Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE (2000, 2002) Il lungo periodo, con prezzi flessibili Inflazione come fenomeno monetario Variazioni persistenti nel livello o nel tasso di crescita della moneta non influenzano il livello o il tasso di crescita del prodotto Nota bene: Evidenza empirica non concorde, almeno per tassi dinflazione relativamente bassi (< 5-10 %).
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE Diverse scuole sul ruolo di moneta e credito nel breve-medio periodo (aggiustamento lento dei prezzi) Ritardi lunghi e variabili della politica monetaria Effetti solo tramite tassi dinteresse, con quantità di moneta e credito che si adeguano alla domanda (la domanda di moneta e di credito determina la loro offerta) Aggiustamento di portafoglio, finanziario e reale a seguito di variazioni nello stock di base monetaria, decise da banca centrale, non coerenti con lo stock desiderato dai privati
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE Ruolo delle aspettative Operatori forward-looking Politica monetaria fornisce unancora per le aspettative di inflazione Credibilità della banca centrale e coerenza con il quadro di politica economica requisiti per influenzare le aspettative degli operatori Anticipo delle misure nei comportamenti degli operatori date le loro aspettative sulle regole di politica monetaria
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE Dai tassi di policy ai tassi a lunga e alle quotazioni azionarie Tassi su titoli pubblici a medio-lungo termine: teoria delle aspettative della curva per scadenze dei tassi Tasso di cambio: parità scoperta dei tassi dinteresse Tasso di rendimento su titoli privati: tasso del titolo pubblico benchmark + premi al rischio Tasso di rendimento su azioni: tasso del titolo pubblico benchmark + equity risk premium Effetto tasso di sconto Effetto su dividendi futuri
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE Tassi e quotazioni azionarie Ipotesi: tasso di crescita nominale costante dei dividendi attesi: g = g Y + Tasso di sconto costante: i S = i + > g, dove è il premio al rischio per linvestimento in azioni rispetto a quello in obbligazioni modello di Gordon o discounted dividend model : quotazione azionaria = multiplo dei dividendi correnti, dove multiplo = (i S -g) -1
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Valore attualizzato flusso dividendi futuri caso dividendo corrente unitario
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE Tassi e quotazioni azionarie Se i = 7%, = 3%, g Y =3%, = 2%, i S – g = 5% multiplo pari a 20 Effetto tasso di sconto: tramite variazioni di i (curva dei tassi). Es.: per i = 5%, a parità di e di g Y, multiplo pari a 33,3 Effetto su utili futuri: se la riduzione di i provoca aumento di g Y = 4%, multiplo cresce a 50.
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Tassi e struttura del mercato bancario UME bancocentrica ma con crescente concorrenza per le banche Tassi bancari, su prestiti e depositi, si adeguano lentamente e in modo asimmetrico, ai tassi di mercato monetario Adeguamento (pass-through) più rapido dei tassi allaumentare della concorrenza per le banche
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Canale monetario Con aspettative di inflazione a breve relativamente costanti, variazioni nei tassi nominali a breve implicano variazioni simili in quelli reali a breve. Variazioni nei tassi reali influenzano il costo del capitale Effetti sugli investimenti reali e su acquisti beni durevoli di consumo (punti critici: prociclicità dei tassi, differenze settoriali, credito al consumo) Effetti di sostituzione intertemporale consumo/risparmio (in genere deboli)
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Canale monetario Effetti di reddito, tramite variazioni nel reddito disponibile e nel cash flow delle imprese Più o meno intensi a seconda che tassi fissi o variabili Effetti ricchezza: variazioni nelle quotazioni delle attività finanziarie e immobiliari influenzano il comportano di spesa delle famiglie (in prospettiva, come in UK o USA, prestiti garantiti da case) variazioni nel valore delle garanzie reali influenzano la capacità di indebitamento delle imprese
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Canale creditizio Effetti di accelerazione finanziaria in fasi restrittive Canale del credito bancario (più forte quando banche meno liquide) Canale del bilancio (valore delle garanzie e premio al rischio per la finanza esterna) Canale dei flussi di cassa (premio al rischio per la finanza esterna) Evidenza empirica in alcuni paesi UME, ma con deboli effetti quantitativi nellaggregato
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Canale tasso di cambio (ma UME area relativamente chiusa ) Effetti diretti sullinflazione tramite variazione prezzi delle importazioni Effetti sulle esportazioni nette e quindi sulla domanda aggregata
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Stime econometriche Simulazione con tasso dinteresse di policy più alto di 1 punto per 8 trimestri (variazione inattesa), con parità scoperta dei tassi dinteresse e curva per scadenze basata su aspettative Effetti dimpatto: 20 punti base in più nel tasso a lunga e rivalutazione delleuro del 2%. Risultati: effetto massimo sul prodotto nel secondo anno, con ritorno a valori iniziali tra il 5^ e il 7^ anno; effetti duraturi sui prezzi, con aggiustamento più lento rispetto al prodotto. In generale concordanza di modelli econometrici diversi sulla direzione, meno nella tempistica, degli effetti.
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Trasmissione monetaria più intensa nellUME quando: Economia in recessione Imprese nei settori dei beni durevoli e delle costruzioni; nei settori tradables, ovvero di beni e servizi importati o esportati; nei settori ad alta intensità di capitale; nei settori con garanzie reali o finanziarie più soggette a variazioni di valore Non emergono differenze tra paesi
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Riforme strutturali per maggiore efficacia della politica monetaria per BCE A parità di aumento della domanda aggregata, output gap maggiore, e quindi maggiori pressioni inflazionistiche, se prodotto potenziale cresce poco Maggiore flessibilità del mercato del lavoro per accrescere offerta di lavoro e ridurre rigidità nel CLUP e disoccupazione strutturale Maggiore concorrenza sul mercato dei beni Riforme dei sistemi pensionistici per ridurre debito pubblico implicito