritenere che il Legislatore abbia voluto senzaltro conferire una connotazione univoca alla programmazione degli interventi assistenziali sanitari a favore di cittadini extracomunitari, interventi che sono ovviamente dettati da improrogabili motivi umanitari. Da ciò consegue che lintesa richiesta dal Legislatore al Ministero della Salute sia necessariamente finalizzata a pianificare e coordinare gli interventi di settore sul territorio nazionale.

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 10 PROGRAMMI REGIONALI PRESENTATI NEL 2007 REGIONE PAESE DI DESTINAZIONE INTERVENTI UMANITARI INTERVENTI/PATOLOGIE ABRUZZO Africa, America Latina Est Europa (Albania) Medio Oriente cardiochirurgia, ematologia, neurochirurgia, chirurgia pediatrica e generale BASILICATA non sono state indicate nel Programma le aree geografiche di intervento cardiochirurgia, neurochirurgia, ortopedia, ematologia, oncologia, cura di patologie derivanti da eventi bellici EMILIA ROMAGNA Africa, Area balcanica, Medio Oriente cardiochirurgia, chirurgia pediatrica, oncologia - realizzazione del progetto triennale "Saving the children" LAZIO Africa, America Latina, Medio Oriente, area balcanica oncologia, ematologia, traumatologia, cardiologia

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 11 Nuove sinergie delle Istituzioni coinvolte Lesigenza di assicurare coerenza ed organicità tra Stato e Regioni – in unottica di solidarietà sanitaria internazionale – induce a rafforzare la collaborazione tra i soggetti Istituzionali coinvolti con il coordinamento del Ministero della Salute quale organo propulsivo per gli interventi umanitari a favore delle popolazioni più sfortunate. Il Ministero della Salute può dare un effettivo valore aggiunto agli sforzi regionali creando una rete di solidarietà che consenta di procedere in sinergia evitando il rischio di frammentazione. Tale rete si può avvalere della collaborazioni delle ONG e ONLUS. I programmi umanitari ai diversi livelli sono strumento concreto di solidarietà e conoscenza e aprono anche nuove prospettive di collaborazione.

11/12/07 DG RUERI - ufficio VI 12 Proposte operative Definire regole semplici e adottabili da tutte le Istituzioni coinvolte per addivenire ad una programmazione annuale nazionale degli interventi umanitari a carico del Ministero della Salute e delle Regioni;Definire regole semplici e adottabili da tutte le Istituzioni coinvolte per addivenire ad una programmazione annuale nazionale degli interventi umanitari a carico del Ministero della Salute e delle Regioni; Prevedere un margine di discrezionalità per la presa in carico di eventuali interventi non programmati;Prevedere un margine di discrezionalità per la presa in carico di eventuali interventi non programmati; Garantire priorità agli interventi in zone di guerra;Garantire priorità agli interventi in zone di guerra; Coinvolgere le strutture sanitarie di eccellenza per la pianificazione degli interventi;Coinvolgere le strutture sanitarie di eccellenza per la pianificazione degli interventi; Snellire le procedure di ingresso in collaborazione con il Ministero degli affari esteri;Snellire le procedure di ingresso in collaborazione con il Ministero degli affari esteri; Favorire gli ingressi dai Paesi con i quali vigono accordi di cooperazione.Favorire gli ingressi dai Paesi con i quali vigono accordi di cooperazione.